Chi segue il pifferaio magico imparerà

Di Cristiana Matassini

Da mia madre ho ereditato la propositività.
Da mio padre un profondo senso dell’onestà.
L’esperienza mi ha insegnato che c’è un modo migliore per dire le cose, soprattutto quelle che fanno male, ma che comunque vanno dette.
Il tempo mi ha regalato occhi per vedere ciò che conta e lo ha fatto facendomi perdere tanto di me. Poi, ho capito.
Lo devo alla mia amica Roberta se mi siedo a riflettere, se faccio i conti con la mia impulsività.
I miei figli sono stati i maestri più inaspettati e sono quelli che non smettono mai di farmi mettere in discussione.


L’amore, sopra ogni cosa, mi ha riempita e per questo convivo bene anche con i chili di troppo. Conosco il perché di ognuno di loro: le delusioni, i sogni lasciati in un cassetto, quelli ai quali ho trovato il modo di fare spiccare il volo.
Da anni ho smesso di giustificare chi sono. Di compiacere gli altri e soprattutto di giudicare.
Non mi importa quanti soldi avete, che lavoro fate, se vi travestite da Batman per fare l’amore, se siete genderfluid, eteroannoiati o votati al Signore. Vi amo, parliamone.
Da anni ho smesso di rincorrere gli altri. Le storie in cui decidono di credere, le verità che scelgono di costruirsi.
Ho sempre lasciato le porte aperte anche quando faceva male vedere la faccia di chi bussava o la schiena di chi andava via.
Va bene così.
Chi resta sa. Chi segue il pifferaio magico imparerà.
E nella vita ci vuole pure quello

Calcio, Eccellenza Marche: statistiche e curiosità dopo la XXIII giornata

By Statistical Giesse:

Squadre imbattute: nessuna.
Miglior serie positiva in corso: 12 partite Castelfidardo (7 vittorie + 5 pareggi).
Non vince da: 8 partite Fabriano Cerreto (6 pareggi + 2 sconfitte).
Più vittorie: Anconitana, Castelfidardo e Porto d’Ascoli 11.
Più sconfitte: S.Marco S.Lorese 13.
Più pareggi: Atletico Alma e Sassoferrato 10.
Meno sconfitte: Castelfidardo 3.
Meno pareggi: Porto d’Ascoli 4.
Meno vittorie: Sassoferrato 2.
Mai vinto in casa: Sassoferrato.
Più punti in casa: Castelfidardo e Valdichienti 24.
Più punti in trasferta: Atletico Gallo 20.
Meno punti in casa: Sassoferrato 8.
Meno punti in trasferta: Grottammare e Valdichienti 7.

Miglior attacco: Anconitana 40 reti.
Peggior attacco: Grottammare 14 reti.
Miglior difesa: Castelfidardo 13 reti.
Peggiori difese: Atletico Azzurra Colli e Fabriano Cerreto 32 reti.
Miglior attacco casalingo: Anconitana 26 reti.
Migliori attacchi esterni: Castelfidardo e Marina 15 reti.
Peggior attacco casalingo: Fabriano Cerreto 6 reti.
Peggior attacco esterno: Valdichienti 6 reti.
Miglior difesa casalinga: Castelfidardo 6 reti.
Miglior difesa esterna: Castelfidardo 7 reti.
Peggior difesa casalinga: Atletico Alma 16 reti.
Peggior difesa esterna: Fabriano Cerreto 19 reti.
Reti totali messe a segno: 412 di cui 41 su rigore e 4 autoreti.
Media a partita: 2,24.
Reti degli UNDER: 32 (8%)
Squadre con più reti degli Under: Castelfidardo 8, S.Marco S.Lorese 6.
Squadre senza reti degli Under: Anconitana, Atletico Azzurra Colli, Atletico Gallo, Grottammare, Montefano e Sassoferrato.
Totale giocatori andati in gol: 144
Squadra che hanno mandato più giocatori in gol: Atletico Alma, Atletico Azzurra Colli e Vigor Senigallia 12.
Squadre che hanno mandato meno uomini in gol: Atletico Gallo4, Grottammare e Montefano 6.
Capocannoniere: Napolano 15 reti.
Capocannoniere UNDER: Braconi (Castelfidardo) 7 reti.

