Lazio e Napoli, due successi in attesa dello scontro diretto,

Cittadella di misura ma tiene il passo. In vetta alla classifica vincono tutte: manita biancoceleste al Trento, il rigore di Gomes regala altri tre punti fondamentali alle azzurre

La 26ª giornata di Serie B ha regalato gol ed emozioni, soprattutto nella parte alta della classifica. Il successo di misura ma fondamentale del Napoli ha aperto questo turno: con l’1-0 conquistato in casa contro San Marino Academy, le azzurre hanno inanellato la sesta vittoria consecutiva (nonché ventesima stagionale). Non solo, hanno anche tenuto il passo delle Aquilotte di Catini che in questa domenica di campionato non hanno abbassato la guardia, anzi. Il match in trasferta contro il Trento – penultimo – è terminato con un rotondo 5-0 delle biancocelesti grazie alla doppietta di Condon e alle reti di Eriksen, Fuhlendorff e Palombi. La Lazio così ha potuto confermarsi in vetta alla classifica ed ora è a quota 66 punti. Ma è ancora tutto da decidere, soprattutto in vista dello scontro diretto tra prima e seconda di domenica prossima.

Tre punti importanti anche per il Cittadella, che segue Lazio e Napoli in classifica ed è distante appena 3 punti dalla capolista: alle venete contro il Ravenna è bastato l’1-0 firmato da Ferin per assicurarsi una vittoria che permette loro di restare in scia. Non solo, il Cittadella sarà anche inevitabilmente spettatore interessato del big match Lazio-Napoli del prossimo turno, quando avrà l’occasione di accorciare su una o entrambe le squadre in caso di vittoria contro l’Arezzo. Quarta in classifica, ma ben più staccata dal terzetto in vetta (-8 solo dal Cittadella), c’è sempre la Ternana che ha chiuso presto la pratica Chievo Verona in trasferta collezionando il 17° successo in questa Serie B. La vittoria delle neroverdi per 4-0 – in gol Lombardo, Tarantino, Corazzi e Labate – e quindi il ko delle gialloblù allo stesso tempo ha permesso anche all’Hellas Verona di staccare ulteriormente in classifica proprio le scaligere grazie all’1-0 firmato Rognoni in casa dell’Apulia Trani, sempre più ultimo con appena 7 punti in 26 giornate.

Lazio e Napoli, due successi in attesa dello scontro diretto, Cittadella di misura ma tiene il passo

Successo anche per il Cesena che ha giocato all’Orogel Stadium Dino Manuzzi il match contro il Genoa, vinto 2-0 grazie alle reti di Mak e Distefano. Lo scontro a distanza tra Sassari Torres e Tavagnacco, in lotta per il quartultimo posto, è andato alle sarde che grazie al 2-0 casalingo sul Brescia – in gol Poli con una splendida rovesciata e Blasoni di testa – si sono confermate in 13ª posizione di classifica, staccando proprio Tavagnacco che con il ko subìto dall’Arezzo ora si ritrova a -4 dalla quartultima piazza della graduatoria.

Basket, LBA: Brescia non tradisce le attesee batte Brindisi, ora a Scafatiper conquistare i playoff

GERMANI BRESCIA-HAPPY CASA BRINDISI 75-69 (21-13, 37-32, 55-44)

Germani Brescia: Gabriel 9 (1/2, 2/7), Nikolic 5 (1/2, 1/3), Della Valle 20 (1/6, 3/7), Caupain 21 (6/10, 2/5), Petrucelli 4 (2/5, 0/1), Cobbins 4 (2/3), Odiase 2 (1/3), Burns, Laquintana ne, Cournooh 8 (1/4, 1/3), Moss (0/1 da tre), Akele 2 (1/1, 0/1). All: Magro

Happy Casa Brindisi: Burnell 2 (1/5, 0/3), Reed 6 (1/5, 1/5), Bowman 12 (2/8, 2/5), Harrison 2 (0/1, 0/2), Malaventura ne, Lamb 2 (1/1, 0/3), Mascolo 5 (0/1, 1/2), Bocevski ne, Mezzanotte 9 (3/7 da tre), Riismaa 9 (0/1, 2/2), Bayehe 4 (1/1), Perkins 18 (5/13, 0/3). All: Vitucci

