Basket, LBF Finale Scudetto: il Famila Schio domina la Virtus e si porta 2-0 nella serie

Famila Schio – Virtus Bologna 78-51

Famila Schio: Del Pero ne, Mestdagh 7, Sottana 6, Gruda 8, Verona 6, Crippa 3, Andrè 5, Dotto 6, Keys 12, Laksa 25, Mutterle 0

Virtus Bologna: Sagerer 0, Pasa 8, Tassinari 0, Barberis 4, Laterza 2, Dojkic 6, Battisodo 10, Turner 4, Zandalasini 13, Cinili 4

Arbitri: Salustri V., D’Amato A., Ferrara C.

SCHIO – Vittoria larghissima del Famila Wuber che domina 78-51 la Segafredo e fa sua anche gara 2; martedì le orange al PalaDozza di Bologna proveranno a chiudere la serie con il primo match point a disposizione.

Dominio incontrastato di Dotto e compagne che surclassano le vù nere in ogni voce statistica: se in gara uno, pur non riuscendo mai a rientrare, le felsinee erano comunque sempre rimaste in partita, questa sera le orange sono state dilaganti. Superlativa la prova di Laksa (25 punti con 9/11 dal campo e ben 5 triple), l’unica ad emergere prepotentemente da un gruppo che ha garantito una qualità costante per tutti i 40 minuti di gioco: solida la prova di ogni scledense che tra punti, rimbalzi, assist e palle recuperate ha permesso un dominio incontrastato della contesa. Ancora una volta, straordinario il colpo d’occhio di un PalaRomare a festa rumoroso e colorato come accade sempre nelle finali scudetto.

Era difficile ripetere la stessa partenza di gara uno, infatti Bologna presta più attenzione alla fase difensiva e Schio si sblocca solo al 2’ ma con un contropiede micidiale di Laksa che infila la prima di tre triple consecutive orange: 9-4 al 4’. Gruda e Verona, entrata magnificamente dalla panchina, allungano fino al 15-6. La risposta bianconera arriva da Zandalasini e Dojkic che riportano la Segafredo fino ad un solo possesso di distanza, ma Laksa mette il punto esclamativo sul quarto che si chiude 22-17 con già 11 punti per la lettone.

La seconda frazione si apre con cinque punti di Keys (dopo due triple sbagliate da Sottana e Mestdagh) che valgono il primo vantaggio in doppia cifra. Splendide le giocate di Dotto che al 15’ sale in cattedra con rubata e assist no look per Laksa che al 15’ fa 34-19. Cinili e Battisodo interrompono il digiuno ospite ma il finale è tutto scledense: tripla di Crippa e appoggio in transizione di Dotto per il 43-25.

Pasa buca subito la zona 2-3 proposta da Dikaioulakos ma è Zandalasini con un elegante alley-oop da rimbalzo offensivo a sbloccare la Virtus nel secondo tempo. Il Famila, invece, fatica in attacco e trova rifugio nella straordinaria vena realizzativa di Laksa che sale a quota 19 punti personali. Al 25’ Gruda firma il 50-31 e poco dopo due triple di Sottana, di cui una che danza sul ferro, valgono il +20. Verona e Pasa arrotondano per il 58-37 al trentesimo.

Con un vantaggio così importante, l’ultimo quarto sembra già segnato e il comportamento delle squadre in campo lo dimostra: il Famila gioca sul velluto, concedendo anche giocate spettacolari che mandano in visibilio il PalaRomare sold out; la Segafredo, di contro, in campo con le seconde linee pensa già a gara tre. Così il vantaggio scledense incrementa mentre si sbloccano anche Andrè e Mestdagh dall’arco, dopo l’inusuale 0/6. Finisce 78-51 con tutto il pubblico orange in piedi ad applaudire una straordinaria prestazione della squadra di Dikaioulakos che si porta sul 2-0 nella serie e martedì al PalaDozza di Bologna proverà a chiudere definitivamente i conti.

Pallamano, A2/M: il Cingoli chiude in bellezza al PalaQuaresima, battendo il Camerano

CINGOLI – CAMERANO 36-29

Cingoli: Anzaldo, Gentilozzi, Santamarianova, Guerrero 7, D’Agostino 3, D’Benedetto 5, Ciattaglia 2, Mangoni 3, Latini 1, Strappini 2, Evangelisti, Rossetti 1, Compagnucci, Gigli, Cirilli 3, Mota 9. All. Palazzi

Camerano: Sanchez, Rossi, Marinelli 1, Giambartolomei 5, Bilò 11, Gardi 1, Scandali 2, Selmani 2, Francelli, Covali 2, Antonelli 1, Coppari 1, Boccolini 3, Casavecchia, Vagnoni. All. Kokuca

Arbitri: Kurti – Maurizzi

CINGOLI – La Santarelli Cingoli riprende la corsa e batte il Camerano nell’ultima partita stagionale al PalaQuaresima. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno vinto il derby per 36-29 nella sfida della 25^ giornata di Serie A2 Maschile di pallamano.