Cambi in panchina:
Anconitana: Marino per Ciampelli (11^ giornata) poi Lelli (24^)
Atletico Azzurra Colli: Amadio per Aloisi (10^ giornata)
Porto d’Ascoli: Izzotti per Stallone (8^ giornata) poi Zappalà (19^)
Sassoferrato: Gobbi per Ricci (12^ giornata) poi Spuri (13^)
Vigor Senigallia: Clementi per Guiducci (18^ giornata)
Totale giocatori schierati: 405 di cui 141 Under (35%)
Squadre che hanno schierato più giocatori: Atletico Azzurra Colli, Fabriano Cerreto e Porto d’Ascoli 28.
Squadre che hanno schierato meno giocatori: Castelfidardo 21, Forsempronese 22, Marina e Urbania 23.
Squadre che hanno schierato più giocatori Under: Atletico Gallo 13, Fabriano Cerreto 12, S.Marco S.Lorese 11.
Squadre che hanno schierato meno giocatori Under: Anconitana e Marina 6.
Squadre con l’età media () più bassa: Fabriano Cerreto 23,00, Grottammare e Urbania 23,56, Castelfidardo 24,31. Squadre con l’età media () più alta: Anconitana 29,25, Valdichienti Ponte 27,94, Atletico Alma 27,69.
(*) La media è calcolata sui 16 giocatori di ogni squadra che hanno giocato più minuti.
Minutaggio Under in campo: (minimo per squadra 90+90 x 23= 4.140)
San Marco Servigliano Lorese 6.227
Fabriano Cerreto 5.621
Atletico Alma 4.952
Urbania 4.825
Atletico Gallo 4.613
Grottammare 4.520
Castelfidardo 4.400
Atletico Azzurra Colli 4.387
Sassoferrato Genga 4.337
Valdichienti Ponte 4.324
Anconitana 4.261
Montefano 4.228
Vigor Senigallia 4.222
Marina 4.219
Porto d’Ascoli 4.181
Forsempronese 4.173
Più sostituzioni: Marina 104, Vigor Senigallia 95, Grottammare 88.
Meno sostituzioni: Castelfidardo 45, Atletico Gallo 60, S.Marco S.Lorese e Valdichienti 63.
Giocatori sempre presenti: 9
Anconitana: Battistini.
Atletico Alma: Giunchetti Enrico.
Atletico Gallo: Mistura.
Castelfidardo: David.
Fabriano Cerreto: Santini.
Marina: Castelletti e Marini.
Urbania: Labate.
Vigor Senigallia: Tavoni.
Giocatori che hanno disputato tutte le 23 partite senza aver giocato tutti i minuti:
Anconitana: Giambuzzi e Bartolini (14 Fabriano)
Atletico Alma: De Angelis.
Atletico Azzurra Colli: Stacchiotti.
Castelfidardo: Sampaolesi e Shiba.
Forsempronese: Paradisi e Battisti.
Grottammare: Haxhiu.
Marina: Baldi, Baldini e Gregorini.
Porto d’Ascoli: Di Nardo, Petrini, Vallorani Simone, Rossi e Valentini.
S. Marco S.Lorese: Testa.
Sassoferrato: Procacci.
Urbania: Temellini, Fraternali, Lucciarini e Patrignani.
Vigor Senigallia: Piergallini, Morganti e Cinotti.
Giocatore più volte sostituito: Baldini (Marina) 16 volte.
Giocatore più volte subentrato: Simone (Marina) 17 volte.
Cartellini gialli totali: 864
Squadre con più cartellini gialli: Vigor Senigallia 73, Sassoferrato 69, Atletico Azzurra Colli 64.
Squadre con meno cartellini gialli:Marina 41, Valdichienti 43, Porto d’Ascoli 44.
Giocatore con più cartellini gialli: Giovanelli (Urbania) 11.
Cartellini rossi totali: 49
Squadre con più cartellini rossi: Grottammare e S.Marco S. Lorese 7, Sassoferrato 6, Forsempronese 5.
Squadre senza cartellini rossi: Marina, Porto d’Ascoli e Urbania.
Giocatori con più cartellini rossi: Tiriboco (Atletico Alma), Patarchi (Forsempronese), Lanza e Marini (Grottammare), Paglialunga (S.Marco S.Lorese) 2.
Giornate di squalifica totali: 122
Squadre con più giornate di squalifica: Sassoferrato 17, Grottammare 14, Forsempronese e S.Marco S.Lorese 11.
Squadre con meno giornate di squalifica: Marina e Porto d’Ascoli 1, Urbania 4.
Giocatore con più giornate di squalifica: Marini (Grottammare) e Corazzi(Sassoferrato) 4.
Ammende totali: € 3.900,00
Squadre che hanno subito ammende:Atletico Gallo € 880,00, Vigor Senigallia 840,00, Anconitana € 700,00, Castelfidardo € 460,00, Sassoferrato € 380,00, Marina e S.Marco S.Lorese € 240,00, Grottammare e Valdichienti € 80,00.
Squadre che non hanno subito ammende: Atletico Alma, Atletico Azzurra Colli, Fabriano Cerreto, Forsempronese, Montefano, Porto d’Ascoli e Urbania.

