Basket, LNP: Biella rinuncia al Campionato di serie A2

12 stagioni in Serie A.
L’eleganza di Antonio Granger.
Lo strapotere di Mike Batiste, poi diventato leggenda in Europa.
I giovani Jerebko e Sefolosha prima di andare in NBA.
Joseph Blair.
L’esplosione di Matteo Soragna in Serie A.
Il funambolo Fabio Di Bella.
I quarti di finale di coppa Italia nel 2001, contro la Virtus di Ginobili, quasi vinti con una squadra di A2.
La curva intitolata a Barlera, scomparso a soli 27 anni a causa della leucemia.
Uno dei migliori dirigenti italiani, Gabriele Fioretti, scomparso a soli 39 anni.
I quasi 2000 tifosi in trasferta a Milano per la semifinale del 2009.
E poi l’idolo Mike Hall, il giovane Pietro Aradori, Alessandro Ramagli alla sua prima esperienza in Serie A.
Un grandissimo settore giovanile.

Uno dei palasport più nuovi ma soprattutto più caldi d’Italia.

Cala il sipario su 28 anni di storia della pallacanestro italiana. Biella ha rinunciato all’iscrizione in A2 e proseguirà solo l’attività giovanile. L’ennesima piazza storica che chiude i battenti.

Si resta sempre basiti, svuotati, inermi, quando accade tutto ciò.
Sembra che ogni volta ci si dimentichi del patrimonio umano, culturale, sociale, che ha una società di basket sul territorio, e delle persone che perderanno il lavoro.

Non possiamo fare altro che mandare un abbraccio virtuale a tutti i tifosi di Biella.

La Giornata Tipo

Pallanuoto, Mondiale Maschile: l’Italia supera i padroni di casa e vola in semifinale

Ungheria-Italia 10-11

Ungheria: Levai, Angyal, Manhercz 2, Pohl Z, Vamos 3, Mezei, Zalanki 1, Burian, Nagy, Varga 1, Jansik 1, Harai 2, Vogel. All. Marcz

Italia: Del Lungo, Di Fulvio 4, Damonte, Iocchi Gratta, Fondelli, Cannella 1, Marziali, Echenique 2, Presciutti, Bruni 1, Di Somma 2, Dolce 1, Nicosia. All. Campagna

Arbitri: Margeta (SLO), Gomez Pordomingo (ESP)

Spettatori 6000 circa.

images/large/Hungary_Italy_20220629_8.JPG

BUDAPEST – L’Alfred Hajos è una bolgia. Quasi seimila spettatori e un tifo da girone dantesco. Le telecamere di Raidue trasmettono la diretta in Italia. Il Settebello compie l’impresa e divora l’Ungheria 11-10 (2-3, 4-2, 2-1, 3-4) dopo essere stato avanti 11-7 a due minuti dalla fine; piazza il break nella parte centrale del match col collettivo che esalta Di Fulvio, premiato mvp ed autore di quattro gol. A segno pure Echenique e Di Somma, che segnano una doppietta, Cannella, Bruni e Dolce. Ottima difesa, guidata da capitano Del Lungo, che salva 11 inferiorità numerica su 16. L’Ungheria, fermato Varga, si affida a Vamos che realizza una tripletta, ma con lo scorrere del cronometro accorcia i tempi delle giocate, si affida alle individualità e non trova più l’Italia. 
In semifinale, venerdì 1 luglio, alle 16, i campioni del mondo affronteranno la Grecia che ha regolato gli Stati Uniti 16-11 con la manita di Argyropoulos Kanakakis (100% di media realizzativa, 5 tiri/5 gol). L’altra semifinale è Spagna-Croazia.

