Basket, B/F il Calendario provvisorio Poule Playoff

Proprio negli ultimi giorni del 2021 l’Ufficio Gare del Comitato Regionale FIP EMILIA ROMAGNA ha inviato alle Società il formato provvisorio del calendario della Poule Playoff di Serie B. Come noto accedono a questa seconda fase le prime tre squadre di ognuno dei tre gironi della fase di qualificazione, esse si portano dietro i punti acquisiti nella prima fase e incontreranno in girone all’italiana di andata e ritorno le 6 formazioni non ancora affrontate.

La Poule Playoff avrebbe dovuto avere inizio nel week end del 9 gennaio. Viene utilizzato il condizionale perchè, in virtù dell’aggravarsi della situazione pandemica, la FIP regionale Emilia Romagna ha deciso di rinviare tutte le gare in programma dal 2 al 16 gennaio. Preso atto di questo stop la seconda fase del campionato di B partirà nel fine settimana del 23 gennaio con le prime due giornate, previste inizialmente per il 9 e 16 gennaio, che saranno collocate in coda all’ultima di ritorno e quindi posticipate rispettivamente al 24 aprile e 1 maggio. Tutta la Poule Playoff sarà dunque rimodulata con le nuove date considerando il vincolo del 15 maggio quale termine ultimo per concludere la fase regionale e attendere l’inizio di quella Nazionale che dovrà scegliere le squadre promosse in A2.

Secondo la prima stesura del calendario il Basket Girls Ancona esordirà nella Poule Playoff domenica 23 gennaio al Palascherma contro la Magika Castel S.Pietro in un match che rischia di essere subito decisivo per i vertici della nuova classifica visto che le emiliane di coach Martinelli arrivano alla seconda fase da imbattute (10 vittorie in 10 giornate) proprio come il Basket Girls di Sandro Castorina (8 su 8).

Ogni Società ha tempo fino al 12 gennaio per comunicare all’Ufficio Gare emiliano-romagnolo le proprie eventuali correzioni al calendario da apportare. Dopo quella data verrà ufficialmente reso noto il calendario completo della Poule Playoff.

Calcio, Amarcord: L’EPOPEA DELLA PRO VERCELLI

Agli albori del calcio italiano ci fu dapprima la supremazia del Genoa di Spensley e Pasteur,poi con l’intermezzo della Juventus nel 1905,anche il Milan di Kilpin ebbe un ruolo di rilievo nel nostro neonato panorama calcistico..

Tuttavia,il primo vero e proprio ciclo può considerarsi quello della Pro Vercelli.

Nata nel 1892 come società ginnastica,nel 1902 partì anche come sodalizio calcistico,grazie al contributo di Marcello Bertinetti,che si cimentava con successo anche come schermidore,e Luigi Bozino,eminente avvocato penalista e presidente del club.

Dopo l’adesione alla F.I.G.C, avvenuta nel 1906,la Pro Vercelli vinse il campionato di seconda categoria nel 1907 e la prestigiosa coppa Bona disputata a Biella nel 1908, guadagnandosi di forza l’accesso al massimo campionato.

In questi anni,tra il 1908 e il 1913, si registrò il dominio assoluto delle ” bianche casacche”, che vinsero 5 scudetti , tranne quello del 1910 di cui si è parlato abbondantemente nei giorni scorsi.

Nella fase iniziale, Bertinetti fu allenatore- giocatore,e seguendo la Juventus e informandosi sui giornali inglesi e francesi,impose un gioco diverso fatto di passaggi laterali e affondi improvvisi.
Il tutto imperniato su una fase difensiva rigorosa e attenta alle marcature.

Avendo le proprie radici come società ginnastica, venne impostata una politica autoctona,la stragrande maggioranza della rosa era prettamente vercellese,con qualche rara eccezione come Berardo che era torinese.

È inutile negare che questo contribuì a cementare un gruppo di ferro,con grande attaccamento alla maglia e forte spirito di appartenenza.

In un epoca dove i calciatori venivano ancora visti con stravaganza e goliardia,la Pro Vercelli fu il primo esempio di collettivo compatto,amalgamato,e soprattutto preparato dal punto di vista fisico, sempre grazie alla provenienza da una società ginnastica che aveva inculcato la cultura dell’allenamento atletico.

Tutto questo,abbinato al furore agonistico che contraddistingueva l’intera compagine, faceva si che i vercellesi entrassero in campo con energia e accanimento.

Un marchio di fabbrica che intimoriva l’avversario,spesso sovrastato dal punto di vista fisico-atletico.

Questa impostazione di gioco contribuì anche a ridurre in maniera importante l’improvvisazione e l’azione individuale,che erano ancora delle prerogative delle squadre italiane .

È preziosa la testimonianza del capitano Giuseppe Milano I ,che spiega alcune importanti dinamiche:” costanza, lavoro indefesso con metodo e pazienza, unione intima,sincera e profonda tra tutti gli elementi, sacrificio individuale all’estremo,nessuna gelosia e soprattutto ferma ed incrollabile la volontà di vincere”.

Provo a tracciare alcuni profili delle individualità di spicco.

Il portiere era Giovanni Innocenti, buon fisico, famoso per le poderose respinte di pugno tipiche della scuola piemontese che proveniva dal pallone elastico.

I terzini erano Angelo Binaschi e Modesto Valle: il primo era dotato di ottimo scatto in velocità, Vittorio Pozzo disse che era ” forte come un torello, impetuoso e generoso”.
Per Valle,7 volte nazionale,ci affidiamo al giudizio lusinghiero del celebre giornalista Ettore Berra: colosso biondo, aveva l’agile scioltezza di Maroso,la sicurezza plastica di Marchi e il temperamento agonistico di Sardelli.

La linea mediana era l’asse portante della squadra:su tutti svettava il capitano Giuseppe Milano I,che oltre a svolgere egregiamente il ruolo di centromediano,raccolse l’eredità e l’incombenza di Bertinetti della gestione della squadra.Fisico imponente,corsa instancabile,carattere mai domo facevano di”Milanone” il leader indiscusso del team,un trascinatore sotto tutti i punti di vista.

Il mediano dx Guido Ara era diverso, molto più ragionatore,la tecnica di base importante gli permetteva sia di lanciare lungo con precisione,che dialogare nello stretto.