Calcio, Eccellenza Coppa Italia, Primo turno fase nazionale: la Forsempronese espugna Città di Castello e ipoteca la qualificazione al secondo turno.

PrimoTurno – Risultati delle gare disputate oggi (gare di andata o prima gara dei triangolari):

Gruppo A
Chisola Calcio – USD Sestri Levante 1919 RINVIATA
Riposa: USD Casatese

Gruppo B
Calcio Sandona’ – Manzanese Calcio RINVIATA
Riposa: Trento Calcio

GRUPPO C
Usd San Marco Avenza 1926 – Virtus Castelfranco 2-1
32′ Assouan (V), 47′ Da Pozzo (S), 92′ Tescione (S)

GRUPPO D
Tiferno 1919 – Fossombrone Calcio 0-1 (inizio ore 18.30)
18′ Pandolfi

GRUPPO E
ASD Real Monterotondo Scalo – Carbonia calcio 1939 3-1
10′ Meloni (C), 14′, 11′ st Lupi (RM), 27′ Lalli su rig. (RM)

GRUPPO F
Polisportiva Torrese 1974 – Tre Pini Matese 2-0
40′ Di Federico, 49′ st Di Francesco

GRUPPO G
Afragolese 1944 – CS Vultur 1921 2-0
(38′ st, 45′ st Fava)
Riposa: USD Corato Calcio

GRUPPO H
ASD San Luca 1961 – ASD Giarre 1946 1-0
(33′ st Pelle)

Nella foto di Valerio Caprino, una fase del bellissimo match tra Real Monterotondo Scalo e Carbonia.

roadtoFirenze ⚽️

Calcio, Eccellenza Marche: come si vociferava da giorni, l’Anconitana sceglie Marco Lelli come Allenatore in sostituzione di Marino

Di Max Serenelli

Nonostante il presidente lo avesse escluso sette giorni fa, sempre in diretta NELL’UNICA emittente radiofonica di suo gusto, l’Anconitana “pesca sull:usato sicuro” per provare a fare il salto di categoria senza dover passare per la lunghissima e insidiosa strada dei playoff nazionali (prima bisogna vincere ovviamente quelli regionali) scegliendo Marco Lelli come successore di Umberto Marino alla guida della Prima Squadra.

