Calcio, Eccellenza Marche: come si vociferava da giorni, l’Anconitana sceglie Marco Lelli come Allenatore in sostituzione di Marino

Di Max Serenelli

Nonostante il presidente lo avesse escluso sette giorni fa, sempre in diretta NELL’UNICA emittente radiofonica di suo gusto, l’Anconitana “pesca sull:usato sicuro” per provare a fare il salto di categoria senza dover passare per la lunghissima e insidiosa strada dei playoff nazionali (prima bisogna vincere ovviamente quelli regionali) scegliendo Marco Lelli come successore di Umberto Marino alla guida della Prima Squadra.

Secondo le parole di Stefano Marconi, sempre in diretta alla radio di cui sopra, il tecnico napoletano, umbro di adozione, paga la sfuriata contro Morra di domenica. Premesso che come motivazione risulta più che legittima, nonché doverosa, ho la sensazione che alla Proprietà sia capitato il jolly per potersi liberare dell’enesimo allenatore scomodo.
La scelta di Lelli, ovviamente e personalmente condivisibile, suona però come un tentativo per mantenere la tifoseria ancorata alla squadra nel caso in cui la stagione per i dorici non finisca ad aprile o nel peggiore dei casi, fosse costretta a disputare nuovamente il campionato di Eccellenza.

Lelli Anconetano con la A più che maiuscola guidò la squadra anche durante la prima stagione dell’ennesima nuova matricola FIGC per rappresentare l’Ancona “pallonara”, stravincendo il campionato di Prima Categoria, ricevendo il benservito dai dirigenti dorici prima della stagione successiva.

Fu anche l’allenatore dell’Ancona 1905, durata la stagione 2010-11, quando il Presidente del Piano San Lazzaro Andrea Marinelli, partecipante al campionato di Eccellenza, a causa della sparizione dalle scene sportive de Ancona Calcio SPA per mano di Petocchi, cambiò la denominazione della società in AC Ancona 1905.

Lelli, con la rosa del Piano integrata, alla vigilia del campionato, vinse il torneo, insieme alle Coppa Italia dase regionale e quella nazionale.

Scelse egli stesso di mettersi da parte per motivi personali, per poi accettare l’offerta di Marconi nella quasi apocalittica estate del 2017.

Riuscirà dove non ne sono stati in grado Ciampelli e Marino?

Ma, soprattutto, in caso di vittoria entro la regular season, sarà riconfermato come come fa deto il presidente stasera, o gli sarà preferito l’ennesimo “Guardiola dei dilettanti”?

Una curiosità che la maggior parte della tifoseria ignora: avendo la qualifica di Allenatore Uefa B, che gli permetterebbe di operare fino alla serie D o, come Vice, in C, in caso di conferma per la D e relativa vittoria di questo campionato, la società gli pagherà il corso Uefa A per guidare i biancorossi anche nei professionisti,?

Siccome ritengo che già salcarsi il prossimo anno in D non sarà semplice, auguro a Marco Lelli di trovare la chiave giusta per far sì che una buona squadra di Eccellenza vinca questo campionato.

Beach Soccer: Il Pavia femminile è Campione del Mondo!

Il Pavia Beach Soccer è Campione del Mondo per club che si è svolto ad Alanya (Turchia) dal 22 al 27 ottobre. La formazione italiana ha battuto per 4 a 3 la formazione polacca del Grembach Lodz in una partita combattuta fino all’ultimo minuto.

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Alla fine l’ha spuntata la formazione del Pavia che ha esordito per la prima volta nel campionato italiano in questa stagione. La squadra lombarda, ad onor di cronaca, aveva in rosa diverse giocatrici brasiliane che di solito giocano nel nostro campionato. Villar, Colodetti, Barboza, tanto per citarne qualcuna.
Ma dall’italia qualche giocatrice è amareggiata: “Noi purtroppo non riusciamo a partecipare a queste manifestazione perchè il calendario non ci permette di poterlo fare. Solo le brasiliane riescono a giocare a beach tutto l’anno. Nel Pavia ci sono poche rappresentati italiane in rosa perchè le società non autorizzano nessuna ad abbandonare la squadra per una o due settimane”.
E’ Debora Naticchioni, pluri campionessa italiana di Beach a raccontarci il suo rammarico di non poter giocare sulla sabbia tutto l’anno: “Noi purtroppo non possiamo, come fanno le brasiliane, giocare a beach qualche mese in più. Anche sul discorso Nazionale italiana femminile di beach vorrei tanto che la LND prendesse una decisione anche per noi donne. Vorrei poter rappresentare l’Italia nelle varie manifestazioni mondiali, io come le mie compagne di avventura. Sarebbe fantastico!”.
Angela Altobelli, invece, è una delle italiane che ha vinto in Turchia: “Non mi aspettavo tutto questo. Siamo partite in poche, eravamo solo sette e non pensavamo di riuscire a conquistare il titolo mondiale. Le russe sono fortissime e sono venute in 14 (due vanno in tribuna perchè la distinta è solo per dodici elementi – ndr) così come le polacche del Lodz e poi non dimentichiamo le americane. Noi abbiamo capito di poter vincere quando abbiamo battuto la squadra degli USA. Loro fisicamente sono il doppio di noi, calcola che nella nostra squadra la più alta sono io! (ride!)”.
Su mister Mardente e sulla società: “E’ una persona straordinaria. Ho giocato per anni a Terracina ma non ho mai trovato un mister come lui. Competente, affabile, uomo di cultura. Ma tutto l’ambiente e la società sono veramente attenti a tutto. Abbiamo un presidente che non lesina spese pur di far crescere questo sport”.
Sulla Nazionale: “Noi vogliamo una Nazionale italiana di beach soccer!”
La dedica: “Soprattutto a mia madre che non c’è più, ma anche ai miei due fratelli e a tutti i miei amici”.
Un Ringraziamento particolare: “Al presidente del Racing Aprila Antonio Pezzone che se non era per lui io non stavo qua. In questo mondo è difficile trovare persone buone che pensano prima al bene del giocatore che alla loro squadra. Immagini che nel Pavia di italiane siamo solo io e Claudia Saggion che viene dal Cittadella”.
Sulla squadra: “Siamo partite dall’Italia che non conoscevo tutte le ragazze della rosa ma tra noi c’è stata un’intesa incredibile fin da subito. La nostra impresa può essere paragonata a quella dei giamaicani di bob immortalati nel film Cool Runnings – Quattro sottozero”, con la sola differenza che le ragazze terribili del Pavia hanno vinto la competizione mondiale.