Poi c’era il mediano sx Pietro Leone, sicuramente il meno dotato come valori generali dei tre.
Perfetto interprete della scuola vercellese, combattivo ed agonista, classe 1888.
Brera disse che”non faceva mistero dell’appartenenza ai mastini,si avventava sull’avversario e lo azzannava sul coppino senza mollarlo più”.

Nel reparto offensivo, negli anni,si alternano diversi validi interpreti: penso a Felice Milano II, fratello del capitano, particolarmente dotato nel proporre traversoni calibrati.

Ci fu Felice Berardo,tra i più dotati tecnicamente del periodo, giocatore di forte personalità.

Altro grande attaccante fu Carlo Rampini I,del quale si racconta che avesse un tiro devastante.
Merita la menzione l’ala Corna, più volte nazionale.

Ulteriore riprova della grandezza della Pro Vercelli si ebbe il 1 maggio 1913 ,quando ben nove vercellesi vennero convocati in nazionale.

Si giocò a Torino contro il Belgio, decise un gol su punizione di Ara ,e da Vercelli si registrò un imponente esodo di tifosi.

Questo record venne battuto solo molti anni dopo dal “Grande Torino”.

By Antonio Priore

Calcio, Lega Pro: il bilancio di Roberta Nocelli

La DG dell’Ancona Matelica traccia il bilancio di questi primi sei mesi alla guida della compagine dorica

“Nessuno nella mia famiglia ha mai fatto parte del mondo del calcio. Da sempre tifosa della Juventus, sono stata una semplice appassionata di questo sport fino a poco più di dieci anni fa, quando ho conosciuto la famiglia Canil che ha prima rilevato la S.S. Matelica Calcio e poi l’anno dopo anche il Fabiani Matelica dove, con Sabrina Orlandi Presidente, sono diventata vice Presidente.

Sempre grazie alla fiducia della Proprietà, nella stagione 2017/2018 sono approdata in pianta stabile in prima squadra. Inizialmente ho messo principalmente a disposizione il mio supporto logistico-amministrativo, poi ho iniziato a prendere sempre più le redini della situazione. Quello che è successo negli ultimi tre anni è storia nota: Coppa Italia, vittoria del campionato di Serie D, play off al primo anno di Serie C. Onestamente credo che questi traguardi in così poco tempo li abbiano raggiunti davvero in pochi.

Per questo, tengo particolarmente a ringraziare tutte le preziose figure che nel corso del tempo sono state inserite nella nostra Società e che hanno contribuito a renderla sempre più completa. Abbiamo allestito una struttura in cui non siamo tantissimi, ma riusciamo a tenere bene sotto controllo la situazione. Il rispetto efficace ed efficiente di tutti i protocolli COVID, la stipula dei contratti dei giocatori, la gestione del Settore Giovanile, la comunicazione delle notizie, i social e la nostra immagine sono tutti aspetti per cui in molti si congratulano con noi e che non possono che rendermi orgogliosa. Perché seppure sia vero che i risultati sportivi aiutano, è innegabile che questa Società anche sotto questi punti di vista sia molto cresciuta e mi fa piacere sottolinearlo.

Quello che è successo la scorsa estate ha stupito tutti, me per prima. Abbiamo trovato una città, una piazza, una tifoseria, un’Amministrazione Comunale e un ambiente che ci hanno accolti in maniera eccezionale. Anche io stessa sono andata oltre le mie aspettative, facendo molto di più di quello che pensavo di poter essere in grado di fare ed ovviamente anche per questo ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini e mi hanno aiutato ad intraprendere e portare avanti questa magnifica avventura.

Ancora oggi, ogni volta che arrivo allo Stadio o che mi siedo sui gradoni prima che l’arbitro fischi l’inizio di una partita, mi guardo intorno e mi sento soddisfatta per essere riuscita ancora una volta ad accontentare tutti e aver permesso alla squadra di scendere in campo e alle tante persone che vedo intorno a me di essere parte dell’evento.

Ecco perchè ad ogni partita mi emoziono, ecco perché più volte mi giro rapita verso la Curva Nord, verso i suoi cori, le sue sciarpate, i suoi colori e i suoi striscioni, rimanendo estasiata e profondamente grata per l’approccio che questa “Gente di Mare” ha avuto nei nostri confronti.

Mi spendo 15 ore al giorno, faccio 200 Km di strada, in questi sei mesi ho abbandonato un po’ la mia vita personale ed i figli per dedicarmi a capofitto a questa avventura, senza risparmiarmi mai, ma di questo non sono assolutamente pentita, anzi. Ogni volta c’è sempre più entusiasmo. Sicuramente ci saranno tanti aspetti da migliorare, mi piace programmare per il futuro sempre qualcosa in più. Al di là dei periodi che ci sono stati o ci potranno essere di difficoltà, il calcio è qualcosa di talmente emozionante da superare qualsiasi ostacolo.

Il brivido di un gol, la pelle d’oca della partita in casa con il Siena quando al 95esimo ribalti il risultato, sono emozioni inspiegabili e che a volte fanno anche scendere qualche lacrima, perché sono emozioni vere e solo chi vive in questo modo questo sport può comprenderle fino in fondo.

Questo non è per me un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Senza mai dimenticarsi di ciò che è stato fatto nel passato, che deve sempre servire come esperienza per ricordare da dove si è partiti, voglio considerare questo come un nuovo inizio. Mi auguro di rimanere nel mondo del calcio per tanto tempo per fare ciò che mi piace e che faccio ogni giorno con passione”.

Roberta Nocelli

Basket, LBA: Della Valle ne fa 34 e Brescia espugna il PalaVerde

NUTRIBULLET TREVISO-GERMANI BRESCIA 69-94 (15-31, 27-55, 61-72)

Nutribullet Treviso: Russell 8 (3/7), Poser ne, Ronca ne, Bortolani 10 (0/2, 3/4), Imbrò 12 (2/5, 2/6), Casarin ne, Chillo 4 (2/3, 0/1), Sims 16 3/8, 2/4), Sokolowski 8 (1/2, 2/5), Dimsa 4 (2/4, 0/5), Jones 7 (2/2, 1/1). All: Menetti

Germani Brescia: Gabriel 7 (2/5, 1/4), Moore 9 (2/5, 1/2), Mitrou-Long 14 (3/8, 2/3), Corona, Mobio, Della Valle 34 (2/5, 8/15), Cobbins 6 (3/5), Djiya, Burns 14 (7/11), Laquintana 5 (1/3, 0/2), Rodella ne, Moss 5 (1/1, 1/1). All: Magro.