E’ stato un match vivace, in cui i locali hanno dimostrato la propria forza, mentre gli ospiti hanno cercato in tutti i modi di restare attaccati agli avversari. D’Benedetto e Guerrero ribaltano il vantaggio iniziale di Bilò (2-1), Selmani pareggia ma Guerrero, Mangoni e D’Benedetto portano sul +3 la Santarelli sul 5-2. Marinelli e Giambartolomei tengono a -2 Camerano al 11’ (6-4). 

Mangoni e D’Agostino piazzano il +4 sull’8-4, con la complicità di una bella parata di Anzaldo. Covali e Bilò mantengono il -3, tuttavia Cingoli vola a +5 con Ciattaglia e D’Agostino, parziale di 11-6 al 19° minuto. Sanchez neutralizza due tiri di Mota, Camerano ne approfitta per riportarsi a -3 con Giambartolomei e Antonelli (11-8). La Santarelli torna a +5 sul 13-8 al 25’ con Mota e D’Benedetto, nonostante la parata di Sanchez sul numero 6 cingolano. Gli ospiti piazzano due reti per il 13-10 con Bilò e Giambartolomei, dall’altra parte Cirilli e Mota strappano le reti del +5 sul 15-10. Nell’ultimo minuto del parziale Bilò accorcia, Sanchez e Anzaldo parano, mentre Mota chiude le ostilità del primo tempo sul 16-11. 

Nella ripresa si assiste allo stesso copione visto nei primi 30 di gioco, con Cingoli a gestire il vantaggio e Camerano a provare di farsi pericolosa per riaprire le ostilità. E’ ancora Bilò ad aprire le danze per il 16-12, con Sanchez reattivo su Guerrero. Il numero 4 italo-argentino mette in rete le due reti del 18-12. Strappini conquista il +7 al 37° minuto sul 20-13. Giambartolomei accorcia sul 20-14 e Sanchez è reattivo su D’Benedetto e Mangoni, mentre Anzaldo para il tentativo di Covali. Strappini risponde a Bilò, mentre D’Agostino e Guerrero strappano il +8 sul 23-15. 

Bilo e Scandali portano i gialloneri sul 23-17, mentre dall’altra parte Mota con quattro reti consecutive piazza il +9 dei locali sul 28-19. Sul 29-20 Bilò colpisce un palo, poi va a segno insieme a Buccolini, parziale sul 29-22. Dopo un breve botta-risposta tra le due compagini, Buccolini e Coppari al 27° portano a -6 Camerano sul 33-27. Gentilozzi para su Francelli, così Mota, Guerrero e Mota portano Cingoli sul 36-27. Le ultime due reti della partita sono di Buccolini e Bilò. 

La Santarelli Cingoli si rialza subito dalla sconfitta contro la Tecnocem ’85 San Lazzaro e batte il Camerano. I ragazzi di Palazzi riescono così a certificare l’imbattibilità casalinga stagionale, grazie a 12 vittorie ed un pareggio nelle 13 partite disputate al PalaQuaresima. Onore, comunque, ai gialloneri di Kokuca, che hanno giocato ad alta intensità dall’inizio alla fine della partita.

Il top scorer della gara è Mattia Bilò con le sue 11 reti, seguito a 9 da Dani Mota, a 7 da Guerrero e a 5 da Giambartolomei e D’Benedetto. Da segnalare anche le ottime prestazioni dei due portieri sudamericani Sanchez e Anzaldo, autori di ottimi interventi nel corso della gara. 

I cingolani restano in testa al girone B di Serie A2 Maschile con 47 punti, a +1 dal Romagna secondo e vincente contro la Tecnocem San Lazzaro. Nella prossima giornata, ultima di Regular Season, Strappini e compagni sfidano in trasferta il fanalino di coda Prato, nel match in programma domenica 8 maggio alle ore 15.30.

Foto – Doriano Picirchiani 

Futsal A1/F, Playoff Scudetto: il Città di Falconara espugna il PalaDolmen

BISCEGLIE FEMMINILE-CITTÀ DI FALCONARA 1-6 (0-2 p.t.)