Tremano le gambe, si accappona la pelle, ma una volta in acqua è una sfida alla pari. Giocare un quarto di finale mondiale, nel tempio della pallanuoto, contro la squadra di casa, è un evento spettacolare e come tale va onorato e interpretato. I primi sette in acqua sono Del Lungo, Di Fulvio, Fondelli, Echenique, Presciutti, Bruni e Dolce. La prima palla al centro è dell’Italia, il primo affondo vincente è ungherese. Due volte avanti i magiari con Harai ripreso da Dolce in doppia superiorità e da Di Somma in extra-player. L’Italia difende con carattere, gestisce il tempo in attacco con la calma dei grandi, ma è l’Ungheria a tornare avanti con Varga al minuto 3’50”. Poi è Settebello show e manca soltanto il gol; cui vanno vicino Cannella due volte (prima para Vogel, poi tiro stoppato dalla difesa) e Iocchi Gratta che conclude fuori. Anche Del Lungo si rende protagonista. Ma è importante avere pazienza, restare attaccati alla partita e trasmettere a loro la fretta e la tensione.
Primi break Italia in avvio di secondo tempo. Il Settebello lavora ai fianchi e passa con la doppietta di Di Fulvio in tre minuti (secondo gol con alzo e tiro da scuola pallanuoto) e Di Somma su assit perfetto dell’attaccante pescarese. Fischi di paura cominciano a piovere sulla vasca quando la palla è degli azzurri; due boati liberatori accompagnano la rimonta degli uomini di Marcz. Ma ci pensa l’ispiratissimo Di Fulvio a riportare le calottine blu avanti a 8 secondi dalla sirena del cambio campo (5-6) con finte e palombella pazzesca.
Una ola di torce e cellulari illumina le tribune durante l’intervallo. Sono luci di speranze presto spente dall’Italia. Cala la media realizzativa con l’uomo in più. La palla comincia a pesare per tutti (4/9 per entrambe a metà terzo tempo). Il Settebello però continuare a crescere e controllare il gioco. Vogel deve fare gli straordinari. Cannella è un cecchino, Bruni schiaccia a botta sicura; nel mezzo il gol di Vamos. La paratona di Del Lungo su Zalanki conduce a tre quarti di gara con l’Italia avanti 8-6.
L’ultima palla al centro la conquistano i magiari che spingono senza lucidità. Echenique con una magia manda la palla ad incastrarsi tra la rete e il paletto interno, sotto l’incrocio. Intanto Iocchi Gratta e Presciutti escono per limite di falli. Marcz cammina nervoso sul bordo vasca. A 4′ dalla fine Varga rimette in moto i compagni e riaccende i cori dei tifosi di casa, ma l’Italia trenta secondi dopo passa di nuovo con Di Fulvio che riporta gli azzurri a +3 (10-7). La conclusione di Manchercz finisce su fondo, la successiva di Echenique a segno, massimo vantaggio (+4). Con quattro gol di vantaggio e due minuti da giocare si può sognare. Vamos col mancino e Manchercz dal perimetro riportano l’Ungheria a -2. Azzurri tutto cuore, pressing e Del Lungo. A 17″ dalla sirena Jansif fa -1. Gli azzurri controllano il possesso; Campagna per sicurezza chiama time out a tre secondi dalla sirena. Palla in cassaforte. L’Italia nuota in semifinale.

Alessandro Campagna.

“La sensazione è stata subito quella di una squadra che è entrata immediatamente dentro la partita. Ad eccezione dell’ultimo minuto, dove siamo calati un po’ di concentrazione, ma ci può stare quando sei in vantaggio di quattro gol, siamo stati quasi perfetti. Abbiamo girato il fattore ambientale a loro sfavore; infatti hanno sbagliato molto, soprattutto nei momenti decisivi. Tra 48 ore questa partita sarà cancellata perché ci sarà una semifinale mondiale da affrontare. Con la Grecia ci attende un match più difficile dal punto di vista emotivo e psicologico. Loro hanno tanti giocatori di esperienza, ma noi siamo pronti”.