Arbitri: Lanzarini, Grigioni e Catani

TREVISO – Si chiude con i fuochi d’artificio il 2021 della Germani Brescia, che espugna il PalaVerde di Treviso assaporando un dolcissimo successo. Al termine di un 13/mo turno di campionato falciato dalle assenze causa Covid, che ha implicato la sospensione di sei partite sulle otto in programma per i numerosi casi riscontrati tra gli atleti nel corso degli ultimi giorni, Brescia esulta pur facendo i conti con le defezioni di Petrucelli, Eboua e Parrillo.

Il Germani Brescia show va in onda a reti unificate in una partita che la squadra biancoblu mantiene in pugno sin dai primi possessi, scavando un solco che al termine del primo tempo diventa un vero e proprio dilagare: a valanga, dal +16 di fine primo quarto il match è un’escalation in chiave biancoblu. Dall’arco piovono, anzi, grandinano punti per i bresciani, altrettanto vincenti anche alla voce rimbalzi. Mossi da un crescendo di intensità, il primo tempo termina con un +28 da parte della squadra di coach Magro, parzialmente recuperato dai padroni di casa al rientro in campo (-11 al 30′). La fiera rimonta della Nutribullet fa scricchiolare eppure non spaventa e la vittoria bresciana non si fa aspettare, sigillata con un margine di vantaggio custodito sino alla sirena finale. Esplosivo è ancora una volta l’apporto di Amedeo Della Valle: la guarda della Germani mette a segno 34 punti in 32′ di utilizzo, conditi da 6 assist e 5 rimbalzi.

La partenza è caldissima per Brescia, che nel primo quarto avanza grazie a soluzioni efficaci in attacco e asfissiando gli avversari già nei primi minuti di gara. L’avvio vincente guida i biancoblu verso il +16 di fine primo quarto, fortificato con un secondo quarto da schiacciasassi che permette alla squadra di Alessandro Magro di dirigersi negli spogliatoi con 28 lunghezze di vantaggio. Nel terzo periodo Treviso ci crede e prova a rientrare con una rimonta coraggiosa e pericolosa che permette al team di coach Menetti di risalire fino al -11 del 30′. Poco altro può fare la formazione di casa nella propria impetuosa rincorsa, mentre incappa nella lucida controffensiva biancoblu: Treviso si arrende alla Germani che sbanca il PalaVerde e conclude positivamente il fitto mese di dicembre.

Alessandro Magro:

“È necessario ringraziare i quattro ragazzi che ci hanno aiutato ad allenarci, dandoci la possibilità di fare un lavoro serio durante la settimana che poi ha pagato. Sono contento di questa partita, abbiamo giocato un primo tempo di alto livello di energia e intensità. La squadra ha cambiato volto difensivo nelle ultime partite: questo è fondamentale se vogliamo continuare a fare dei passi in avanti e la volontà di fare questo passo in avanti doveva passare necessariamente da una vittoria in trasferta. Le prossime due partite saranno difficili ma credo che il destino sia nelle nostre mani. Sappiamo che partecipare alla Final Eight è un premio per il club e per i giocatori, che credono nel lavoro che stanno facendo e credono gli uni gli altri. Questa vittoria porta il segno di Amedeo Della Valle, ma quando Treviso è rientrata fortemente in partita ci sono stati tanti protagonisti, tutti diversi. Spero che su questa partita e su questo successo si possa continuare a costruire qualcosa di importante”.

Basket, A2F: Fuochi d’artificio al PALAROMARE dove Schio vince una gara pirotecnica contro la Dinamo Sassari 

Famila Wuber Schio – Dinamo Sassari 85-69 (18-24, 50-41, 70-55)

Famila Wuber Schio: Deshields 14, Del Pero 0, Mestdagh 10, Sottana ne, Verona 4, Crippa 2, Andrè 15, Dotto 5, Keys 22, Laksa 13
Dinamo Sassari: Orazzo 6, Moroni 9, Arioli 1, Patanè 0, Mitreva ne, Scanu ne, Skoric 8, Shepard 21, Lucas 24, Pertile 0, Fara ne

Arbitri: Bartoli E., Lanciotti V., Attard M.

SCHIO – Spettacolo degno delle celebrazioni per il Capodanno al PalaRomare. Famila Wuber e Dinamo danno vita ad una sfida pirotecnica dalle grandi emozioni con la vittoria delle padrone di casa per 85-69 dopo 40 minuti di grande battaglia. È soprattutto l’estro delle sarde a spingere la gara sui binari dell’alta velocità con giocate clamorose da ambo le parti e i tifosi sugli spalti a stropicciarsi gli occhi.

Nella prima partita che il Famila gioca senza un centro straniero (assenti Collier e Gruda) sono proprio le twin tower azzurre a chiudere come top scorer delle orange: 22 i punti di Keys (con anche 10 rimbalzi), 15 quelli di Andrè. Dall’altra parte altra prova sensazionale di Lucas, una vera fuoriclasse, e Shepard: 24 punti la prima, 21 la seconda.

La gara si apre, però, con i canestri delle “gregarie” Skoric e Moroni a cui rispondono Dotto, Keys, Laksa e Andrè per l’8-5 iniziale. Poi inizia lo show di Lucas che infila quattro triple di una bellezza indescrivibile e la Dinamo scappa sul più sette. Schio accorcia con Deshields (costretta ad un inusuale ruolo di ala grande) e Verona per il 18-24 del decimo.

Dopo aver subito troppo l’attacco avversario, le scledensi richiamate da un palpitante Dikaioulakos, stringono le maglie difensive: Sassari segna tre punti in altrettanti minuti e il Famila colpisce invece con le triple di Mestdagh che valgono il sorpasso sul 28-27. Anche Laksa punisce dall’arco ma le sarde non cedono di un millimetro e rientrano con Moroni, Arioli e la tripla di Shepard per la parità a quota 37. Gli ultimi punti ospiti sono firmati da Orazzo in lunetta e sono il preambolo di un break finale di 9-0 scledense concluso con il canestro in contropiede di Keys dopo la stoppata rifilata a Shepard: 50-41.

