Volley, A1/F: il Vallefoglia espugna il PalaEur ed è salvo

ROMA – VALLEFOGLIA 1-3 (25-21, 19-25, 22-25, 23-25) 

ROMA: Stigrot 19, Cecconello 5, Klimets 17, Arciprete 16, Trnkova 15, Bugg 2; Venturi (L), Bucci (L), Rebora, Avenia. N.e. Decortes, Pamio.  All. Mafrici. 

VALLEFOGLIA: Berasi 3, Carcaces 28, Mancini 4, Bjelica 18, Newcombe 9, Jack-Kisal 9; Cecchetto (L), Botezat, Kosareva. N.e. Fiori (L), Tonello, Kosheleva. All. Bonafede.  

ARBITRI: Cappello e Spinnicchia 

ROMA – Vallefoglia compie l’impresa dell’anno conquistando una salvezza che solo un paio di settimane fa pareva lontana grazie alla vittoria in trasferta nel confronto diretto con l’Acqua&Sapone Roma. La vittoria, in quattro set, è arrivata al termine di una durissima battaglia nella quale le ragazze di Fabio Bonafede hanno fatto valere la loro maggiore classe ed esperienza, oltre ad uno spirito di gruppo straordinario che ha permesso loro di far fronte comune di fronte alle mille traversie di una stagione durissima. C’era anche Tatiana Kosheleva in panchina con le compagne, a dar loro man forte in questo momento decisivo.

Nel primo set testa a testa dall’inizio alla fine, con sorpassi e controsorpassi e vantaggio non oltre le due lunghezze sino al primo break delle padrone di casa sul 20-17 con Cecconello. Un muro di Jack riportava a -1 le tigri, ma Klimets e due muri in fila di Trnkova ed Arciprete davano il break decisivo: chiudeva Trnokva 25-21.

Nel secondo set partiva meglio la Megabox, subito 3-0 con un muro di Jack ed un’invasione delle romane. Stigrot sorpassava 7-6, poi un ace di Bjelica e un muro di Jack suonavano la carica (12-9). Carcaces e Bjelica allungavano sino al +6 (19-13), Arciprete accorciava sul 18-22, ma poi sbagliava la battuta.Chiudeva Mancini 25-19. 

Nel terzo set si riprendeva a combattere, ma ora erano le biancoverdi a guidare le danze: Carcaces, scatenata, firmava tre attacchi in fila per il 10-6, ma Roma non mollava un metro e con un break di 7-1 trovava il +2. Pareggiava a 14 Newcombe, un attacco out di Arciprete ed un ace con un pizzico di fortuna di Berasi siglava il 20-18. Bjelica manteneva il +2, sul 23-21 un interminabile videocheck dava alla fine torto alle tigri. Sul 22-23, nel momento più caldo del match, un missile di Jack e un attacco out di Klimets davano il set alla Megabox (22-25).

Nel quarto set ormai il clima era da sfida finale:Carcaces non sbagliava un colpo, ma dall’altra parte le giallorosse erano encomiabili per combattività e grinta. Qualche disattenzione (due ricezioni lunghe) vanificavano i tentativi di fuga delle Megabox, che piazzava un nuovo break firmato Carcaces guadagnando il 14-11. Ma Roma tornava sotto, pareggiano a 15 con Stigrot. Un ace di Carcaces siglava il nuovo +3 (18-15), le giallorosse padrone di casa piazzavano un contro break (5-1) e tornavano avanti 20-19. Pareggiava subito Jack, ma su una ricezione lunga di Carcaces Roma tornava avanti 22-20. Jack e Carcaces pareggiavano nuovamente, Stigrot trovava l’ultimo vantaggio sul 23-22, ma Carcaces impattava,. Klimets sparava out la palla del nuovo vantaggio e chiudeva Bjelica al primo match-point.

Fabio Bonafede:

“Questa è una soddisfazione immensa che questo gruppo di ragazze meritava moltissimo. Hanno lavorato duramente dall’inizio dell’anno, con una disponibilità grandissima, e credo che questo traguardo le premi di tutti gli sforzi fatti. In tre anni abbiamo raggiunto la A1 e l’abbiamo mantenuta, era il nostro sogno e si è avverato. Questa è una soddisfazione grandissima per tutti noi, raggiungiamo un obiettivo che ci siamo conquistati giornata dopo giornata, a volte raccogliendo meno di quello che meritavamo. Questo gruppo sarà ricordato per sempre”. 

Calcio, Lega Pro: passaggio di consegne ad Ancona

Toni Tiong prende il posto di Mauro Canil che mantiene però il 5% delle quote

ANCONA – Si è svolta alle ore 18:00 alla Mole Vanvitelliana la conferenza stampa di presentazione del nuovo corso biancorosso targato Tony Tiong.

Ad aprire la conferenza l’Assessore allo sport del Comune di Ancona Andrea Guidotti:

”Tengo molto a ringraziare la Società per la trasparenza, il rispetto e la programmatocità dimostrate in questi mesi. Voglio ringraziare la famiglia Canil per la sua serietà e per averci riportato in un calcio importante. È stato fatto tutto quello che era stato promesso. Non posso non citare il ruolo fondamentale svolto da Roberta Nocelli. La definiamo tutti un vulcano, perché è una che non fa le chiacchiere, ma i fatti. Sin dal primo giorno ha dimostrato un entusiasmo incredibile, unito a competenza ed educazione che hanno riacceso la piazza. Il colpo di fulmine con la città è stato immediato: lei si è innamorata di Ancona e la città si è innamorata di lei. Riesce a gratificare tutti e si circonda di belle persone. Saremo sempre presenti e al fianco di chi ci porta un progetto serio e si dimostra vicino alla città di Ancona”.

