Calcio, Qualificazioni mondiali femminili: le Azzurre ripartono alla grande battendo la Romania

ROMANIA-ITALIA 0-5 (0-1 pt)

RETI: 22’ Bonansea, 53’, 61’ e 94’ Girelli, 87’ Pirone

ROMANIA (4-2-3-1): Părăluță; Corduneanu (69’ Herczeg), Oprea, Ficzay, Gered; Bortan (83’ Marcu), Vătafu; Carp (83’ Ambruș), Meluță, Ciolacu; Rus (56’ Balaceanu). A disp.: Campean, Boandâ, Tunoaia, Tatar, Bâtea, Goder, Sandu, Bistrian. Ct: Dulca

ITALIA (4-4-2): Giuliani; Soffia, Gama (66’ Salvai), Linari, Boattin; Glionna, Giugliano (76’ Cinotti), Simonetti, Bonansea (89’ Serturini); Giacinti (66’ Pirone), Girelli. A disp.: Durante, Schroffenegger, Bergamaschi, Lenzini, Merlo, Pandini, Bonfantini. Ct: Bertolini

ARBITRO: Campos (POR). Assistenti: Almeida (POR) e Santos (POR). IV Ufficiale: Gama (POR)

NOTE: Ammonite Simonetti, Corduneanu

Voluntari – Con una prova d’orgoglio la Nazionale di Milena Bertolini supera 5-0 la Romania riprendendo la sua corsa nelle qualificazioni mondiali. Allo stadio ‘Anghel Iordanescu’ di Voluntari l’Italia centra la quinta vittoria nel Gruppo G, l’ottava in dieci incontri disputati nel 2021, chiudendo l’anno nel migliore dei modi. Risultato a parte, la Ct può ritenersi soddisfatta dell’approccio alla gara e dell’ottima reazione delle sue ragazze, che hanno dimostrato di aver già archiviato il passo falso di venerdì con la Svizzera. Le Azzurre sbloccano la gara al 22’ con Bonansea e dilagano nella ripresa grazie alla tripletta di Girelli – arrivata a quota 52 reti – e alla perla di Pirone.

Grazie a questo successo l’Italia blinda la seconda posizione nel girone, che darà il diritto di partecipare agli spareggi per accedere alla fase finale del Mondiale. Ora che l’obiettivo minimo è a portata di mano, le Azzurre faranno di tutto per riaprire il discorso primo posto: il cammino di qualificazione riprenderà l’8 aprile del 2022 dalla sfida con la Lituania, che precederà di quattro giorni il match decisivo in casa della Svizzera, dove Gama e compagne cercheranno l’impresa per effettuare il controsorpasso e ottenere così il pass diretto per la competizione che si disputerà nell’estate del 2023 in Australia e Nuova Zelanda.

Sono tante le novità rispetto alla sfida disputata venerdì scorso a Palermo. A cambiare è innanzitutto il modulo, con Milena Bertolini che decide di accantonare momentaneamente il 3-4-3 per tornare – anche alla luce delle numerose assenze – al più collaudato 4-4-2. Al centro della difesa al posto di Salvai c’è Linari, sulla fascia destra gioca Soffia e non Bergamaschi, mentre a centrocampo debutta dal 1’ Simonetti. Sulle corsie esterne spazio a Bonansea e Glionna, pronte con la loro fantasia a infrangere il fortino avversario e a rifornire il tandem offensivo formato da Giacinti e Girelli. Il tecnico romeno Dulca risponde invece con un 4-2-3-1 che in fase di non possesso diventa 4-5-1, schierando come unico riferimento avanzato Rus, attaccante dell’Apulia Trani, supportata sulla trequarti da Meluță, Ciolacu e dalla blucerchiata Carp.

L’avvio di gara delle Azzurre è da manuale: reparti corti, pressing alto e fraseggio in velocità, questi gli ingredienti messi in campo per dimostrare di aver voltato pagina dopo l’incidente di percorso con le elvetiche. Nei primi minuti l’Italia si rende pericolosa spingendo soprattutto sull’out di destra, dove le giallorosse Soffia e Glionna riescono spesso a sorprendere la retroguardia di casa. Al 5’ è proprio l’attaccante della Roma ad avviare con la sua velocità l’azione che porta al tap in di Girelli, ma la rete viene annullata per fuorigioco. La squadra di Milena Bertolini continua però il suo monologo e al 22’ Bonansea si libera della sua avversaria e con una conclusione di sinistro dal limite dell’area trova l’angolino della porta difesa da Părăluță. Dopo il vantaggio i ritmi calano notevolmente e questo permette alla Romania di concludere la prima frazione di gioco senza correre ulteriori pericoli.

Nella ripresa la consapevolezza di dover incrementare il bottino di reti fornisce nuovi stimoli all’Italia, che riprende ad attaccare con la consueta aggressività. Al 53’ Bonansea veste i panni della rifinitrice servendo Girelli in area di rigore, l’attaccante della Juve ringrazia e con una conclusione rasoterra supera il portiere avversario trovando il 50° centro in Nazionale. La numero 10, dopo questo importante traguardo, ha modo di festeggiare di nuovo, questa volta affidandosi alla sua specialità, e sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Boattin anticipa tutti e con un perentorio colpo di testa fa 3-0. Al 70’ la Romania si affaccia per la prima volta dalle parti di Giugliani, ma il portiere del Milan si oppone al destro a botta quasi sicura di Carp. Nei minuti finali, oltre a varie sostituzioni, c’è ancora spazio per sprazzi di bellezza, una definizione che ben si addice allo stop di petto cui Pirone si aggiusta il pallone prima di superare Părăluță con un delizioso pallonetto. Un gol d’autore che spiana la strada al pokerissimo azzurro, che arriva a tempo quasi scaduto grazie al rigore trasformato dalla solita Girelli. Nonostante le difficoltà, l’Italia dimostra ancora una volta la forza del suo collettivo, pronto a lottare fino alla fine per l’obiettivo Mondiale.

