Volley, LVF: la MEGABOX Vallefoglia, GIOCHERÀ AD URBINO IN ATTESA DEL PALADIONIGI

La Megabox Vallefoglia è stata ammessa al campionato di serie A1 2021/22, al via dal prossimo ottobre (9-10 ottobre). Aspettando la comunicazione del calendario, la società pesarese ha dovuto fare i conti con gli indispensabili lavori di adeguamento del PalaDionigi di Montecchio, che per altezza del soffitto e capienza non sono in regola con i requisiti richiesti per la massima serie. In attesa che l’impianto venga messo a norma, la società biancoverde ha scelto Urbino quale sede principale delle proprie partite per la prossima stagione.

“Abbiamo preso atto del fatto che i lavori all’interno del palasport non potessero essere rimandati – spiega il presidente della Megabox Ivano Angeli e quindi ci siamo mossi di conseguenza, cercando una sede temporanea nella quale disputare le partite in attesa di tornare nella nostra casa, cioè il PalaDionigi. Urbino è una città importante, appassionata di pallavolo, e l’impianto è perfetto per le nostre esigenze. Ci piaceva restare nell’entroterra, abbiamo trovato grande disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale e riteniamo di poter ravvivare nella città di Urbino la passione per il volley che, anni fa, ha visto la allora Robur Tiboni disputare diverse stagioni in massima serie e vincere anche una Cev Cup. Siamo convinti che il nostro pubblico non ci abbandonerà e che potremo attirarne dell’altro, in una città dove il nostro sport ha vissuto giorni bellissimi”.

Il raduno e l’inizio della preparazione sono previsti per lunedì 9 agosto.

Tiro con l’arco, Tokyo 2020: Mauro Nespoli è d’argento. L’Italia per la prima volta chiude i Giochi con 2 medaglie

E’ stata un’altra giornata che rimarrà impressa negli annali. Mauro Nespoli conquista l’argento dopo una finale tesissima vinta dal turco Mete Gazoz al quinto set per 6-4. Per la prima volta l’Italia chiude i Giochi con due podi individuali.

TOKYO – Un altro risultato storico per il tiro con l’arco italiano. Dopo il bronzo di Lucilla Boari, prima medaglia al femminile delle frecce azzurre ai Giochi, è arrivato anche l’argento individuale dell’olimpionico Mauro Nespoli che, pur essendo stato superato in finale dal turco Mete Gazoz al quinto set per 6-4, porta all’Italia un risultato mai raggiunto prima: non era mai accaduto che venissero vinte due medaglie nella stessa edizione dei Giochi. Così, i podi olimpici del tiro con l’arco italiano vanno a impreziosire una bacheca già di altissimo livello. Ai bronzi di Giancarlo Ferrari di Montreal ’76 e Monaco ’80, al bronzo a squadre di Atlanta ’96, all’argento a squadre di Sydney 2000, all’oro individuale di Marco Galiazzo ad Atene 2004, all’argento a squadre di Pechino 2008 e all’oro a squadre di Londra 2012, dopo il 4° posto delle azzurre a Rio 2016, l’Italia torna ad essere vincente con il bronzo di Lucilla Boari e l’argento di Mauro Nespoli. A mettersi al collo l’ultima medaglia in ordine cronologico è l’aviere azzurro, che rende il suo palmares ancora più strabiliante con la terza medaglia in 4 edizioni dei Giochi. Un risultato che però non ha ancora placato la sua voglia di vincere: “Dopo l’argento a squadre di Pechino, l’oro a squadre di Londra e l’uscita di scena allo spareggio ai quarti di finale a Rio 2016, questo argento mi ripaga di tanto lavoro e mi sprona a guardare avanti con ancora maggior voglia di vincere. Ci dividono solo 3 anni da Parigi 2024 e io voglio esserci e giocarmi l’ennesima possibilità di podio”, ha detto l’aviere azzurro ricordando i suoi 24 anni di tiro con l’arco, da quando era un piccolo arciere della società Dlf Voghera, a quando è diventato un campione affermato in forza all’Aeronautica Militare.