RETI: 15’38” p.t. aut. Ion (F), 19’56” Janice Silva (F), 1’22” s.t. Ion (B), 2’12” Dal’Maz (F), 5’16” Fifò (F), 12’17” Fifò (F), 13’26” Fifò (F)

BISCEGLIE: Oselame, Nicoletti, Jimenez, Giuliano, Elpidio, Montufo, Ion, Marino, Loth, Soldano, Loconsole, Colamartino. All. Di Chiano

CITTÀ DI FALCONARA: Dibiase, Taty, Marta, Luciani, Dal’Maz, Praticò, Giuliani, Janice Silva, Fifò, Pereira, Ferrara, Polloni. All. Neri

AMMONITE: Marino (B), Marta (F)

ARBITRI: Marco Moro (Latina), Alex Iannuzzi (Roma 1), Arrigo D’Alessandro (Policoro) CRONO: Paolo De Lorenzo (Brindisi)

BISCEGLIE – Il Città di Falconara fa sua gara-1 a Bisceglie e mette una seria ipoteca sul passaggio alle semifinali playoff. Domenica prossima al PalaBadiali potrà contare su uno scarto di gol considerevole in virtù del 6-1 di stasera al PalaDolmen. Il primo tempo resta ingessato fino attorno al 15’ quando il tiro di Taty trova Vanessa sulla linea a salvare Oselame battuta. La sblocca proprio la numero 4 delle Citizens: azione insistita di Dal’maz sulla sinistra, palla dietro per la brasiliana, bordata che Ion devia nel proprio sacco. Bisceglie subito pericoloso con Montufo sul secondo palo ma alla sirena, meno 4 secondi, arriva il raddoppio delle marchigiane. L’assist di Fifò mette Janice a tu per tu con Oselame: facile facile il tocco del 2-0. Nella ripresa il Bisceglie accorcia: diagonale di Nicoletti, Dibiase para ma non trattiene, irrompe Ion che fa esultare le sue. Dura poco. Dal’maz lanciata nello spazio si presenta da sola da Oselame e sigla il 3-1. A quel punto il Falconara dilaga. Sempre Dal’maz ispira Ferrara che sfiora in diagonale. Non sbaglia Fifò. Dalla sua mattonella la mette sotto il sette di sinistro.

Le padrone di casa provano a reagire con Vanessa ma il suo diagonale, deviato da Dibiase, carambola sul palo prima di diventare preda di Taty. Sul fronte opposto Fifò ne segna altri due e si porta il pallone a casa. Tripletta da antologia. Il Bisceglie ci prova col portiere di movimento. Dibiase chiude tutti gli spazi e il divario rimane agevolando così il ritorno. Gara-2 dei quarti scudetto si giocherà domenica 8 maggio al PalaBadiali. Il giorno della Patrona di Falconara con tutte le carte in regola per festeggiare al meglio la ricorrenza.

Basket, EuroLeague: l’Olimpia rimonta, lotta, va avanti poi deve arrendersi all’ultima fuga dell’Efes

Efes Istanbul – Milano 77-65

Efes: Larkin 16 (5 ast), Beaubois n.e, Singleton 3, Bryant 4, E.Gazi n.e, Moerman 8, Tuncer 3, Pleiss 17, Micic 20, Anderson 2, Petrusev n.e, Dunston 4. Coach Ataman.

Olimpia Milano: Grant 11, Rodriguez 9, Tarczewski 4, Ricci 2, Biligha, Hall 16, Baldasso, Daniels, Shields 9, Hines 6, Bentil 8, Datome. Coach Messina.

ARBITRI – Ilija Belosevic (Serbia), Matej Boltauzer (Slovenia), Emilio Perez (Spagna).

ISTANBUL: L’Olimpia gioca una partita commovente a Istanbul per impegno, grinta, la difesa, la voglia di strappare rimbalzi e rimanere aggrappata alla partita. Da meno 14 rimonta nel quarto periodo, va anche avanti di tre. La risposta finale del duo Micic-Larkin però è stata decisiva nel frustrare una partita di enorme intensità in cui forse meritava di più. L’Efes va avanti 2-1 nella serie. Gara 4 è giovedì sera.

IL PRIMO QUARTO – L’Efes cambia quintetto, l’innesto di Tibor Pleiss come centro si rivela fruttuoso, perché il tedesco segna sei punti consecutivi che ribaltano il punteggio inizialmente favorevole all’Olimpia. Poi si mette in moto anche Vasilije Micic con altri cinque punti consecutivi. L’Olimpia improvvisamente fatica in difesa e scivola a meno 10 in un attimo sul 21-11. Due triple consecutive di Jerian Grant tamponano la falla, ma l’ultimo canestro del periodo lo firma Micic (11 punti solo lui con 4/4 da due) nel 25-17 Efes.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia resta aggrappata alla partita con le unghie e con i denti, segna tre canestri di pura energia, con Tarczewski, con Hines, con Bentil. Un gioco da tre completato da Devon Hall riduce il distacco a tre punti. L’Olimpia ha un passaggio a vuoto a metà del periodo quando arrivano in successione un antisportivo di Daniels e il secondo fallo di Bentil. La tripla di Tuncer vale l’8-0 che manda l’Efes in fuga. Il vantaggio raggiunge i 14 punti su due tiri liberi convertiti da Shane Larkin. Milano barcolla, ma risponde. Shields mette due tiri liberi, la difesa tiene per quattro possessi consecutivi, Hall segna dall’angolo, Grant con un’entrata acrobatica e il divario è ridotto a sette punti, 42-35.