Lucas torna a macinare punti (otto, tutto suo l’avvio del terzo quarto sassarese) ma il Famila scappa in doppia cifra di vantaggio con la tripla di capitan Dotto e gli appoggi di Keys e Andrè. Un momento di appannamento permette a Shepard e Skoric un break di 6-0 che trova la risposta di Mestdagh e di una incontenibile Keys: 70-55 al trentesimo.

Nei primi minuti dell’ultimo periodo le padrone di casa non trovano più la via del canestro e le ospiti tornano sotto la doppia cifra di svantaggio con Lucas, Shepard e Moroni. Andrè e Deshields dalla lunetta sbloccano le orange mentre Keys e Laksa puniscono dalla distanza. Schio vola sul +20 mentre la partita si conclude con il punteggio finale di 85-69 per la dodicesima vittoria orange in altrettante partite di Techfind Serie A1.

Credit foto: Luca Taddeo | Famila Wuber Schio

Volley, SuperLega: l’Eurosuole Forum saluta in festa il 2021 con la Lube che ferma Padova

LUBE CIVITANOVA – KLOENE PADOVA 3-0

25-20 (25’), 25-17 (26’), 25-20 (27’). Tot.: 1h 18’.

LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 12, Kovar ne, Sottile, Marchisio, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Zaytsev 10, Penna ne, Diamantini 1, Simon 6, De Cecco 2, Anzani 7, Yant 10. All. Blengini.

KLOENE PADOVA: Bassanello (L) ne, Gottardo (L), Loeppky 3, Schiro, Vitelli 5, Zoppellari, Volpato 2, Bottolo 13, Takahashi, Zimmermann, Canella 3, Weber 11, Crosato, Petrov. All.: Cuttini

ARBITRI: Carcione e Caretti di Roma

Spettatori: 1.338

Incasso: 20.980, 41 euro

MVP: Luciano De Cecco (Cucine Lube Civitanova)

CIVITANOVA MARCHE – La Lube Civitanova torna subito alla vittoria in Campionato dopo il passo falso della settimana scorsa con Perugia. Il girone di ritorno si apre con l’affermazione per 3-0 (25-20, 25-17, 25-20) sulla Kioene Padova. Risultato con cui l’Eurosuole Forum e i tifosi biancorossi salutano un 2021 intenso e ricco di soddisfazioni.

Salita a 31 punti in classifica e prima inseguitrice dei Block Devils, Civitanova tornerà in campo mercoledì 29 dicembre alle 20.30 contro Piacenza (con diretta RAI Sport, Volleyball TV e Radio Arancia) al PalaBanca.

La Lube sa resistere e lo fa molto bene con la regia di De Cecco, MVP del match. I biancorossi cambiano ancora una volta assetto, vista l’indisponibilità di Juantorena e Lucarelli, ma la squadra ingrana dopo un quarto d’ora di rodaggio. Con Zaytsev dirottato in posto 4, Civitanova attacca con il 62% di efficacia, stravince la sfida dai 9 metri (6-2), a muro (6-2) e in ricezione. Molto fallosi al servizio gli avversari (21 errori), ma tenaci nel primo set e nel finale del terzo.

Il top scorer dell’incontro è dall’altra parte del campo, Mattia Bottolo (13 punti con il 60%), ma gli attaccanti del sestetto marchigiano fanno in pieno il loro lavoro. Garcia Fernandez chiude con 12 punti e il 57%, mentre sono 20 i punti, equamente distribuiti, per Yant (64%) e Zaytsev (56%).

A indirizzare il primo set (25-20) è il punto di Zaytsev al termine dello scambio più lungo (17-16). Un’iniezione di fiducia seguita dall’ace di Garcia e l’attacco di Simon (20-17). Buon lavoro di De Cecco e una buona gestione dai nove metri di tutto il team. Finale in discesa e vittoria su un servizio out padovano. Nel secondo set (25-17) Garcia si mette subito in evidenza (6 punti con 2 ace). La Lube mette presto la freccia (11-8) e dilaga (23-16) con il 69% di realizzazione in attacco. Il terzo set (25-20) è tutto di marca biancorossa. Decisive le serie al servizio di Yant in avvio (10-5) e di De Cecco nel cuore del parziale (19-12), così come i 5 punti dello Zar e gli attacchi di Yant. Gli uomini di Cuttini ci credono (23-19), ma il muro di Yant chiude i conti.

Senza Juantorena e Lucarelli, Chicco Blengini punta su Zaytsev in banda. Biancorossi in campo con De Cecco al palleggio per l’opposto Garcia Fernandez, Simon e Anzani al centro, Yant e Zaytsev laterali, Balaso libero. Patavini schierati con Zimmermann al palleggio per la bocca da fuoco Weber, Canella e l’ex biancorosso Vitelli al centro, Bottolo e Loeppky laterali, Gottardo libero

In avvio la Lube regge in ricezione (6-4), ma Padova trova il sorpasso a muro e il doppio vantaggio con l’ex Vitelli (7-9). I patavini sprecano in attacco e i biancorossi rimettono il naso avanti (10-9). Si procede punto a punto. Dopo lo scambio più sofferto del set Civitanova è avanti 17-16 con Zaytsev. Il doppio vantaggio arriva con l’ace di Garcia favorito dal nastro (19-17), il +3 con l’attacco di Simon (20-17). La Lube non concede più nulla e vola sul 23-18 con il buon lavoro del muro e l’ace di Zaytsev. Tra gli ospiti entra Takahashi, ma Padova capitola su un servizio out (25-20).

Nel secondo set due prodezze di Garcia (attacco ed ace), seguite dalla stoccata di Simon (11-8), rompono l’equilibrio. Cuttini gioca la carta Petrov. Il vantaggio aumenta sulla battuta a rete degli ospiti (14-10). I biancorossi procedono compatti a muro e vanno sul +5 grazie a un servizio fuori misura dei veneti. Gli uomini di Cuttini forzano per rientrare in partita, ma su un altro errore arriva il +6 dei biancorossi, che poi dilagano con Yant (23-16) e chiudono con il block di Anzani (25-17) dopo qualche brivido per un precedente scontro fortuito del nuovo entrato Marchisio con un compagno.