Secondo le parole di Stefano Marconi, sempre in diretta alla radio di cui sopra, il tecnico napoletano, umbro di adozione, paga la sfuriata contro Morra di domenica. Premesso che come motivazione risulta più che legittima, nonché doverosa, ho la sensazione che alla Proprietà sia capitato il jolly per potersi liberare dell’enesimo allenatore scomodo.
La scelta di Lelli, ovviamente e personalmente condivisibile, suona però come un tentativo per mantenere la tifoseria ancorata alla squadra nel caso in cui la stagione per i dorici non finisca ad aprile o nel peggiore dei casi, fosse costretta a disputare nuovamente il campionato di Eccellenza.

Lelli Anconetano con la A più che maiuscola guidò la squadra anche durante la prima stagione dell’ennesima nuova matricola FIGC per rappresentare l’Ancona “pallonara”, stravincendo il campionato di Prima Categoria, ricevendo il benservito dai dirigenti dorici prima della stagione successiva.

Fu anche l’allenatore dell’Ancona 1905, durata la stagione 2010-11, quando il Presidente del Piano San Lazzaro Andrea Marinelli, partecipante al campionato di Eccellenza, a causa della sparizione dalle scene sportive de Ancona Calcio SPA per mano di Petocchi, cambiò la denominazione della società in AC Ancona 1905.

Lelli, con la rosa del Piano integrata, alla vigilia del campionato, vinse il torneo, insieme alle Coppa Italia dase regionale e quella nazionale.

Scelse egli stesso di mettersi da parte per motivi personali, per poi accettare l’offerta di Marconi nella quasi apocalittica estate del 2017.

Riuscirà dove non ne sono stati in grado Ciampelli e Marino?

Ma, soprattutto, in caso di vittoria entro la regular season, sarà riconfermato come come fa deto il presidente stasera, o gli sarà preferito l’ennesimo “Guardiola dei dilettanti”?

Una curiosità che la maggior parte della tifoseria ignora: avendo la qualifica di Allenatore Uefa B, che gli permetterebbe di operare fino alla serie D o, come Vice, in C, in caso di conferma per la D e relativa vittoria di questo campionato, la società gli pagherà il corso Uefa A per guidare i biancorossi anche nei professionisti,?

Siccome ritengo che già salcarsi il prossimo anno in D non sarà semplice, auguro a Marco Lelli di trovare la chiave giusta per far sì che una buona squadra di Eccellenza vinca questo campionato.

Calcio, Eccellenza Marche: salta di nuovo la panchina dell’Anconitana, Marino non è più l’allenatore dei dorici

Secondo Radio Tua, Marino non è più l’allenatore dell’Anconitana e stasera, durante la consueta puntata di Punto Biancorosso, si avranno ulteriori particolari, forse,.

Caspita, non più tardi di 7 giorni fa, “qualcuno di molto importante in società” disse in diretta che un’operazione di questa entità non avrebbe avuto senso a questo punto della stagione.
Beh, stasera sarà interessante ascoltare le motivazioni che hanno portato la dirigenza biancorossa a questa decisione che contrasta nettamente con la linea tenuta durante gli ultimi tempi.

Quanto avrà pesato lo scontro tra il tecnico e il Team Manager?

Marino avrà esternato le sue perplessità circa le vere potenzialità della rosa a sua disposizione, in maniera decisa ricevendo l’esonero come risposta?

Sara Marco Lelli il TERZO allenatore di questa tormentata stagione?

Il presidente risponderà alle domande dei conduttori?

Calcio, Eccellenza femminile Marche: UN’ORA ALLA PARI CON LA CAPOLISTA, POI IL CROLLO

Di Giacomo Zacconi:

Partita strana quella di ieri. Sicuramente lo 0-6 finale è un risultato bugiardo. L’ennesimo di una stagione in crescita, dove le nostre doriche alla fine pagano troppo spesso il pegno dell’inesperienza, subendo in negativo gli episodi cruciali.