A prendere la parola è stato poi Mauro Canil:

“Per prima cosa saluto la padrona di casa, il Sindaco Mancinelli e l’assessore Guidotti. Vorrei ripartire da quel 14 giugno in cui è iniziato tutto, dopo essere andati a parlare nell’ufficio dell’assessore che ci ha dato il via a procedere per presentare il progetto che gli avevamo illustrato alla città e ai tifosi. E così il 15 Giugno ci siamo trovati qui ed io ricordo ognuna delle parole che ho detto. Abbiamo esposto un progetto legato allo sviluppo del settore giovanile, con un ideale goniometro abbiamo tracciato delle linee sul territorio su cui volevamo lavorare, stringendo rapporti di collaborazione e consolidando l’intesa con le varie società in esso presenti. Per la prima squadra avevamo dato come obiettivo il mantenimento della categoria e voglio fare i complimenti e i ringraziamenti ai ragazzi, al mister e allo staff per la salvezza raggiunta con largo anticipo. Ci hanno fatto vivere dei momenti fantastici e per l’epilogo di stagione l’augurio è lo stesso che feci l’anno scorso. Di andare in campo con tranquillità e provare a fare sempre qualcosa di più. Come metodo di lavoro delego molto ai collaboratori. Roberta Nocelli, Alberto Virgili e Francesco Micciola sono tre figure fondamentali per me, brave poi a costruire a loro volta i loro staff per gli specifici ambiti di competenza. La scorsa estate siamo arrivati in punta di piedi, trovando la collaborazione di tutti, a partire dall’amministrazione comunale e dai tifosi, entrambe componenti fondamentali del progetto. Questo slogan Noi&Voi che ha inventato Roberta è la pura e semplice verità: non sono sviolinate, ma senza questa unione non si può fare calcio. La disponibilità che abbiamo trovato è stata totale e immediata per sopperire a tutte le grandi necessità relative al riportare il professionismo in una città in cui mancava da tempo. Grazie all’aiuto di tutti, dalle forze dell’ordine a ognuno dei  collaboratori, tutto quello che abbiamo fatto siamo riusciti a farlo insieme. Ringrazio anche la stampa che ha fatto il suo dovere di informare e spronarci, nel rispetto di tutti. Nella conferenza stampa iniziale avevamo però anche detto che per crescere e proseguire avevamo bisogno dell’aiuto da parte degli sponsor. Proprio il buttare un occhio al futuro, alla situazione mondiale e alle difficoltà in cui molte aziende stanno versando a partire dallo scorso ottobre in cui sono iniziati aumenti forsennati delle materie prime, mi ha  indotto a pensare alle promesse fatte, a mantenerle sempre e non volerle deludere. Ad oggi siamo perfettamente in regola con tutti i conti. Sono stati fatti diversi incontri con imprenditori, aziende e personaggi pubblici locali: per questo devo ringraziare la Confartigianato, che ha sempre cercato di coinvolgere imprenditori del territorio. Nonostante mi aspettassi forse qualcosa in più, ringrazio comunque chi ha creduto in noi e ci ha dato il suo sostegno e la sua fiducia. In tanti si sono avvicinati per intrufolarsi in qualche modo, ma, come avevo detto nella conferenza stampa precedente, le Società sono belle dispari e inferiori a tre. Per cui abbiamo parlato con tutti, ma con molti si è deciso di non dar seguito agli incontri. A dicembre è entrato in scena Roberto Ripa: mi ha spiegato l’ intento di Tiong, un imprenditore malese con passaporto australiano, che voleva fare calcio in Italia. Ci siamo riservati di prendere informazioni sul suo curriculum e le sue attività  e, una volta verificate le garanzie, abbiamo parlato di persona. Lì ho capito la sua passione per il calcio e la possibilità con le sue forze economiche di poter far fare un salto di qualità alla società e all’intera comunità. Dopo una attenta valutazione ci siamo resi conto che aveva tutte le carte in regola per essere un treno da non perdere e su cui era giusto salire, potendo rappresentare una svolta importante. Spendo una parola infine  per ringraziare i tifosi, il nostro primo sponsor e la nostra linfa vitale.   

Non sono venuto ad Ancona per fare business anche in questa occasione voglio mettere la faccia. Anche in questo nuovo progetto continuerà l’importanza data al settore giovanile, senza dimenticare l’impulso alla prima squadra per la quale Tiong darà ulteriori garanzie di successo. Il mio non è un disimpegno ma una volontà di impegnarmi ancora di più per tutelare Tiong dalle cattive compagnie e fare in modo che le sue risorse siamo impegnate bene. Dico sempre ai miei collaboratori che anche un centesimo va spaccato a metà per cercare di risparmiare sempre senza buttare via niente. Canil non va via ma resta. Amo questa città, ancora di più dopo il bel percorso fatto insieme e spero che le cose in futuro vadano ancora meglio. La persona più delusa da questo passaggio è mia moglie Sabrina e speriamo di riportarla presto allo Stadio”.

È stata poi la volta di Roberta Nocelli.

“Ringrazio per la fiducia Canil che mi ha voluto al suo fianco qualche anno fa, facendomi entrare nel mondo del calcio e che mi ha permesso poi nel mio percorso di circondarmi a mia volta di persone di fiducia. Ancona mi ha subito conquistata.  Ho voluto guardare occhi negli occhi Tony Tiong prima del closing per capire se potesse essere una persona di fiducia per noi, perché a questa Società tengo davvero e ne sento la responsabilità. Se resto è perché ci credo, continuerò a mettere la stessa passione e serietà di questi mesi. Da oggi si va avanti e si continua, non so se sarò all’altezza dei vostri desideri, ma di sicuro ce la metterò tutta. Saremo sempre Noi&Voi”.

La parola è passata poi a Tony Tiong.

“Ringrazio per le parole e la fiducia. Del mio curriculum da imprenditore sapete già, come sapete che sono un grande appassionato di calcio. Amo la serie A e i suoi giocatori ma il mio preferito è sempre stato Roberto Baggio, per le doti in campo e l’umiltà al di fuori. Ha fatto sognare il mondo. Amo cultura, cibo e clima italiani e non avevo dubbi sul fatto che se avesse investito nel calcio mi sarebbe piaciuto farlo  in Italia. Da qui è nato il contatto con Antonio Postacchini, imprenditore italiano a Honk Kong che poi mi ha presentato Ripa e a sua volta Limatola. Subito dallo scorso ottobre ci siamo messi al lavoro per trovare il giusto club che corrispondesse ad una bella città, con sostenitori appassionati e conti in ordine. A novembre mi hanno presentato il progetto Ancona e a gennaio sono arrivato di persona in città per conoscere Canil, imprenditore serio e intelligente e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo capito di condividere i valori più importanti, come il sogno di costruire un progetto a lungo termine. Ci siamo poi incontrati con sindaco e assessore, che ci hanno testimoniato la volontà della città di sostenerci ed eccoci qui. Sono emozionato di iniziare questa avventura con tutti voi”. 