Milena Bertolini:

Faccio i complimenti alle ragazze perché hanno approcciato la gara nel migliore dei modi – ha commentato Milena Bertolini – Non era facile ripartire, ma nonostante le difficoltà sono riuscite a dimostrare il loro valore e a scendere in campo con l’atteggiamento giusto. A fare la differenza, più che il modulo, è lo spirito con cui si affrontano queste sfide. Il discorso qualificazione diretta è ancora aperto, puntiamo a vincere tutte le partite”.

Gruppo G

Croazia-Moldavia 4-0
Romania-ITALIA 0-5
Lituania-Svizzera 0-7

Classifica

Svizzera 18 punti (6 gare giocate), Italia 15 (6), Romania 9 (5), Croazia 4 (6), Lituania 1 (5), Moldova 0 (4)

Calcio, Eccellenza Marche: Urbania fermata in casa dal Montefano

URBANIA-MONTEFANO 1-1

RETI: 10’Palmucci, 65’Fraternali su rig.

Urbania: Pagliardini, Rossi, Cantucci (82’ Hoxha), Giovanelli Fraternali,Renghi, Aluigi (75’ Temellini), Cusimano, Catani, Fraternali, Lucciarini (75’ Bicchiarelli), Sema (84’ Brisigotti) All. Sartini

Montefano: Rocchi, Pigini (7’ Cionchetti) (69’ Galassi), De Luca, Orlietti, Monaco, Alla (81’ Gigli), Kerjota, Guzzini (75’ Carotti), Dell’Aquila (55’ Bonacci), Palmucci, Latini All. Menghini

Arbitro: Gorreja di Ancona
Assistenti: Gasparri e Giacomucci di Pesaro

Note: spettatori 250 circa; recupero 2 + 4; ammoniti Bicchiarelli, Catani, Aluigi, Cionchetti, Orlietti e De Luca; angoli 6 – 3.
Prima della gara, è stato premiato Matteo Rossi per le 200 presenze in maglia Urbania

URBANIA – Una gran bella Urbania viene stoppata sul pari dall’ostico Montefano, presentatosi al Comunale dopo i 4 punti ottenuti con Vigor Senigallia e Atletico Gallo. La squadra dì Sartini si morde le mani perché ad eccezione del primo quarto d’ora, mette alle corde per tutto il match la formazione ospite sbattendo sulla sfortuna e sul portiere Rocchi.
Si diceva dell’avvio di gara, il Montefano ha un approccio decisamente migliore e sblocca la contesa (10’) con una staffilata di Palmucci che non da scampo a Pagliardini. I biancorossi si scuotono ed iniziano a macinare gioco, collezionando anche tre punizioni interessanti, su una delle quali Fraternali colpisce l’incrocio dei pali a Rocchi battuto. Al 38’ azione fulminea di Cantucci che sul più bello non riesce a servire il compagno a centro area. Stesso copione nella ripresa, Urbania a spingere e Montefano rintanato nella propria metà campo; 55’, miracolo di Rocchi su colpo di testa di Rossi poi al 64’ Cantucci sfonda nuovamente a sinistra, Cionchetti lo stende in area, Fraternali fa 1-1. Non passano nemmeno 5 minuti che Cantucci si invola e tira, Rocchi respinge ma poi frana su Lucciarini: altro rigore, stavolta la traversa strozza l’urlo dei tifosi. Ancora Urbania e ancora Cantucci: minuto 77, il numero 3 di casa da posizione invitante mette incredibilmente a lato. Il Montefano resiste fino al 95’, l’Urbania esce tra gli applausi meritati del proprio pubblico.

Calcio, NAZIONALE A FEMMINILE: Azzurre, contro la Romania per ripartire.

Domani a Voluntari (ore 17,30, diretta tv su Rai2) nuova sfida sulla strada per il Mondiale 2023, determinante per blindare il secondo posto

Ripartire, per non lasciare scappare la Svizzera in classifica e per allungare al contempo sulla terza in graduatoria: domani (calcio d’inizio ore 17,30 italiane, diretta tv su Rai2) la Nazionale femminile affronterà a Voluntari, alle porte della capitale Bucarest, la Romania, in una gara che servirà per rimanere in corsa per il primo posto e per mettere in contemporanea al sicuro la seconda posizione nel girone, che varrà comunque il diritto di partecipare agli spareggi di qualificazione per il prossimo Mondiale.

“Siamo tre squadre – ha sottolineato la Ct Milena Bertolini ai microfoni di RaiSport – a giocarci i primi due posti: dopo la sconfitta di venerdì, dovremo essere brave a reagire, affrontando la Romania con grande entusiasmo e voglia di riscatto. C’è tanta amarezza per il ko patito contro la Svizzera, per quell’approccio alla sfida così timoroso che ha condizionato tutta la partita; c’è però anche la consapevolezza che quando riusciamo a mettere in pratica sul campo quello che sappiamo fare, a prescindere dalle interpreti, diventa difficile per ogni avversario affrontarci. Dobbiamo ripartire dal gioco, dalla nostra identità: i risultati, poi, saranno una conseguenza”.