Arbitri: Bartoli, Quarta e Capotorto

Caupain+Della Valle, Brescia vede i playoff. Terzo ko in fila per Brindisi

BRESCIA – Finalmente padrona del proprio destino in ottica qualificazione ai playoff, la Germani Brescia ottiene una grande vittoria al cospetto dell’Happy Casa Brindisi, battuta con il punteggio di 75-69 in un PalaLeonessa A2A completamente esaurito. Per mettere le mani su due punti fondamentali nella corsa alla postseason, serviva una prova corale, con il contributo di tutti: così è stato, anche se due solisti – Caupain con 21 punti (19 nella ripresa) e Della Valle con 20 (16 nel primo tempo) – spiccano per il proprio fatturato a referto. In verità, per sigillare un successo che Brindisi raramente è riuscita a mettere in discussione sono servite le giocate a ripetizione di Cournooh, la penetrazione di Petrucelli, la stoppata di Odiase e le ultime strabilianti giocate di Gabriel (schiacciata da urlo e tripla della staffa), a dimostrazione che la Germani ha giocato e gioca di squadra, in ogni circostanza.

Nonostante un Perkins da 18 punti (ma con 5/16 al tiro) e un’Happy Casa capace di andare 27 volte in lunetta, Brescia è stata brava a partire a razzo, forte a resistere ai tentativi di rientro della formazione pugliese e abile a piazzare la spallata decisiva a cavallo tra terzo e quarto periodo, una spallata che di fatto ha indirizzato il match nelle mani dei biancoblu lombardi. Oltre che a proiettarla tra le prime otto della classifica a 40′ dal termine della regular season, il +6 finale nei confronti dell’Happy Casa ribalta il doppio confronto con l’Happy Casa, che, a differenza della Germani, è già certa della postseason per via degli scontri diretti.

L’ultimo posto in palio nella griglia dei playoff sarà appannaggio di una tra Germani Brescia e Carpegna Prosciutto Pesaro. Il pallino è nelle mani della squadra di Alessandro Magro, che dovrà fare visita a una Givova Scafati assetata di punti per mantenere la categoria. Pesaro, invece, ospiterà Tortona in quella che sarà un’ultima, appassionante giornata di stagione regolare. In Campania servirà forse la migliore versione della Germani per mettere le mani su un risultato che, considerata la posizione della squadra fino a qualche settimana fa, sarebbe davvero straordinario.

Basket, LBA: LA DIFESA DELL’OLIMPIA SALE DI COLPI NEL SECONDO TEMPO E BATTE IL DERTHONA IN TRASFERTA

DERTHONA – OLIMPIA MILANO 75-77

DERTHONA: Christon 24, Mortellaro ne, Candi, Tavernelli 1, Nikolic ne, Filloy 6, Severini 8, Daum 11, Cain 2, Radošević 7, Macura 16, Filoni. All. Ramondino

OLIMPIA: Davies 4, Pangos 5, Tonut 6, Melli 10, Baron 21, Napier 15, Ricci 1, Biligha 6, Baldasso ne, Shields 4, Datome 5, Voigtmann. All. Messina

ARBITRI: Giovannetti, Bongioni, Perciavalle

CASALE MONFERRATO – La doppia doppia di Nicolò Melli e la grande prestazione realizzativa di Billy Baron consentono all’Olimpia di sbancare il campo della Bertram (77-75) con un secondo tempo che difensivamente ha cancellato il primo. 46 punti subito nella prima metà di gara, 29 nella ripresa con Tortona all’assalto nella volata conclusiva. L’Olimpia ha perso all’ultimo momento Devon Hall per un problema muscolare e ha scelto di tenere fuori Kyle Hines per turnover utilizzando Brando Davies. Shabazz Napier ha prodotto la giocata risolutiva stoppando il tiro del pareggio di Semaj Christon e poi convertendo i tiri liberi decisivi, come quelli centrati poco dopo da Billy Baron.