È stato poi il turno di Roberto Ripa.

“Siamo qui per continuare a fare fatti e non chiacchiere. Per poter continuare a farlo servono delle strutture. Noi e voi potremo raggiungere obiettivi importanti, proseguendo sulle orme che ci hanno portato qui fino a oggi, aumentando, migliorando e potenziando il cammino con le risorse necessarie. Ci sono esempi straordinari in Italia di città anche più piccole di Ancona che con programmazione attenta hanno raggiunto serie A e serie B in maniera stabile. Qui si è creato questo connubio virtuoso tra un presidente appassionato che cercava un supporto è un imprenditore che voleva iniziare un percorso nel calcio in Italia. Ci metteremo subito al lavoro per creare le migliori condizioni per questo progetto”.

Nel finale, spazio alle domande dei giornalisti presenti.

Interpellata, ha espresso un parere favorevole anche il Sindaco Valeria Mancinelli:

“Ci muoveremo in concreto per cercare in tempi ragionevoli le migliori condizioni per lo sviluppo del progetto. Il gesto di Canil è un segnale di grande amore per questa città. A volte per un bene superiore si rinuncia ad agire in prima persona per favorire un futuro migliore”.

A concludere è stata Roberta Nocelli.

“Siamo arrivati fin qui – ha sottolineato – grazie al lavoro, alle rinunce e ai sacrifici di tutti. Ognuna delle componenti ha sposato questa causa mettendoci il massimo impegno e soprattutto il rispetto verso una grande piazza come Ancona. Speriamo di iniziare insieme un percorso importante. Una persona a cui voglio molto bene mi ha detto: non è facile essere Roberta Nocelli, ma non è facile neanche essere anconetani con tutto quello che avete subito. Facciamoci un applauso a vicenda”.

CANTÙ PIÙ FORTE DI TUTTO, CONTRO MONFERRATO INFILA L’OTTAVA VITTORIA CONSECUTIVA

Cantu – JB Monferrato 91-77
(

Cantù: Stefanelli 21, Bryant 22, Nikolic 10, Boev 1, Borsani, Da Ros 11, Bucarelli 8, Cusin, Bayehe 8, Allen 6, Severini 4, Tarallo. All. Sodini


Monferrato: Sarto 12, F.Valentini 25, L.Valentini n.e., Formenti 3, Sirchia n.e., Lomele n.e., Martinoni 10, Feng n.e., Ghirlanda 19, Leggio 14, Hill-Mais 4. All. A.Valentini


Arbitri: Boscolo Nale, Pellicani e Spessot


Spettatori: 1501.

DESIO: Cantù non conosce sconfitta. Nonostante le ben poche energie a sua disposizione, Cantù batte in casa Monferrato 91-77 e centra così l’ottava vittoria consecutiva in campionato. Una squadra stoica, più forte di ogni avversità, più forte anche di otto partite in venti giorni e del covid che ha senz’altro lasciato strascichi importanti per diverse settimane. Non solo: Cantù veniva anche da una partita finita al quarto supplementare, giocata 72 ore prima. Eppure, contro i piemontesi è arrivato puntuale il diciannovesimo successo in stagione regolare, che fanno 38 punti, solo due in meno della capolista Udine, che i biancoblù affronteranno giovedì 7 aprile. Quattro i giocatori in doppia cifra nel successo su Monferrato: Bryant il top scorer con 22 punti, mentre sono 21 i punti di Stefanelli, in appena 20’; da segnalare anche i 6 assist di Allen.


Alla palla a due coach Sodini manda in campo Bryant, Allen, Severini, Da Ros e Bayehe; la Novipiù si presenta invece con Fabio Valentini, Sarto, Ghirlanda, Leggio e capitan Martinoni.

Buona partenza dei canturini, avanti nel punteggio grazie alla tripla di Bryant e alle prodezze di Da Ros, determinante sia in fase realizzativa sia in veste di assist man; Cantù sopra di un possesso pieno, 9 a 6 dopo quasi quattro minuti di gioco. Immediata, però, la risposta piemontese con il controsorpasso affidato al duo Sarto-Fabio Valentini. Ma la reazione biancoblù non hi canestro del pareggio. 14 pari al sesto minuto. Tuttavia, è ancora un ispiratissimo Fabio Valentini a guidare l’offensiva di Monferrato, lanciando la squadra ospite avanti di due possessi pieni; Cantù sotto 16 a 22. Poi, nel finale, una gran reazione dell’Acqua S.Bernardo che, con Bucarelli prima e Nikolic poi, riesce a chiudere in vantaggio al 10’. Padroni di casa avanti con merito 23 a 22 al termine del primo quarto.

Seconda frazione ancora tiratissima nel punteggio, con tanto equilibrio in campo. I casalesi, sospinti da Sarto e Ghirlanda, riescono a ritrovare il vantaggio. 27-30 a poco più di due minuti dal via. Con grinta e convinzione, la S.Bernardo mette la testa avanti grazie a Bayehe e Severini; tuttavia, la Novipiù torna a bruciare la retina con i canestri da fuori a firma di Ghirlanda e, soprattutto, Leggio, autore di due triple in un amen. 36-39 per gli ospiti. Si continua con il gioco da tre punti da ambo le parti: Bryant e Stefanelli non si fanno pregare e, da oltre l’arco, consegnano a Cantù i punti del controsorpasso. 43-41 a poco meno di 2’ dall’intervallo. Time out Monferrato. Nel finale di primo tempo Leggio risponde alla tripla di Stefanelli ma quest’ultimo è ancora decisivo con un affondo dentro l’area. Alla pausa lunga il parziale è 50-48 a favore dei brianzoli. Al 20’, tre i giocatori in doppia cifra nei punti: due per Cantù, Bryant (11) e Stefanelli (10); uno, invece, tra le fila casalesi, ovvero Valentini, già a quota 19. 