LA GARA
Per quanto riguarda il suo percorso di gara, quella odierna è stata una cavalcata travolgente fin dal primo match del mattino, ma che era cominciata lo scorso martedì, quando aveva superato ai 32esimi Ravnikar (Slo) 6-0 e ai 16esimi Gankin (Kaz) 6-2. Oggi è stato il primo ad andare sulla linea di tiro alle 9,00 del mattino, dopo una nottata non proprio tranquilla. Agli ottavi aveva di fronte il brasiliano Marcus D’Almeida, che ha superato con grande decisione, vincendo il match con un netto 6-0, tirando 9 frecce tutte nel giallo. Questi i parziali: 29-28, 28-26, 29-25. Ai quarti di finale il suo sfidante è stato il tedesco Florian Unruh che, dopo aver eliminato mercoledì il giovane sudcoreano Kim, n.1 in ranking, ha avuto la meglio sul canadese Crispin Duenas per 6-2. Nel match del pomeriggio con Unruh Mauro Nespoli è rientrato dentro la sua bolla vincente. Con il suo arco da 62 libbre, il più alto di tutti gli arcieri in gara, si è portato a casa l’accesso alla semifinale vincendo 6-4, costruendo la vittoria freccia dopo freccia, con i seguenti parziali: 28-28, 26-29, 29-28, 28-26 e 27-27.
Poi è arrivata la semifinale con il giovane ma già vincente cinese di Taipei, Tang Chih-Chun: anche qui l’azzurro ha fatto valere la sua esperienza portandosi a casa l’accesso per la finalissima con una prova di grande costanza e precisione. Nespoli ha concesso all’asiatico, che aveva battuto in precedenza 6-4 il campione del mondo sudcoreano Kim Woojin, solamente il secondo set: l’azzurro si è imposto 6-2 con i parziali 29-27, 28-30, 28-27 e il decisivo 29-28.

LA FINALE
Infine, dopo questo turbinio di emozioni, è arrivato il momento del match decisivo. Quella con il 22enne turco Mete Gazoz è stata una vera e propria battaglia di nervi, giocata freccia su freccia. L’atleta turco era arrivato in finale forte della vittoria ai quarti sul n.1 al mondo Brady Ellison (Usa), che veniva dato come favorito, ha poi battuto 7-3 in semifinale l’atleta di casa Furokawa, che ha poi vinto il bronzo con Tang per 7-3. La sfrontatezza di Gazoz e la sua capacità di mantenere fiducia in se stesso anche nei momenti di massima pressione, grazie anche all’esperienza olimpica già maturata a Rio 2016, gli hanno permesso di tenere testa a un Nespoli mai rinunciatario. L’azzurro si è portato avanti sul 2-0 vincendo il primo set 29-26. Nella seconda volée Mauro potrebbe portarsi sul 4-0, gli servirebbe un 10 all’ultima freccia per riuscirci, invece arriva il 9 che gli fa pareggiare il set 28-28: si va sul 3-1 e Gazoz riprende subito fiducia stringendo la sua rosata. Nel terzo set arriva il primo 8 di Nespoli, che permette al turco di pareggiare: si va sul 3-3 col parziale di 26-27 e si resta in parità, sul 4-4, dopo la quarta frazione di gioco che si conclude 29-29. Nel quinto e decisivo set al 9 di Gazoz arriva in risposta un 8 di Nespoli che l’atleta turco sfrutta subito con due 10 per andare a chiudere il match sul 6-4.
Una sconfitta che tale non è, perché quell’argento sul petto di Mauro Nespoli brilla che è una bellezza e premia un atleta e un uomo che è arrivato in cima al mondo per la terza volta nella manifestazione sportiva più importante al mondo con il lavoro e il sacrificio che solo i grandi campioni conoscono.