Nel terzo set i biancorossi sono subito padroni del gioco. La serie al servizio di Yant, le difese di Balaso, la mano calda dello Zar e gli attacchi fuori misura degli ospiti valgono il 10-5. Padova reagisce e, complice un’infrazione ravvisata dall’arbitro si porta fino al 13-11. Un piccolo calo di tensione a cui i cucinieri rimediano con il successivo forcing che porta al 19-12 grazie alla serie di De Cecco al servizio e di un muro insormontabile che favorisce conclusioni come quella di Yant. Gli uomini di Cuttini non si arrendono e rosicchiano punti (23-19), ma sbagliano un servizio fondamentale (24-19) prima di crollare sul muro di Yant (25-20).

GIANLORENZO BLENGINI:

“Faccio gli auguri a tutti: oggi siamo più sorridenti e contenti rispetto alla settimana scorsa. Stringiamo i denti e resistiamo per recuperare, anche se progressivamente la situazione infortuni sembra peggiorare. Gli uomini sono contati, ma i giocatori stanno dimostrando anche capacità di adattarsi. Zaytsev stava recuperando la condizione e l’ho utilizzato in posto 4: non giocava in quel ruolo da più di 3 anni e ci sono meccanismi difficili da adeguare in poco tempo. I grandi giocatori hanno capacità di adattamento e Ivan si è messo a disposizione della squadra. I ragazzi hanno impostato bene la partita, non hanno sottovalutato la difficoltà della sfida e hanno conquistato una vittoria importante. La trasferta contro Piacenza sarà più difficile, il livello degli emiliani è superiore rispetto a Padova: dovremo prepararci a mettere in campo la più alta qualità possibile, sapendo che non ci lasceranno la possibilità di giocare al di sotto delle nostre potenzialità. La Gas Sales Bluenergy ci ha battuto all’andata e sappiamo che tipo di partita ci aspetterà. In questo momento ci arrangiamo e guardiamo quello che abbiamo, senza soffermarci sulle mancanze, scendendo in campo consapevoli delle difficoltà e offrendo il nostro livello migliore. Vittorie come quella di oggi rappresentano risorse che aggiungono valore alla squadra”.

Basket, LBA: impresa della Vuelle che espugna Brindisi

NBB BRINDISI – VUELLE PESARO 89-91 (27-25; 43-41; 60-66)

NBB BRINDISI: Carter ne, J.Perkins 5, Zanelli 3, De Donno ne, Visconti 6, Gaspardo 3, Ulaneo 2, Redivo 23, Clark, Chappell 6, Udom 14, N.Perkins 27 Coach: Vitucci

VUELLE PESARO: Moretti 5, Tambone 3, Lamb 20, Camara, Zanotti 13, Sanford 5, Larson 18, Demetrio 5, Delfino 8, Jones 14 Coach: Banchi

Arbitri: Giovannetti, Vicino, Vita

Spettatori: 2000

BRINDISI – La Vuelle Pesaro chiude al meglio il suo 2021 sbancando il PalaPentassuglia nel match della 13^ giornata di Serie A: i biancorossi vincono per 89-91 al termine di 40 minuti intensissimi e molto equilibrati. I pesaresi salgono così a quota 10 in classifica.

Coach Luca Banchi manda in quintetto Larson, Sanford, Demetrio, Delfino e Jones mentre Coach Vitucci risponde con Nick Perkins, Redivo, Chappell, Udom e Josh Perkins.

Il primo canestro del match lo firma Demetrio con una bella bomba quasi sulla sirena dei 24 secondi mentre la Happy Casa va a segno con Nick Perkins. Larson chiude al meglio un gioco da tre punti (2-6) ma Brindisi risponde con Redivo. Jones come al solito da sotto è una garanzia e regala il nuovo +4 ai biancorossi. I pugliesi si riportano avanti con un break di 5-0 e Redivo è il grande protagonista dei minuti iniziali. Jones, Larson e Delfino firmano il controparziale di 0-6 che vale il 15-18. Il tiro da tre di Udom permette ai brindisini di tornare in vantaggio (20-18). La Carpegna Prosciutto Basket Pesaro però reagisce con Lamb e un bel tiro dalla lunga distanza di Zanotti per il 23-23. Il primo quarto si chiude con i due punti da sotto di Simone e sul 27-25 Happy Casa.

Il secondo periodo si apre con il canestro di Lamb che poi subisce il fallo sul tentativo di tiro da parte di Chappell. Doron fa 2/2 e i biancorossi vanno sul 27-29. Sanford lo imita al 14′ per il 28-34, Jones stampa la schiacciata spettacolare che vale il 30-36, capitan Delfino da oltre sette metri piazza la bomba del +9 ospite. Coach Banchi chiama timeout dopo la tripla del 35-39 messa a segno da Gaspardo a 4’02” dall’intervallo. Il match è molto intenso ed equilibrato, Brindisi raggiunge la parità con quattro punti di fila di Nick Perkins, poi Redivo infiamma il PalaPentassuglia con la bomba del 42-39. Il 2/2 dalla lunetta di Moretti riporta i pesaresi a un solo possesso di distanza: il primo tempo termina sul 43-41 in favore della formazione allenata da coach Vitucci.

Al rientro dall’intervallo Larson sblocca il punteggio anche se dall’altra parte Redivo permette ai suoi di andare sul +4. Capitan Delfino e Tyler firmano il 48-52, poi Zanotti dai 6.75 non perdona e costringe coach Vitucci a sospendere il gioco sul 48-55 a 6’56” dalla terza sirena. La Carpegna Prosciutto Basket Pesaro offre un ottimo gioco in entrambe le metà campo e con la tripla di Larson va sul 50-60. Coach Banchi manda sul parquet Camara e Moretti, all’instant replay la terna fischia un fallo antisportivo ai danni di Carlos. Dalla lunetta Udom fa 0/2, Lamb è inarrestabile e regala ai pesaresi il 56-64. La Happy Casa accorcia le distanze dopo il fallo tecnico ai danni della panchina della Carpegna Prosciutto Basket Pesaro (60-64), Doron realizza entrambi i liberi per il 60-66 con cui si va all’ultimo mini intervallo.