Il secondo tempo inizia ancora con gli stessi protagonisti del primo: da una parte Stefanelli, sempre a guidare l’attacco di Cantù, dall’altra i soliti Sarto e Ghirlanda. Al 27’ una tripla di Allen spacca l’equilibrio con il canestro del momentaneo +5 brianzolo, 64-59. È un’Acqua S.Bernardo molto più pimpante in attacco, nonostante il nervosismo generale, sia in campo sia sugli spalti. Cantù però è brava a non perdere la giusta lucidità e, con un Bucarelli seppur lontanissimo dalla migliore condizione fisica, riesce ad agguantare con ferocia il +8 (67-59). In campo anche tutta l’esperienza di Cusin, nonostante le poche energie per tre giorni interi passati a letto con l’influenza. Ma c’è da stringere i denti, tutti. Leggio, infatti, nel finale di terzo quarto accorcia le distanze con una tripla che dona nuova linfa a Monferrato, evidentemente più fresca di una Cantù reduce dai quattro tempi supplementari della trasferta di Piacenza. 70-66 al 30’.

In avvio di quarto quarto Cantù alza un muro in difesa, costringendo così gli avversari a due perse consecutive grazie a un Severini monumentale. Lo stesso Severini, insieme a Nikolic, si rende protagonista di altri punti pesanti nella metà campo offensiva; Acqua S.Bernardo avanti 75 a 68 al 33’. Due minuti più tardi, una gran tripla di Stefanelli consente a Cantù di scappare a nove lunghezze di vantaggio su Monferrato; time out chiesto dagli ospiti. 80-71 al 35’. Stefanelli show: il numero uno in maglia S.Bernardo si carica sulle spalle tutta la squadra e l’intero palazzetto, realizzando un’altra tripla, quella del +12, che “incendia” gli spalti di un rovente PalaDesio. Tutti in piedi per questa squadra. Bryant, a poco più di due minuti dalla conclusione, segna una tripla che avvicina Cantù al traguardo, avanti di quattordici punti e con tutta l’inerzia a proprio favore. Nell’ultimo minuto di gioco spazio ai giovanissimi Borsani, Tarallo e Boev. Finisce 91-77.

Basket, A1/F: la Reyer espugna il PalaVerde

BRONI – REYER VENEZIA 53-72


BRONI: Bestagno* 7 (2/5, 1/3), Albano 4 (2/4, 0/2), Repetto, Galbiati* 10 (3/8, 1/3), Mazza 3 (0/1, 1/1), Dedic* 8 (4/7, 0/2), Quintiero 2 (1/3, 0/1), Castelli NE, Westerik* 17 (7/9, 0/3), Bona* 2 (1/5 da 2)
Allenatore: Magagnoli M.

REYER VENEZIA: Bestagno* 12 (5/12, 0/1), Carangelo*, Thornton* 19 (5/8, 3/4), Anderson 7 (3/4, 0/1), Madera 11 (1/1, 2/5), Smorto 4 (0/1, 1/2), Attura* 4 (1/3, 0/1), Camporeale, Penna 5 (1/2, 1/2), Ndour Gueye* 10 (4/9, 0/1)
Allenatore: Mazzon A.

Arbitri: Foti D., Barbiero M., Pecorella P.

L’Umana Reyer supera i timori della vigilia espugnando il “Palaverde” lombardo al termine di un confronto dal risultato mai messo in discussione.
Coach Mazzon tiene inizialmente in panchina Yvonne Anderson affidandosi a Bestagno, Carangelo, Thornton, Attura e Ndour. Per Michael Magagnoli, a causa dell’affollamento nella propria infermeria che l’ha reso orfano anche di Janae Smith, la scelta del quintetto iniziale ricade su Bestagno, Galbiati, Dedic, Westerik e Bona.
Avvio in sordina per entrambi gli attacchi ed è la croata Nina Dedic a sbloccare il tabellone dopo quasi due minuti. Cancella lo zero nel punteggio anche la Reyer grazie a Martina Bestagno e a Thornton. La Bestagno di casa bronese impatta ed è ancora Thornton, questa volta dai 6,75 a riportare le lagunari in vantaggio. Ndour da sotto misura sigla il 4 a 9 di metà quarto costringendo il tecnico di casa a sfruttare il suo primo time out. Entra Anderson, quindi Ndour cancella Galbiati lanciata a canestro e, nell’azione successiva, va a realizzare. Yvonne Anderson si iscrive subito a referto ricambiata da Westerik. La rapida transizione orogranata manda a canestro il suo “folletto nero” ed è Sara Madera a mettere la tripla del 6 a 18. Le maglie della difesa veneziana si stringono sulle avversarie provocando l’infrazione dei 24″. La “capitana” veneziana insacca uno dei due tiri liberi concessi chiudendo il primo quarto sul 6 a 19.

Elena Bestagno trova subito una tripla scatenando la risposta della cugina orogranata che mantiene immutato il divario. Thornton sigla il suo settimo punto personale ed è la “bomba” di Galbiati a mantenere in linea di galleggiamento le compagne. Martina Bestagno e ancora Virginia Galbiati danno un ulteriore spallata al punteggio (14-25 a -7,05) prima dell’1/2 di Madera ai personali. L’Umana raggiunge il bonus falli e Mazza limita il distacco dalla lunga distanza. Anderson si mette ancora in evidenza con il suo classico “arresto e tiro” poi Thornton sfoggia un passo da autentica “triplista” e deposita. Ndour dilata il vantaggio (17-32 a -4,24) e sono ancora i suoi tentacoli a svettare sotto i cristalli spedendola in lunetta. Serie di tentativi a vuoto da sotto misura per il centro senegalese che cattura rimbalzi su rimbalzi senza trovare il fondo della retina. Il canestro di Dedic trova la replica dai 6,75 di Smorto. Nel contatto con Thornton è Dedic ad avere la peggio, costretta a uscire dal campo per un colpo fortuito al volto. La texana numero 6 incrementa il proprio bottino personale da distanza siderale ed è nuovamente lei a rispondere a Quintiero. Viene annullato il canestro di Ndour in chiusura della seconda frazione e il punteggio rimane ancorato sul 21 a 42.