Volley, VNL/F: L’ITALIA BATTE LA POLONIA ED È AD UN PASSO DALLE FINALS

ITALIA – POLONIA 3-1 (25-27; 25-20; 28-26; 25-18)

ITALIA: Degradi 19, Danesi 13, Egonu 27, Gennari 6, Chirichella 8, Malinov 1, De Gennaro (Libero), Sylla 1, Orro 3, Lubian, Nwakalor. N.E.: Bonifacio, Fersino, Pietrini. All. Mazzanti

POLONIA: Szlagowska 5, Stencel 7, Wolosz 2, Czymianska 13, Kakoleweska 9, Rozanski 20, Stenzel (Libero), Gorecka 1, Gryca 1, Fedusio 1, Jurczyk. N.E.: Lukasik, Szcyglowska e Grabka. All. Lavarini

Arbitri: Gerothodoros Epaminondas (Gre) e Adler Laszlo (Hun)

Spettatori: 300

SOFIA – Prosegue la striscia vincente in Volleyball Nations League dell’Italia. Dopo il poker di successi di Brasilia, le azzurre del CT Davide Mazzanti hanno aperto la week di Sofia imponendosi 3-1 (25-27, 25-20, 28-26, 25-18) sulla Polonia al termine di un match molto combattuto e ben giocato dalla nazionale del CT Stefano Lavarini. Vittoria che avvicina sempre più le campionesse d’Europa alla matematica qualificazione per le Finals di Ankara (13-17 luglio). L’Italia ha rincorso le polacche in avvio per poi ritrovarsi solida e concreta in ogni fase di gioco al cospetto di una Polonia che ha provato a tenere in vita la sfida guidata da un’ottima Wolosz. Con questo successo le azzurre balzano a quota 7 vittorie (20 pt) stabilmente al quarto posto alle spalle di Giappone, USA e Brasile. Domani giorno di riposo dedicato a palestra e allenamento tecnico, poi la sfida con la Corea del Sud contro la quale potrebbe arrivare la vittoria della qualificazione matematica alla Final 8.

In avvio di match il CT Mazzanti ha scelto Malinov in palleggio, Degradi e Gennari schiacciatrici, Chirichella e Danesi al centro, Egonu opposto e De Gennaro libero. L’avvio del match è stato tutto della Polonia: le ragazze del CT Stefano Lavarini sono partite forte pungendo al servizio (due ace di capitan Wolosz), al centro con Kakolewska e con le scatenate Czymianska e Rozanski in banda. L’Italia ha faticato a tenere il ritmo (2-7) trovando difficoltà in ricezione e attacco. Poi però le azzurre hanno girato l’inerzia mettendosi in ritmo con Degradi, Gennari ed Egonu (12-14). Il gap costruito dalle polacche in avvio ha prodotto pressione sulle giocate dell’Italia che però, punto dopo punto, dopo essersi ritrovata sotto 16-23, ha iniziato a macinare gioco e punti anche grazie agli ingressi di Lubian, Orro e Sylla (esordio stagionale assoluto in maglia azzurra per queste ultime). Un ace di Sylla e un muro di Danesi ha mandato il set ai vantaggi poi però chiuso dalla Polonia con un ace di Kakolewska (25-27).

La rimonta non completata ha comunque sortito un effetto positivo nella testa e nelle gambe delle azzurre che nel secondo parziale non hanno concesso spazio alla Polonia trovando con Degradi, Egonu e Danesi le risposte giuste a Rozanski e Czymianska (10-8). Con Degradi in ritmo ed Egonu in crescendo, la Polonia ha iniziato a sbandare fiaccata nel morale anche da un paio di salvataggi da applausi di Monica De Gennaro (17-13). Le azzurre hanno poi preso il largo e trascinate dal duo Egonu-Degradi, hanno rimesso in parità il match aggiudicandosi il secondo set (25-20).