Mauro Nespoli in conferenza stampa:

“Un grande risultato per l’Italia, considerando che oltre all’argento era arrivato anche il bronzo di Lucilla Boari: “Sono veramente felice di aver vinto l’argento, perché non sento di aver perso l’oro. Il livello è stato sempre più alto di scontro in scontro e sono soddisfatto di come ho gestito la tensione. Per questo mi faccio i complimenti da solo per quello che sono riuscito a fare”. Alla domanda se aveva sognato la medaglia, Nespoli parla anche di come ha gestito la “notte prima degli esami”. “Non ho sognato, a dir la verità ho dormito piuttosto male, mi sono svegliato tante volte perché avevo il pensiero di non sentire la sveglia e perdere il pullmann delle 7. Ero in gara nel primo match, quello delle ore 9,00 e questo pensiero non mi ha permesso di riposare bene. Qui il sole sorge preso e in pratica dalle 4,30 del mattino ha atteso il suono della sveglia…”.

Che soddisfazione è per un atleta come te raggiungere questo risultato?

“Abbiamo lavorato tantissimo per raggiungere questa medaglia. Ho avuto fiducia nel mio tiro e ho saputo rimettere in piedi una situazione complicata. Nonostante fosse la mia quarta partecipazione l’inizio non è stato buono, né in qualifica, né nella gara a squadre miste. Sono stato tradito dalle emozioni, ma poi sono riuscito a riprendere in mano la situazione e a scendere in campo nell’individuale tornando ai miei livelli”.
In un periodo storico contraddistinto dal Covid e da tante difficoltà, cosa può trasmettere alle persone uno sport come il tiro con l’arco? “Quello che stiamo vivendo è un periodo difficile per tutti: per persone vivono mille difficoltà e in molti sono poco propensi ormai a seguire le regole. Da questo punto di vista il nostro è uno sport che ha regole per la sicurezza e regole che permettono di renderlo anche bello da vedere. Lo sport in generale ti forma e ti insegna a rispettare le regole. In special modo una disciplina come la nostra. Come dice la parola stessa, la disciplina del tiro con l’arco credo che sia fantastica per imparare a gestire le restrizioni e per proiettarci a riprendere una vita normale”.

Pallanuoto, Tokyo 2020: il Settebello, già qualificato, batte il Giappone

Italia-Giappone 16-8

Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Luongo 1, Figlioli 3 (1 rig.), Presciutti, Velotto, Renzuto Iodice 1 (rig.), Echenique 1, Figari 2, Bodegas 3, Aicardi 2, Dolce 2 (1 rig.). All. Campagna

Giappone. Tanamura, Adachi 1, Koppu, Shiga 1, Yoshida, Suzuki 1, Shimizu, Takata 1, Arai 1, Inaba 3 (2 rig.), Okawa (C), Araki. All. Omoto

Arbitri Ivanovski (Mne) e Peris (Cro).

Note: parziali 5-0, 3-3, 3-1, 5-4. Superiorità numeriche: Italia 7/9 + 3 rigori realizzati e Giappone 4/10 + 3 rigori, di cui due realizzati e uno parato da Del Lungo su Arai nel primo tempo sul risultato di 2-0. Usciti per limite di falli Presciutti (Italia) e Arai (Giappone) nel quarto tempo.

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TOKYO – Con la terza vittoria in quattro partite l’Italia, già qualificata ai quarti di finale, resta al comando della classifica del gruppo A insieme alla Grecia. Giappone battutto 16-8. Sul tabellino anche il gol di Francesco Di Fulvio che raggiunge le 200 partite con la calottina della Nazionale. Sette punti per i campioni del mondo e bronzo olimpico a Rio 2016 che lunedì 2 agosto alle 3.00 italiane affrontano l’Ungheria nella gara conclusiva della fase a gironi. I campioni d’Europa, dopo la sconfitta all’esordio con la Grecia, hanno ottenuto tre vittorie consecutive rilanciandosi al terzo posto; l’ultima con gli Stati Uniti per 11-8 spinti dalla tripletta di Manhercz.

Il Giappone è tra le squadre nazionali più titolate del continente asiatico, avendo conquistato per quattro volte l’oro ai Giochi Asiatici ed essendo salito sul podio 13 volte su 14 partecipazioni alla manifestazione. Il miglior risultato olimpico è il quarto posto nel torneo del 1932, cui però presero parte solo cinque squadre.