Il rientro dall’intervallo lungo non modifica l’inerzia della gara e Ndour, Thornton e Bestagno, quest’ultima in due occasioni consecutive, fanno volare la Reyer sul 23 a 50. Al bel canestro di Galbiati segue quello di Westerik, unica a trovare punti con una certa continuità. Thornton continua a imperversare da lontano, poi rimedia un tecnico dalla terna arbitrale per aver zittito il pubblico. Broni tenta una timida reazione con Elena Bestagno in una fase di gioco piuttosto confusa che vede le lagunari risparmiare energie fisiche e mentali. Broni cerca di sfruttare la momentanea rilassatezza veneziana senza particolari risultati. Smorto è imprecisa ai liberi ma si fa perdonare con una stoppatona su Quintiero. L’ingresso sul parquet di Penna è proficuo e la sua tripla chiude il terzo periodo sul 37 a 62.
Negli ultimi 10′ Andrea Mazzon schiera subito Chiara Camporeale mentre è evidente il desiderio delle padrone di casa di volersi riscattare di fronte ai propri supporters. A risultato oramai acquisito, l’Umana sembra più preoccupata di evitare infortuni in vista dei prossimi impegni e Broni “rosicchia” qualche punticino senza però avvicinarsi troppo al quintetto “All Italy” lagunare che si mantiene ampiamente a distanza di sicurezza (49-66 a -4,29). Anche il tecnico lombardo da spazio alle sue giovani e le fasi finali del confronto diventano pura accademia per le reyerine che portano a casa i due punti e possono già pensare al match con Empoli.

Basket, A1/F: Costa Masnaga batte Campobasso e intravede i playoff

Campobasso – Costa Masnaga 73 – 84


CAMPOBASSO: Del Sole, Lawrence* 2 (1/3 da 2), Togliani 10 (2/4, 2/6), Trozzola, Trimboli NE, Quinonez Mina 13 (5/7, 1/3), Chagas* 11 (1/4, 3/8), Gray* 16 (6/14, 1/2), Amatori* 2 (0/1, 0/1), Parks* 19 (7/15, 0/6), Egwoh, Vitali NE
Allenatore: Sabatelli D.

COSTA MASNAGA: Spreafico* 25 (2/3, 4/8), Villa 2 (1/1 da 2), Villa* 22 (8/12, 1/6), Osazuwa, Caloro 5 (0/2, 1/1), Balossi, Jablonowski* 8 (4/6, 0/2), Allievi* 6 (2/5 da 2), Vaughn* 6 (3/8 da 2), Burkholder 10 (1/2, 2/2)
Allenatore: Seletti P.

Arbitri: Salustri V., Beneduce N., Pellegrini A.

CAMPOBASSO – Un’altra prestazione convincente per la Limonta, che, anche in terra molisana, semina buon gioco e raccoglie due punti importanti in chiave playoff. Parola che, fino a poco tempo fa, non rientrava nel vocabolario delle masnaghesi, ma che ora, timidamente, comincia a farsi largo.

Campobasso comincia col piede giusto e si porta sul 2-0, ma é un fuoco di paglia; sarà infatti l’unico vantaggio delle molisane nell’arco di tutta la partita. 

Le padrone di casa si presentano senza Nicolodi e Trimboli e buttano la giovane Amatori nella mischia; prive da tempo di Premasunac, sostituita con l’americana di passaporto francese Lawrence, nel corso della gara si aggrappano alla solidità di Gray e Parks. 

Costa risponde col solito quintetto che, dopo il 2-0 iniziale, piazza un parziale di 0-9 chiuso da un rimbalzo offensivo di Gray. A metà quarto Campobasso é sotto 6-15 e coach Sabatelli é costretto a chiamare time-out.

M. Villa e Spreafico, con 8 punti a testa, spingono la Limonta sul 12-22 e poi sul 21-31 di fine quarto, finendo rispettivamente con 11 e 12. Per la Magnolia sono 10 quelli di Gray.

Il secondo quarto parte zona contro zona; si tira solo da 3 punti e Burkholder ne mette due portando le ospiti sul 26-39. Si scrive a referto anche Caloro, piazzando una tripla (26-44) e spingendo Costa al massimo vantaggio a 5’46”. Time-out Campobasso che, però, ne esce bene, segnando altri due canestri dalla lunga distanza. E’ la volta di Costa, coach Seletti vuole fermare l’emorragia sul nascere, ma Campobasso non molla e continua per la sua strada. Il parziale di 11-0 (37-44, ottimo momento di Parks) é chiuso da 4 punti consecutivi di Jablonowski. Si va all’intervallo sul 43-52 per le ospiti, grazie all’ennesimo canestro di M. Villa. 

La terza frazione riparte col playmaker lecchese ancora sugli scudi, ma Campobasso sembra aver ingranato e si porta, prima sul -2 (grazie a Togliani) e poi addirittura in parità (56-56 a 4’19”). Spreafico rimette le cose al proprio posto e riporta Costa sul +5 con una bomba da distanza siderale. A 1’25” é nuovamente equilibrio totale (63-63), ma M. Villa é decisiva e riporta le sue avanti di 4 (63-67).

L’ultimo periodo comincia in maniera frenetica, con palle perse e scelte sbagliate da entrambe le parti. Le molisane si portano più volte a -2, ma é qui che viene fuori ancora la leadership di Spreafico, autrice di un’altra tripla spettacolare che sigla il +7 per le lecchesi a 4’04”. A 2’36” ne mette a segno un’altra, seguita a ruota da una di M. Villa che chiude definitivamente i conti. Finisce 73-84 per la Limonta che può guardare con fiducia all’ottavo posto.

Coach Seletti commenta così il match: 

“Abbiamo fatto quello che avevamo preparato. Il diktat era “alzare i ritmi” e così é stato. Siamo stati bravi a limitare Gray e Parks; nel primo tempo abbiamo avuto percentuali irreali, abbiamo difeso in maniera non costante e ci siamo dovuti rifugiare nella zona. Nel secondo tempo le nostre percentuali sono scese, ma é salita la nostra qualità difensiva, soprattutto a uomo e soprattutto nell’ultima parte del match. Oggi sugli scudi Mate, Sprea e Kirby, giocatrice molto utile. Abbiamo vinto 8 delle ultime 10 partite, un risultato incredibile. Ora continuiamo a divertirci.”

Basket A1/F: San Martino vince il recupero con Empoli, e conquista la qualificazione ai playoff!