Il match è tornato equilibrato nel terzo set: la Polonia ha provato a scappare sull’1-5 ma Degradi, Egonu e Gennari non hanno perso la calma riuscendo a ricucire il gap (11-12). Le polacche hanno continuato a spingere al servizio e a trovare grande solidità in situazione di muro difesa. Rozanski ha continuato a trovare le traiettorie giuste in attacco (16-18) salvo poi dover fare i conti con Egonu che ha letteralmente preso per mano le sue a suon di attacchi nei 3 metri. Sul 23-23 la neo entrata Orro con un muro ha regalato il primo set point alle azzurre (23-24) poi annullato da Stencel.  Il set è stato poi risolto prima da una giocata al centro di Danesi (26-25) e poi da un muro della stessa centrale azzurra Danesi (28-26).

Le buone giocate nel finale di terzo set sono valse la conferma in campo anche in avvio di quarto ad Alessia Orro in regia. La Polonia ha continuato a spingere con servizio e trovando in situazioni di muro difesa giocate di potenza di Rozanski. L’Italia, invece, senza mai perdere la pazienza, ha trovato con Degradi, Danesi ed Egonu gli attacchi che sono valsi il primo tentativo di fuga nel quarto parziale (9-12). Le azzurre hanno iniziato a prendere il ritmo giusto in ricezione e così anche in attacco con Egonu, Danesi, Degradi e Chirichella (20-11). La fuga decisiva non si è interrotta neanche quando Egonu ha lasciato il campo per un piccolo problema fisico sostituita da Nwakalor. Le azzurre non si sono fermate chiudendo i conti 25-18.

Davide Mazzanti:

“Abbiamo vinto una partita faticosa non siamo riusciti ad essere i soliti ed anche al servizio non abbiamo fatto bene. Anche nella fase break non siamo stati quelli che eravamo stati in Brasile. Ci siamo complicati la vita non riuscendo a giocare buoni contrattacchi. Era importante però vincere ed ora sarà altrettanto importante lavorare bene nei giorni che ci separano dalle Finals perché oggi non siamo state la squadra che vogliamo e per fare questo sarò essenziale accumulare consapevolezza di ciò che siamo e di come dobbiamo farlo”.

Paola Egonu:

“Era molto importante raggiungere questa vittoria anche se va detto che abbiamo un po’ faticato. Sono comunque felice che nel finale del match siamo riuscite ad ingranare raggiungendo questa partita. Adesso dobbiamo continuare a lavorare per ottenere altre vittorie sperando di migliorare anche il nostro gioco”.

Alessia Gennari:

“La Polonia ci ha messo in seria difficoltà sicuramente non abbiamo espresso la miglior pallavolo ma allo stesso tempo portare a casa una vittoria da 3 punti è motivo di orgoglio. In questo siamo state brave ma sicuramente possiamo fare molto meglio. Certo iniziare a Sofia con una squadra come la Polonia non è semplice perché sono una squadra fisica e che sa mettere pressione con un gioco aggressivo che ci ha portato a commettere tanti errori. Poi ci siamo sistemate riuscendo a limitare gli errori e a vincere questa partita molto importante”.

Basket, LBF mercato: Ronchi firma per Udine

UDINE – La Women Apu Libertas Basket School Udine comunica di aver ingaggiato l’atleta Sara Ronchi, in vista della stagione sportiva 2022-23.
Ala di 1.83, classe 2003, proveniente dalla Geas di Sesto San Giovanni, in serie A1, è in questi giorni a Udine in forza alla Nazionale Italiana Under 20 di coach Andrea Mazzon, per il doppio impegno con le pariquota della Bulgaria.
Nel raduno azzurro, Sara sta giocando assieme a Giorgia Bovenzi, altro nuovo acquisto del sodalizio udinese. Nella partita disputata martedì 28, vinta per 86-25 dall’Italia U20, la Ronchi è risultata la seconda miglior realizzatrice delle azzurrine, con 13 punti personali.