Basket, LBA playoff: LA REYER VINCE LA DECISIVA GARA 5 CONTRO LA REGGIANA E VOLA IN SEMIFINALE

SOLIDA PERFORMANCE DI TUCKER, PARKS E SPISSU

REYER VENEZIA – REGGIANA 83-67 (17-14; 40-42; 58-55)

REYER: Spissu 11, Tessitori 7, Heidegger 2, Casarin, De Nicolao 5, O’Connell ne, Janelidze ne, Parks 11, Brooks ne, Simms 14, Wiltjer 8, Tucker 25. All. Spahija.

REGGIANA: Weber 4, Bonaretti ne, Cipolla ne, Galloway 18, Faye 7, Smith 6, Uglietti, Atkins 4, Black 12, Vitali 4, Grant 9, Chillo 3. All. Priftis.

ARBITRI: Mazzoni, Giovannetti, Valzani


Tucker dà spettacolo, l'Umana Reyer Venezia vince la decisiva Gara 5 contro la UNAHOTELS Reggio Emilia e vola in semifinale

VENEZIA – L’Umana Reyer Venezia conquista la decisiva Gara 5 contro la UNAHOTELS Reggio Emilia e accede alle semifinali degli LBA Playoff UnipolSai 2024 (in cui sfiderà la vincente della serie Virtus Segafredo Bologna – Bertram Derthona Tortona). Partono fortissimi gli ospiti, coinvolgendo Black (12 punti e 4 rimbalzi) e Vitali in avvicinamento nel pitturato e i tiratori Galloway (18 punti, 4 assist e 4 rimbalzi) e Chillo dal perimetro e siglando l’1-9 di break iniziale. Dopo un break chiamato da coach Spahija, Tessitori (7 punti e 4 rimbalzi) regala a Tucker (25 punti, 8/12 al tiro, 6 rimbalzi, 6 falli subiti e 31 di valutazione) la schiacciata che sblocca la Reyer e poi l’asse Spissu (11 punti e 7 assist) – Tessitori combina da vicino e da lontano per rimontare e poi scavalcare gli avversari con il comodo appoggio in contropiede di Simms (10-9). Proprio il numero 25 orogranata, in seguito, mette il sigillo sul break locale di 12-0, Faye (7 punti) da rimbalzo in attacco scuote gli ospiti ma Wiltjer dalla lunetta e uno spettacolare alley-oop tra Heidegger e Parks  (11 punti) vale il +6 locale (17-11). Al termine del quarto, Smith (6 punti e 4 assist) mette in ritmo Galloway dalla punta, che manda a bersaglio la tripla del -3 dopo 10’ (17-14). Successivamente, Atkins e Wiltjer si scambiano colpi dalla media distanza, Faye si fa sentire a rimbalzo in attacco e poi Tessitori manda a bersaglio i liberi del controsorpasso sul 21-20. Una super schiacciata di Tucker in contropiede e un bel taglio di De Nicolao, in seguito, provano a lanciare la fuga dell’Umana ma tre triple consecutive di un super Grant (9 punti) permettono alla UNAHOTELS di rimettere la testa avanti (27-29). Grazie poi all’atletismo di Parks e Simms (14 punti e 6 rimbalzi), Venezia sale di colpi nel pitturato, sebbene poi una tripla e un jumper dalla media distanza di Galloway e un gioco da tre punti di Black sigillino un break di 0-8 (32-37). Dopo un’altra bomba di Galloway, Tucker si prende il proscenio con delle spettacolari e potenti penetrazioni al ferro, prima che Heidegger firmi il palleggio arresto e tiro che rimette Venezia a stretto contatto (40-42 dopo 20’).

Weber apre al meglio la ripresa per Reggio Emilia, Spissu dall’arco e un concreto Wiltjer fanno incendiare il Taliercio ma l’asse Vitali-Black sigla l’ennesimo sorpasso nel match (45-47).  Grazie ai canestri dalla media di Galloway e Atkins, gli ospiti si portano ancora sul +6, una tripla di Tucker e una bella incursione di Wiltjer comunque rimettono gli orogranata a stretto contatto sul -1, Faye e Galloway cercano di rilanciare gli ospiti ma un altro gran gioco da tre punti di Tucker firma la nuova parità a quota 53. Sul finire del quarto, a seguito di una coppia di liberi di Galloway, Tucker coinvolge Tessitori sul pick and roll e soprattutto scaglia la bomba che permettono a Venezia di restare avanti di 3 lunghezze dopo 30’ tiratissimi minuti (58-55). L’atletico Parks e il preciso Spissu dalla lunetta, successivamente, si caricano l’Umana sulle spalle, il concreto Black nel pitturato rimette comunque gli emiliani sul -3 ma ancora Parks, stavolta dall’arco, sigla il 65-59. Nel momento di necessità, Smith si sblocca con un importante canestro da tre punti, Spissu gli replica immediatamente con la stessa moneta ma Smith dalla lunetta e l’asse Weber-Black combina per il gioco da tre punti del 68-67 a 6’ dalla fine. Una tuonante schiacciata e un gioco da tre punti di Simms poi evitano il sorpasso ospite, sfruttando anche una serie di errori di Grant, Black e Galloway, e in seguito il libero realizzato da Tucker vale il 74-67 a 180” dal termine. Una palla persa di Weber e l’ennesimo errore dall’arco, infine, condannano la UNAHOTELS alla resa, dato che Tucker si esibisce in un altro volo sopra i 3.05 e capitan De Nicolao porta gli orogranata avanti in doppia cifra con la tripla della staffa. Finisce 83-67.