IL TERZO QUARTO – Per un attimo l’Olimpia perde anche Bentil per un colpo all’occhio, nel momento in cui comunque produce uno sforzo supremo per restare in partita. Devon Hall segna sette punti consecutivi. Una tripla di Rodriguez ricuce a meno quattro dopo sei minuti. L’Efes risponde con Larkin, l’Olimpia con Tarczewski e Bentil. La terza tripla di Jerian Grant riduce il divario a due punti. Larkin risponde ancora con un missile dall’angolo. Rodriguez inventa un floater, Bentil centra due tiri liberi che riportano Milano a un solo punto di scarto. L’ultimo canestro però è di Bryant e vale il 59-56 Efes.

IL QUARTO QUARTO – Un post-up di Shavon Shields su Larkin e poi un floater di Hines permettono all’Olimpia di mettere la testa avanti per la prima volta dal primo quarto. Un arresto e tiro di Micic subito prima del quarto fallo di Hines ripristina il vantaggio dell’Efes. Kaleb Tarczewski svolge una mole enorme di lavoro a rimbalzo e procura la tripla con cui Devon Hall sorpassa ancora. Milano regge ancora qualche minuto poi arriva con il fiato corto mentre i campioni dell’Efes, Larkin e Micic, firmano l’allungo nel 77-65 che suona falso ma non cambia la sostanza. L’Efes va avanti 2-1 nella serie.

Ettore Messina:

“Prendo in prestito una frase che ha usato il mio collega Ergin Ataman dopo Gara 2. Come loro allora, noi stasera non abbiamo giocato in modo intelligente negli ultimi tre minuti di partita, quando abbiamo coronato una grande rimonta e messo la testa avanti. L’impegnò è stato fenomenale, mi sono congratulato con i ragazzi per quello che hanno fatto, Rodriguez ha giocato più minuti di quelli che avrebbe dovuto e ci ha aiutato tanto. Certo non è stato il Chacho di Gara 2 ma la sua è stata una prestazione di grande coraggio. Ora spero che la caviglia non peggiori e possa ripetersi in Gara 4. Spero solo che la squadra non si deprima. Non c’è motivo di farlo, ma qualche volta succede quando fai come diceva il Professor Nikolic ovvero riempi il secchio di latte e alla fine con un calcio versi tutto. Datome? Ho provato ma non era in condizione.  L’unica cose che è mancata sono state le percentuali. Purtroppo abbiamo costruito tanto ma sbagliato tanti tiri aperti. Peccato. La serie è quella che è ma ci riproveremo ancora con quello che abbiamo”.

Basket, B/M: verso Imola-Campetto

Domenica, ore 18, PalaRuggi

Ultimo viaggio in trasferta di regular season per la Luciana Mosconi Ancona chiamata a far visita all’Andrea Costa Imola nel match valevole per la 29a giornata di campionato. Al PalaRuggi la squadra di coach Piero Coen si presenta con il vento in poppa provocato dalla striscia aperta di 4 successi consecutivi che le hanno permesso di centrare in anticipo la qualificazione ai playoff, con la matematica acquisizione del 5°posto, e la possibilità ulteriore di migliorarsi con la 4a piazza ancora alla portata. Dorici dunque senza eccessive ossessioni di classifica ma con tantissima voglia di aumentare la propria fiducia in vista della post season con il match in Emilia che risulta essere un utile test in ottica playoff. Imola attualmente occupa la 6a posizione dopo il successo nel derby contro Ozzano nel posticipo di lunedi scorso. Squadra di coach Federico Grandi in piena zona playoff ma deve guardarsi alle spalle perchè la nona piazza è distante soltanto 4 punti e non c’è quindi la sicurezza di accesso alla post season se non con un altra vittoria da cogliere nelle ultime due giornate. Ecco quindi che i biancorossi imolesi vorranno cercare già nel match contro i dorici davanti al proprio pubblico i due punti che sancirebbero il loro ingresso nella griglia playoff, anche perchè poi potrebbe essere molto rischioso doverlo fare nell’ultima giornata a Senigallia. Servirà dunque una Luciana Mosconi al massimo livello (come quella ad esempio che ha messo k.o. nell’ultimo mese squadre del calibro di Roseto e Rimini tanto per fare i nomi) per poter centrare la 20a vittoria stagionale ed arrivare agli ultimi 40′ con l’incertezza della posizione finale all’interno del tabellone playout.

Così coach Emanuele Pancotto, assistente di Piero Coen sulla panchina dorica analizza il prossimo avversario della Luciana Mosconi.