La gara è subito molto vivace, con attacchi più efficaci delle difese. Tortona prende cinque di vantaggio sul 10-5 quando JP Macura ha segnato tutti i punti della sua squadra. L’Olimpia risponde con due triple consecutive di Nicolò Melli e sorpassa per la prima volta sul 13-12. Poi guadagna due volte quattro punti di vantaggio con due jumper praticamente consecutivi di Shields. Tortona risponde ogni volta, con Christon, con Severini e anche una tripla di Radosevic. Alla fine del primo periodo l’Olimpia conserva solo un punto di margine sul 25-24.

Tortona segna a ripetizione in una sequenza di possessi che vale un parziale di 7-0 all’inizio del secondo quarto che la porta avanti 31-25. L’Olimpia si rimette in ritmo con una tripla di Kevin Pangos. L’Olimpia si avvicina a piccoli passi, con cinque punti di fila di Datone, poi due jumper dalla media di Biligha. Rientra fino a meno uno, perché con il bonus bruciato non riesce a rendere efficace la propria difesa. Semaj Christon ne approfitta, mette quattro tiri liberi consecutivi, poi conclude un contropiede scavando di nuovo sei punti a favore dei suoi. Negli ultimi possessi l’Olimpia sistema la difesa, ma segna solo su una penetrazione di Napier e ricuce a meno quattro, 46-42

Dopo un canestro in entrata di Christon, l’Olimpia riparte con una tripla di Tonut, un canestro ravvicinato di Napier e un gioco da tre di Napier ancora, tornando avanti. Tortona risponde prima con Christon poi con Macura. Sotto di due, l’Olimpia genera un canestro da sotto di Melli su assist di Davies, poi una tripla di Baron e ancora due liberi di Baron. Il parziale dopo una palla rubata da Tonut è di 8-2 e vale il nuovo più quattro dopo nove minuti. Il dato negativo del periodo sono i quattro tiri liberi sbagliati che frenano l’allungo. 59-57 Olimpia dopo tre periodi.

Tre tiri liberi realizzati da Billy Baron e poi un jumper dalla media di Brandon Davies aprono cinque punti di vantaggio per l’Olimpia forzando il time-out di Coach Ramondino con otto minuti circa da giocare. Su una tripla di Baron, l’Olimpia tenta di scappare costruendo nove punti di vantaggio a metà del periodo. Tortona però risponde approfittando di qualche errore di Milano. Severini segna da tre, Daum dalla media e il vantaggio viene ridotto a due punti. Baron con un floater ne ripristina quattro di margine. Macura dalla lunetta ricuce ancora a meno due. Su una palla persa Christon va a canestro per pareggiare. Napier vola e arriva a stopparlo. Poi prende fallo e mette i due liberi del più quattro a 19 secondi dalla fine. Lo stesso fa Billy Baron con 12 secondi da giocare. Finisce 77-75 per l’Olimpia.

Basket, LBA: la Virtus cade a Treviso e perde il primato

TREVISO – VIRTUS BOLOGNA 89-88

TREVISO: Banks 22, Iroegbu 17, Pellizzari ne, Ellis 16, Zanelli 8, Jurkatamm 6, Vettori ne, Sorokas 16, Faggian 4, Scandiuzzi, Invernizzi, Jantunen ne.
Coach: Nicola

VIRTUS BOLOGNA: Cordinier 7, Mannion 5, Belinelli 14, Pajola 2, Jaiteh 10, Lundberg 3, Shengelia 21, Hackett 8, Mickey 7, Camara, Ojeleye 11, Abass.
Coach: Scariolo

ARBITRI: Paternicò, Paglialunga, Catani.

TREVISO – Penultima giornata di Campionato, ultima trasferta di Regular Season per la Virtus Segafredo Bologna che al Palaverde affronta Banks e compagni a caccia di punti salvezza; indisponibile Teodosic, rientra tra i dodici Isaia Cordinier.