Fila San Martino – Use Rosa Scotti Empoli 71-57

BASKET SAN MARTINO: Kelley 11 (3/10, 0/2), Guarise 20 (6/11, 2/3), Antonello (0/1), Filippi 7 (2/3, 1/6), Frigo, Pilabere (0/3, 0/1), Pastrello 10 (3/6, 1/3), Mitchell 21 (6/12, 2/6), Varaldi, Arado 2 (1/1, 0/2), Peserico (0/1 da tre), Diakhoumpa. All. Serventi.


USE BASKET EMPOLI: Ruffini (0/1), Stoichkova 2 (1/5, 0/2), Aramini, Baldelli 14 (5/9, 0/2), Williams 10 (4/7), Manetti 4 (1/1), Narviciute 4 (1/3), Antonini, Rembiszewska 11 (2/7, 2/6), Bocchetti 12 (2/4, 2/6). All. Cioni.


ARBITRI: Radaelli di Rho (MI), Bonotto di Ravenna e Castellaneta di Bolzano.

SAN MARTINO DI LUPARI – Nell’ultimo recupero dei tanti match che erano saltati a gennaio, il Fila San Martino si impone sull’USE Rosa Scotti Empoli, scappando via nella ripresa dopo un primo tempo equilibrato. Le giallonere, costrette a fare a meno fra le esterne di Milazzo (oltre che delle infortunate di lungo corso Russo e Ianezic), per via dell’infortunio rimediato in Coppa Italia, si portano a casa una vittoria che significa matematica qualificazione ai playoff con due turni d’anticipo. Un traguardo davvero importante, per una squadra completamente rinnovata che, all’interno di un campionato così competitivo e dal calendario spesso congestionato, ha dovuto convivere per tutta la stagione con infortuni pesanti. Dall’altra parte, è una sconfitta che sancisce un’amara retrocessione per Empoli, ora neanche la matematica lascia più speranze alle toscane.

1° QUARTO. Partono con un 5-0 ispirato da Kelley le padrone di casa, mentre Empoli ha bisogno di qualche minuto per sbloccare le proprie marcature. Ma quando lo fa, risponde con un rapido 6-0 che le vale il sorpasso. È un primo quarto giocato a bassi ritmi e percentuali, in cui il punteggio non decolla. Sono in particolare le padrone di casa a pagare le difficoltà offensive, che si traducono in un pesante 1/16 totale dal campo nei primi 10′. Il vantaggio toscano è comunque minimo alla prima pausa, sul 7-10.

2° QUARTO. A rianimare l’attacco delle giallonere è Guarise, che in avvio di seconda frazione ci mette un minuto e mezzo per realizzare tanti punti quanti quelli mandati a segno in totale dalla squadra nel primo periodo. Si scalda anche Mitchell, che firma in rapida sequenza il sorpasso e poi la tripla del +5. La Scotti ha però un atteggiamento tutt’altro che rinunciatario: Rembiszewska rimette in ritmo l’attacco segnando col fallo, e poi la tripla di Bocchetti vale anche il controsorpasso sul 21-22 (15′). Il Fila torna avanti a 1’30” dalla sirena con Pastrello, proprio da dietro l’arco (27-26), e alla sirena di metà gara l’equilibrio è testimoniato dal 29-26 a tabellone.

3° QUARTO. Dopo il +5 di Mitchell, si scatena Bocchetti, che sfruttando anche un antisportivo segna 7 punti in un amen, e riporta avanti le sue sul 31-35. Rembiszewska firmerà poco dopo anche il +6 toscano (33-39 al 24′), massimo vantaggio ospite. Il Fila si rimette in partita con pazienza, provando a stringere le maglie difensive e a rosicchiare punto su punto lo svantaggio, fino a ritrovare la parità e poi anche il vantaggio, con un grande assist no look di Kelley per il reverse di Pastrello: 43-41. Poco dopo la stessa Kelley segna col fallo, e poi ruba e manda a canestro Guarise. È proprio coi recuperi che il Fila prova finalmente a scappare via: il contropiede di Mitchell (prova da 22 punti e 11 rimbalzi per lei) chiude un break di 13-0 in appena 3′, per il 52-41 del 28′. Ancora Guarise farà toccare pure il +15 (58-43) prima dell’ultima pausa.

4° QUARTO. La gara ora si è messa in discesa per le padrone di casa, il cui margine non scenderà più sotto la doppia cifra. A brillare è ancora Guarise, che bagnerà la sua prima partita in quintetto base con un career high da 20 punti, mentre sfiora la tripla doppia Kelley, autrice di 11 punti, 14 rimbalzi e 8 assist. Ma è prezioso l’apporto di tutte le ragazze di coach Serventi, che concede minuti utili anche alle tante giovani della panchina. Finisce 71-57, ora per le Lupe rimangono solo due partite per chiudere la stagione regolare: sabato a Faenza e mercoledì prossimo in casa con Campobasso.

PALLAMANO A2/M: Cingoli allunga in vetta

Cingoli – Modula Casalgrande 41-23

CINGOLI: Anzaldo, Gentilozzi, Jaziri 4, Guerrero 4, D’Agostino 1, D’Benedetto 6, Ciattaglia 5, Trillini 2, Bordoni 2, Latini 3, Strappini 2, Ferretti 2, Evangelisti 1, Compagnucci, Cirilli 7, Mota 2. All. Palazzi 

Modula Casalgrande: Ricciardo, Cocchi, Lamberti 4, Lenzotti 2, Giubbini 3, Seghizzi 5, Oliva 1, Strozzi 6, Zironi 1, Bacchi, Ravaglia, Canelli 1. All. Corradini

Arbitri: Marcelli – Alessandrini

CINGOLI– La Santarelli Cingoli vince il recupero della 16^ giornata contro il Modula Casalgrande e allunga in vetta alla classifica del girone B di Serie A2 Maschile di pallamano. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno avuto la meglio con un netto 41-23, ottenendo la decima vittoria consecutiva e la 20^ stagionale.

I primi 30 minuti decidono il risultato della sfida. Dopo il gol iniziale di Seghizzi, due parate di Anzaldo su Lamberti e Oliva danno il via ad un break di 5-0 firmato doppio Jaziri, doppio D’Benedetto e Latini, per il 5-1 al quinto minuto. Oliva accorcia, ma D’Agostino e Strappini piazzano il +5 sul 7-2. Seghizzi ristabilisce il -4, tuttavia D’Benedetto e Jaziri trovano il +6 (9-3), con due ottimi interventi di Anzaldo su Seghizzi e Giubbini. 