“Incontriamo una squadra che avrà sicuramente la determinazione e la voglia di portare a casa la partita per poter quindi arrivare ad occupare uno degli ultimi tre posti disponibili posti per i playoff. Imola è una squadra di grande intensità sui due lati del campo, non danno punti di riferimenti ben precisi, inoltre è una squadra tattica capace di mettere sempre in difficoltà chiunque. Giocare poi in casa da sempre una motivazione in più. Noi veniamo da una settimana tranquilla e proficua, dove stiamo continuando il nostro lavoro di crescita. Vogliamo cercare di dare seguito alla striscia positiva per essere pronti ai playoff e finchè la matematica ci darà la possibilità vogliamo cercare di agguantare un gradino in più in classifica. Sarà una partita tosta, spigolosa, un vero e proprio “antipasto” di play off, per quello che poi sarà lo scenario reale tra due settimane.”

L’Andrea Costa vista ultimamente parte in quintetto con il play Emanuele Trapani (11,2 punti e 4 assist di media), sugli esterni un giocatore di striscia come Tommaso Carnovali (il miglior realizzatore della squadra con 13.8 di media) e il capitano imolese Nunzio Corcelli (7.8 punti e 4 rimbalzi). Vicino a canestro operano Kevin Cusenza (9.9 punti e 6.9 rimbalzi) e il lungo Alessandro Vigori (7.8 punti e 5.1 rimbalzi a uscita). Dalla panchina esce l’esperienza di Carlo Trentin (8.5 punti) la regia del figlio d’arte Luca Fazzi (3.6 punti) uno degli under imolesi insieme a Nicola Calabrese (4.9 punti e 2.3 rimbalzi) e Luca Wiltshire (6.5 punti).
All’andata, nel match giocato al Palarossini mercoledi 19 gennaio, i bianconeroverdi dorici vinsero con il largo +39 (93-54) contro un Andrea Costa arrivata ad Ancona senza Carnovali e Trapani. E’ stato quello il primo e finora unico precedente in campionato tra le due squadre che prima di allora si erano soltanto affrontate in Supercoppa e sempre ad Ancona con vittoria imolese nel 20/21 e affermazione degli anconetani nello scorso precampionato. Quello di domenica è comunque il primo confronto tra le due squadre sul parquet del PalaRuggi.

A dirigere l’incontro del 1°maggio sono stati designati gli arbitri campani Giovanni Roca di Avellino e Marcello Manco di San Giorgio a Cremano.

Pallamano, B/M Playoff: CUS Ancona debutta a Città Sant’Angelo

Il tempo dell’attesa è praticamente finito con il Cus Ancona Pallamano Maschile che domenica pomeriggio inizio gara ore 16,30 sarà di scena sul campo del Citta Sant’Angelo. Gara quella in Abruzzo valevole per la semifinale di andata playoff per la serie A2. A fare il punto della situazione in casa del Cus Ancona il tecnico Ugo Campanile:

“In settimana ci siamo allenati bene e con intensità anche per il fatto che i nostri avversari giocano una pallamano piuttosto dinamica e sotto certi aspetti ci assomigliano. Il Città Sant’Angelo è una squadra di indubbio valore ma noi di certo non partiremo battuti. In campionato loro hanno vinto entrambe le sfide ma in occasione della gara giocata al Palacus di Posatora noi abbiamo sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare sopratutto in chiave offensiva. E pensare che quella partita potevamo anche vincerla con un pizzico di attenzione in più. Questo è un aspetto che dovremo tenere in considerazione anche per il fatto che sarà poi importante per il passaggio del turno la gara di ritorno in programma domenica 7 maggio”.

CUS Ancona che ovviamente in questi spareggi non ha nulla da perdere:

“Essere arrivati a questo livello è per noi motivo di grande soddisfazione. Il gruppo con il passare del tempo si è amalgamato, è stato portato un percorso di crescita che ora ha dato i risultati sperati. I ragazzi devono capire ma questo già lo sanno che se siamo arrivati a disputare i playoff per la serie A2 non è stato di certo un caso ma il risultato di un campionato positivo giocato a certi livelli dove i risultati non sono mancati. Per affrontare certe partite occorre tanto autostima e questa a noi di certo non manca”.

Ginnastica Artistica Giovanile: CUS Ancona impegnata a Fermo

Nuovo appuntamento sportivo del campionato regionale Marche per le giovanissime fate del CUS Ancona che, dopo gli ottimi risultati (3 ori, 3 argenti e 1 bronzo) conseguiti nelle gare regionali del 9 e 10 aprile appena trascorsi, il prossimo 1 maggio saranno di nuovo in pedana a Fermo a difendere i colori della rappresentativa dorica del CUS. Saranno 26 le ginnaste impegnate in questa nuova edizione del campionato regionale che cercheranno di conquistare le medaglie più ambite nelle categorie LB3, LB, LC, LD3, LD ed Eccellenza. CUS Ancona che nella precedente gara di Fermo aveva raggiunto diversi podi. Medaglie che sono arrivate nel campionato Silver individuale
Categoria LC  con Adoul Sara, Categoria LD Allieve con Viola Spina, Categoria LD Junior con Camilla Duranti e Giulia Bonventi,Categoria LD3 Chiara Mascino, Categoria LE 3 Matilde Martello e Sofia Toppetti. Bene anche le esibizioni di Noemi, Rebecca, Vittoria,Sharon e Kenza che hanno disputate ottime gare sfiorando il podio.