La Nazionale ha effettuato la rifinitura a Coverciano e nel pomeriggio è partita in direzione Bucarest: domani la partita del riscatto, per cancellare immediatamente la prima sconfitta per le Azzurre di questo 2021.

Sci Alpino, Coppa del Mondo: Shiffrin alla quinta vittoria consecutiva nello slalom

Federica Brignone venitresima

KILLINGTON – Pronta riscossa di Mikaela Shiffrin nello slalom femminile di Coppa del mondo, a Killington (Stati Uniti), terza prova stagionale tra i pali stretti. La campionessa americana ha colto la quinta vittoria consecutiva – 71esima in carriera e podio numero 111 -nello slalom del Vermont, dominando la seconda manche, con la quale ha regolato la rivale Petra Vlhova, attardata di 75 centesimi. La slovacca, che ha mancato l’appuntamento con la terza vittoria consecutiva nello slalom in stagione, ha pagato un errore all’attacco del muro nella manche pomeridiana che le ha fatto perdere decimi preziosi. Terza posizione per la svizzera Wendy Holdener, attardata di 83 centesimi, la quale ha dimostrato di essere sulla strada del pieno recupero dopo il grave infortunio ai polsi, che le ha fatto saltare la primissima parte della stagione.

In chiave italiana buona prestazione da parte di Federica Brignone. La valdostana, unica azzurra ad aver centrato l’obiettivo della qualificazione nella prima manche, è riuscita a recuperare quattro posizioni frutto di un’ottima prova sul muro, assestandosi al 22esimo posto. Non erano riuscite ad accedere alla seconda manche Martina Peterlini, 31esima a solo 1 centesimo dalla qualificazione, Lara Della Mea 35esima, Roberta Midali 47esima e Anita Gulli 54esima. Out Marta Rossetti, a causa di una caduta a metà percorso durante la prima frazione.

Classifica generale che vede al primo posto la Shiffrin (360 punti), seguita dalla Vhlova (340 punti) e dalla slovena Andreja Slokar (210 punti). Nella classifica di specialità, invariate le prime tre posizioni con la Vlhova, sempre saldamente al comando, seguita dalla Shiffrin e dalla tedesca Duerr.

Prossimo appuntamento con lo slalom a Lienz (Austria) il 29 dicembre.

Ordine d’arrivo SL femminile Killington (Usa):
1 SHIFFRIN Mikaela USA 1’38”33
2 VLHOVA Petra SVK +0”75
3 HOLDENER Wendy SUI +0”83
4 LIENSBERGER Katharina AUT +1”41
5 DUERR Lena GER +1”55
6 HECTOR Sara SWE +1”85
7 MOLTZAN Paula USA +2″13
8 TVIBERG Maria Therese NOR +2″15
9 SWENN LARSSON Anna SWE +2″39
10 SLOKAR Andreja SLO +2″55

Basket, A2M: Fabriano ko a Scafati, divario troppo severo

Givova Scafati – Ristopro Fabriano 98-82

(27-23 al 10’, 45-39 al 20’, 75-61 al 30’)

Givova Scafati – Mobio 8 (1/3, 2/4), Daniel 10 (4/6), Grimaldi (0/1 da tre), Perrino, Parravicini 8 (1/4 da tre), De Laurentiis 9 (2/6), Ambrosin 8 (1/1, 2/4), Clarke 11 (2/6, 2/4), Rossato 18 (3/4, 2/7), Monaldi 14 (2/3, 3/5), Cucci 7 (2/6, 0/2), Ikangi 5 (2/2, 0/2). All. Rossi

Ristopro Fabriano – Benetti 2 (1/3, 0/2), Smith 23 (3/4, 4/6), Baldassarre 19 (4/9, 2/4), Re (0/1), Caloia, Matrone 4 (2/2), Gulini 2, Marulli 6 (1/3, 1/4), Davis 13 (5/7, 1/5), Santiangeli 10 (1/1, 1/4), Thioune 3 (1/1). All. Pansa

Arbitri – Scrima di Catanzaro, Costa di Livorno, Doronin di Perugia

SCAFATI – Una buona Ristopro Fabriano viene punita fin troppo pesantemente nel punteggio dalla capolista Givova Scafati, che nel proprio PalaMangano si impone 98-82 nella nona giornata del campionato di serie A2 di basket.

Nel “testa-coda” fra campani e marchigiani, infatti, il tabellone al 34’ recitava 78-76, quindi match ancora in equilibrio grazie ad un break di 0-15 in poco più di tre minuti firmato da Fabriano a partire dal 78-61 del 32’, a cavallo – tra l’altro – di uno stop della partita per acqua lanciata sul parquet che ha richiesto una attenta asciugatura.

La rimonta cartaia si ferma, però, sul -2, perché a questo punto la Givova torna in controllo del match fino a raggiungere il tranquillizzante +11 al 38’ (89-78) firmato dalle giocate di Monaldi, spalleggiato da Ikangi e Rossato, mentre Fabriano perde Davis, espulso per proteste in un finale dove la terna arbitrale non lesina fischi: in tutto 47 falli, fra cui due tecnici, quattro antisportivi e la stessa espulsione a Davis.