Le nostre ragazze hanno retto per un’ora di gioco, sfidando a viso aperto la Civitanovese, ora in vetta alla classifica e sicuramente una delle compagini più attrezzate tatticamente e tecnicamente per la vittoria finale del campionato. Un’ora di gioco dove a dividere le due squadre ci si è messo solo un rigore nel primo tempo, prima parato dalla nostra Engy e poi fatto ribattere e realizzato, stavolta con successo. Le nostre ragazze pagano la scarsa vena realizzativa e all’ora di gioco, dopo un surreale gol subito da un lancio lungo da centrocampo, cedono di schianto prendendone altri quattro negli ultimi 25 minuti di gioco.

«La crescita continua ad essere evidente, abbiamo giocato alla pari per un’ora contro, a mio avviso, la miglior compagine del campionato. Dispiace per il crollo dell’ultima mezz’ora, che analizzeremo in settimana preparando la trasferta di Jesi, mentre attendiamo il ritorno delle infortunate» queste le parole di Mister Zacconi. Il prossimo impegno infatti, sarà sabato sera ospiti della Jesina, per l’ultima del girone di andata prima della pausa.

Avanti Ancona Respect!

Calcio, Eccellenza Marche: il Montefano impatta a Servigliano

Di Piermarino Simonetti:

Una partita molto difficile, controllata, quasi vinta ad un certo punto, e poi pareggiata.
Gente indomita e di valore da queste parti già dai tempi di Plinio il Vecchio, che l’annovera fra le popolazioni romane. Infatti la gara ha avuto come principale fulcro, lo spirito indomito di una squadra dotata di buoni elementi che la classifica del Campionato non rispecchia in pieno la qualità. Del resto lo dice anche mister Lattanzi che bisogna temere le ultime come le prime della classifica. E così è stato per quasi tutto l’incontro. Da parte Viola, la gara stava andando come da copione, immagino, per gran arte dei 90′. Considerata la superficie di gioco i precisa e ballerina, la voglia di punti del San Marco, la pericolosità di certi attaccanti, per 80′ minuti Mo Stefano ha co trollato gli avversari senza timore alcuno quasi per il portiere Rocchi. A parte una sua uscita volante con i piedi, dopo il vantaggio Viola, per la rete mirabolante di Latini da tre quarti campo, con il pallone lanciato anche alla benevolenza del vento, la porta montefanese non non aveva corso tra di pericoli. Il goal del lungo attaccante stava a mettere nero su bianco una buona prestazione dei Viola. Il Montefano con qualche sofferenza a meta campo, aveva contenuta l’animosità degli avversari con intelligenza. Anche le azioni di dribbling di Gesué e le spinte dell’esperienza rapace di Galli, non avevano sortito gran che.
Ma tutta la partita è stata guidata dalla forza guascona dell’allenatore Morreale e di parte del suo team, che l’ha seguito nella postazione per la stampa a causa della sua squalifica. Dal comodo trespolo ad passo dal campo, dove stavo anch’io, ha sempre incitato e urlato contro la sfortuna della propria squadra. Neanche un secondo della partita è stato senza il tipico gergo universale degli allenatori di pallone, e devo sottolineare, privo degli insulti agli avversari. Un ritmo incalzante trasmesso alla sua sua squadra. Quando ad un certo punto sembrava che il San Marco stesse tirando un po’ i remi in barca, dopo il goal subito, con gli incitamenti di Morreale e di un suo collaborate in particolare, la squadra ha ricominciato a fare pressione. Nessuno di loro si è distolto da quanto stava avvenendo in campo, nemmeno dal passaggio sul viottolo di fianco alla recinzione, di una bella donna in abbigliamento sportivo molto attillato.
Il goal del pareggio è avvenuto per merito dei soliti Gesuè e Galli: il primo si è liberato per un cross in area, il secondo ha saputo sfruttare appieno il pallone sfuggito alla difesa Viola, mentre l’attaccante avversario stava a un metro da Rocchi. Eppure il centrocampo Viola era stato rinforzato per contenere il prevedibile ritorno finale dei padroni di casa. Ma certe disattenzioni sui piedi degli attaccanti rapaci si pagano care.
Conto della giornata calcistica, che a causa del pareggio dell’Anconitana con la Vigor Senigallia, la partita di domenica proprio contro i dorici, che assumerà quell’aspetto agonistico volanti per i Viola di buone prestazioni.
Intanto il Presidente Bonacci, in una pausa della partita, è sembrato fare lo stesso gesto della figura scolpita da Bernini sulla sua fontana di piazza Navono: si nasconde il viso dietro il braccio, per non vedere a chiesa progettata del Borromini che le è davanti.