Volley, LVF mercato: 𝗦𝗠𝗔𝗥𝗭𝗘𝗞 𝗘’ 𝗜𝗟 𝗡𝗨𝗢𝗩𝗢 𝗠𝗔𝗥𝗧𝗘𝗟𝗟𝗢 𝗗I 𝗣𝗜𝗡𝗘𝗥𝗢𝗟𝗢

La Società è lieta di annunciare un altro importante colpo di mercato con l’arrivo alla corte di Michele Marchiaro dell’opposta polacca Malvina Smarzek, classe 1996, 191 cm, che vestirà i colori della Wash4green Pinerolo nel prossimo campionato.

Malwina nasce a Lask il 3 giugno del 1996 e muove i suoi primi passi nelle giovanili della squadra della sua città per poi spostarsi nel Legionowo, squadra con la quale fa il suo esordio nella massima serie polacca. Nella stagione 2016/17 viene ingaggiata dalla società del Chemik Police dove vincerà, nelle due stagioni giocate, due scudetti e una Coppa di Polonia, premiata anche come MVP della manifestazione. Nella stagione 2018/19 Malwina arriva in Italia ingaggiata da Bergamo dove rimarrà per due stagioni prima di approdare a Novara. Breve parentesi a Kaliningrad prima di terminare la stagione 2021/22 in patria tra le fila del Developres Rzeszow con la quale vince un’altra Coppa di Polonia. Nella stagione 2022/23 vola in Brasile per vestire la maglia dell’Osasco nella massima serie brasiliana, per poi tornare in Italia a Casalmaggiore dove ha militato lo scorso anno, attestandosi quinta miglior realizzatrice del campionato con 451 punti in 26 partite disputate.

il DS 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗖𝗶𝗰𝗰𝗵𝗶𝗲𝗹𝗹𝗼

Siamo felici di essere riusciti a portare a Pinerolo uno dei migliori opposti del panorama internazionale, corteggiata da tante società non solo italiane – commenta soddisfatto. Malwina è una giocatrice di alto profilo internazionale che non ha bisogno di ulteriori aggettivi, l’abbiamo incontrata in campionato quest’anno e abbiamo potuto testare le sue qualità dal vivo proprio a Villafranca dove è stata la miglior realizzatrice dell’incontro vincendo il premio MVP. Con il suo arrivo la prima linea della Wash4green avrà una nuova e potente bocca di fuoco che siamo certi che diventerà presto una beniamina del pubblico del Pala Bus Company.”

Basket, U15F: la Reyer è CAMPIONE D’ITALIA!

Battuta in finale Costa Masnaga

COSTA MASNAGA 46-75

COSTA MASNAGA: Calvanese (0/1 da tre), Attolini 10 (1/4, 2/3), Tavella 1 (0/7, 0/1), Pini (0/1), Bruno 11 (4/8, 0/1), Burini, Corti 2 (1/4), Radice 4 (2/4), Rimoldi 4 (1/5), Lelli 7 (3/14, 0/4), Barraco (0/1 da tre), Zanetti 7 (1/7, 1/4). All. De Milo

REYER: Bontempelli (0/1), Rosa Salva (0/1, 0/1), Franceschini (0/3), Mariano 2 (1/1, 0/1), Brussato (0/1), Cavinato 2 (1/1), Sablich 23 (4/10, 5/10), Zuccon 8 (2/8, 0/2), Missaglia 1 (0/2), Gecchele 10 (4/9, 0/1), Proto ne, Hassan 29 (9/12, 3/7). All. Giovanatto

ARBITRI: Invernizzi, Amatori

SAN VINCENZO – L’Umana Reyer Venezia è Campione d’Italia Under 15 femminile 2023/24. Sul parquet del Palazzetto dello Sport di San Vincenzo (Livorno) le orogranata hanno sconfitto il Bianchi Group Costa Masnaga 75-46 vincendo così il titolo italiano. Per Venezia è il terzo successo nella categoria, dopo il back to back centrato nel biennio 2013-2014.
Secondo Argento consecutivo per le pantere lombarde, che anche nell’edizione 2023 si erano arrese solo nella Finalissima, contro il Basket Roma.
Terzo posto per la Futurosa Forna Basket Trieste, che si è imposta proprio sulle capitoline per 49-35.

Finalissima mai veramente in discussione fra Venezia e Costa Masnaga. Le orogranata partono fortissimo e mantengono alta l’attenzione. Costrette a rincorrere già dalle prime battute – 10 punti di forbice nel primo quarto, il massimo vantaggio sarà di 29 punti – le lombarde solo nel terzo quarto hanno il possesso per andare ad una cifra di distanza, ma non si spingono oltre. Settimana perfetta della Reyer, che termina da imbattuta la Finale Nazionale. Nell’ultimo match sono sontuose le prestazioni di Anna Sablich (23 punti) e soprattutto di Isabel Hassan, giocatrice dominante e oggi autrice di 29 punti, 10 rimbalzi e 4 assist.