Sara Ronchi può giocare in tutti i ruoli esterni, all’occorrenza anche dando un contributo concreto in fase di impostazione del gioco.
Nel biennio 2019-2020 è stata inserita nel programma “High School BasketbLab”, il progetto federale riservato alle migliori atlete italiane nate nelle annate 2003 e 2004.

Ha già alle spalle una rilevante trafila nelle Nazionali giovanili, avendo giocato anche l’Europeo U16 nel 2019 (in squadra con Vittoria Blasigh e Valentina Braida), che è valso all’Italia l’ammissione ai successivi Mondiali U17. Ha vestito la maglia della Nazionale U20 all’European Challengers 2021, disputato a Sofia, dove Sara ha patito un infortunio al ginocchio destro, dal quale ha recuperato in tempo per tornare a referto nelle ultime partite della stagione 2021/22.

Sara Ronchi:

Sono davvero contenta di entrare a far parte delle Women APU Delser  non vedo l’ora di iniziare questa stagione e soprattutto di iniziare questa nuova esperienza. Ho sempre sentito parlare bene di questa società, molto ambiziosa è competitiva. Aspetto i tifosi numerosi al palazzetto e speriamo che questa stagione ci regali qualche sorpresa”.

Pallamano, A2/M: Vivanco è un nuovo giocatore della Polisportiva Cingoli

CINGOLI – La Polisportiva Cingoli annuncia di aver tesserato il terzino cileno con passaporto spagnolo Aaron Codina Vivanco. Classe 1999, è il terzo rinforzo del mercato estivo per la stagione 2022-2023.

Alto 194 cm, ha la caratteristica di essere ambidestro e può giocare in tutti e tre i ruoli di esterno. Dal 2019 al 2021 ha giocato al Tolosa in Francia, mentre nella passata stagione ha vestito la maglia del Cajasur BM Cordoba, nella Division de Honor Plata in Spagna. 

Con la Nazionale del Cile ha partecipato ai Mondiali di Germania-Danimarca 2019 e di Egitto 2021. Con la selezione cilena, inoltre, vanta l’oro ai Giochi Boliviani e diversi terzi posti in alcune prestigiose competizioni internazionali.

La società dà il benvenuto ad Aaron e gli augura le migliori fortune per l’annata sportiva che sta per iniziare.

Basket, U17/F: Roma batte Sesto e approda ai quarti

Basket Roma – Geas 53-49

Basket Roma: Pragliola, Lucantoni 14, Cedolini 9, Fantini 17, Belluzzo 3, Benini 4, Aghilarre 2, Cenci 4, Tagliente, Marini, Manocchio, Busca 4. All. Canini, ass. Danzi, Maresca, prep. fisico Tonni, dir. Curiale

Geas Sesto San Giovanni: Resemini 12, Nozza 2, Sartori 2, Leto 6, Garbin, Vergani 2, Benedini 5, Ramon 12, Luciani 3, Trezzi, Pollini 4, Merati 1. All. Gargantini, ass. Semoventa, Petito, dir. Vergani

CAMPOBASSO – Il Basket Roma approda ai quarti di finale delle finali nazionali Under 17 femminile al termine di una partita dai due volti. Contro la Geas di Sesto San Giovanni, anch’essa imbattuta nel girone, Aghilarre e compagne sfoderano un primo quarto ai limiti della perfezione, concluso sul 27-9, ed un secondo quarto con meno brio in attacco ma comunque in controllo. Dopo l’intervallo però, sul +20, le ragazze di coach Canini semplicemente non rientrano dagli spogliatoi e subiscono un parziale di 0-18 che trasforma una gara a senso unico in una sfida all’ultimo possesso. Nell’ultimo quarto la partita si fa dura, diminuiscono i canestri e aumentano i contatti, Geas arriva sino al 47-46 con la palla in mano, ma una solida difesa di squadra e i tre canestri di Lucantoni nel finale mettono al sicuro il primo posto nel girone. Domani riposo e giovedì cominciano le gare a eliminazione diretta: alle 20 il quarto di finale contro la vincente dello spareggio in programma domani tra La Spezia e Civitanova, con in palio un posto tra le prime quattro squadre d’Italia.