Il primo gol è di Matteo Aicardi, da posizione centrale, dopo 2’15”. Raddoppia Bodegas al terzo minuto, poi Presciutti commette fallo da rigore e Del Lungo ipnotizza Aarai. Inizia in discesa il quarto impegno dei campioni del mondo di Alessandro Campagna, che per la terza volta lascia in tribuna il secondo portiere Nicosia (impiegato invece nel terzo e quarto tempo con il Sud Africa). Pressing asfissiante dei giapponesi, molto veloci, ma l’Italia risponde alzando subito il ritmo. Di Fulvio che festeggia le 200 calottine azzurre, capitan Figlioli dai cinque metri e Bodegas con l’uomo in più blindano il primo tempo sul 5-0. Inaba, difensore del Quinto, realizza il primo gol nipponico dopo 9’07” di gioco in extra player. In questo seconto tempo la squadra di Omoto arriva alla conclusione con maggiore facilità ma il Settebello si mantiene comunque a distanza di sicurezza. Sul 7-1 Takata sorprende la difesa con un tiro al volo da destra, sull’8-2 Arai segna ancora in superiorità numerica. Figlioli fa 9-3 in avvio di terzo periodo, Shiga va via in controfuga per il quarto gol dei padroni di casa e Figari, due volte campione del mondo e alla sua prima Olimpiade, e il capitano (tripletta) rimettono le cose a posto (11-4). Un po’ di rilassamento nel finale; Echenique, Velotto e Luongo aggiungono i propri nomi nel tabellino dei marcatori, Inaba fa tripletta realizzando il secondo e terzo rigore a favore dei giapponesi, Dolce segna il 16-7 su rigore (terzo anche per l’Italia) quando mancano due minuti da giocare.

Alessandro Campagna.
E’ stata una partita molto nuotata dove sicuramente ci siamo svegliati sul piano dell’attenzione e dei tempi di reazione, perché loro entrano e palleggiano molto velocemente. E’ stata una buona prestazione sotto questo punto di vista. Hanno disputato tutti un alto minutaggio, anche quelli che hanno giocato di meno le prime partite, per cui stiamo cercando di portare in condizione tutti i giocatori, perché da ora in poi si fal sul serio e abbiamo bisogno di tutti e 13. Dobbiamo essere più coesi e più in forna di quanto lo siamo stati fino adesso e non ho dubbi che questo accadrà”.

Alessandro Velotto.
“Fin qui siamo abbastanza soddisfatti. Non abbiamo iniziato bene. Con Grecia e Stati Uniti ci siamo fatti sorprendere, poi ci siamo ripresi anche sul piano del gioco. Questo ci è servito e ci servirà soprattutto con l’Ungheria e nel quarto di finale, chè sarà la partita crocevia del torneo. Intanto pensiamo all’Ungheria contro la quale ci giocheremo il primo posto nel girone con la Grecia”.

Michael Bodegas.

“Questa partita l’abbiamo iniziata bene. Era importante l’approccio, la chiusura in difesa e ce l’abbiamo messa tutta. Partita dopo partita aggiungiamo sempre qualcosa in più e l’aspetto positivo di oggi è la partenza. I tre gol segnati sono importanti per la fiducia personale ma alla fine è la vittoria della squadra che conta. il gruppo fa sempre la differenza e noi siamo un gruppo unito”.

Basket, LBF La statunitense Shae Kelley chiude il roster senior del Fila San Martino 2021/22

SAN MARTINO IN LIPARI – Il reparto straniere del Fila San Martino 2021/22 si completa con la statunitense Shae Kelley. La ventinovenne ala forte americana, 185 centimetri di altezza, è l’ultimo innesto della formazione giallonera che, sotto la guida del neo coach Lorenzo Serventi, si radunerà il prossimo 18 agosto per preparare la sua nona stagione consecutiva in serie A1 femminile.

Nata il 29 settembre 1991 a Denver, in Colorado, Kelley esce dal College di Minnesota nel 2015 (quasi 18 punti e 10 rimbalzi di media nella stagione da senior), venendo selezionata con il numero 35 al draft WNBA. Resta proprio nel Minnesota, in maglia Lynx, anche se la sua avventura dura solo per la stagione da rookie.