Avvio di gara a tutto “gas”, la parola scritta sulle braccia delle giocatrici reyerine e vero e proprio mantra per la squadra di coach Giovanatto. Venezia ha “tatuato” come raggiungere l’obiettivo, e sprinta sul 9-0 nelle prime fasi della gara. Il parziale è rotto da Rimoldi, e arriva dopo 5 minuti di siccità realizzativa di Costa Masnaga. Le venete salgono addirittura già sul +14, poi la squadra di coach De Milo trova il modo di arginare l’impeto delle rivali e rosicchia un pò di svantaggio. Isabel Hassan, dominante per tutta la settimana, è inarrestabile in tutte le zone del campo, e prende per mano le compagne nel secondo quarto in cui la Reyer continua a martellare il canestro rivale. Costa Masnaga si aggrappa ad Attolini e Lelli, le più brillanti fra le lombarde. Possesso dopo possesso però, la Reyer logora le speranze delle lombarde,

Basket 3×3, Preolimpico: Azzurre ko con il Canada, sfuma la qualificazione a Parigi ’24

CANADAITALIA 21-8

CANADA: M. Plouffe 3, K. Plouffe 9, Bosch, Crozon 9

ITALIA: D’Alie 1, Consolini 1, Madera 2, Spreafico 4

DEBRECEN – La corsa della Nazionale 3×3 Femminile al pre-olimpico di Debrecen si ferma nei Quarti di Finale, fatale il ko contro il Canada (8-21), una delle formazioni più accreditate delle sedici scese in campo in Ungheria. Sfuma così la possibilità di bissare la qualificazione ai Giochi Olimpici che le Azzurre avevano ottenuto tre anni fa proprio a Debrecen, battendo le padrone di casa.

Sono state le gemelle Plouffe a fare la differenza, ottime anche le percentuali di Crozon. Le Azzurre sono sempre state costrette a rincorrere ma non sono mai riuscite a ricucire lo strappo iniziale. Laura Spreafico la miglior marcatrice a quota 4. Ora il Canada affronta la Spagna in semifinale, dall’altra parte del tabellone Ungheria-Germania. Si qualificano per Parigi 2024 le prime tre.

Calcio, Promoz-M Marche: i Portuali battono il Sant’Orso ed accedono alla finale

I Dockers hanno la meglio sulla compagine ospite dopo 120 minuti intensissimi

PORTUALI DORICA – SANT’ORSO 3-2 dts (1-2, 2-2)

RETI: 5’ Luchetti, 39’ Muratori, 45’ De Marco, 47’ Mascambruni, 113’ Lazzarini

PORTUALI DORICA: Tavoni, Candolfi, Tonini, Giampaoletti, Savini, Santoni, De Marco (93’ Lazzarini), Sassaroli (115’ Rinaldi), Gioacchini (56’ Pascali), Marzioni (88’ Ragni), Lucesoli (46’ Mascambruni). All. Ceccarelli

SANT’ORSO: Palazzi, Tonucci (110’ Ferri), Vitali, De Angelis, Fontana (99’ Tanfani), Mattioli, Bastianoni, Luchetti (110’ Cinotti), Riberti (75’ Rovinelli), Muratori, Saurro (67’ Donati). All. Fulgini

ARBITRO: Pasqualini di Macerata

Spettatori: 700 circa

ANCONA – Gruppo, insieme di individui (leggasi giocatori) che condividono interessi comuni (il calcio). Sanno soffrire, lottare, vincere. Espressione che dipinge l’ultima impresa, epica, dei Portuali Dorica. Quella confezionata in un sabato di metà maggio, in uno stadio da far accapponare la pelle, il Del Conero, contro una squadra forte, fortissima: il Sant’Orso. Ma alla fine a gioire sono stati i Dockers che, sotto 0-2, hanno ribaltato i fanesi 3-2 per poi decollare allo spareggio per l’Eccellenza (contro il Centubuchi, il prossimo fine settimana).

Eppure c’è stato da sudare, parecchio. I segnali dopo pochi minuti. Quando Saurro, ad esempio, ha calciato a lato da posizione invitante. O ancora quando Luchetti, dentro l’area, ha portato avanti gli ospiti. C’hanno provato, i ragazzi valorosi di Stefano Ceccarelli. Con un paio di conclusioni di Marzioni, ma l’occasione migliore è stata ancora per il Sant’Orso, con il palo di un immarcabile Luchetti. Al 39′ il raddoppio di Muratori, con una punizione perfetta di mancino. Insomma, c’erano tutti i crismi per una giornata no.

E invece è stato lì, che è uscito il gruppo. Quando De Marco, al 45′, ha superato con un pallonetto sublime Palazzi, mandando le formazioni a riposo sull’1-2. Ma con una tribuna rinsavita e carica. I risultati al rientro dalla pausa lunga. Cross di Marzioni, palo di Giampaoletti e rimorchio di Mascambruni in scivolata, col sinistro, in fondo al sacco: 2-2. La partita, già bella, è diventata straordinaria. Fontana da posizione favorevole ha fatto venire i brividi al Del Conero, ma la gara si è protratta ai supplementari.

Altri trenta minuti di resilienza. Con i Portuali, comunque forti di due risultati su tre, che non si sono accontentati. E, al 113′, la fotografia della partita nel pallonetto di Lazzarini sull’uscita di Palazzi, la palla in rete e la folle esultanza degli spettatori presenti, almeno 500 quelli di casa. Gruppo, insieme di individui che condividono interessi comuni. Sanno soffrire, lottare, vincere. E anche regalarsi un nuovo spareggio per l’Eccellenza, due anni dopo la finale di Jesi col Chiesanuova. Sulla strada dei Dockers, la corazzata Atletico Centobuchi.

Volley, W-VNL: GRANDISSIMA ITALIA, BATTUTA LA TURCHIA

ITALIA – TURCHIA 3-1 (25-27, 25-21, 25-21, 25-19) 

ITALIA: Cambi 7, Bosetti 11, Bonifacio, Antropova 24, Degradi 16, Danesi 10, Fersino (L). Spirito, Akrari 10. N.e: Omoruyi, Bosio, Mingardi, Nervini, L. Nwakalor (L). All. Velasco

TURCHIA. Gunes 4, Elif 1, Karakurt 6, Kalac 5, Vargas 33, Baladin 4, Orge (L). Ozbay 1, Ivegin 7, Aydin 1, Cebecioglu, Aykac, Akoz (L), Arici 4. All. Santarelli

ARBITRI: Epaminondas (GRE) e Simonovska Sonja (MNE)

Spettatori: 11.000. 