La Segafredo parte forte con Hackett che mette subito a referto due triple, Jaiteh si muove bene sotto le plance ed allunga il vantaggio, polveri bagnate per i padroni di casa che non riescono ad inquadrare il canestro, complice anche l’ottima difesa della squadra di Coach Scariolo (0-8), Faggian sblocca dall’arco, Jaiteh segna sfruttando l’assist di Hackett e Sorokas schiaccia il -5 dopo 5′ dalla palla a due (5-10); la gara si accende e si alzano le percentuali da tre punti per entrambe le squadra, Treviso torna a -2 con Iroegbu (13-15), Shengelia ed ancora il lungo francese provano ad allungare il vantaggio ma Ellis chiude il gioco da tre punti per il nuovo -1 (16-17). Belinelli entra dalla panchina e segna per due volte dall’arco, da tre punti risponde anche Treviso con Banks quando si entra nell’ultimo minuto del primo quarto; è sempre Banks a tenere a contatto delle V Nere i suoi compagni, questa volta dalla lunetta, Pajola è preciso ai liberi (2/2), tripla di Jurkatamm e il primo quarto si chiude sul punteggio di 26 a 27 in favore della Virtus Segafred0. Zanelli ed Ellis piazzano il break del 5 a 0 che vale il primo vantaggio trevigiano della gara (31-29), pareggio immediato di Ojeleye, vantaggio ad opera di Banks e nuovo pareggio virtussino grazie al 3/3 di capitan Belinelli dalla lunetta, partita viva ed emozionante, che non conosce un attimo di sosta, dopo 14′ di gioco nessuna delle panchine ha ancora chiamato time-out, Mickey chiude il gioco da tre e la Virtus rimette la testa in avanti (39-40); parità tra le due squadre quando la panchina bianconera ferma per la prima volta il gioco a 4′ abbondanti dalla seconda sirena (45-45). Ojeleye e Mickey piazzano il break del nuovo +3, Sorokas fa 2/2 ai liberi e Iroegbu trova la penetrazione vincente che rimanda indietro la Virtus (49-48), Iroegbu e Faggian, dalla lunetta allungano il vantaggio quando scatta l’ultimo minuto, Hackett accorcia ai liberi e il primo tempo si chiude sul punteggio di 52 a 49.

Treviso parte forte e si porta sul sul +9 ad inizio terzo quarto (62-53), Lundberg chiude il gioco da tre punti ma Treviso continua ad attaccare trovando la via del canestro, risponde Shengelia sotto le plance riportando a due possessi di distanza i suoi compagni (64-58), Iroegbu segna, Banks gli fa eco e Coach Scariolo chiama time out a 3′ abbondanti dalla terza sirena, Segafredo costretta a rincorrere i suoi avversari (68-58); il lungo georgiano fa a sportellate sotto i tabelloni e segna altri due punti, Cordinier segna, difende e riporta in careggiata i suoi compagni, il francese riporta a -1 la Virtus quando termina il terzo quarto di gioco, 68 a 67 per i padroni di casa. La Segafredo ritrova il vantaggio con Shengelia che ora è una spina nel fianco dei propri avversari, Treviso non molla spinta anche dal proprio pubblico e ritrova il pareggio (75 – 75) a 5′ abbondanti dalla fine, sale in cattedra Ojeleye che fa la vocee grossa dentro e fuori dall’area, in difesa i bianconeri chiudono ogni possibile varco e si riportano sul +5; tripla Iroegbu, Hackett risponde dalla lunetta (1/2) e la gara entra nelle sue battute finali con Shengelia che rimanda a 5 le lunghezze di distanza dai padroni di casa a 1′ e 33 dalla fine (78-83). Treviso attacca, la Virtus prova a difendere, si arriva punto a punto fino alla fine con Zanelli che trova il gioco da tre punti che non trova assolutamente d’accordo la panchina virtussina. Vince Treviso con il punteggio di 89 a 88.

Calcio, Serie D: goleada della Vigor alla Samb, la vetta è – 2

VIGOR SENIGALLIA-SAMBENEDETTESE 5-2

RETI: 9′ Vita, 46′ D. Pesaresi, 53′ Baldini, 68′ Baldini, 71′ rig. D. Pesaresi, 79′ Marini, 91′ Cardella.

VIGOR SENIGALLIA: Roberto, Tomba, Bartolini (84′ Nardone), Marini, Gambini, Magi Galluzzi, Kerjota (84′ Marcucci), Mancini (75′ A. Pesaresi), D. Pesaresi (86′ Olivi), Baldini, Balleello (62′ Vrioni). All. Clementi.