La Givova Scafati continua a guidare la classifica di serie A2 con 16 punti, la Ristopro Fabriano resta in coda a quota 4.

Lorenzo Pansa:

«Sono orgoglioso della prestazione della mia squadra, ma lo scarto finale è bugiardo per quella che è stata la partita. Faccio i complimenti a Scafati, la cui vittoria è legittima, perché è stata brava a non perdere la bussola nei due/tre momenti in cui noi abbiamo realizzato dei parziali importanti. Penso altresì che Scafati sia una squadra forte, prima in classifica e ben allenata, e che per questo non ha bisogno di avere un fischio a favore in ogni momento di difficoltà, questa partita l’avrebbe vinta comunque».

Calcio, C/F: LA VIS CIVITANOVA ESPUGNA IL CAMPO DEL BOLOGNA

BOLOGNA-VIS CIVITANOVA 0-1 (0-0 pt)

Marcatrice: 92’ Spinelli

BOLOGNA: Sassi, Giuliani, Marcanti, Simone, Rambaldi (72’ Stagni), Racioppo, Tovoli (53’ Ruggeri), Zanetti, Benozzo, Hassanaine, Arcamone. A disposizione: Bassi, Sovrani, Del Governatore, Rimondi. All. Galasso

VIS CIVITANOVA: Comizzoli, Natalini, Langiotti, Eugeni, Gomez, Piscitelli, Spinelli, Costantini, De Luca, Silvestrini, Monterubbianesi. A disposizione: Monzi, Brutti, Ciccalè, Coccia, Marucci, Raimondi. All. Morreale

Arbitro: Falleni di Livorno

Ammonite: Racioppo, Marcanti, Piscitelli

Convincente prestazione della Vis Civitanova che si riscatta dopo lo scivolone contro il Padova. Le rossoblu sbancano il campo di Bologna per 1-0 grazie alla rete nel finale di Spinelli. Una vittoria raggiunta con una prestazione corale convincente, in cui le ragazze di mister Renzo Morreale hanno ritrovato la solidità difensiva. Una partita equilibrata dove la Vis Civitanova ha disinnescato bene ogni tentativo d’azione delle locali, con Comizzoli poco impegnata nel corso del match. Una partita letta perfettamente a livello tattico con il gol vittoria arrivato nel recupero. Rinvio di Sassi con il colpo di testa di Eugeni che pesca Spinelli, brava ad arrivare dalla destra al limite dell’area rossoblu ed a battere l’estremo difensore locale con un preciso fendete sotto il sette.

“Vittoria meritata contro una squadra di blasone che forse ci aveva sottovalutato – commenta mister Morreale – Una vittoria del collettivo ma da martedì testa alla partita contro l’Isera. Menzione particolare per Monterubbianesi che teneva molto a questa gara. Ora se siamo mature bisogna allenarsi più forte”.

Futsal, A1F: Francavilla scappa su rigore, Falconara la riaggancia

FRANCAVILLA-CITTÀ DI FALCONARA 1-1 (1-1 p.t.)

MARCATRICI: 15’44” p.t. rig. Vanin (FR), 18’10” Marta (FA)
TIKITAKA FRANCAVILLA: Duda, Vanin, Bertè, Bettioli, G. Verzulli, Pastorini, Gerardi, Cialfi, Nobilio, Papponetti, Confessore, Merlenghi. All. Marinelli
CITTÀ DI FALCONARA: Dibiase, Taty, Luciani, Pereira, Dal’Maz, Praticò, Sabbatini, Marta, Janice Silva, Fifò, Pesaresi, Polloni. All. Neri
AMMONITE: Janice Silva (FA), Bertè (FR), Fifò (FA)

ESPULSE: al 15’43” del p.t. Luciani (FA)
ARBITRI: Giovanni Zannola (Ostia Lido), Simone Micciulla (Roma 2) CRONO: Fabio Maria Malandra (Avezzano)

FRANCAVILLA – Città di Falconara e Tiki Taka Francavilla si dividono la posta in palio al PalaRoma al termine di una partita davvero intensa e piena di emozioni nonostante il risultato sia avaro di reti segnate. I gol tutti in un primo tempo con il Città di Falconara a fare tanto possesso palla e a premere in avanti mentre le padrone di casa si affidano alle giocate magiche di Vanin. Il primo sussulto lo crea Luciani di testa su cross di Taty: azione in velocità ma è solo traversa per il capitano. Duda è attenta poco dopo su Janice Silva che si libera al tiro dopo una serpentina in area. Il primo pericolo per le Citizens arriva dai piedi di Bettioli, Dibiase para in uscita. Al 13′ Dalmaz colpisce il palo con un missile dalla distanza. Ancora Luciani in diagonale testa i riflessi di Duda, Vanin sul fronte opposte fa altrettanto con Dibiase. Minuto 15′, arriva l’episodio che spezza l’equilibrio del match. Il Tiki Taka in contropiede mette Bertè a tu per tu con Dibiase che para ma non trattiene. Sul rimpallo si avventa Gerardi che tira a porta vuota ma la sfera incoccia sul braccio di Luciani. L’arbitro indica il dischetto, alza il rosso per il capitano e Vanin dal dischetto porta in vantaggio le sue. La reazione delle Citizens è confusa ma veemente tanto che da un rimpallo in area avversaria Janice Silva riesce a servire Marta per il pari. Si va negli spogliatoi sull’1-1 e il risultato non cambierà. Merito di due super portieri, le migliori giocatrici in campo: Duda e Dibiase. Vanin e Bertè cannoneggiano la porta falconarese ma Dibiase alza il muro e para entrambe le conclusioni. La collega avversaria salva su Marta, su Taty, su Dalmaz. Isa Pereira colpisce il palo – e siamo a tre legni – al termine di un’azione in velocità, tutta di prima, in area avversaria. Dibiase non è da meno a tu per tu con Vanin. Ancora il bomber delle giallorosse centra il palo e fa tremare le ragazze di Neri. L’eterna Dibiase salva sulla sirena nell’ennesimo gioco di prestigio di Vanin. Un punto a testa e qualche rimpianto per le falchette che non ce la fanno a restare aggrappate alla coppia di testa formata da Granzette e Lazio a quota 15 e si fermano a 13 punti insieme al Pescara. Domenica prossima si torna a giocare al PalaBadiali. Di scena arrivano le isolane dell’Athena Sassari.