ANTALYA – Una grandissima Italia ha piegato di forza 3-1 (25-27, 25-21, 25-21, 25-19) la Turchia in un’Antalya Sports Hall gremita in ordine di posto (11.000 spettatori). Un successo nella VNL pesantissimo quello delle ragazze di Velasco che così hanno guadagnato ben 10.65 punti nel World Ranking. Oltre il risultato, però, quello da sottolineare è la prestazione di Cambi e compagne, padrone del campo per larga parte del match contro le campionesse d’Europa in carica. La migliore marcatrice dell’Italia è stata Ekaterina Antropova con 24 punti, mentre la top-scorer del match Melissa Vargas (33 punti). Tra le azzurre molto convincente la prestazione di Alice Degradi (16 punti) e della neo-entrata Yasmina Akrari (10 punti). A muro da segnalare i 5 messi a segno da Anna Danesi, mentre in battuta (11 aces italiani contro 2 turchi) ben sei i servizi vincenti di Antropova. 

Come formazione iniziale il ct Velasco ha schierato Cambi in palleggio, opposto Antropova, centrali Bonifacio e Danesi, schiacciatrici C. Bosetti e Degradi, libero Fersino.
L’Italia ha iniziato in maniera convincente la gara e grazie a un gioco ben organizzato si è portata avanti (9-6). La risposta turca è arrivata per mano della Vargas (11-10). Le ragazze di Velasco, però, hanno tenuto sempre alto il ritmo e Carlotta Cambi ha cercato di variare il più possibile il gioco (14-10). Nelle fasi successive, dentro Akrari per Bonifacio e Spirito nel giro dietro, la nazionale tricolore grazie a un’Antropova ispirata ha tenuto in mano il pallino del set (21-19). Un gran turno in battuta dell’opposto azzurro (2 aces consecutivi) ha lanciato la nazionale tricolore sul (24-20). A un passo dal traguardo l’Italia non è riuscita a sfruttare nessuna delle quattro palle set (24-24) e la Turchia, caricata dalla rimonta, ha prima annullato un’altra chance (25-25) alle azzurre e poi l’ha spuntata (25-27). 

Al ritorno in campo le ragazze di Velasco si sono lasciate alle spalle immediatamente il set precedente e con decisione hanno preso il comando (9-6). Le azzurre in battuta hanno messo pressione alle avversarie e le padrone di casa sono andate in difficoltà (14-9). La solita Vargas ha tentato di riportare le compagne a contatto (18-15), ma la nazionale tricolore non si è fatta trovare impreparata (20-16). Cambi ha variato bene il gioco in attacco, molto efficace Degradi, e questa volta per le turche non c’è stato scampo (25-21). 

L’Italia ha provato a ripetere il copione all’inizio della terza frazione (6-4), poi una serie di errori azzurri ha permesso alla Turchia di portarsi in vantaggio (8-11). Alla nazionale tricolore sono serviti pochi scambi per riprendere il filo (12-12) e grazie a due aces di Antropova scappare avanti (14-12). Nelle fasi successive, molto bene Akrari, le ragazze di Velasco hanno difeso con tenacia il vantaggio (19-17) e nel finale hanno completato l’opera senza dare scampo alle avversarie (25-21). 

Le azzurre hanno forzato subito il ritmo nel quarto parziale (11-6). Cambi ha continuato a puntare su Akrari e le turche non hanno trovato soluzione per fermarla (13-7). Le ragazze di Velasco non si sono limitate a gestire il vantaggio, ma hanno continuato a spingere sull’acceleratore e la Turchia è scivolata pesantemente indietro (20-14). Il finale è stato un monologo azzurro, conclusosi sul (25-19).

Julio Velasco:

Questa sera abbiamo ottenuto un grande successo, di fronte a una Turchia che aveva a disposizione quasi tutte le titolari e una Vargas in gran forma. Abbiamo fatto una partita molto buona, è stata una vittoria di squadra e sono molto contento per queste ragazze. Hanno lavorato durissimo, in particolare sulla ricezione e stasera è stato uno dei nostri punti forti: per tutta la gara abbiamo ricevuto sempre bene, nonostante le battute difficili della Turchia.
Abbiamo commesso pochi errori in battuta, mettendo in difficoltà la Turchia. In generale abbiamo giocato bene in ogni fondamentale, oltretutto contro una Vargas che ha fatto una grandissima partita. Durante la partita non abbiamo mai mollato, cercando di imporre sempre il nostro gioco. Sono davvero soddisfatto, penso questa sia una vittoria fondamentale, non è stato facile prendere la scelta di lasciare a riposo le giocatrici che hanno disputato la Super Finals di Champions League. Ci siamo presi il rischio, però, avevo fiducia in questo gruppo che ha lavorato molto bene. Alcune hanno iniziato l’8 aprile altre più tardi e alcune solamente due settimane. Tutto questo ci dà molta fiducia e fa crescere lo spirito di squadra, adesso uniremo i due gruppi e dobbiamo continuare su questa strada, cercando di migliorare alcune cose, sempre con grande umiltà, ma anche con grande convinzione. 
Oltre all’aspetto tecnico stasera le ragazze hanno tirato fuori una grande prova di carattere, dopo il primo set non era facile reagire, oltretutto vedendo come era andata con la Polonia. Non abbiamo mollato e questo Io questo l’ho sottolineato alle ragazze, considerato che molte non hanno una grande esperienza internazionale alle spalle. 
Il bilancio di questa prima settimana nella VNL è sicuramente più che positivo, prima dell’esordio avevamo disputato solo due partite con la Svezia, che non è una squadra d’altissimo livello e perciò era difficile avere la misura del ritmo del nostro gioco. Contro la Polonia abbiamo sicuramente pagato lo scotto dell’esordio, poi è stato un crescendo. Dopo la Polonia, abbiamo ottenuto qualche punto del World Ranking contro Germania e Bulgaria e in questa corsa tutto fa brodo, mentre stasera gli oltre 10 guadagnati ci mettono in una posizione davvero buona per la qualificazione a Parigi 2024. Adesso il prossimo passaggio è assemblare la squadra con le atlete che si stanno allenando a Milano e devo dire che ho ricevuto da Lorenzo Bernardi, così come da Juan Manuel Cichello e dal preparatore fisico ottimi feedback.
Questa sera entrando in campo e vedendo un simile spettacolo sugli spalti ho detto alle ragazze che ci dobbiamo godere partite come questa”.