Basket, LBA: la Virtus espugna il PalaVerde e consolida il primato

TREVISO – VIRTUS BOLOGNA 76-113

TREVISO: Jurkatamm 3, Russell 6, Faggian ne, Vettori ne, Pellizzari ne, Bortolani 12, Green 15, Chillo 2, Sims 13, Dimsa 16, Jones 6, Akele 4. Coach: Nicola

VIRTUS BOLOGNA: Tessitori 17, Cordinier 6, Mannion 10, Belinelli 13, Hervey 15, Ruzzier 3, Jaiteh 14, Ceron, Shengelia 11, Hackett 5, Weems 3, Teodosic 16.
Coach: Scariolo

Arbitri: ROSSI M. – QUARTA D. – BRINDISI F.

TREVISO – La penultima giornata della Regular Season di LBA porta i Campioni d’Italia della Virtus Bologna in trasferta a Treviso, quasi un testacoda tra le due formazioni che devono vincere per assicurarsi obbiettivi totalmente differenti. La Virtus parte forte, muove bene la palla e il duo Teodosic-Jaiteh funziona da subito, +5 per i bianconeri (5-10), i padroni di casa provano a rispondere ma il lungo francese non permette ai veneti di rientrare anzi, allunga in vantaggio sfruttando la sua energia sotto le plance e trascina sul +9 la Segafredo a meno di 4′ dalla prima sirena (10-19). La Nutribullet non riesce ad entrare in partita, ne approfitta la squadra di Coach Scariolo che in difesa è granitica e davanti piazza il break con Tessitori ed Hervey chiudendo così il primo quarto sul punteggio di 14 a 32. Partenza sprint anche nel secondo quarto per Tessitori e compagni che nel pitturato continuano a fare la voce grossa e dietro non lasciano la benchè minima speranza di rimonta, 13 a 3 il parziale bianconero dopo 4′ dalla ripresa del gioco (17-45), timida reazione trevigiana che però non trova il giusto sfogo e si infrange contro la difesa virtussina, dall’altro lato del campo Mannion e Shengelia confezionano giocate che valgono punti e tengono a debita distanza Dimsa e compagni, Treviso pareggia il parziale del quarto senza però riuscire a rientrare davvero, squadre negli spogliatoi sul punteggio di 34 a 52. Terzo quarto ad alta velocità per entrambe le squadre, Teodosic, che supera quota 1000 punti segnati in Campionato con la maglia delle V Nere, ed Hervey segnano con regolarità, ma Treviso nonistante tutto regala acluni sprazzi di bel gioco aggiustando la mira, Tessitori e Belinelli a cronomoetro fermo allungano a 30 le lunghezze di vantaggio e la squadra di Coach Scariolo chiude sul punteggio di 53 a 86. Ultimo quarto che vale giusto per le statistiche, la Virtus porta sette uomini in doppia cifra e conquista la sua 15^ vittoria di fila in Campionato, V Nere che trionfano al Palaverde con il punteggio di 76 a 113.

Basket, LBF, Finale Playoff Scudetto: Gara uno si tinge d’orange, il Famila si impone sulla Virtus

FAMILA SCHIO – VIRTUS BOLOGNA 83-73

FAMILA SCHIO: Mestdagh 9, Sottana 13, Gruda 10, Verona 0, Crippa 3, Andrè 9, Dotto 9, Keys 12, Laksa 18, Mutterle ne

VIRTUS BOLOGNA: Sagerer 3, Pasa 0, Tassinari 0, Ciavarella ne, Barberis 17, Dojkic 9, Battisodo 5, Turner 8, Zandalasini 19, Cinili 12

ARBITRI: Patti S., Almerigogna M., Forni M.

SCHIO – Inizia nel migliore dei modi la finale scudetto per il Famila Wuber che si impone a domicilio per 83-73 sulla Virtus Bologna e si porta avanti uno a zero nella serie. Determinante il solco scavato nei primi tre minuti, quel break di 11-1 che le scledensi hanno sostanzialmente mantenuto inalterato per tutto il resto della gara. Le bianconere hanno provato a più riprese a riavvicinarsi ma non sono mai riuscite ad impattare la contesa. Importante per Schio la serata al tiro dall’arco (8/19) e un buon controllo a rimbalzo (36 a 28), mentre tante sono state le palle perse così come scarsa la percentuale ai tiri liberi (19/29). Da segnalare: la doppia doppia di Keys (12 punti e 10 rimbalzi) e la quasi doppia doppia di Mestdagh (9 punti e 8 assist).