Si trasferisce dunque in Europa, prima in Polonia al Torun, e poi in Spagna al Club Universitario de Ferrol. Dopo una breve esperienza in Porto Rico a Morovis, nella stagione 2016/17 è in Israele all’Hapoel Rishon LeZion, dove in 18 partite fa registrare medie di 20.8 punti e 10.7 rimbalzi. Proprio in Israele trova la sua dimensione: l’anno successivo è al Ramat HaSharon(19.6 punti e 10.4 rimbalzi a gara), mentre nel 2018/19 passa all’Elitzur Holon (20.3+11.9), con cui arriverà fino alla semifinale per il titolo.

Segue una rapidissima parentesi in Romania allo Sfantu Gheorghe, ma in realtà la stagione 2019/20 la vede protagonista in Francia. Con la maglia del Flammes Carolo, dove è compagna anche di Giorgia Sottana, Kelley viaggia a 8.8 punti (64% da due) e 5.2 rimbalzi in campionato, mentre in Eurocup fa registrare 11.2 punti e 5.1 rimbalzi. Nella scorsa stagione invece torna in Israele, di nuovo a Holon. Anche in questo caso la squadra arriva fino in semifinale, grazie anche al suo ottimo contributo da 18.3 punti e 10.6 rimbalzi a gara.

Kelley, a cui vanno un benvenuto fra le Lupe e un grande in bocca al lupo, completa dunque il quadro delle senior del Fila 2021/22: insieme a lei faranno parte del roster le già annunciate Amanda Kantzy, Francesca Russo, Chelsea Mitchell, Ilaria Milazzo, Silvia Pastrello, Marcella Filippi e Giulia Ianezic. Il gruppo conterà poi sul prezioso supporto delle giovani, molte delle quali già lo scorso anno gravitavano nel giro della prima squadra.

Volley, Tokyo 2020: azzurre sconfitte dalla Cina

ITALIA-CINA: 0-3 (21-25, 20-25, 24-26)

Italia: Malinov 1, Egonu 18, Danesi 8, Fahr 5, Pietrini 14, Bosetti 7, De Gennaro (L). Sylla, Orro, Sorokaite, Chirichella 2. Ne: Folie. All: Mazzanti
Cina: Yuan X. 5, Gong X. 9, Wang Y. 6, Zhang C. 12, Yao D. 2, Li Y. 15, Wang M. (L). Ne: Ding X., Yan N., Zhu Ting, Liu Xiaoton, Liu Yanhan. All: Lang Ping.
Arbitri: Muranaka (JPN), Makshanov (RUS)
Durata set: 26’, 26’, 33’
Italia: a 3 bs 14 mv 9 et 15
Cina: a 2 bs 2 mv 10 et 10

TOKYO – Prima sconfitta per la Nazionale Femminile in questo torneo olimpico. Oggi le ragazze di Davide Mazzanti sono state sconfitte 3-0 (25-21, 25-20, 26-24) dalla Cina. Gara molto complicata per le azzurre che non sono mai riuscite ad esprimersi sui livelli delle ultime prestazioni. In sostanza Egonu e le sue compagne hanno conosciuto una giornata no nella quale non sono mai riuscite a entrare in partita eccezion fatta nel terzo set quando sembravano poter avere una reazione che però si è esaurita proprio nel finale cedendo ai vantaggi. Il risultato negativo di questa sera a questo punto rimanda all’ultima giornata i verdetti definitivi in vista dei quarti di finale in programma il 4 agosto. L’Italia chiuderà la sua fase preliminare con il match contro gli Stati Uniti luned& igrave; 2 agosto alle ore 11.05 locali (le 4.05 nella notte italiana).
Mazzanti si è affidato al consueto schieramento che prevede la diagonale Malinov-Egonu, Danesi e Fahr le centrali, Bosetti e Pietrini i martelli e naturalmente De Gennaro libero.
La Cina, scesa in campo con la consapevolezza di essere già eliminata prima ancora di giocare, è stata schierata con Yao in palleggio, Gong opposto, Yuan e Wang centrali, Zhang e Li schiacciatrici, Wang libero.