SERVIGLIANO – MONTEFANO 1-1

SERVIGLIANO: Testa, Pompei, Mallus, Aliffi, Iuvalè, Mancini (71′ Tracanna), Gesuè, Paglialunga (63′ Sanci), Frinconi (87′ Paolucci), Censori, Galli. All. Morreale.

MONTEFANO: Rocchi, Galassi, Lapi, Moschetta, Pigini, Gigli, Carotti (68′ Palmucci), Sopranzetti, Bonacci (82′ Cingolani), Mastronunzio, Latini (88′ Pucci). All. Lattanzi.

Arbitro: Skura di Jesi.

Assistenti: Bilò di Ancona, Pascoli di Macerata.

Goal: 54′ Latini, 82′ Galli.

Calcio, Eccellenza Marche: i due splendidi goals di Giambuzzi e Magnanelli non bastano all’Anconitana per avere la meglio su una Vigor in netta ripresa 

Di Massimiliano Serenelli:

È stata probabilmente una delle partite più belle di questo campionato, dal punto di vista dell’intensità e delle occasioni da goal disputata da due compagini che meriterebbero entrambe  palcoscenici diversi da quello di un torneo regionale.  La Vigor orfana di Pesaresi presenta un Lazzari in gran spolvero che prende sempre di più le misure a questa competizione e un D’Errico che, col suo pallonetto e l’assist per Piergallini, merita indubbiamente il titolo di MVP della giornata.  Marino risponde con Giambuzzi, finalmente schierato dal primo minuto, che lo ripaga con un goal strepitoso effettuato con un movimento da insegnare alle scuole calcio ma, siccome “la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo”, l’attaccante argentino, già in difficoltà prima della rete, deve lasciare anzitempo il terreno di giuoco per un risentimento muscolare sperando che non pregiudichi la sua presenza nella trasferta di Macerata contro il Montefano.  E’ interessante constatare come l’Anconitana subisca puntualmente goals da giocatori under “leggermente” più forti di quelli dorici,  o che  la scorsa stagione vestivano la maglia biancorossa, segnale inequivocabile della confusione che ha purtroppo regnato  nello staff sia durante il mercato estivo, che nella finestra invernale quando non arrivarono nella Dorica rinforzi degni di una società che puntava ad una vittoria del campionato abbastanza agevole.  Ma è ancora più interessante il fatto che Umberto Marino sia stato richiamato a rapporto dai vertici societari, nei “meandri” per un summit durato tre quarti d’ora circa dovuto, oltre al risultato mancato, ad una diattriba col Team Manager Damiano Morra dopo il pareggio di Magnarelli.

La partita sembra essersi messa in discesa per i dorici già dal 15′ quando Giambuzzi, raccogliendo una respinta di Sassaroli, colpisce di collo pieno al volo e insacca alla destra di Tavoni che qualche minuto dopo manda in angolo una botta di Trombetta dai trentacinque metri.

Il secondo goal dei padroni di casa non arriva e la Vigor prende coraggio così, prima Sassaroli impegna Battistini e poi al 37′ perviene al pareggio con D’Errico che riceve un assist da Lazzari e batte Battistini sempre con un tiro al volo.