Avvio pirotecnico del Famila che buca subito le avversarie con Mestdagh e Gruda, prima della sfuriata anche di Laksa che con la tripla dell’11-1 costringe Gianolla al timeout dopo 180 secondi. In attacco le orange pasticciano un po’ e concedono il fianco alle ripartenze ospiti che, con Dojkic e Turner tornano a meno tre. Il timeout di coach Dikaioulakos, unito ai cambi, sistema subito le cose: Gruda ed Andrè puniscono vicino a canestro mentre Sottana firma la tripla del 21-15.

Un’incontenibile Barberis (7/7 da due in serata) mantiene a contatto la Virtus ma Andrè e Keys continuano a respingere gli arrembaggi ospiti. Schio riesce a mettere in difficoltà al difesa felsinea e a guadagnarsi importanti viaggi in lunetta ma tra il 16’ ed il 18’ è Laksa, con due triple, a far volare le padrone di casa sopra alle dieci lunghezze di vantaggio: 43-29.

Rientro concentrato delle due squadre sul parquet, in particolare delle vù nere che ora appaiono particolarmente ispirate in attacco e difesa: in tre minuti, infatti, segnano ben 13 punti trascinate da Zandalasini e si riportano sul -8. Un’ottima uscita dal pressing a tutto campo della Segafredo, porta Keys ad appoggiare il nuovo +10 mentre Turner e Laksa, poco dopo, commettono entrambe il loro terzo fallo personale. Nel finale clamoroso 0/3 di Sottana ai liberi sul 4° fallo di Turner che scatena le proteste di Gianolla punita con un tecnico: 60-49 al trentesimo.

Dopo due minuti di apnea offensiva, Sottana si inventa la tripla del nuovo +12 che trova un controbreak di 6-0 ospite. Si aggiungono alla serie anche Mestdagh e Crippa, fin qui poco precise al tiro, con due conclusioni pesantissime: 69-59 al 35’. Schio continua a litigare in lunetta ma capitan Dotto, con la rubata, mette d’accordo tutti. La Segafredo accusa stanchezza e allora per il Famila è tempo di gestire con esperienza ogni possesso: Sottana e Laksa non tremano dalla linea della carità e firmano il definitivo 83-73 finale.

Sabato alle 20 si torna in campo per gara due che la società ha deciso di rendere ancora ad ingresso gratuito per garantire un PalaRomare sold out e caldissimo come nelle ultime due gare.

Andrea Gianolla:

Finché non provi queste partite non è la stessa cosa. Abbiamo pagato il divario iniziale, sapevamo che avrebbero iniziato così ma un conto è dirlo un conto è viverlo in campo. C’è stato un momento sul -7 dove in contropiede abbiamo sbagliato dopo un contatto e dall’altra parte siamo tornate sotto. Però è una serie, questo è il primo capitolo. I primi 10’ abbiamo pagato in fisicità, poi dopo abbiamo attaccato male e siamo state soft. Abbiamo pagato parecchie ingenuità”.

Basket, EuroLeague playoff: l’OLIMPIA LOTTA, È EROICA, ANCHE COMMOVENTE, MA ALLA FINE CEDE ALL’EFES

EFES – OLIMPIA 75-70

Efes Istanbul: Larkin 8, Beaubois n.e, Singleton 3, Bryant 6, Gazi n.e, Moerman 4, Tuncer 2, Pleiss 25, Micic 18, Anderson 5, Petrusev n.e, Dunston 2. Coach Ataman.

Olimpia Milano: Grant, Rodriguez 7 (7 ast), Tarczewski 4, Ricci 5, Biligha n.e, Hall 9, Baldasso n.e, Daniels n.e, Shields 8, Hines 10 (10 reb), Bentil 6, Datome 21. Coach Messina.

  ARBITRI – Damir Javor (Croazia), Fernando Rocha (Portogallo), Gytis Vilius (Lituania).

ISTANBUL – L’Olimpia gioca un’altra gara eroica a Istanbul, si aggrappa a tutto, resiste alle fughe dell’Efes, torna avanti come in Gara 3, anche di quattro punti, nel quarto periodo difendendo con energia, aggredendo i rimbalzi d’attacco. In una partita però in cui era stata più efficace rispetto alle precedenti in attacco, le manca il guizzo conclusivo. Negli ultimi tre minuti non riesce a segnare, le triple del pareggio sono respinte dal ferro e alla fine l’Efes vince 75-70 e va alle Final Four. All’Olimpia resta il rammarico di una grande stagione in cui non ha avuto la possibilità di giocarsi le sue chance al meglio proprio nel momento decisivo della stagione. Voleva tornare ai playoff l’ha fatto. Purtroppo avrebbe meritato di più.