Il primo set è stato molto equilibrato con le cinesi che per la verità hanno un po’ sorpreso le azzurre apparse meno efficaci del solito nel trovare le giuste soluzioni d’attacco penalizzate da una ricezione non proprio esemplare. Alla fine dunque a spuntarla sono state le cinesi con il punteggio di 25-21.
Nel secondo set la situazione è rimasta sostanzialmente invariata con le cinesi sempre in grado di gestire la situazione. Mazzanti, così come nel primo set, ha provato a cambiare qualche giocatrice ma in sostanza non è mai riuscito a ricevere dalle sue ragazze la reazione che cercava. Ciò che ne è scaturito è stato un 25-20 senza troppi appelli e il conseguente 2-0.

Terzo set che in avvio ha visto ancora le azzurre in confusione anche se con il passare dei minuti finalmente è arrivata la reazione che sembrava poter riaprire il match. Nel finale però le ragazze di Lang Ping hanno piazzato l’allungo decisivo e il 26-24 che ha decretato il 3-0 conclusivo. L

DAVIDE MAZZANTI: “È stata una partita in cui non siamo mai riusciti a cambiare ritmo, avevamo sempre il cambio palla difficile. Nella prima parte della gara abbiamo avuto troppa fretta, soprattutto quando loro ci hanno messo in difficoltà in ricezione. Il dispiacere più grande è proprio quello non essere riusciti a invertire l’inerzia del gioco, solo a tratti qualcosa è cambiato nel terzo set, ma abbiamo sprecato nel momento clou e così la partita ci è sfuggita definitivamente. Loro sono state brave a sfruttare i tanti nostri errori. Sapevamo, comunque, che questo era un girone tosto e adesso ci aspetta una sfida molto impegnativa contro gli Stati Uniti”.

CATERINA BOSETTI:

“Non siamo mai entrate in partita, all’inizio abbiamo avuto tante difficoltà con il cambio palla. Nel corso della gara lo abbiamo un po’ sistemato, ma poi è mancato altro e non siamo più state in grado di riaprire il match. Rispetto alle altre squadre la Cina ci ha aggredito forte in battuta e questo ha penalizzato il ritmo del cambio palla, che per noi è molto importante. Senza questo abbiamo fatto fatica a ingranare, mentre l’unica cosa che ha funzionato è stato il muro-difesa”.
CRISTINA CHIRICHELLA:

“Dobbiamo dare molto merito a loro perché ci hanno messo in grande difficoltà, sfruttando molto bene il servizio. Abbiamo commesso tanti errori che potevamo evitare, non dovrà più accadere nelle prossime gare. Quella di oggi è una brutta sconfitta, ma bisogna cercare di farne tesoro per migliorare nel corso del torneo. Gli Stati Uniti sono squadra forte con giocatrici di alto livello e mettono in campo un gioco molto veloce. La cosa più importante, però, è esprimere la nostra pallavolo, perché siamo capaci di far molto meglio rispetto al match di oggi”.

Calcio, LNP mercato: il Fabriano ingaggia Thioune

FABRIANO – La Ristopro Janus Fabriano è lieta di comunicare l’ingaggio di Elhadji Thioune scorsa stagione; il senegalese va ad occupare l’ottavo slot del roster di coach Pansa. , in forza alla Stella Azzurra la Centro di 208 centimetri, nato a Dakar il 14 Luglio 2001, Elhadji comincia la sua carriera da cestista nelle fila della Seed Academy, squadra locale, dal 2014 al 2016, salvo poi ricevere la chiamata prestigiosa della Leonessa Brescia. Il suo percorso in Lombardia è suddiviso tra U18 e Serie C, con la canotta della Virtus Brescia: quattro anni in cui il ragazzo accresce minutaggio e prest azioni, arrivando a 9.4 punti a partita nell’annata 2019/20, che gli valgono la chiamata di un’altra importante società come la Stella Azzurra, molto attaccata alla crescita dei giovani. Nella capitale Elhadji può giocare la Serie A2 a soli vent’anni, accu mulando esperienza nel secondo campionato nazionale: 1.91 punti in 14.48 minuti nella prima fase e 4.5 punti, 5 rimbalzi in 16 minuti nella seconda fase. Le sue prime parole da giocatore biancoblu:

“Sono contento di questa mia scelta. Ringrazio la società esperienza mi aiuterà per la mia crescita come giocatore. per questa opportunità e credo che questa”

La società augura ad Elhadji il meglio per questa nuova avventura a Fabriano, con la speranza di portare a termine tutti gli obbiettivi prefissati.