Gli ultimi dieci minuti iniziano con la bomba che porta la firma di Matteo Tambone (60-69). Nick Perkins si inventa un gran canestro riuscendo anche a subire il fallo di Jones: al 32′ il tabellone è sul 63-69. Redivo riaccende i suoi con il tiro dalla lunga distanza che vale il 66-69 e che porta coach Banchi a chiamare timeout a 7’26” dal termine. Larson è impeccabile ai liberi e permette alla Carpegna Prosciutto Basket Pesaro di allungare a +5. Si va avanti punto a punto, tra la stoppata di Nick Perkins e la sua ripartenza che valgono il -1 pugliese.

Sanford commette il suo quinto fallo e manda in lunetta Visconti che non sbaglia riportando avanti la Happy Casa (74-73). Lamb firma il nuovo sorpasso ma Udom realizza una tripla molto pesante. Nuova parità con Jones, poi Larson dimenticato dalla difesa brindisina non sbaglia e regala il nuovo +2 alla Carpegna Prosciutto Basket Pesaro che però pochi istanti dopo trova il canestro con Josh Perkins e da tre con Udom. Zanotti si inventa una bomba decisiva per l’82-82. Brindisi ancora avanti con Nick Perkins, il tapin di Jones dall’altra parte significa 84-84.

Timeout per coach Vitucci a 38 secondi dalla conclusione, la Happy Casa sbaglia la rimessa, Jones ruba palla e schiaccia per il nuovo +2. Tyrique commette fallo su Nick Perkins che fallisce il primo libero e anche il secondo. Udom a rimbalzo commette fallo su Tyrique che in lunetta è impeccabile (84-88). Altro timeout Happy Casa a 22 secondi dalla sirena, Chappell realizza il -2, poi i pesaresi perdono palla. Brindisi tenta la tripla del sorpasso con Redivo senza trovarla; con Lamb dalla lunetta Pesaro va sull’86-90. Josh Perkins piazza la bomba del -1 brindisino a quattro secondi e mezzo dalla fine. Timeout per coach Banchi, sulla rimessa Doron serve Moretti su cui Gaspardo commette fallo. Davide sbaglia il primo e mette il secondo. Josh Perkins sulla sirena da quasi metà campo tenta il tiro da tre che potrebbe valere la vittoria: la palla gira intorno al ferro e poi esce. La Carpegna Prosciutto Basket Pesaro festeggia così un importante successo con cui si conclude il suo 2021.

Ph.Ciamillo&Castoria

Luca Banchi:

“Portiamo a casa una vittoria preziosissima frutto di una prestazione a tratti molto consistente alla quale non siamo stati capaci di dare continuità e quella attenzione per tenere lontani i nostri avversari soprattutto nei due momenti chiave in cui Brindisi è stata brava a rientrare. Gli aspetti del gioco in cui siamo mancati di più sono i rimbalzi – dato che abbiamo concesso a Brindisi troppe seconde opportunità e su quelle la Happy Casa ha costruito le sue rimonte – mentre in attacco non siamo riusciti a giocare con continuità. L’intercetto di Jones nei secondi finali è stata la giocata che ha cambiato l’inerzia della partita spingendoci verso una vittoria che abbiamo rischiato di vanificare a causa di una gestione superficiale e a tratti scellerata negli ultimi secondi. Su Perkins abbiamo fatto un buon lavoro a livello difensivo anche se è riuscito a crearsi dei buoni tiri dal palleggio e nel traffico. In generale portiamo a casa una vittoria molto preziosa, sono due punti che valgono ossigeno puro per la nostra classifica anche se dobbiamo giocare con maggiore attenzione per essere ancora più cinici rispetto a stasera. Lamb sta crescendo partita dopo partita, oggi non sempre è stato preciso ma complessivamente è un giocatore che in alcuni frangenti riesce a essere decisivo”.

Calcio, Lega Pro: il messaggio di auguri del Patron dell’Ancona Matelica Canil

“Partendo da zero, come se fossimo una Società nuova, giorno dopo giorno siamo riusciti ad allestire tutte le squadre nazionali che abbiamo, ben oltre quelle obbligatorie per la Lega Pro,”

Archiviata nel migliore dei modi la prima parte della stagione che ha regalato tante soddisfazioni alla società e alla Piazza dorica, torba a parlare il Patron Mauro Canil con un messaggio che sa di un primo bilancio e auguri

“Probabilmente la mia più grande scommessa vinta da quando sono nel mondo del calcio. Grazie a tutti i validi collaboratori che sono riusciti a lavorare benissimo in questi mesi, Roberta Nocelli su tutti, questo progetto di calcio che ritengo fondamentale sia per il territorio che per l’economia delle città sulle quali si sviluppa, tanto ad Ancona quanto a Matelica, non è più un sogno, ma una realtà, che va supportata ogni giorno e ha bisogno di risorse economiche e di capitale umano onesto e coerente.

Partendo da zero, come se fossimo una Società nuova, giorno dopo giorno siamo riusciti ad allestire tutte le squadre nazionali che abbiamo, ben oltre quelle obbligatorie per la Lega Pro, allacciando rapporti e contatti con tante Società del territorio. Anche questo è stato possibile grazie ai collaboratori come Alberto Virgili, Leonardo Scodanibbio, Matteo Bartoloni, AlessandroBellavista, Stefano Pizzi, Danilo Stefani e Pasquale Valzano, a tutto il gruppo dirigenziale e della segreteria, che in pochissimo tempo sono riusciti a mettere insieme un gruppo di ragazzi che vengono da tantissime città, sia limitrofe alla città di Ancona, sia dalla provincia di Macerata che più lontane. Una grande mano è stata data anche dai genitori, che ringrazio sentitamente, e che in qualche caso accompagnano i propri figli ogni giorno anche da Matelica per poter prendere parte ai campionati nazionali. Ringrazio anche le Società affiliate, che hanno deciso di darci fiducia ed iniziare un percorso condiviso.