Vigor che in apertura di ripresa passa addirittura in vantaggio con l’ex Piergallini che riceve un assist sempre di Lazzari, stavolta di tacco.

Passano solo due minuti e Magnanelli riceve un passaggio millimetrico di Bartolini e batte Tavoni. Magnanelli ancora protagonista al 22′ che ben servito da Ambrosini non inquadra di poco lo specchio della porta

Al 84′ Liccardi, subentrato a Fiore, lanciato da Mansour, colpisce il palo con il portiere rossoblu praticamente battuto.

Marino, a fine partita, elogia gli avversari ma secondo noi continua a lanciare messaggi, ormai abbastanza chiari, perchè è evidente che non ha una corazzata alla sua guida, checchè ne dica il presedente con le sue filastrocche ogni lunedì sera.

Riuscirà il tecnico napoletano ad avere la conferma della fiducia e sedere in panchina domenica prossima ?

Continuerà il presidente ad affermare che l’anconitana abbia una rosa così nettamente superiore a quelle delle altre squadre?

Vigor Senigallia: Tavoni Savelli Rotondo MagiGalluzzo Morganti Vitali Nacciariti (Tomba al 82′) Sassaroli (Siena al 62′) Piergallini (Cinotti al 62′) D’Errico (Guerra al 76′) Lazzari. All. Clementi.

Anconitana: Battistini Pierdomenico Bartolini Visciano (Basualdo al 62′) Micucci Trombetta Fiore ( Liccardi al 67′) Magnanelli Giambuzzi (Cameruccio al 37’) Mansour Ambrosini. All. Marino.

Arbitro: Abdelali Sabbouh sezione di Fermo.

Marcatori: Gianbuzzi 15’, D’Errico 37’, Piergallini 49′, Magnanelli 51’’st.

Note: Spettatori 1300 circa. Angoli: 9 a 0 per l’Anconitana. Ammoniti: Sassaroli, Tomba. Recupero 0+3.

Calcio amrcord: la squadra Primavera della Fiorentina 1983 – ’84

La squadra Primavera della Fiorentina 1983 – ’84 è allenata da Arrigo Sacchi: è composta dal portiere Marco Landucci, coppia centrale difensiva è Balli – Cardelli . Terzino destro Sandro Vignini (che giocherà nella Lucchese di Orrico). A sinistra , quando non è in prima squadra, c’è Stefano Carobbi : “Ma mi dava anche il numero 4”. In quel caso come terzino sinistro viene schierato Del Monte. Ma della rosa fa anche parte Amedeo Carboni.


In mezzo al campo c’è Riccardo Malusci , cromosomi viola (anche se si riveleranno più fortunati quelli del fratello Alberto). Un altro nell’orbita della prima squadra è Mario Bortolazzi , il metronomo. Che è lo specialista dei calci piazzati. Ma Sacchi impiega spesso Michele Pennelli. Il numero 7 tocca a Roberto Labardi, detto Labardino ( che ha sedici anni), l’11 a Rosati con Giovanni Ceccarini centravanti.
Lo schema è il 4-4-2 , of course.
Come se vedessero il calcio per la prima volta. E non solo quello. Qualcuno inizia a divertirsi anche in allenamento. A capire che il risultato della domenica è solo conseguenza del lavoro settimanale. E infatti c’è tanta gente a vedere quella Fiorentina.
E poi le trasferte. “Non ho mai sentito il mister dire: Attenti oggi giochiamo fuori casa, è un campo difficile . Noi giocavamo sempre allo stesso modo: per vincere. Gli altri dovevano adeguarsi a noi”.
Giovedì 17 dicembre 1983: partitella tra la prima squadra e la Primavera. Dopo soli ventidue minuti, De Sisti sospende l’incontro con la scusa del campo pesante. In realtà i titolari, cioè Antognoni , Oriali, Pecci, Massaro e soci, non riescono neanche a uscire dalla metà campo: i ragazzi di Sacchi vanno a velocità doppia, spuntano dappertutto. Alla stregua di una muta di cani. Passarella rincorre Sacchi per fargli i complimenti.