Dopo il 9-4 di Lenzotti, propiziato da una parata di Ricciardo su Latini, la Santarelli piazza un superbreak di 8-0 con le reti di Cirilli, Guerrero, Ferretti, Latini (2) e Ciattaglia (3), con il parziale su un perentorio 17-4 al 18’ grazie anche alle parate provvidenziali di Anzaldo su Seghizzi, Strozzi e Giubbini. Giubbini sblocca lo score delle reti ospiti (17-5), ma dall’altra parte Cirilli e Mota mantengono il +13 dopo le parate di Anzaldo su Strozzi, punteggio sul 19-6 dopo i pali di Guerrero e Ciattaglia. Zironi e Strozzi tengono a -12 il Modula (20-8), con in mezzo un palo di Dany Mota, mentre Cingoli chiude il primo tempo sul 23-8 grazie ad il 3-0 timbrato doppio Ciattaglia e Cirilli, con Anzaldo ancora decisivo su Canelli. 

Nella ripresa i cingolani gestiscono l’ampio vantaggio costruito nella prima mezz’ora. Dopo un’iniziale testa a testa Guerrero e Bordoni portano la Santarelli sul +15 (27-12). Casalgrande è tenuto a galla dal suo portiere Cocchi, autore di 5 interventi decisivi nei primi 10 minuti del primo tempo, anche se i locali volano sul +17 con D’Benedetto, Strappini e Cirilli per il 30-13. Due reti consecutive di Cirilli valgono il +18 al 45° (33-15), mentre dall’altra parte Strozzi e Seghizzi tengono alta la bandiera degli ospiti, rispondendo ai colpi di D’Benedetto e Jaziri sul 37-19. Il Modula conquista anche un break di 0-2 con Seghizzi e Giubbini, accorciando fino al 38-21. C’è spazio nel finale anche per Evangelisti e Trillini, autori rispettivamente di due ed un gol negli ultimi cinque minuti, validi ad arrotondare ancora di più il risultato sul definitivo 41-23. 

Decima vittoria consecutiva

La Santarelli Cingoli vince anche contro il Modula Caslagrande e ottiene la ventesima vittoria stagionale, decima consecutiva dopo lo stop del pareggio casalingo contro l’85 San Lazzaro. I ragazzi di Palazzi sono i primi in Italia a raggiungere 40 punti dopo 21 giornate in questa stagione, dato che con questo successo salgono a quota 41, a +3 dal Romagna secondo a 38 a parità di partite. A seguito di un primo tempo dominato, nella ripresa i cingolani hanno gestito le forze, mentre hanno trovato spazio anche i giovani Jaziri, Bordoni e Compagnucci e i veterani Trillini ed Evangelisti. 

Il top scorer della gara è un ottimo Davide Cirilli grazie alle sue 7 reti, seguito a 6 da Piero D’Benedetto e da Strozzi, a 5 da Ciattaglia e Seghizzi, a 4 da Jaziri, Guerrero e Lamberti. Da segnalare un’altra grande prestazione di Javier Anzaldo, il quale è stato impiegato in porta solo nel primo tempo, subendo meno di 10 reti, mentre nella ripresa è salito sugli scudi il portiere ospite Mattia Cocchi. 

Domenica prossima 3 aprile la Santarelli Cingoli sarà impegnata in casa del Chiaravalle, con l’obiettivo di vincere il derby della 22^ giornata, con un occhio alla preparazione in vista delle Final Six promozione di fine maggio a Chieti. 

Basket, A1/F: in una gara surreale Famila Wuber vince a Lucca 38-82

Le Mura Lucca – Famila Schio 38-82 (10-30, 25-53, 29-66)

Le Mura Lucca: Azzi 4, Natali 21, Kaczmarczyk 6, Valentino 4, Gilli 3

Famila Schio: Del Pero 17, Gaye 10, Sottana 2, Gruda 6, Verona 9, Crippa 5, Andrè 6, Keys 6, Laksa 17, Mutterle 4

LUCCA – Il Famila Wuber vince a Lucca 38-82 una partita surreale, nel recupero della quattordicesima giornata di Techfind Serie A1. La Gesam Gas si è potuta presentare con solo cinque giocatrici dal momento che il resto della squadra presenta sintomi assoggettabili al Covid-19; la Federazione non ha però concesso il rinvio della gara che si è rivelata essere un allenamento per le orange, anch’esse prive di De Shields, Dotto e Mestdagh. Importante sottolineare anche l’età delle giocatrici toscane scese in campo: esclusa Kaczmarczyk (classe 1989), Gilli e Natali hanno 20 anni, Azzi 18 e Valentino 17.

La sfida si è svolta al piccolo trotto con Schio che ha onorato la partita nel rispetto dell’avversaria. C’è davvero poco da raccontare con il Famila avanti 10-30 al decimo e 25-53 a metà gara: particolarmente preciso dall’arco (13/26 alla fine) con Beatrice Del Pero a segno con 5 triple come Laksa. Nel secondo tempo sono arrivati i primi punti di Martina Mutterle, proveniente dalle giovanili orange, aggregata alla squadra in questa trasferta.

Davvero encomiabile lo spirito dei tifosi lucchesi che hanno sostenuto la propria squadra, ridotta ai minimi termini e hanno accompagnato il finale di partita con uno scrosciante applauso per quanto fatto vedere in campo dalle proprie giocatrici. 

Basket, A2/M: l’Eurobasket Roma cede in casa alla capolista Scafati

Atlante Eurobasket Roma – Givova Scafati 82-109

Atlante Eurobasket Roma:
Signorino, Ludovici 2, Quarta 5, Di Camillo n.e., Hill 13, Fanti 3, Baldasso 8, Schina 6, Carroll 24, Pepe 21 All. Pilot

Givova Scafati:
Mobio 16, Daniel 17, Parravicini 4, De Laurentiis 4, Ambrosin 3, Clarke 19, Rossato 26, Monaldi 7, Cucci 8, Ikangi 5 All. Rossi

VEROLI – Recupero del quindicesimo turno per l’Atlante Eurobasket Roma, impegnata in casa contro la capolista del girone, la Givova Scafati. Oltre al grande valore dell’avversario, le indisponibilità dell’ultimo minuto di Viglianisi e Ulaneo, sommate a quelle di Cicchetti e Santini, hanno reso ancora più duro l’impegno per la compagine romana, sconfitta per 82-109.