Basket, A2F: Matelica si aggiudica il “derby delle Marche”

Feba Civitanova Marche – Halley Thunder Matelica = 51-59

12-15, 9-13, 12-17, 18-14

Feba Civitanova Marche – Perrotti, Goncalves 6, Paoletti 25, Bocola 7, Trobbiani 4, Medori ne, Angeloni ne, Morbidoni ne, Binci 7, Giacchetti 2, Grande ne, Pronkina. L.. All. Carmenati

Halley Thunder Matelica – Gramaccioni 3, Gonzalez 19, Aispurùa 12, Pallotta 8, Takrou 5, Stronati, Albanelli 7, Ardito 2, Zamparini, Michelini 3, Franciolini, Offor. All. Cutugno
Arbitri – Cattani (Ri) e Faro (Rm)

CIVITANOVA MARCHE – Il primo “derby delle Marche” di serie A2 femminile di basket è della Halley Thunder Matelica. La neopromossa formazione di coach Orazio Cutugno (top scorer Gonzalez con 19 punti) vince a Civitanova Marche per 51-59 al termine di un match sempre condotto, con un massimo vantaggio di +13 al 25’ (25-38), resiste al tentativo di rimonta delle locali guidate dalla mai doma Paoletti (25) e si aggiudica la terza vittoria stagionale, la prima in trasferta.
Un successo che poteva essere ancor più tranquillo se la Halley Thunder non avesse incontrato una serataccia ai tiri liberi, appena 9/22 di squadra. Il team biancoblù, nonostante la luna storta dalla lunetta, è stata talmente intensa e determinata (17 palle recuperate ne sono un esempio) che è rimasta sempre in controllo della partita.

Già dall’inizio si era intuita la buona serata delle matelicesi, avanti 4-9 al 4’ con la grintosa Pallotta, tanto da costringere la Feba ad un immediato time-out. Ma la musica non cambia e con cinque punti in fila di Takrou la Halley Thunder vola sul 6-14 al 7’.
In questo frangente, però, Matelica concede troppi rimbalzi d’attacco alle civitanovesi, che prontamente recuperano e passano avanti per l’unica volta nella partita all’11’ sul 17-15 con una tripla della coriacea Paoletti.
La Halley Thunder trova nell’energia della giovane Albanelli l’arma per resistere a questo momento di difficoltà: cinque punti in fila della tiratrice di scuola dorica riportano il punteggio sul 17-20 al 15’. Da questo momento in poi Matelica non molla mai più il timone, raggiungendo – come detto – il massimo vantaggio al 25’ sul 25-38 grazie ad un inizio di terzo quarto eccellente della Gonzalez.
La Halley Thunder non riesce a chiudere definitivamente la partita per via dei numerosi errori dalla lunetta, ma il vantaggio resta comunque rassicurante, sempre oscillante tra i dodici e i sette punti.
La Feba profonde i suoi ultimi sforzi affidandosi alle triple della Paoletti, arrivando sul 45-52 al 36’.
Un gioco da tre punti della scatenata Gonzalez e il successivo sigillo della Aispurùa blindano la vittoria della Halley Thunder al 38’ sul 47-59. Il match termina 51-59.

Volley, SuperLega: Ottava meraviglia consecutiva della Lube Civitanova che espugna Cisterna in tre set

CIVITANOVA – CISTERNA 0-3

23-25 (28’), 23-25 (32’), 15-25 (22’). Totale: 1h 22’.

TOP VOLLEY CISTERNA: Zingel 6, Cavaccini (L), Saadat ne, Wiltenburg 1, U Giani ne, Maar 9, U Rinaldi 1, Lanza 8, Dirlic 12, Picchio (L) ne, Bossi 7, Baranowicz 2, Raffaelli. All. Soli

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 13, Kovar 6, Sottile, Marchisio, Juantorena ne, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 16, Zaytse, Diamantini, Simon 15, De Cecco, Anzani 5, Yant 1. All. Blengini

Arbitri: Cesare (RM) e Rolla (PG)

Cisterna: 12 battute sbagliate, 3 ace, 5 muri vincenti, 51% in attacco, 43% in ricezione (24% perfette). Civitanova: 11 battute sbagliate, 7 ace, 6 muri, 60% in attacco, 54% in ricezione (30% perfette). MVP: Simon

CISTERNA – Ottava vittoria della Cucine Lube Civitanova in SuperLega Credem Banca con certezza aritmetica di chiudere il girone di andata come minimo al secondo posto. La striscia di successi consecutivi dei biancorossi in Regular Season si è arricchita oggi della vittoria in tre set (23-25, 23-25, 15-25) a Cisterna di Latina contro la Top Volley nella sfida del 9° turno di andata. Ennesima prestazione convincente dei cucinieri, al cospetto di una squadra combattiva.