Calcio Amarcord: Vittorio Caporale

Vittorio Caporale crebbe nelle giovanili dell’Udinese, dalle quali venne poi promosso in prima squadra nella stagione 1967-1968. Giocò con i friulani per quattro anni in Serie C, gli ultimi tre campionati da titolare. Più volte arrivò ad un passo dal salutare Udine per passare a squadre che gli avrebbero fatto spiccare il volo, ma nessuna delle trattative andò mai in porto. Proprio per questo motivo, il difensore, si affacciò sul palcoscenico della Serie A solo a ventisei anni, quando il Bologna decise di comprarlo.

Ca porale arrivò all’ombra delle Due Torri nel campionato 1971-72, sulle orme del suo ex compagno di squadra e di difesa in bianconero Adriano Fedele. A differenza sua, Vittorio non si impose subito come titolare nella massima serie, non avrebbe mai pensato che Franco Battisodo potesse strappargli il posto. Per quella prima stagione in rossoblù venne definito “riserva di lusso” , ma per lui non era nient’altro che una riserva qualunque. Non gli andava proprio giù l’idea di dover aspettare qualche infortunio o squalifica di un compagno per poter giocare. Ma anche l’ipotesi di ottenere un posto da titolare in serie B gli stava stretta. Veniva spesso accusato di mancanza di temperamento, secondo il giocatore la meccanica e l’esperienza erano i suoi punti deboli, ma per migliorare sensibilmente bisognava giocare con continuità.

La pazienza ripaga sempre e il suo momento arrivò la stagione successiva; 24 presenze in campionato e 9 in Coppa Italia. Il suo senso della posizione e la sua capacità di fare il punto di raccordo tra difesa e centrocampo facevano di lui il classico Libero, ma nel Bologna fu impiegato in diversi ruoli di difesa. In realtà non riuscì mai ad affermarsi definitivamente. Soprattutto perché l’allenatore dell’epoca, Bruno Pesaola, non riusciva a trovargli una fissa sistemazione. Tuttavia, Caporale diede un ottimo contributo alla causa del Bfc: per lui diverse presenze nella vittoria in Coppa Italia nel 1973-74, nel Torneo Anglo-Italiano del 1973, e in Coppa Mitropa (a quei tempi ancora competizioni di un certo spessore, nelle quali partecipavano squadre di ottimo livello: quell’anno il Newcastle – che affrontò il Bologna – e il Manchester United di Bobby Charlton nell’Anglo Italiano; la Dinamo Zagabria in Mitropa).

Ma il rapporto con Pesaola peggiorò e le sue presenze in campo andarono sempre in calando, fino ad arrivare alla cessione dell’estate 1975.

Era il 10 luglio 1975 quando arrivò a Torino, insieme al compagno Eraldo Pecci, in cambio di Angelo Cereser. Partì subito bene, come jolly difensivo pronto a subentrare ai titolari; esordì alla seconda giornata di campionato da titolare in Torino-Perugia (3-0). Disputò una gara esemplare sia in fase difensiva che offensiva e da allora fu sempre titolare tranne in occasione della ventiduesima giornata quando fu costretto a fermarsi per via di una distorsione al ginocchio. A fine stagione il Torino divenne Campione d’Italia 1975-1976 e lui fu uno dei protagonisti. Per tre stagioni fu il simbolo di una difesa concreta e vincente con un compagno perfetto come Mozzini. In tutto 95 presenze, 81 delle quali in campionato, per tre stagioni memorabili partite con quello scudetto che tutti rimpiangono. All’inizio sostituì Santin, nessuno più gli tolse il posto fino a quando nell’estate del ’78 venne ceduto al Napoli. Ma per tutti è rimasto il vero ‘kaiser’ di Torino

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