Volley, Giochi del Mediterraneo: l’Italia supera l’Algeria, le azzurre sono ai quarti

ITALIA-ALGERIA 3-0 (25-11, 25-14, 25-18)

 ITALIA: Enweonwu 1, Mazzaro 6, Diop 8, Perinelli 1, Squarcini 11, Bosio 3; Panetoni (L), Battistoni, D’Odorico 7, Cagnin 8, Frosini 4, Nwakalor 2. All. Pieragnoli.

ALGERIA: Bensalem 3, Brahmi 3, Mezemate 8, Abderrahim 7, K. Djouhri 4, Oudai; Hammouche (L), Bechar 1, Radia, Rabah. Ne: W. Djouhri, Soualmi. All. Tennoun.

ARBITRI: Eyike (CMR), Correa Benitez (ESP)

ORANO – Vale il secondo posto nel Girone C e l’accesso ai quarti di finale, la vittoria conquistata questa sera dalla Nazionale femminile ai Giochi del Mediterraneo in corso a Orano. Alla Bir El Djir Sports Hall le azzurre hanno battuto con un netto 3-0 (25-11, 25-14, 25-18) le padrone di casa dell’Algeria.

Un match affrontato dall’Italia con determinazione e senza alcun calo nel rendimento. Le azzurre hanno sempre condotto la gara in vantaggio e non hanno lasciato alle algerine la possibilità di mettere in discussione il risultato.

Per questo terzo e ultimo impegno della prima fase il tecnico azzurro Luca Pieragnoli sceglie di affidarsi nuovamente al sestetto composto dalla diagonale Bosio-Diop, dalle schiacciatrici Enweonwu e Perinelli, dalle centrali Mazzaro e Squarcini e dal libero Panetoni.

Per l’Algeria il ct Nabil Tennoun schiera lo starting six composto da Bensalem, Brahmi, Mezemate, Abderrahim, Djouhri, Oudai e il libero Hammouche.

Partenza lanciata per le azzurre che piazzano un break che vale il +6 (7-1). Timida reazione dell’Algeria che prova a riavvicinarsi (8-4), ma la manovra dell’Italia riprende immediatamente slancio (14-5). Sul 16-7 un infortunio di gioco costringe Enwonwu a uscire dal campo, la schiacciatrice azzurra viene sostituita da Cagnin. Le azzurre continuano a macinare buon gioco e punti, l’Algeria non oppone resistenza e l’Italia conquista agevolmente il primo set (25-11).

Più equilibrato l’avvio della seconda frazione con le algerine che riescono a tenere il passo delle azzurre (4-3). Un buon turno in battuta di Diop permette all’Italia di allungare sul +6 (10-4). L’inerzia non cambia e le ragazze di coach Pieragnoli continuano a dominare il set (18-10) e conquistano anche la seconda frazione (25-14).

Nessuna flessione nel ritmo delle azzurre nel terzo set. L’Italia si porta subito in vantaggio (8-6) e a metà frazione riesce a piazzare il break che vale il +8 (19-11) e si rivela decisivo per le sorti del set e della partita (25-18).

 Domani l’Italia osserverà il turno di riposo e tornerà in campo giovedì 30 giugno per affrontare la partita dei quarti di finale.