IL PRIMO QUARTO – L’avvio è choccante, perché l’Olimpia crea tre buoni tiri e li sbaglia tutti, l’Efes fa altrettanto ma li centra tutti, così va via 8-0 e Coach Ettore Messina deve spendere il primo time-out dopo un minuto e mezzo di partita. Gradualmente, Milano migliora, crea anche due opportunità in contropiede trasformate da Hall e Shields. Il divario però resta lo stesso e il problema più evidente è il gioco perimetrale del centro Tibor Pleiss che segna 10 punti nel periodo iniziale, proteggendo il vantaggio dell’Efes, 19-11.

IL SECONDO QUARTO – Un jumper di James Anderson spinge l’Efes avanti di 10 punti, poi l’Olimpia risponde con due canestri consecutivi di Datome. Il suo personale 5-0 dimezza il divario. Due iniziative di Rodriguez ricuciono a meno tre. L’Efes però resta in controllo della gara, con un canestro di Tuncer e un gioco da tre di Micic. Sul meno otto, l’Olimpia risponde ancora, con un gioco da tre completato da Bentil, poi un fade-away di Hall e un altro di Datome. Il divario resta inalterato, perché la difesa soffre sia sulle penetrazioni con cui Micic attacca i close-out che sul gioco dentro-fuori di Pleiss. In più il bonus bruciato in fretta genera viaggi in lunetta che l’Efes capitalizza al meglio (9/9). Milano si aggrappa a ogni pallone. Hall segna da tre, Bentil manda a schiacciare Hines e a 3:24 dall’intervallo, l’Olimpia rientra a meno due. Dopo il time-out di Coach Ataman, Bentil ruba palla in mezzo all’area e sulla transizione Datome centra la tripla del primo vantaggio. Qui la partita sale di qualità, gli attacchi prendono il sopravvento sulle difese. L’Efes è efficace dentro l’area con i post-up di Pleiss (16, con 5/5 dal campo), l’Olimpia esegue i giochi, innesca Datome (14 punti nel primo tempo), Kyle Hines (4/5 e 7 rimbalzi), sopporta anche il secondo fallo di Rodriguez su una palla vagante (sei assist in 10 minuti per lui) e chiude avanti 43-42.

IL TERZO QUARTO – L’avvio di ripresa dell’Efes è travolgente, in quattro minuti segna 14 punti senza errori al tiro, incluse tre triple. L’Olimpia capisce che è arrivato un altro momento in cui è fondamentale non disunirsi, proteggersi, stare in partita, aggrapparsi alla difesa. Con un jumper di Datome e un lay-up lungolinea di Tarczewski torna a meno cinque. Una prodezza di Anderson dall’arco e due liberi di Pleiss in un periodo in cui solo Milano brucia il bonus, scavano ancora 10 punti di vantaggio per la squadra di casa. La risposta arriva una volta di più con un grande lavoro a rimbalzo d’attacco anche di Tarczewski oltre che di un enorme Hines. Due triple, di Shields e Rodriguez, riducono il divario a quattro punti, 62-58, dopo tre quarti

IL QUARTO QUARTO – Una tripla da otto metri di Datome è seguita dalla seconda firmata Shields, che lui stesso si procura a rimbalzo d’attacco. Dopo due minuti, l’Olimpia è avanti 64-62. Un jumper dalla media di Ricci vale il più quattro, con time-out immediato di Coach Ataman. La gara diventa una tonnara, gli attacchi perdono efficacia, le difese dominano, il bonus è bruciato subito da tutte e due le squadre. Milano non trova l’antidoto a Pleiss. A 3:19 Micic in entrata ripristina la parità a quota 68. Singleton procurandosi quattro tiri liberi consecutivi dopo una partita silente timbra l’allungo dell’Efes. L’Olimpia si ferma in attacco, due volte ha la tripla del pareggio nelle mani e tutte e due le volte il ferro la respinge. Larkin e Micic dalla lunetta completano il lavoro. 75-70 il finale.

Ettore Messina:

“Complimenti a Coach Ataman e al pubblico che ha creato un’atmosfera fantastica. Complimenti anche alla mia squadra per una grande stagione europea che finisce solo contro i campioni in carica ma abbiamo lottato e siamo stati competitivi anche qui nonostante le tante assenze e i problemi fisici che avevamo. Sono contento di come hanno giocato Sergio Rodriguez e naturalmente Gigi Datome. Sono stati generosi. Sono molto orgoglioso. Noi ci riproveremo l’anno prossimo. Cercheremo di tornare ai playoff, il nostro obiettivo, e tentare una volta ancora di arrivare alle Final Four”.

Ergin Ataman:

“Grandi congratulazioni al mio grande amico Ettore Messina e alla sua squadra. 
E’ stata una grande serie. Abbiamo vinto negli ultimi due minuti, loro anche hanno giocato in maniera incredibile. Non è facile in quest’atmosfera, una delle migliori del mondo. 
Sono felice per i miei giocatori. Hanno meritato di tornare alle Final Four. L’ho detto settimana scorsa che avremmo vinto ancora. Faremo il back to back. Siamo alle Final Four e vinceremo ancora”.