SAMBENEDETTESE: Guerrieri, Conson, Favo, Vita (59′ Cardella), Agostinone, Feliz (59′ Alboni), Luzzetti (87′ Sciarra), Marras, Angiulli, Viscardi (68′ Amato), Proia (68′ Del Moro). All. Manoni.

ARBITRO: Palmieri di Brindisi. ASSISTENTI: Gentile, e D’Orazio di Teramo

Foto – Andrea Felici

SENIGALLIA – La Vigor Senigallia vince, vince ancora, e mantiene aperto il campionato di Serie D. La corsa verso la terza serie nazionale si deciderà all’ultima giornata, con la capolista Pineto che partirà con un vantaggio, enorme, di due punti in più in classifica. Gli abruzzesi avrebbero potuto chiudere i conti oggi, ma hanno impattato 0-0 sul difficile campo del Roma City. I ragazzi di mister Aldo Clementi invece strappano bottino pieno nel derby con la Sambenedettese, di fronte a una bellissima cornice di pubblico.

Pokerissimo dei rossoblu, che si impongono 5-2, in rimonta. Partita che si sblocca subito, gli ospiti passano con la conclusione chirurgica di Vita, dove Roberto non può nulla. La Vigor reagisce, ma il direttore di gara Palmieri sorvola su una vistosissima trattenuta in area ai danni di capitan Pesaresi. Si arriva così al riposo. La ripresa dei padroni di casa è letteralmente perfetta. Devastante. Al primo giro di lancette, corner di Kerjota, svetta Pesaresi e fa 1-1. Il raddoppio arriva subito dopo, con Baldini che è puntuale sul secondo palo a rifinire un bel cross. Baldini fa doppietta la 68′, grande merito è di Vrioni, appena entrato, che semina il panico e poi crea i presupposti per il piattone di Baldini che vale il 3-1. Su rigore Pesaresi fa 4-1, doppietta anche per lui. Di Marini il sigillo del 5-1, sempre su corner. Cardella accorcia le distanze e il derby termina 5-2.

Calcio, Ecc/ F Lazio playoff: il Latina batte la Romulea e vola in Semifinale

LATINA – ROMULEA 4-3

RETI: 7′ Nardecchia, 19′, 29′ Naticchioni, (L), 45′ Cafiero, 47′ aut Visalli, 49′ Corso (R), 69′ Ietto (L)

LATINA: Girolamo, Altobelli, Scarpelli (26′ Tarabu), Testa, Visalli, Naticchioni, Nardecchia, Maiorca, Conte (90′ Calligari), Ietto (83′ Milan), Gutierrez (60′ Morgani). A DISP: Furci, Pucci, Finamore, Magnanti, Molinari. ALL: Mancini

ROMULEA: Bettelheim, Carminucci B, Cafiero, Arconi, Carminucci A, Valoppi, Marinucci, Guidi, Felici (67′ Solimeni), Paoloni, Corso. A DISP: Baldoni, Focacci, Auricchio, Albanese, Scaramuccia, Castellani, Cocozza, Attene. ALL: Massi