Pallanuoto, Mondiale Femminile: l’Italia supera la Francia e vola in semifinale dove troverà gli USA

Italia-Francia 17-7

Italia: Teani, Tabani 2, Marletta 2, Avegno 3, Queirolo, Giustini 6, Picozzi 1, Bianconi 1, Emmolo 1, Palmieri, Galardi, Viacava 1, Banchelli. All. Silipo

Francia: Vidal, Millot 1, Fitaire, Bouloukbachi, Guillet 4, Benlekbir, Dhalluin, Battu, Vernoux 2, Bahia, Radosavljevic, Daule, Collas. All. Bugeaud

Arbitri: Painchaiud (CAN), Savinovic (CRO)


Spettatori 200

images/large/Italy_DBM_AS20675.JPG

BUDAPEST – L’Italia batte la Francia 17-7 (3-2, 4-1, 6-1, 4-3) nel lunch match che apre il programma dei quarti di finale alla Alfred Hajos di Budapest ed è tra le prime quattro al mondo. E’ la prima volta che le due squadre si affrontano al Mondiale. Gli ultimi due precedenti con le transalpine sono stati il 18-6 agli Euopei di Budapest il 18 gennaio 2020 nell’ultima partita della fase a gironi e il 19-6 nel torneo preolimpico a Trieste il 19 gennaio 2021.
Giovedì 30 giugno alle 16.00 in semifinale il Setterosa affronterà gli Stati Uniti campioni olimpici e mondiali che hanno battuto la Spagna 13-8, nel match che ha riproposto la finale olimpica del 7 agosto 2021 a Tokyo e quella mondiale del 26 luglio 2019 a Gwiangju vinte dalle americane 14-5 e 11-6.

Le prime sette in vasca sono Banchelli, Tabani, Picozzi, Marletta, Emmolo, Palmieri e Giustini. Avvio complicato. Due volte avanti con Giustini e due volte riprese dal capitano Guillet su rigore e Vernoux con un tiro che rimbalza sull’acqua e mette fuori causa Banchelli. Arbitri molto severi con le azzurre: Queirolo è con due falli già prima della fine della frazione d’apertura. Claudia Marletta con un tiro da zona quattro riporta avanti le calottine bianche. Grande difesa con 4 inferiorità sventate. In avvio di secondo tempo Varnoux sorprende la 13 azzurra sul palo più vicino. Al minuto 11’30 Avegno dal lato corto, in superiorità numerica, la prima realizzata della partita, fa 4-3. Banchelli non si fa ingannare dalla palomba, lancia la controfuga e ancora Avegno segna il primo break (tiro a schizzo per il 5-3). Cominciano ad arrivare le superiorità anche in casa Italia: Bianconi battezza il palo e bum-bum Giustini firma la quaterna personale che vale il 7-3.

Cambia la partita. Il Setterosa è scatenato e spinge sull’acceleratore in “stile Colombia”. Le nostre cugine d’oltralpe non preoccupano più. La forbice si allarga. A metà del terzo periodo Silipo decide di alternare i portieri e manda tra i pali Teani. Guillet interrompe il lungo break azzurro (10-0). Teani respinge la conclusione potente di Daule e annulla la quinta superiorità francese. Ultimo tempo : Millot e Guillet provano a ridurre il gap ma le ragazze di Silipo non vogliono regalare nulla e allora finisce col pallottoliere; Tabani si fa apprezzare anche nell’inusuale posizione di centroboa, Giustini griffa la sestina personale ed Emmolo realizza il suo primo gol in questo Mondiale. Il capitano francese Guillet è l’ultima ad arrendersi e chiude il match col gol che vale la sua quaterna.

Carlo Silipo:

“Siamo tra le prime quattro al mondo. Non mi è piaciuto molto l’approccio alla gara. Così come non mi sono piaciute la fase difensiva e alcune soluzioni individuali, troppo affrettate in attacco. Dobbiamo cambiare passo se vogliamo arrivare alla finale. Bisogna giocare da squadra”.

Sofia Giustini:

“Il Setterosa è tornato e questo è un messaggio per tutte le nostre avversarie e un motivo di soddisfazione per tutte noi. Sono emozionata perchè al mio primo mondiale sono in semifinale. Siamo cariche e non vediamo l’ora di tornare in acqua giovedì sera”.