Calcio, Primavera 3-M: l’Ancona batte il Catania

I dorici superano i siciliani nella gara di andata della finale playoff

ANCONA-CATANIA 2-1

RETI: 26′ Pangrazi (A), 72′ Wade Papa (A), 81′ Privitera (C)

ANCONA: Pierandrei; Bugari, Marchegiani, Paglialunga, Bruzzecchesse, Rosolani, Bambozzi (37’st Girolimini), Mazzoni, Pangrazi, Useini, Ogiesoba (8’st Wade Papa). A disposizione: Braghetti, Perri, Galeotti, Grassi, Paoltroni, Amico, Atzori. All. Tumiatti

CATANIA: Torrisi; Pappalardo, Allegra (37′ Bonoccarso), Forti, Gulli, Patalano, Privitera (37’st Montanaro), Di Pietro, Corallo, Coriolano (31’st Maugeri), D’Emilio (31’st Di Stefano). A disposizione: D’Asero, Giannetto, Arena, Paradiso, Indelicato, Russo, Nastasi, Parco. All. Biagianti

ARBITRO: Ursini. ASSISTENTI: Schirinzi, Peletti. IV UFFICIALE: Zoppi

ANCONA – Buona la prima. L’Ancona supera per 2-1 il Catania, arrivato al Dorico da squadra che ha chiuso il suo campionato al primo posto. La truppa di mister Tumiatti si impone sugli etnei con una prestazione tatticamente intelligente e molto generosa. I siciliani soffrono questa prestazione e, specialmente nel primo tempo, fanno fatica a contenere le giocate dei padroni di casa. La posta in palio rimane alta e tutto è ancora da fare, fra sette giorni sarà durissima. All’Ancona, grazie a questo risultato, può bastare anche il pari per ottenere il pass che spalancherebbe le porte al Campionato di Primavera 3.

L’uomo decisivo è senza dubbio Pangrazi: il centravanti prima sblocca la partita con un tocco delizioso che scavalca il portiere, poi nella ripresa, dopo aver sciupato la doppietta, manda in porta Wade Papa che non fallisce il suggerimento del compagno. E’ un momento magico per il numero nove biancorosso, autore di 16 reti stagionali di cui ben cinque solamente nei playoff. Ma come in ogni bella storia, c’è una nota negativa: la punta, a seguito di un cartellino giallo rimediato nel secondo tempo, sarà assente nella sfida del ritorno visto che era in diffida.

Sarebbe ingeneroso soffermarsi solamente su un giocatore, tralasciando il collettivo. Privo di Antoniazzi, mister Tumiatti, ha posizionato da esterno basso Bugari. Davanti a Pierandrei, Rosolani, Bruzzecchesse (autore di un recupero monstre nel secondo tempo) Marchegiani, hanno faticato a respingere le offensive catanesi. Una compagine, dotata di ragazzi di talento che hanno offerto buoni spunti. Il tutto sotto la guida attenta di mister Biagianti, tecnico giovane con un recente passato da calciatore di ottimo livello. Nei primi quarantacinque minuti Mazzoni a tratti ha illuminato il gioco per poi badare sodo cercando di contenere gli avversari. Il fortino biancorosso è crollato a nove minuti dal termine: c’è stato un traversone dalla sinistra, con Privitera a ribadire con destrezza il pallone in rete. Il gol ha riaperto i giochi, ma l’Ancona ha vinto meritatamente. Resta il rammarico di non aver sfruttato le numerose occasioni avute e quel cartellino inopinato sventolato sotto il naso di Pangrazi per un fallo (che c’era) in una zona innocua del terreno di gioco, ma non meritevole di tale sanzione.

Il commento di mister Tumiatti: 

“Ottima prestazione, ci rimane il rammarico per il risultato che poteva essere più largo. Abbiamo incontrato una signora squadra che ha dimostrato tutto il suo valore.
Andremo a Catania con un piccolo meritato vantaggio, ma senza speculare”.

Volley, W-VNL: SECONDO SUCCESSO PER LE AZZURRE

L’Italia supera in tre set la Bulgaria

ITALIA – BULGARIA 3-0 (25-11, 25-22, 25-19)

ITALIA: Cambi 6, Bosetti 5, Bonifacio 13, Antropova 18, Nervini 7, Akrari 7, Spirito (L). Fersino, Omoruyi 4. N.e: Bosio, Mingardi, Danesi, L. Nwakalor, Degradi (L). All. Velasco

BULGARIA: Yordanova 10, Saykova B. 3, Stoyanova 1, Paskova 6, Krivoshiyska 4, Barakova 2, Pashkuleva (L). Becheva, Guncheva, Dudova 14, Rachkovska 1, Todorova (L), N.e: Saykova A., Nikolova. All. Micelli

ARBITRI: Simonovic (SUI) e Akinci (TUR)

ANTALYA – La nazionale italiana femminile ha ottenuto la seconda vittoria nella Volleyball Nations League 2024, 3-0 (25-11, 25-22, 25-19) ai danni della Bulgaria. Antropova e compagne sono state padrone del campo e hanno chiuso il match in poco più di un’ora di gioco. Il ct Velasco stasera ha dato spazio a Yasmina Akrari, alla giovanissima schiacciatrice Stella Nervini e nel ruolo di libero a Ilaria Spirito. Grazie al 3-0 di oggi la nazionale tricolore ha ottenuto 2,2 punti nel World Ranking. 
La migliore marcatrice dell’incontro è stata Ekaterina Antropova con 18 punti, seguita da Sara Bonifacio a quota 13. L’Italia è stata superiore alle avversarie sia a muro (9 a 5), che in battuta (6 aces contro 4).
Domani le azzurre chiuderanno la prima settimana della VNL, affrontando le campionesse d’Europa della Turchia (ore 19 italiane, diretta su DAZN e VBTV), in quello che sulla carta è l’impegno più duro della pool di Antalya.