ARBITRO: Mastrogiacomo di Frosinone

LATINA – Una domenica agrodolce in casa Latina. Le ragazze di Moreno Mancini battono per 4-3 la Romulea al termine di una partita al cardiopalma e staccano il pass per le semifinali dei play off per la Serie C. Un risultato importante, che però viene smorzato da due infortuni occorsi a due ragazze nerazzurre, Monica Scarpelli e Alessia Ietto, costrette a lasciare il campo anzitempo.
Il match della Fulgorcavi parte subito a mille per il Latina, con la squadra nerazzurra che trova il vantaggio al 7’ con una perfetta conclusione di Francesca Nardecchia. Da qui la sfida sembra in discesa in casa Latina, e infatti, le ragazze pontine trovano altre due reti in rapida successione. Entrambe le marcature sono ad opera di Debora Naticchioni, che tra il 18’ e il 28’ portano il Latina sul risultato di 3-0.
Tutto finito? Neanche per sogno, perché è proprio a questo punto che la Romulea inizia ad alzare il baricentro e a rendersi pericolosa. In pieno recupero le ragazze romane segnano ben due gol, rispettivamente al 45’ e al 46’ grazie a Corso e a un autogol. La prima frazione di gioco si conclude quindi sul 3-2 per il Latina.
Ad inizio ripresa la Romulea continua ad attaccare e quando manca un quarto d’ora dalla fine del match le ospiti trovano anche la rete del pareggio con Arconi. A questo punto diventa interessante anche la situazione per il passaggio del turno, perché un’altra marcatura della Romulea regalerebbe le semifinali alle romane.
La Latina però trova la forza di reagire ai tre schiaffi subiti, realizzando la quarta marcatura con Alessia Ietto su perfetto assist di Cristina Morgani. È l’ultima emozione di un match al cardiopalma e decisamente spettacolare.
Il Latina oltre a fregiarsi del passaggio alle semifinali può anche essere soddisfatta del proprio vivaio, visto che in una partita così importante, il tecnico Moreno Mancini ha potuto contare su diverse giovanissime ragazze, nello specifico: Girolamo, Tarabù, Gutterez, Morgani e Calligari che hanno dato il loro contributo determinante al passaggio del turno.

Luigi Calligari

Calcio, Serie D: festa rimandata per il Pineto

Roma City – Pineto 0-0

Roma City: Opara; Franco, Iacoponi, Ferrante, Martinoli; Cabella, Pisanu (K), Matteucci; Perroni; Mancino (77′ Rea), Raffini (85′ Rasi).
A disposizione: Corci, Corvaglia, Zammarchi, Macera, Toskic, Bellomo, Diakhite.
Allenatore: F. Statuto.

Pineto: Mercorelli; Ceccacci, Di Filippo (K) (73′ Della Quercia), Nonni; Traini, Forgione (57′ Emili), Lo Sicco, Foglia (79′ Braghini), Capaldo (57′ Pica); Maio, Njambe (79′ Allegretti).
A disposizione: D’Egidio, Marchegiani, Consorte, Lucarini.
Allenatore: D. Amaolo.

Ammoniti: Pisanu (R) Nonni, Allegretti (P)

ARBITRO: Catanzaro. ASSISTENTI: Castaldo e Chianese

ROMA – Nella penultima giornata il Pineto pareggia per 0-0 sul campo del Roma CityDopo il primo tempo chiusosi a reti inviolate, nella ripresa nessunal delle due squadre riesce ad avere la meglio. Si deciderà tutto tra sette giorni derby nell’ultima giornata contro la Vastese.

Il match incomincia con un calcio di punizione battuto da Lo Sicco, Opara sventa in corner. La tensione per i rispettivi obiettivi è palpabile con nessuna delle due compagini che riesce a trovare sbocchi. Gli abruzzesi vogliono centrare lo storico traguardo: Njambè sgroppa, pallone al bacio per Maio contrato in corner. Ci prova ancora l’undici di mister Amaolo: Nonni sale in cielo, palla fuori di poco.

Nella ripresa la partita non vede sussulti: al quarto d’ora su corner Pisanu, ammonito in precedenza, centra involontariamente la traversa. Dalla parte opposta Maio, bisturi per Njambè ma ancora una volta attento Opara si salva in angolo. Sentendo tramite le classiche radioline il vantaggio della Vigor Senigallia, il Pineto spinge: assolo di Foglia, ancora una volta i padroni di casa si rifugiano dalla bandierina. Dalla battuta contropiede dell’undici di mister Statuto: perfetto appoggio di Perroni, Pisanu però spara alle stelle. I biancazzurri vogliono centrare lo storico obiettivo: Braghini neo entrato appoggia per Emili, super Opara si oppone con Maio in spaccata che non riesce a insaccare.

Basket, C/F: Lecco corsaro a Milano

FUTURA MILANO – LECCO 45-65 (5-13, 17-27, 28-46)

FUTURA MILANO: Bresciani, Martini 5, B. Rotelli 4, Ricciardello 4, Scuto 3, Gazzoni 5, Dagna 8, Meroi 7, Stella 3, Migliorati 4, E. Rotelli 2. All.: Maffi.