Sono orgoglioso della scelta che ho fatto, una scelta coraggiosa e anche economicamente importante, visto che ci sono diverse note da tenere in considerazione, come organizzazione, viaggi, trasferte e pranzi. Sapere però che i più giovani ragazzi dell’Ancona Matelica, ovvero quelli dell’U13, giocano con il Napoli, piuttosto che con la Roma o con tante altre squadre di Serie A, portando in giro il nostro nome, penso sia motivo di vanto per tutti. Ringrazio sentitamente per questo anche tutti i dirigenti accompagnatori, alcuni dei quali non ho ancora avuto modo di incontrare, che hanno sposato il nostro progetto prendendo parte a una realtà che fino a poco tempo fa non esisteva, per la quale dedicano tempo ed energie.

Ringrazio tutti i collaboratori, i magazzinieri, il nostro Ufficio Comunicazione, il Marketing, i fotografi e la stampa per esserci sempre vicini.

Ringrazio tutti gli sponsor che da sempre mi sono vicini e che hanno investito i soldi delle loro aziende in questa Società, che hanno creduto nello spirito di crescita che da sempre porto avanti insieme a chi collabora con me per vedere poi nascere quello che è sotto gli occhi di tutti. Ovviamente ringrazio anche tutti i nuovi partner del territorio anconetano e quelli che si sono avvicinati in questi mesi. Sono sicuro che ci saranno altri investitori che metteranno in campo le forze necessarie per programmare al meglio il futuro di questa Società e di questa piazza. Questa tifoseria, questa città e questo territorio meritano di certo palcoscenici più alti, ma oltre alla programmazione servono risorse costanti nel tempo che sostengano con forza la Società.

Sono soddisfattissimo del percorso sportivo della prima squadra. Avere in casa un Direttore Sportivo che abbiamo già confermato per le prossime due stagioni, avere uno staff tecnico, un mister ed uno staff sanitario che sono stati capaci anche nei momenti più difficili di unirsi sempre più come gruppo e, dopo un periodo leggermente più difficile per una serie di motivazioni (che potrebbero essere state infortuni, aver incontrato squadre attrezzatissime e pronte per fare la Serie B), hanno saputo reagire e portare a casa dei risultati importanti che e ci collocano in una ottima situazione di classifica, di questo non posso che essere felice.

Ringrazio le Forze dell’Ordine, la Croce Gialla di Ancona e i Vigili del Fuoco. Un sentito ringraziamento va anche all’Amministrazione Comunale di Ancona, al Sindaco, agli Assessori e ia Dirigenti che hanno collaborato con noi. Sin dal primo giorno hanno prodotto non solo documenti e forze economiche per poterci permettere di disputare un campionato di Lega Pro ad Ancona, ma hanno fatto molto di più, mettendoci a disposizione una struttura che ci permette di lavorare quotidianamente in serenità e ci dà quella sensazione di casa che non era assolutamente scontata né dovuta. Questa fiducia che mi e ci è stata data credo che poi nei fatti tutto l’ambiente Ancona Matelica abbia dimostrato di averla meritata. Ognuno di noi crede fortemente in quello che fa e soprattutto fa quello che dice, cosa che va poco di moda. Io non amo andare sui giornali a fare clamore, ma preferisco avere sempre contezza di quello che sono i risultati del lavoro che mettiamo in campo ogni giorno.

Lascio per ultimi quelli che probabilmente potrebbero essere ringraziati per primi, i tifosi di questa grande piazza che ogni domenica sia in casa che in trasferta ci regalano la gioia e la fortuna di averli sempre al nostro fianco. Sono un valore aggiunto non trascurabile. Portare in giro per l’Italia il nome di una città importante come Ancona ti fa sentire immensamente responsabile. Se sono sicuro di quello che abbiamo fatto, sono altrettanto sicuro del calore e dell’affetto che ci vengono dimostrati ogni domenica. Tutti i tifosi di ogni età che hanno sposato questo progetto, che si sono presi anche qualche battutina sul nostro nome, mi rendono immensamente orgoglioso. Il loro supporto incondizionato significa che quello che abbiamo voluto trasmettere è arrivato a tutti.
Un progetto fondato sui giovani e sul territorio, la volontà di mantenere la categoria e di fare passi bilanciati secondo quelle che sono le nostre possibilità. Gli obiettivi per noi sono sempre gli stessi.
Cerchiamo di raggiungere la salvezza a quota 40-42 punti il prima possibile e di portare avanti la costruzione di questo Settore Giovanile, la cui creazione era la base di tutto. Prima siamo sicuri del mantenimento della categoria, prima possiamo iniziare (anche se in realtà lo abbiamo già fatto) a programmare la stagione prossima, per poi poterci divertire e festeggiare uniti come sempre ogni risultato positivo che arriverà. Questo è il nostro spirito. La nostra è una famiglia, gestita come tale, con tutto il rispetto verso tutti i collaboratori, ognuno con le proprie capacità e competenze, ma soprattutto scelto per il suo grande valore umano.

Colgo l’occasione per fare gli auguri di buon Natale e buone feste a tutti, con la speranza che la pandemia ci abbandoni il prima possibile e che anche l’economia riprenda. Attualmente l’aumento del costo dell’energia sta mettendo in ginocchio le aziende. Il COVID ha portato morti, malattie e disagi. Mi auguro di rivedere prima possibile lo stadio pieno e che ci venga presto restituita quella libertà che ci manca da troppo tempo”.

Mauro Canil

Volley, I Div/F Marche: il CUS Ancona cede a Castelfidardo

CASTELFIDARDO – Nel campionato di prima divisione il CUS Ancona Weplan dopo 6 vittorie consecutive cade sul campo del Castelfidardo per 3 a 2. Una sconfitta senza nulla togliere alla formazione di casa che brucia sopratutto per come sono andate le cose con le ragazze di Stefano Baldoni che si erano portate sul 2 a 0 poi in campo le energie sono venute a mancare. Nonostante la sconfitta lo stesso tecnico del CUS Ancona Weplan si dice soddisfatto per quello che hanno dato queste ragazze in campo:

“Siamo partiti bene nei primi due set applicando tutto quello che avevamo preparato in settimana poi sul 2 a 0 le energie hanno iniziato a scarseggiare. Il Castelfidardo poco alla volta è riuscito a tornare in partita anche per il fatto che noi abbiamo pagato dazio sotto il punto di vista fisico anche se certe situazioni potevamo gestirle meglio. Alla fine siamo andati al tie-break anche in questo quinto set eravamo in vantaggio ma alla fine abbiamo ceduto di misura.”