Roberta Bianconi:

“Questa squadra sta tornando grande. La mancata qualificazione olimpica ha caricato le più esperte e spronato le tante giovani che sono qui a Budapest. Possiamo crescere ancora molto. Oggi abbiamo sbagliato qualcosa nel primo tempo; non dovrà capitare in semifinale e contro avversarie di altro livello”.

Calcio, Premier League mercato: BOTMAN NON SCEGLIE IL MILAN, VA AL NEWCASTLE!

I soldi hanno vinto!

Parliamo di una società in cui il grande capo è un quasi 32enne che è già tra gli sceicchi più ricchi.
Parliamo di uno sceicco che è molto più ricco del “collega” del Paris Saint-Germain.
Parliamo di chi ha convinto Botman con i soldi e un progetto più ricco a livello economico.

Il difensore era praticamente l’obbiettivo numero 1 per la difesa del Milan. Botman, però, ha deciso di andare nel Newcastle. Forse per 37 milioni + bonus (che andranno al Lilla).

La storia del Milan è stata messa da parte?

Ogni tanto ci fa bene ricordare una semplice cosa: ciò che inglesi e sceicchi fanno ora, lo facevamo noi italiani 20-30 anni fa.
Non nascondiamoci dietro alla nostalgia, dietro alle belle parole che venivano spese o dietro al fatto che noi siamo i buoni e gli altri i cattivi.

Se un ragazzo di 22 anni preferisce andare in una squadra che non giocherà nemmeno in Europa (11° in campionato), a discapito dei Campioni d’Italia… È perché negli ultimi 20 anni abbiamo fatto schifo.

E ora, con pochi soldi, stiamo capendo che non sempre è tutto così semplice.

Futsal, B/M mercato: Luca Carnevali torna al CUS Ancona

ANCONA – La maglia del CUS Ancona l’aveva già indossata nel 2018 una stagione non esaltante per Luca Carnevali che a fine anno si trasferì in quel di Recanati in serie C1 ma ora a distanza di 4 anni Luca Carnevali sta per tornare con il CUS Ancona e la voglia di ricominciare è davvero tanta per questo laterale che all’occorrenza può fare anche il pivot:

“Dopo 4 anni passati alla Tenax in serie B sono arrivato al CUS Ancona ma proprio nel 2018 purtroppo ho avuto una serie di problemi per allenarmi causa lavoro il che ha inciso e non poco sul mio rendimento in campo. A fine stagione sono andato via con tanto rammarico anche per il fatto che ero stato accolto nel migliore dei modi ma non ero riuscito a lasciare il segno. A distanza di tempo è arrivata questa chiamata da parte del CUS Ancona, non me l’aspettavo la cosa mi ha sorpreso ero convinto che tutti si erano dimenticati del sottoscritto. Torno ad indossare questa maglia con tanto orgoglio, i presupposti per fare bene ci sono tutti anche per il fatto che ora ho risolto i miei problemi di lavoro e non ho difficoltà ad allenarmi”.

Una cosa è certa dopo la stagione con la Tenax, il CUS Ancona il Recanati e il Montesicuro in serie B Luca Carnevali ha lasciato un segno importante con la Nuova Ottrano formazione arrivata in serie C1 dove ha militato nell’ultima stagione:

“Il campionato di serie B lo conosco alla perfezione, un campionato difficile dove non mancano squadre con giocatori in grado di fare la differenza. Lo scorso anno sempre per problemi di lavoro era andato a giocare con la Nuova Ottrano dove abbiamo vinto i playoff per la serie C1. Una stagione esaltante poi è arrivata la chiamata del CUS Ancona e di certo non potevo dire di no. Non vedo l’ora di cominciare anche per il fatto che con questa società ho una sorta di debito morale da saldare”.