I tre punti guadagnati consentono ai campioni d’Italia di toccare quota 28 in vetta alla classifica portando a + 6 il vantaggio su Trento (22), ferma per il punto di riposo, e a + 9 su Perugia, impegnata alle 20.30 a Padova e con 7 partite finora giocate contro le 11 della Lube.

Essenziale la spinta dai nove metri (7 ace a 3), importante la miglior tenuta in ricezione e nel muro difesa, soprattutto nei momenti clou, ma in particolare la maggior vivacità in attacco (60% contro il 51%) grazie ai punti del top scorer Lucarelli (16 con il 61%, di cui 2 ace e 3 muri), del cecchino Simon, nominato MVP (15 con 92% di cui 2 ace e 2 muri) e del positivo Garcia (13 con il 59% e 3 ace). Tra i padroni di casa in evidenza Dirlic, Lanza e Maar.

Tiratissimi i primi due set, una passerella trionfale il terzo. Nel primo parziale (23-25) si decide tutto in volata: sul 22-22 Rinaldi stecca il servizio, mentre Lucarelli (6 punti nel set con l’83%) centra il colpo (22-24) per poi ripetersi alla seconda palla set. Eloquente il 74% in attacco dei biancorossi, eccellente il contributo di Simon (5 punti e 100%). Secondo set fotocopia (23-25): l’iniziativa è dei campioni d’Italia (6 punti a testa per Garcia e Simon), ma la tenacia del team di casa vale l’aggancio sul 19-19. Civitanova resta lucida, la Top Volley viene tradita dai propri errori (20-22) e cede in volata sul primo sbaglio di Maar in battuta. Nel terzo set (15-25) la formazione di Soli esaurisce le energie sotto i servizi vincenti di Simon e Garcia, mentre Blengini impartisce il colpo di grazia con l’ingresso di un fresco Yant.

La prossima gara di SuperLega della Cucine Lube Civitanova è in programma il 19 dicembre alle 18 (con diretta Rai Sport, Volleyball TV e Radio Arancia), il big match contro Perugia valevole per l’ultimo turno del girone di andata della Regular Season. I biancorossi, infatti, hanno già anticipato e vinto in tre set la sfida della 10ª giornata con Taranto e il confronto dell’11ª con Monza, mentre osserveranno il turno di riposo nella 12ª. La tabella di marcia di Juantorena e compagni prevede l’esordio casalingo nella Pool C di Champions, League fissato per mercoledì 1 dicembre (ore 20) contro i russi del Novosibirsk, la partecipazione al Mondiale per Club in Brasile dal 7 all’11 dicembre e la prima trasferta stagionale di Champions prevista il 15 dicembre (ore 19) a Maribor in Slovenia.

La partita

Premiazione in apertura del biancorosso Daniele Sottile, a cui il sindaco di Cisterna di Latina consegna una targa per i suoi 11 anni nel team pontino.

Riflettori accesi sulla panchina della Cucine Lube, con la prima convocazione stagionale di Zaytsev, in panchina con capitan Juantorena. Chicco Blengini schiera nello starting six De Cecco al palleggio per l’opposto portoricano Garcia Fernandez, al centro Anzani e Simon, laterali Lucarelli e Kovar, libero Balaso. I padroni di casa, orfani dell’infortunato Szwarc, con la diagonale Baranowicz-Dirlic, al centro Bossi e Zingel, di banda Maar e Lanza, libero Cavaccini.

In avvio i biancorossi faticano in ricezione e vanno sotto 7-4 dopo la giocata di Lanza per poi reagire con 3 punti consecutivi trovando il pari con Garcia (7-7). Il sorpasso arriva su un’infrazione pontina (9-10). Prende il via un lungo botta e risposta fino alle due magie di Lucarelli che valgono il break (16-18). Sul 20-21 Rinaldi entra per Lanza tra i pontini, mentre dopo il muro di Bossi su Anzani per il 22-22 Blengini chiama un time out. Il servizio a rete e la giocata vincente di Lucarelli valgono il +2 dei marchigiani (22-24), che chiudono il set con la seconda palla utile grazie a un gioco di sponda di Lucarelli (23-25).

Stessi starting six al rientro e sprint civitanovese (1-7) con Lucarelli dai nove metri. Cisterna piazza un parziale di 4-0 (5-7) e, con pazienza, impatta con Maar (11-11). Le giocate di Simon e il servizio di De Cecco valgono il +3 (11-14), il bolide di Garcia porta gli ospiti sul +4 (12-16). Si procede a strappi: i laziali dimezzano il divario (14-16) col muro del nuovo entrato Wiltenburg (out Zingel), ma la Lube ristabilisce le distanze (14-18). Due giocate di Lanza e il muro di Bossi (17-18) impongono a Blengini il time out. Lanza impatta (19-19), poi due errori dei pontini vanificano tutto (20-22). Civitanova intravede il traguardo con Lucarelli (22-24). Dirlic prolunga il set, ma il primo errore in battuta di Maar tradisce la Top Volley (23-25).