Una cosa è certa il rammarico in casa delle universitarie di certo non manca:

“Potevamo fare meglio sopratutto nel terzo set ma non posso dire nulla a queste ragazze che hanno dato fondo a tutte le energie che avevano. Abbiamo perso contro una squadra pi forte di noi sopratutto sotto il punto di vista fisico, a muro le nostre avversarie si sono fatte sentire senza dimenticare che hanno eseguito tanti cambi cosa che noi non siamo riusciti a fare”.

Castelfidardo che ora è in testa alla classifica con 17 punti, Collemarino 16 mentre il CUS Ancona di punti ne ha 15 ma deve recuperare una gara contro la Bftm Camerano terzultima in classifica con 6 punti. Conti alla mano il CUS potrebbe in caso di vittoria riprendersi la vetta della classifica

Basket, A2M: Natale in anticipo per Udine che batte Torino chiudendo il 2021 al primo posto regalandosi le Final Eight!

APU OLD WILD WEST UDINE – REALE MUTUA TORINO 82-62

(23-12, 52-32, 68-50)

APU OLD WILD WEST UDINE: Cappelletti 14 punti, Walters 4, Mussini 12, Pieri, Esposito 5, Nobile 5, Pellegrino 14, Italiano 3, Azzano, Lacey 20, Ebeling 4. All. Matteo Boniciolli.

REALE MUTUA TORINO: Alibegovic 5 punti, Pagani 9, Oboe ne, Landi 5, Toscano 6, De Vico 3, Scott 11, Raviola ne, Davis 21, Zugno 2. All. Edoardo Casalone.

Arbitri:Radaelli, Patti, Martellosio.

Uscito per cinque falli: nessuno.

UDINE – Si chiude con una vittoria spettacolare e il primo posto nel Girone Verde (in coabitazione con Cantù) – che significa qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia (11-13 marzo 2022) – il 2021 dell’Apu Old Wild West Udine. Dopo i successi con Staff Mantova, Urania Milano, 2B Control Trapani questa sera – nel recupero dell’ottava giornata -, i bianconeri hanno piegato anche la rivale Reale Mutua Torino al termine di una partita ricchissima di protagonisti. Da Trevor Lacey, top scorer bianconero con 20 punti, a Federico Mussini, Francesco Pellegrino, senza dimenticare il grande ex dell’incontro Alessandro Cappelletti: tutti hanno contribuito ad allungare la striscia positiva e a regalare ai tifosi bianconeri un Natale davvero magico.

Ancora senza il capitano Michele Antonutti (alle prese con i postumi del Covid-19) e con l’assenza lastminute di Marco Giuri (risultato positivo al Covid-19), coach Matteo Boniciolli schiera lo stesso quintetto sceso in campo quattro giorni fa contro 2B Control Trapani: Cappelletti, Lacey, Nobile, Italiano e Walters. Torna in panchina Michele Ebeling, assente contro i siciliani per un problema alla caviglia. Dopo 32 secondi di gioco Italiano realizza il primo canestro della serata (2-0). I bianconeri impongono subito un buon ritmo all’incontro e dopo tre minuti si portano sul 7-0. Scott interrompe la striscia dei friulani (7-2), che però a metà periodo sfiorano il +10 grazie alla prima tripla della serata firmata da Nobile (12-2). Il divario aumenta a 2 minuti e 26 secondi grazie al canestro di Pellegrino (assist di Musso) e al libero trasformato da Ebeling (fallo di Alibegovic, 18-6). Allo scadere Cappelletti mette a segno il canestro del 23-12 con il quale si va al secondo quarto. Si riparte con l’Apu a forza anteriore: Lacey e Walters aumentano il passivo dei piemontesi portando a 18 le lunghezze di distacco (30-12). La formazione di Matteo Boniciolli continua a macinare gioco e punti: a metà periodo il gancio sinistro di Pellegrino vale il +21 per i padroni di casa (37-16). La partita sembra un monologo bianconero: a 2 minuti e 46 secondi dall’intervallo lungo Mussini mette a segno la terza tripla della serata che vale il +26 (44-18). Vantaggio ribadito dallo stesso play emiliano trenta secondi più tardi (47-21). Nel finale Cappelletti e Scott fissano il secondo parziale sul 52-32.

In avvio di terza frazione la Reale Mutua accorcia con Scott e Davis (52-36) e subito dopo De Vico fa 1/2 dalla lunetta (fallo di Italiano, 52-37), ma l’Old Wild West è in gran serata.e nei successivi possessi non solo non sbaglia, ma anche diverte il pubblico del Carnera: spettacolare, in particolare, il canestro di Pellegrino nato da un no look di Italiano, non nuovo a certe magie (59-37). A metà periodo prima Davis e poi Alibegovic colpiscono dall’arco (61-43), ma la sensazione è che la gara abbia preso una direzione ben precisa fin dall’inizio. A meno di due minuti dalla fine si sblocca anche Esposito (68-50) che poi chiude il terzo periodo sul punteggio di 68-50. Il quarto periodo si apre con la tripla di Lacey che sale a 17 punti personali. Nei minuti successivi gli arbitri assegnano due falli tecnici ravvicinati a Walters e Cappelletti. La formazione di Edoardo Casalone approfitta solo parzialmente del vantaggio (71-53) e, nonostante qualche possesso non sfruttato al meglio da parte dei bianconeri, fatica ad accorciare. La formazione di Boniciolli dopo quasi quattro minuti torna a produrre gioco e punti: il grande ex Cappelletti prima fornisce un assist al bacio a Pellegrino (73-55), poi è protagonista di un’azione personale che vale il +20 dei friulani (75-55). L’incontro non sembra avere più molto da dire. Con la bomba di Lacey allo scadere al PalaCarnera finisce 82-62. Prossimo appuntamento domenica 2 gennaio alle 18.00 al PalaBertocchi contro Agribertocchi Orzinuovi per l’ultimo incontro del girone di andata.

foto – Roberto Comuzzo