Calcio, giovanile: l’Ancona – Matelica pesca dal Sassuolo. Per l’Under 17 arriva Fabiani

MATELICA – Dal Sassuolo arriva in biancorosso il sedicenne filottranese Matteo Fabiani: vestirà la maglia dell’U17.
Classe 2005, Fabiani è stato selezionato due anni fa dal Settore Giovanile neroverde con il quale ha disputato le categorie U15 ed U16 nazionali.

Ragazzo serio e intelligente, centrale di difesa, piede destro, forte in marcatura e sull’uomo, Fabiani è dotato di buone capacità tecniche e di ottima fisicità visto il 1,85 m di altezza.

“Andiamo a rinforzare – lo ha salutato al suo arrivo il Direttore Tecnico del Settore Giovanile biancorosso Alberto Virgili – il concetto del progetto del Settore Giovanile fondato sul territorio facilitando l’arrivo nelle nostre squadre nazionali di giocatori, appunto del territorio, che nell’anno passato o nei precedenti hanno avuto la fortuna di essere selezionati da squadre professionistiche di Serie A e B. Diverse di queste, apprezzando la bontà, la coerenza e la territorialità del nostro progetto, nonostante questo momento di difficoltà in cui il Covid tiene un po’ tutto il movimento sotto scacco dal punto di vista delle scelte e della programmazione, ci hanno contattato dandoci fiducia ed iniziando con noi dei rapporti di collaborazione. Rapporti che sono importanti sia per noi, che ringraziamo della stima riscontrata, sia per i ragazzi che possono così fare un campionato nazionale a km zero, ritornando alla loro realtà familiare, cosa che per noi è grande motivo di vanto e d’orgoglio. Fabiani è il primo di questi ragazzi del territorio che arriveranno dalle squadre professionistiche, ma di certo non l’unico perché stiamo intessendo diversi rapporti importanti. Questo ci fa molto piacere e sposa in pieno il progetto rivolto alla città, alla provincia e alla regione che il Patron Mauro Canil ha illustrato già nella conferenza stampa di presentazione”.

Entusiasta Fabiani:

“Sono felice della mia scelta. Non vedo l’ora di vivere questa nuova esperienza che mi riavvicina a casa e mi dà grandi stimoli e motivazioni. Mi impegnerò sempre al massimo e spero di poter essere utile alla squadra”.

Volley, LVF: Fabris pronto a combattere contro i Governo per togliere la limitazione di ingresso nei palazzetti.

Giovedì incontrerà Vezzali

“Limitare al 25% la capienza degli impianti delle Società di Serie A Femminile di pallavolo significa distruggere ogni tentativo di ricostruzione dopo un biennio di assoluta emergenza”.

Così Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, esprime apertamente il suo dissenso rispetto a quanto emanato dal Governo relativamente alle discipline indoor in vista della prossima stagione sportiva.

“Dopo aver portato a termine Campionati di altissimo livello pur in piena emergenza sanitaria, con costi esorbitanti per le Società tra tamponi e sanificazioni e mancati incassi da botteghino e sponsorizzazioni, ci attendevamo provvedimenti che giustificassero l’uso del termine ‘ripartenza’. Applicare stringenti limitazioni alla nostra disciplina, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori, è un ulteriore stangata per chi investe tempo e risorse economiche nella pallavolo di vertice”.

“Siamo certamente disposti a definire insieme al Governo linee guida per l’accesso ai palazzetti, al fine di garantire lo svolgimento dei nostri Campionati in piena sicurezza e tutelare la salute degli spettatori – continua Fabris –, ma non possiamo certamente accettare un provvedimento così penalizzante, che pone in grave pericolo la sopravvivenza stessa delle Società di Serie A, impegnate a programmare, tra mille difficoltà, il proprio futuro”.