Avanti di due set, Civitanova inizia in scioltezza il terzo portandosi sul +7 (4-11), aiutata dai servizi di Simon e Garcia (4 ace in 2), ma anche dal muro di Anzani. Cisterna si rialza con Baranowicz dai nove metri (7-11), ma è solo una fiammata. La Lube accelera di nuovo con Anzani (8-15). Sull’11-18 Blengini inserisce Marchisio e Yant (per Kovar e Lucarelli), col cubano che va a segno (11-19). Cisterna non ha più energie e capitola sul servizio out di Lanza (15-25).

GIANLORENZO BLENGINI (allenatore):

“Si è trattato di una partita contro una squadra di buon livello e bisognava fare molta attenzione. I ragazzi sono stati bravi nell’approccio e nel resistere alle rimonte dell’avversario. Abbiamo sofferto un po’ in ricezione, soprattutto sulla battuta float, anche se siamo comunque riusciti ad arrangiarci. Insomma abbiamo vinto 3-0 ma è stata una partita difficile, contro una formazione che schierava buonissime individualità. E’ una Cucine Lube che da diverso tempo sta stringendo i denti a causa delle difficoltà fisiche. Finalmente abbiamo ritrovato con noi Ivan Zaytsev, in trasferta e in panchina. Chiaramente non è ancora pronto per giocare, però il suo recupero sta procedendo bene. E speriamo di recuperare tutti al più presto perché è importante tornare al completo, anche se la squadra sta lavorando benissimo nell’ottimizzare ciò che ha, senza pensare al resto. Ora testa alla Champions League, che ci vede impegnati in un girone molto tosto, che comprende anche i campioni d’Europa in carica dello Zaksa. Quella di mercoledì col Novosibirsk sarà una partita complicata dal punto di vista tecnico e fisico, contro una squadra che nel proprio campionato sta facendo benissimo al cospetto di avversarie come Kazan, Dinamo Mosca e Zenit San Pietroburgo. Servirà la miglior Cucine Lube possibile, sia a livello tecnico che nell’intento”.

Basket, A2M: Udine non molla mai, ma nel finale è ad imporsi

S. BERNARDO/CINELANDIA PARK CANTU’ – APU OLD WILD WEST UDINE 81-78

(17-16, 35-39, 56-49)

S. BERNARDO/CINELANDIA PARK CANTU’: Stefanelli 4 punti, Sergio 9, Johnson 24, Nikolic 10, Boev, Borsani ne, Da Ros, Bucarelli 3, Cusin 2, Bayehe 11, Allen 18. All. Marco Sodini.

APU OLD WILD WEST UDINE: Cappelletti 22 punti, Walters 13, Mussini 6, Pieri, Esposito 2, Giuri 8, Nobile ne, Pellegrino 5, Italiano, Lacey 22, Ebeling. All. Matteo Boniciolli.

Arbitri: Gagliardi, Salustri, Perocco.

Uscito per cinque falli: Cusin, Walters

DESIO – Secondo stop in campionato per l’Apu Old Wild West Udine che questa sera al PalaBancoDesio si è arresa nei minuti finali al cospetto della capolista S. Bernardo/Cinelandia Park Cantù per 81-78. Non sono i 22 punti messi a segno da Cappelletti e Lacey per avere al meglio contro la formazione di Marco Sodini, nel nono turno di campionato intitolato a Gianni Corsolini, storico dirigente di Pallacanestro Cantù e Snaidero Udine, scomparso lo scorso febbraio.

Recuperato Vittorio Nobile e tutti i membri dello staff che erano risultati positivi al Covid nelle scorse settimane, coach Boniciolli schiera dall’inizio un quintetto inedito formato da Cappelletti, Lacey, Giuri, Walters e Pellegrino. Dopo 36 secondi di gioco Walters sblocca (0-2) e Bayehe dalla lunetta (fallo di Pellegrino) ripristina subito la parità (2-2). Il primo vantaggio per i padroni di casa dopo quasi due minuti con Sergio che trasforma i tre liberi concessi dalla terna arbitrale per fallo di Walters (5-4). L’Old Wild West però torna subito avanti con Lacey (5-6) e a metà periodo è avanti di otto lunghezze con Esposito (5-13). S. Bernardo recupera nei minuti successivi: a un minuto e 15 secondi l’ex Nikolic riapre la gara siglando la schiacciata del -1 (15-16) e a un secondo dalla fine Stefanelli dalla lunetta (fallo di Italiano) fissa il primo parziale sul 17-16. In avvio di seconda frazione Walters va a segno, subendo fallo da Nikolic (17-19) che poi azzera nuovamente il distacco con i friulani (19-19). Le squadre continuano a lottare sotto canestro ad alto ritmo: a metà periodo l’Apu torna avanti grazie al libero trasformato da Walters (fallo di Allen, 25-26), mentre un minuto più tardi è Sergio a riportare avanti il team di Marco Sodini (28-27). I bianconeri rispondono on Lacey (tripla) e Cappelletti (30-32), ma nel finale Johnson ribalta nuovamente il risultato (34-32). La formazione di Boniciolli reagisce con orgoglio e a 32 secondi dall’intervallo lungo si ritrova sul +5 grazie alla tripla dall’angolo di Mussini (34-39). Il libero trasformato da Johnson (fallo di Italiano) chiude il primo tempo sul punteggio di 35-39.