LECCO: Aondio 19, Chitelotti 12, Capaldo 6, Scola 9, Donghi 2, Oddo 5, Benzoni, Rota, Ciceri 2, Fumeo 1, Mandonico 9. All.: Canali.

ARBITRO: Bianchi

MILANO –  Successo convincente in trasferta per il Lecco che torna da Milano con un referto rosa che fa tornare il sorriso e il buon umore al gruppo. La squadra di Canali ha travolto la Futura Milano giocando una buona pallacanestro che le ha permesso di allungare nel punteggio con il passare dei minuti dopo un inizio stentato. Polveri bagnate nei primi minuti per le blucelesti e Futura si costruisce l’unico vantaggio con il 4-1 del 5′. Dopo il time out, le blucelesti si sbloccano in attacco con la tripla di Scola e i canestri di Capaldo e Aondio che valgono il 5-13 del 10′. L’inerzia del match è nelle mani della squadra di Canali che sfrutta la vena offensiva di Aondio per doppiare le avversarie sul 11-22 del 15′. Lecco corre e crea buone scelte di tiro contro una Futura incapace di trovare le contromisure. Si va al riposo sul 17-27. Nella seconda parte di gara con cambia il copione con le ospiti che incrementano il divario grazie alla serie di canestri da 3 di Chitelotti che infila un 3/3 che vale il 23-42 del 25′ che in pratica chiude la contesa. Non c’è più partita in campo, troppo netto il divario tra le due squadre con la LBW che trova il massimo vantaggio sul +25 (32-57) con la solita Aondio che alla fine chiuderà con 19 punti. Bene anche Chitelotti (12) impalcabile dalla distanza come la stessa Aondio. Due punti che fanno morale in vista della fine del campionato. Ora le blucelesti osserveranno un turno di riposo in attesa di tornare in campo venerdì 12 maggio alle ore 21.30 sul campo della Cremonese Basket, per disputare l’ultima giornata del campionato.

Al termine della gara con Futura ecco le parole di coach Canali, apparsa visibilmente soddisfatta:

“Stasera possiamo dire di esserci divertiti, la partita è stata giocata in modo brillante, con buon ritmo e personalità da parte di tutte le ragazze. Apparte i primi minuti con le polveri bagnatissime, quando ci siamo sbloccate abbiamo saputo coinvolgerci e trovare buone soluzioni, in particolare dalla lunga distanza, grazie a una circolazione di palla efficace. Anche in difesa abbiamo avuto una bella attitudine, ma più di tutto mi è piaciuto lo spirito e la voglia di fare”

Calcio, A/F, Poule Scudetto: PARI E SPETTACOLO TRA ROSSONERE E BIANCONERE

Doppia reazione del Milan, un secondo tempo elettrizzante vale il pareggio al PUMA House of Football

MILAN-JUVENTUS 3-3

RIETI: 1′ Nyström (J), 44′ Lenzini (J), 6’st Piemonte (M), 8’st Vigilucci (M), 19’st Nyström (J), 21’st Dompig (M).

MILAN (4-3-3): Giuliani; Bergamaschi, Fusetti, Nouwen, Thrige; Grimshaw, Adami (38’st Mascarello), Dubcová K. (1’st Thomas); Vigilucci, Piemonte, Dompig (31’st Soffia). A disp.: Babb, Fedele; Carage, Crevacore; Dubcová M., Sevenius. All.: Ganz.

JUVENTUS (4-3-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Sembrant, Salvai (1’st Nildén), Boattin; Caruso, Gunnarsdóttir, Cernoia (25’st Pedersen); Cantore (38’st Duljan), Nyström, Bonansea. A disp.: Forcinella; Gama, Simon; Schatzer; Beerensteyn. All.: Montemurro.

Arbitro: Lovison di Padova.

Ammonite: 30′ Piemonte (M), 20’st Lenzini (J).