“Giovedì 5 agosto, insieme alle altre Leghe afferenti al Comitato 4.0, incontrerò il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, per manifestare tutte le nostre preoccupazioni e cercare di giungere a una soluzione migliorativa rispetto a quella attuale. Con una campagna vaccinale che progredisce con numeri confortanti riteniamo che il riempimento degli impianti fino al 50% della capienza sia una proposta legittima e condivisibile. Un punto di partenza imprescindibile per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, che anche nella stagione 2020/21 ha visto le squadre italiane trionfare a livello continentale”, chiude il Presidente di Lega.

Volley, Tokyo 2020 – Per gli azzurri ultimo impegno della prima fase con il Venezuela

Migliorano le condizioni di Giannelli, stabili quelle di Zaytsev

TOKYO – Archiviata la gara vinta con l’Iran che ha regalato il pass per i quarti di finale, la Nazionale maschile si prepara ad affrontare domani alle ore 9.25 italiane (le 16.25 locali) il Venezuela nell’ultima gara della fase preliminare del torneo olimpico. Gli uomini di Blengini stanno progressivamente migliorando le loro prestazioni dimostrando una crescita che fa ben sperare in vista dei prossimi impegni. La situazione dei due raggruppamenti continua a essere molto intricata con risultati a sorpresa che modificano costantemente le classifiche, nessuna squadra è infatti imbattuta.

Un solo precedente tra le due formazioni ai Giochi Olimpici: a Pechino 2008 vinsero gli azzurri con il punteggio di 3-0. In totale invece sono undici i precedenti con altrettante vittorie tricolori.

Risultati 30 luglio
Canada – Venezuela 3-0 (25-13, 25-22, 25-12)
Pool B: Brasile – USA 3-1 (30-32 25-23 25-21 25-20)
Pool A: Giappone – Polonia 0-3 (22-25 21-25 24-26)
Pool B: Argentina – Tunisia 3-2 (23-25 23-25 25-19 25-18 15-8)
Pool A: Italia – 3-1 (30-28, 25-21, 21-25, 25-21)
Pool B: ROC – Francia 1-3 (21-25 25-20 17-25 20-25)

Classifiche
Pool A: Polonia 3v (10p), Italia 3v (8p), Canada 2v (7p), Giappone 2v (6p), Iran 2v (5p), Venezuela 0v
Pool B: ROC 3v (9p), Brasile 3v (8p), Francia 2v (7p), USA 2v (6p), Argentina 2v (5p), Tunisia 0v (1p)

Formula
Dodici squadre partecipanti divise in due pool da 6. Le prime 4 di ciascuna pool si qualificano per i quarti di finale. La prima di una pool affronta la 4 dell’altra. Le seconde e le terze verranno accoppiate con un sorteggio.

Aggiornamento sulle condizioni fisiche di Ivan Zaytsev e Simone Giannelli

Si comunica che il capitano azzurro Ivan Zaytsev, infortunato al quarto dito della mano sinistra nella partita del 26 luglio con la Polonia, è stato immediatamente sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato un trauma capsulo-legamentoso dell’articolazione metacarpofalangea del quarto dito della mano sinistra escludendo fratture.

Per quanto riguarda invece Simone Giannelli, le sue condizioni, costantemente monitorate dallo staff sanitario, sono in continuo miglioramento.

Basket, B/F: il Basket Girls Ancona comferma lo Staff Tecnico

ANCONA – Dopo aver espletato in settimana le pratiche per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B, il Basket Girls Ancona comunica la conferma dello staff tecnico che sarà alla guida della prima squadra nella stagione sportiva 2021-2022. Coach Sandro Castorina, il suo primo assistente “Niki” Montanari, e il Preparatore Fisico, Nicolas Crucitti saranno dunque ancora al loro posto pronti per iniziare la terza avventura in biancorosso.
Conferme importanti per la Società dorica che intende dunque dare proseguimento all’eccellente lavoro svolto dal suo staff tecnico.