In avvio di terzo quarto Allen sigla la prima tripla di Cantù dopo lo 0/6 nei primi due periodi (38-39) e Bayehe completa la rimonta (40-39). La tripla di Lacey dopo quattro minuti di gioco rimette in partita l’Apu (44-42) dopo un avvio non del tutto convincente, ma la compagine di Sodini sembra più brillante e rifila un parziale di 0-7 ai friulani (53-44). Cappelletti interrompe la striscia dei padroni di casa (53-46) che a due minuti dalla terza sirena tornano sul +9 con Nikolic (55-46). Il libero trasformato da Lucarelli (fallo di Lacey) chiude il terzo periodo sul punteggio di 56-49. In avvio di ultimo quarto Giuri e Lacey provano ad accorciare (58-53) e Walters dalla lunetta (fallo di Nikolic) riduce ulteriormente il gap (58-55). Lo stesso numero 1 bianconero dopo tre minuti e 10 secondi porta l’Apu a un solo punto di distacco dai biancoblu (58-57). Ma come avvenuto nel periodo precedente, S. Bernardo tenta la fuga grazie all’ottima vena realizzativa dei suoi americani che in poco più di un minuto impongono un -9 all’Apu (66-57). A metà periodo Cusin commette il quinto fallo ed è costretto ad abbandonare il campo. Walters realizza il primo poi commette un’ingenuità che gli costa il quinto fallo e consente a Johnson di andare in lunetta (67-58). Pellegrino realizza, poi, il secondo libero per il fallo di Cusin (67-59). Allen prova a chiudere il match (69-59), ma l’Old Wild West Udine reagisce nuovamente e punto dopo punto inizia un’incredibile rimonta con protagonisti Cappelletti e Lacey: a 3 minuti e 4 secondi dalla fine dell’incontro i bianconeri sono a meno uno dai padroni di casa (71-70) e trenta secondi dopo il play ex Torino completa l’opera (71-72). La tripla di Allen sembra togliere ogni speranza (79-74), invece ancora una volta i bianconeri riaprono il match: a 11 secondi dalla fine Pellegrino fa 2/2 dalla lunetta (81-78), ma non basta.

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Coach Matteo Boniciolli (APU Udine)

«Anzitutto è stata una partita di una bellezza incredibile, giocata da due squadre che meritano di combattere fino alla fine per la promozione; sia noi sia Cantù abbiamo allestito dei roster importanti.
Sono molto soddisfatto della prestazione della mia squadra; entrambe le squadre hanno lottato ed
entrambe avrebbero meritato la vittoria. Noi siamo stati bravi a tenere Cantù al 29% al tiro nel primo tempo, poi altrettanto bravi a recuperare uno scarto importante e poi a recuperare ancora nel finale,
arrivando a un solo possesso dalla vittoria. Prima di venire qui noi avevamo due risultati possibili: la vittoria o una sconfitta ridotta nei punti perché Cantù deve venire a Udine per giocare la partita di ritorno. A noi non resta che evitare di commettere l’errore che ha fatto Cantù con Piacenza, ovvero di
sottovalutare un impegno; cosa, peraltro, che è successa anche a noi a inizio campionato contro Treviglio. Questa sconfitta ci aiuterà a stare sul pezzo da qui sino ad almeno metà del girone di ritorno, quando affronteremo nuovamente Cantù, che mi auguro di affrontare con un record analogo al loro, così da giocarci il primo posto nell’ottica del doppio confronto. Non ho avuto la sensazione, onestamente, che una squadra abbia vinto o che l’altra abbia perso, e avrei detto la stessa cosa anche se avessimo vinto noi. Sono serenissimo e contentissimo».

Coach Marco Sodini (Cantù)

«Più una cosa è irreale e più mi piace cercare di renderla reale, per cui avevo sognato di vincere questa partita di quaranta per un sacco di ragioni. Ma poi mi son detto: a Gianni Corsolini, dato che la partita era a lui dedicata, gli sarebbe piaciuto che avessimo vinto noi di quaranta? Secondo me no, essendo un grande narratore di storie. Non è meglio, forse, giocare una partita come questa? Indipendentemente
da tutti i fattori tecnici, come lo 0% da tre punti del primo tempo, la capacità di Udine di pressarci, la nostra capacità e incapacità di fare e disfare, che, fra l’altro, sono le nostre prerogative. Come se la nostra fosse una serie televisiva, abbiamo fatto un bello spot per la pallacanestro, è stato davvero un bello spettacolo e chi è venuto qui oggi si è sicuramente divertito. Quanto a Udine, loro sono una squadra tosta; sono bravi, hanno ottimi giocatori e sono ben allenati. Con rispetto parlando per le altre squadre di A2, credo che lo staff di Udine sia l’unico della categoria a essere comparabile al nostro. La cosa più bella e importante è che Udine ci sia stata e che abbia potuto giocare. Prima si pensa al fatto che i ragazzi
stiano bene, che non ci siano problematiche legate al Covid e, per questa ragione, spero che Nobile stia sempre meglio e che Antonutti, al quale faccio un grande in bocca al lupo personale, possa presto tornare. Ciò perché noi, queste partite, vorremmo sempre giocarle con tutti i giocatori avversari più forti.
Queste comunque sono gare non condizionate dalle assenze, bensì dalle presenze; conta chi scende in
campo, e tutti sono stati bravi».