L’Italia si è schierata in campo con Cambi in palleggio, opposto Antropova, schiacciatrici C. Bosetti e Nervini, centrali Bonifacio e Akrari, libero Spirito. Alice Degradi è stata tenuta a riposo e ha indossato la maglia di secondo libero. 
Nel primo set tra le azzurre si sono messe in evidenza Bonifacio a muro e Antropova in attacco (7-3). L’attacco italiano è andato a segno a ripetizione, bene anche Bosetti e Nervini (13-3), mentre il muro bulgaro non è mai riuscito a incidere (17-7). Le ragazze di Velasco hanno continuato a spingere e il parziale si è chiuso con un perentorio (25-11).    

Diverso l’andamento della seconda frazione, l’Italia ha commesso alcuni errori e la Bulgaria si è portata avanti (6-9). La reazione azzurra è valsa il pareggio sul (10-10), ma le avversarie hanno controreplicato (13-15). L’attacco italiano ha faticato ad essere incisivo, al contrario della fase difensiva che ha consentito alle ragazze agganciare nuovamente le bulgare (17-17). L’equilibrio è proseguito fin sul (22-22), quando un’azione molto combattuta è stata chiusa da Omoruyi (dentro per Bosetti) e l’Italia ha trovato la fuga decisiva (25-22).

Nel terzo set, confermata Omoruyi per Bosetti, la formazione tricolore ha provato subito l’allungo (6-3), ma in un primo momento la Bulgaria ha risposto (7-7). All’Italia sono comunque bastate poche azioni per spegnere le resistenze delle avversarie (14-10). Una volta guadagnato il vantaggio Cambi e compagne non hanno concesso più opportunità di rientro alla Bulgaria e il match è terminato con il punteggio di (25-19). 

CARLOTTA CAMBI

“Abbiamo approcciato bene la partita, siamo state brave in battuta. Loro poi sono cresciute, però nei momenti finali dei set abbiamo dimostrato lucidità. Quando siamo riuscite ad imporre il nostro gioco si è visto un livello superiore, la Bulgaria invece ha avuto il merito crescere in difesa, però è stato fondamentale non perdere la calma nel secondo parziale. Le vittorie fanno sempre bene, domani ci aspetta una gara molto dura, dovremo migliorare ancora nella continuità del side out e trovare qualche difesa in più. Giocare quasi ogni giorno ci sta aiutando a trovare il ritmo partita, io credo che partita dopo partita si vedano i miglioramenti. Bisogna avere pazienza e continuare così, sono molto contenta di essere utile al gruppo”.

EKATERINA ANTROPOVA:

“Secondo me abbiamo disputato una buona gara, nel primo set siamo state brave a tenere il nostro ritmo e mettere in difficoltà le avversarie con la battuta. 
Nel corso del match loro sono cresciute e noi abbiamo commesso qualche errore di troppo, però alla fine era davvero importante ottenere questo 3-0. Adesso ci aspetta la partita più difficile della pool contro la Turchia. 
Queste vittorie sono di grande aiuto, sia dal punto di vista morale che tecnico, stiamo provando diverse cose. 
Sono felice di esser stata utile anche in difesa, diciamo che stasera ho messo in campo qualcosa in più, il lavoro in palestra sta dando i suoi frutti e spero di continuare così. 
Arriviamo alla sfida con la Turchia magari con qualche energia in meno, però, non è una scusa. Sappiamo di dover affrontare una squadra fortissima che potrà contare su un pubblico sempre molto caldo, noi comunque ce la metteremo tutta. La stagione è stata lunga e intensa, ma a me piace giocare a pallavolo, quando scendo in campo mi diverto sempre”.

Basket, LBF Finale Scudetto: Una Reyer dominante porta a casa Gara 2

REYER VENEZIA – FAMILA SCHIO 85 – 64 (23-9, 45-29, 65-45)

REYER VENEZIA: Berkani 20 (5/8, 3/5), Gorini NE, Villa M.* 17 (3/4, 3/4), Nicolodi, Pan 8 (1/4, 2/4), Meldere, Held* 6 (1/3, 1/1), Cubaj 3 (1/5 da 2), Fassina* 3 (1/4 da 2), Santucci 3 (0/1, 1/1), Shepard* 8 (2/5, 1/1), Kuier* 17 (4/9, 3/7)
Allenatore: Mazzon

FAMILA SCHIO: Juhasz* 12 (5/12, 0/2), Bestagno 5 (2/3, 0/1), Sottana 12 (4/5, 1/3), Verona C.* 9 (3/5, 1/4), Guirantes* 5 (1/7, 1/5), Mutterle NE, Crippa 5 (1/1, 1/2), Parks* 5 (1/3, 1/3), Keys*, Penna, Reisingerova 11 (5/8 da 2)
Allenatore: Dikaioulakos

ARBITRI: Barbiero, Pazzaglia, Perocco

Foto – Andrea Gilardi

VENEZIA – L’Umana Reyer Venezia difende ancora una volta il suo parquet e si porta sul 2-0 nella serie contro il Famila Wuber Schio grazie alla netta vittoria per 85-64. La cornice era quella delle grandi occasioni, con un Taliercio sold out con 3509 persone, record di questa stagione di Techfind Serie A1. Il match inizia sotto il segno di Awak Kuier, che segna i primi otto punti della sua squadra (2/2 da tre) e porta Venezia sull’8-2.