MILANO – SI chiude 3-3 l’entusiasmante match del PUMA House of Football tra Milan e Juventus. Nella 6ª giornata della Poule Scudetto Femminile, rossonere e bianconere hanno dato vita ad una gara ricca di sorprese e colpi di scena, terminata in parità. L’avvio in salita, con il gol incassato dopo appena 11 secondi di gioco, poteva tramortire le rossonere di Mister Ganz, che sul finale di frazione hanno subito anche il raddoppio in una prima metà di partita condizionata da un ritmo basso e compassato. Ma il carattere del gruppo milanista è salito alla ribalta nella ripresa, con l’uno-due micidiale di Piemonte e Vigilucci che ha riequilibrato la contesa, prima del nuovo botta e risposta tra Nyström e Dompig. Ancora in gol Martina Piemonte, che ha raggiunto così quota 12 reti eguagliando il proprio record personale di marcature in campionato. Tra le note positive del pomeriggio rossonero si registrano anche il primo timbro, alla seconda presenza consecutiva da titolare, di Chanté Dompig e il quarto centro successivo di Valery Vigilucci. Il risultato maturato al termine dei novanta minuti ha emesso, inoltre, un verdetto importante per la classifica: a quattro giornate dalla fine, ma con sole tre gare da disputare, la Juventus ha blindato il secondo posto in graduatoria, mentre il Milan resta momentaneamente terzo a quota 39 punti.

Avvio shock per le rossonere: una manciata di secondi sul cronometro e la retroguardia milanista non riesce ad allontanare il traversone di Cantore dalla destra, Nyström ne approfitta e appoggia in rete di testa. La reazione rossonera al vantaggio ospite arriva al 13′: Grimshaw si libera di due avversarie in dribbling e imbuca per Piemonte che cerca il tocco morbido, alto di poco. La gara fatica ad accendersi e le bianconere provano a sorprendere Giuliani dalla distanza, mentre il Milan ricerca la profondità per avanzare. Sul finale di frazione la Juventus trova il raddoppio: cross arretrato di Caruso, Lenzini calcia di prima intenzione e trova l’angolino vincente per il 2-0 al 44′. Intervallo.

Le rossonere partono all’arrembaggio nella ripresa e creano due occasioni in apertura di tempo con Piemonte che impegna Peyraud-Magnin. In meno di due minuti, le rossonere riportano tutto in equilibrio: al 51′ è ancora Piemonte – servita da Thomas – a scaricare un sinistro preciso all’angolino, mentre due minuti più tardi Vigilucci timbra il 2-2 con un colpo di testa ravvicinato su assist di Bergamaschi. Tra il 64′ e il 66′ c’è spazio per un nuovo botta e risposta: prima Nyström trova il nuovo vantaggio con un mancino da centro area, poi Dompig converte in rete di testa sul suggerimento aereo di Nouwen. Nel finale la Juventus spaventa Giuliani con Caruso, chiusa da Soffia, e Bonansea, ma il reparto arretrato del Milan regge l’urto e il punteggio non cambia più. Finisce 3-3.

Volley, D/M Marche, Finale Playoff: Il CUS Ancona cade a Fermo in Gara 1

DON CELSO FERMO – CUS ANCONA 3-2 (25-20, 19-25, 18-25, 25-16, 15-12)

FERMO – Partita ricca di emozioni quella giocata in quel Fermo che ha messo di fronte il Don Celso e il Cus Ancona con la formazione di casa che si è aggiudicata per 3 a 2 la gara 1 valevole come finale per accedere in serie C. Di fronte al pubblico delle grandi occasioni, il Don Celso parte subito forte portando a casa il primo set sul parziale di 25 a 20 al cospetto di un Cus Ancona a volte distratto. Alla ripresa dei giochi la formazione di Simone Bontempi trova il modo di rimettere le cose a posto aggiudicandosi il secondo set per 19 a 25 per poi completare il sorpasso 18 a 25 per schizzare sul 2 a 1. Sostenuto dal pubblico di casa il Don Celso da fondo a tutte le energie con la formazione fermana che riesce ad impattare il risultato 25 a 16 trascinando il Cus Ancona al tie-break. Quinto set che sorride al Don Celso 15 a 12 con le due squadre che si ritroveranno di fronte sabato prossimo ad Ancona per la gara 2