I ritmi non sono elevati ad inizio gara, con la zona messa in piedi dai capitolini che però viene bucata dal primo parziale scafatese, di 0-6 dopo due minuti sul parquet. Per i romani trova i primi punti Kyndahl Hill, con il 2/2 dalla lunetta, con il gioco da tre punti di Capitan Fanti a replicare ai tre liberi di Rotnei Clarke. Con il contropiede di Simone Pepe, un minuto dopo il punteggio è di 7-9. Il pace della gara si alza progressivamente ma le due squadre restano a contatto, con i campani a far valere il tonnellaggio sotto canestro e i laziali l’efficienza in transizione. La tripla di Baldasso a due minuti dal termine della prima frazione porta i romani sul -3 (17-20), prima del nuovo parziale di 0-8 della Givova Scafati che inizia a pressare a tutto campo speculando sulle rotazioni ridotte all’osso, con più giovani gettati nella mischia, per coach Pilot. Il primo quarto si chiude sul 17-28 per gli ospiti.

La tripla di Simone Pepe riporta sotto di 10 i capitolini a inizio secondo quarto, provando a dare la scossa all’Atlante Eurobasket Roma, ma Mobio si fa trovare pronto dall’altra parte per il 20-33 dopo 90 secondi dal rientro in campo. Si ferma per infortunio anche Eugenio Fanti, portando ancora di più i romani all’utilizzo di più ragazzi neanche ventenni provenienti dal Settore Giovanile per lunghi tratti di gara; i capitolini reagiscono comunque di carattere, battaglieri sotto i tabelloni con Simone Pepe a non permettere la fuga ai campani con le sue fiammate offensive. Tuttavia la Givova Scafati piazza un’altra accelerata, portandosi sul +18 a cinque minuti dall’intervallo sfruttando il vantaggio di fisicità aumentato ancora (26-44). Schina e Hill battono un colpo, confezionando un break di 5-0 e limitando la verve dei campani; solo la tripla di Rossato nell’ultima azione prima del rientro negli spogliatoi riporta la distanza fra le due compagini oltre i 15 punti di distanza (36-53).

Il layup dalla lunghissima parabola di Simone Pepe inaugura la terza frazione di gioco, con nessuna delle due compagini a mollare la presa. Tuttavia Clarke sale di colpi e trascina i suoi, a suon di canestri (10 i suoi punti nel solo terzo quarto, più dei 9 realizzati nella prima metà gara), al vantaggio che tocca anche il +27 a metà quarto (41-68). Una tripla di Baldasso e due di Carroll provano a ridare spinta all’Atlante Eurobasket Roma, che con un 9-2 di parziale dimostra di essere ancora mentalmente in gara, tanto da rimontare altri 4 punti e con una schiacciata di Carroll arrivare al 60-76 a poco più di un minuto dalla fine del quarto, che con Monaldi e Ambrosin a segno per gli ospiti si chiude sul 60-81.

L’agonismo resta alto nonostante il punteggio sul tabellone, con nessuna delle due compagini ad essere remissiva; lo scarto nella prima metà dell’ultima frazione di gioco resta quindi invariato, con la Givova Scafati ad alternare i propri marcatori mentre Carroll e Pepe restano i riferimenti offensivi per l’Atlante Eurobasket Roma. Rimane quindi un’occasione per entrambi i team di distribuire il minutaggio fra i vari giocatori, così da preservare le forze in vista degli impegni del weekend.

Basket, A1/FMercoledì San Martino ospita Empoli a San Martino, per provare a blindare i playoff

Archiviate le emozioni della Coppa Italia, San Martino di Lupari è subito pronta a riaccogliere il campionato di A1. Il Fila si prepara infatti al rush finale di stagione regolare, e si comincia dal recupero del 17° turno che è in programma mercoledì alle 19.00 al PalaLupe, contro l’USE Rosa Scotti Empoli. In seguito ai recuperi giocati dalle avversarie nel weekend, le giallonere sono ormai matematicamente salve, e in un campionato così competitivo (e con gli infortuni a cui si è dovuto far fronte) non è certo un traguardo da poco. Ma ora si può provare a completare l’opera: mancano infatti ancora due punti per raggiungere la certezza della qualificazione ai playoff, e le ragazze di coach Serventi sono determinate a dare il massimo per provare a conquistarli già nel match di mercoledì.
 
L’AVVERSARIA. La squadra di coach Alessio Cioni, che l’anno scorso era stata una delle più belle sorprese del torneo, ha vissuto una stagione amara, penalizzata dal mancato arrivo dell’americana Didi Richards, prezioso acquisto estivo. A campionato in corso ha poi dovuto salutare Ashley Ravelli, ed è notizia delle ultime ore che anche l’americana Aliyah Jeune è stata rilasciata. Migliore marcatrice è Sara Bocchetti (13.6 di media per l’ex Vigarano e Battipaglia), mentre sul fronte straniere viaggiano attorno alla doppia cifra Zada Williams e Amalia Rembiszewska. In classifica le toscane sono ultime con 4 lunghezze di ritardo da Moncalieri e Broni, e non possono più sbagliare nulla: la prossima eventuale sconfitta significherebbe retrocessione in A2. Eppure ogni settimana Empoli lotta fino alla fine, e di certo non regalerà nulla. Per un Fila costantemente costretto a fare i conti con l’infermeria, servirà una prestazione al top per provare a raggiungere l’obiettivo.
 
L’ANDATA. Lo scorso ottobre in Toscana le Lupe si sono imposte col punteggio di 55-69, trovando l’allungo giusto nel quarto periodo dopo tre frazioni combattute.
 
INFO BIGLIETTI. I non abbonati potranno acquistare i biglietti direttamente in cassa, a partire dalle 18. Obbligatori il Green Pass Rafforzato e l’utilizzo della mascherina FFP2.
 
DIRETTA WEB. La sfida sarà trasmessa in diretta streaming sulla web tv in abbonamento della Lega Basket Femminile: www.lbftv.it.