La Reyer inizia il match proprio come aveva chiuso Gara 1, ovvero con una grande intensità in difesa che, grazie alle palle rubate (già quattro nei primi cinque minuti) permette all’attacco di correre in transizione, e sull’11-5 Schio è costretta a chiamare timeout. Le orange continuano a faticare a trovare soluzioni efficaci, poiché la difesa delle padrone di casa chiude tutte le strade percorribili e così Schio resta inchiodata a quota cinque per quasi tre minuti. Bestagno pesca il jolly a rimbalzo e sblocca le sue, ma con quattro punti consecutivi di Shepard Venezia vola sul +12 (19-7). Held e Berkani allungano sull’8-0 il parziale di Venezia, che va alla prima pausa sul 23-9, con già sei palle recuperate all’attivo.

La Reyer rientra in campo con la stessa aggressività e con un ritmo altissimo in attacco: Villa e la magia in assist di Berkani forzano coach Dikaioulakos al timeout dopo poco più di un minuto, sul 27-9. Schio esce molto bene dal minuto di sospensione, con un parziale di 0-6 firmato da Reisingerova e Juhasz, e stavolta è coach Mazzon a interrompere il gioco. Schio prova a riavvicinarsi con Juhasz, ma il duo Berkani-Villa è inarrestabile e Venezia tocca addirittura il +20 sul 41-21. Le ospiti provano a riavvicinarsi con le giocate individuali di Parks e Verona, ma la numero 8 esce poco dopo per il terzo fallo. La tripla di Guirantes riporta Schio sul -14 (43-29), prima che l’ennesima magia di Berkani chiuda il quarto sul 45-29.

Venezia torna in campo con un parziale di 12-5 e di nuovo si catapulta oltre i 20 punti di vantaggio (57-34); Schio prova a riavvicinarsi con Reisingerova e Verona, ma Berkani è in serata di grazia e con le sue giocate riporta la sua squadra sul +20, che chiude il quarto sul 65-45. Venezia trova il canestro con grandissima facilità e riesce a coinvolgere tutte le sue giocatrici, giocando un ottimo match di squadra: Matilde Villa e Lisa Berkani sono ancora le protagoniste anche nell’ultimo periodo, ma anche Francesca Pan segna molto negli ultimi dieci minuti.

La Reyer gestisce il vantaggio nel quarto quarto, che è di puro garbage time, in una partita di fatto decisa già dopo venti minuti e arriva a toccare anche il suo massimo vantaggio sul +26 (85-59), prima di chiudere sull’85-64. Grazie alla difesa Venezia tiene ancora una volta Schio sotto i 70 punti segnati e si porta a casa un match in cui chiude con il 60% da tre punti (14/23), mentre le orange non vanno oltre il 22%. A Schio non basta la doppia doppia da 12 punti e 15 rimbalzi di Dorka Juhasz, perché dall’altra parte c’è una Lisa Berkani che chiude con 20 punti e il 61% al tiro. Accanto alla giocatrice francese, Villa e Kuier ne segnano 17 a testa, con la seconda che prende anche 12 rimbalzi. Venezia costringe Schio a 17 palle perse e si porta così a una sola vittoria dalla conquista dello scudetto.

Calcio, U19M: termina il cammino dei Portuali.

I Dockers cedono al Renato Curi

RENATO CURI ANGOLANA – PORTUALI DORICA 3-1 (0-0)

RETI: 3′ st Lucesoli, 7′ st Tidiane, 29′ st Patané, 44′ st Niang

RENATO CURI ANGOLANA: Cacciatore, D’Alberto, Schettino, Benigni, Reale, De Luca, Patané, Palucci (47′ st Menna), Tidiane (26′ st Niang), Faiella (36′ st Di Clerico), Iezzi (26′ st Aiello). All. Giampietro

PORTUALI DORICA: Agostinelli, Strappato, Lucesoli, Rossi, Renghini (26′ st Gjergji), Bolletta (38′ st Sandroni), Angiolani (21′ st Grasso), Franca, Cozzolino (32′ st Fioretti), Romanelli, Polenta. All. Di Michele

ARBITRO: Iheukwumere di L’Aquila

CITTA SANT’ANGELO – “Siamo orgogliosi di voi, avete portato il nome dei Portuali in giro per l’Italia: non smetteremo mai di ringraziarvi, ragazzi. A testa alta e complimenti per il vostro percorso”.

Le prime parole, dopo il match di Città Sant’Angelo, sono quelle del club. E sono indirizzate all’Under 19 di Paolo Di Michele, reduce dal 3-1 contro la Renato Curi Angolana, una squadra forte e organizzata, allo stesso modo del Venafro. E sia chiaro, anche se battuti, i Portuali Dorica, campioni regionali del campionato Juniores Marche, hanno dimostrato ampiamente di non essere da meno. Anzi, se la sono giocata alla pari contro due splendide realtà. Ed è per questo che la società si alza in piedi e batte le mani ai ragazzi, protagonisti di una stagione superlativa. Storica.

Sulla cronaca del match di ieri, seconda gara del triangolare nazionale, i Dockers hanno battagliato senza mai arrendersi contro gli abruzzesi. Dopo un palo dei locali, Romanelli e compagni hanno sbattuto più volte sull’ottimo Cacciatore, legittimando il vantaggio (0-1) ad inizio ripresa. Corner di Franca e tap-in di Lucesoli, da pochi passi. Di lì, una veemente reazione dei padroni di casa con Tidiane, Patané di testa e Niang in contropiede che hanno fissato il punteggio sul 3-1 per la Renato Curi Angolana.

Ma, come si diceva, cari piccoli grandi Portuali, noi siamo orgogliosi di voi! Alle nostre avversarie, Venafro e Renato Curi Angolana, un grande in bocca al lupo per il prosieguo della stagione.