Basket, serie B LNP: Piero Coen è il nuovo allenatore del Campetto Ancona

La Luciana Mosconi Ancona comunica che Piero Coen sarà il nuovo capo allenatore della squadra che prenderà parte al campionato di Serie B 2021/2022.

Anconetano doc, 58 anni da compiere il prossimo 28 giugno, Piero Coen è stato uno dei giocatori simbolo della Stamura Basket in epoca moderna, Società nella quale ha iniziato anche la sua carriera di allenatore.
Sulla panchina dorica è stato dalla stagione 97/98 a quella 2003/2004 ottenendo la vittoria del campionato di Serie C 98/99 e quella in B2 nel 2001/2002. Lascia Ancona nel 2004 per un biennio ad Atri. In Abruzzo vince il campionato di B2 04/05 e ottiene la salvezza in B1 l’anno seguente. Torna nel capoluogo di regione marchigiano nel 06/07 con la Stamura in B1 ma non riesce a centrare la salvezza. Riparte con i biancoverdi in B2 l’anno dopo e riesce ad arrivare fino a gara-5 di finale playoff. Nell’estate 2008 saluta nuovamente la sua città e inizia un lungo percorso tecnico partendo da San Severo dove vince il campionato di B Dilettanti nel 08/09 e l’anno dopo conduce i gialloneri pugliesi fino alla semifinale playoff per la Lega Due. Nella seconda categoria nazionale Coen ci va l’anno seguete assumendo l’incarico di capo allenatore della Pallacanestro Reggiana. L’avventura finisce dopo 6 partite e 3 vittorie. Torna nelle Marche per un ottimo biennio a Recanati in DNA (11/12 con semifinale playoff e 12/13). Nel 2013/14 va in DNA Gold sulla panchina dell’Aurora Jesi centrando una tranquilla salvezza. Il richiamo di una piazza dove Coen è amato è forte e nel 2014/15 torna a San Severo. Un triennio in Puglia con promozione in B al primo colpo e due successive qualificazioni e ai playoff. Nel 2017/2018 è di nuovo a Recanati conducendo l’Usbr fino ai quarti di finale playoff. Sale in corsa sulla panchina della Teate Chieti in B nel campionato 18/19 (avversario della Luciana Mosconi nel match di ritorno vinto dai teatini) chiudendo la regular season al 2° posto con corsa playoff arrivata fino alla semifinale. Rimane a Chieti anche nel campionato successivo dimessosi dopo 11 partite. Le strade di Coen e della Luciana Mosconi si incrociano nuovamente e stavolta nella gara del girone di andata giocata a Chieti e vinta dai biancorossi di casa. Nell’ultima stagione Piero Coen resta alla finestra fino allo scorso mese di marzo quando assume l’incarico di capo allenatore del Basket Mestre in Serie B. Innesto fondamentale ai fini della salvezza dei veneti che acquisiscono il mantenimento della categoria dopo un ottima ultima parte di regular season e la serie playout contro la Sutor Montegranaro vinta 3-0.

Basket, NBA West Conference Final: Phoenix vince e si porta sul 2-0 contro i Clippers

Di Umberto Franchina:

Partita incredibile, dove e’successo di tutto.
Sostanzialmente I suns conducono sempre la gara,ma i clippers nn mollano mai
Partiamo dalla fine
I clippers si portano sul +1 grazie ad un canestro di George
Mancano 0.9 decimi per finire partita
Rimessa di Crowder e disegnando una parabola perfetta,permette a Ayrton di depositare a canestro,dopo che George aveva fatto 0/2 ai liberi,sul + 1 clippers
Succede di tutto in campo
Ultimo secondo dura 20 minuti perché’ gli arbitri devono,per la 5ta volta andare al istant replay per decide se il canestro fosse buono ( ed è giustamente regolare ) e quanto tempo rimane per finire match
In più,nn essendoci più timeout,in campo devono esserci chi c’era sulla rimessa
Alla fine,rimessa e finisce partita con la vittoria dei suns
Booker ha giocato ultimo quarto con il naso rotto,complice un colpo fortuito di Beverly
I clippers ci sono,per la 3za volta sono 0-2 nella serie,solo mentalmente solidi
Ora la serie si sposta a Los Angeles,per le prossime 2 gare,serie giocate da 2 squadre bellissime,si preannuncia serie lunga ed equilibrata

Calcio, Amarcord: IL LEGGENDARIO DERBY DI TRIESTE

Quando non c’erano la Legge Mancino e i mega centri commerciali

Di Cesare Sama:

Nel 1974-75 in serie D furono giocati gli unici due derby fra i rosso alabardati della Triestina ed i bianco Azzurri del Ponziana, la squadra che fu di Cudicini e Ferrini, la squadra del quartiere operaio di San Giacomo, la squadra che nell’immediato dopoguerra partecipò a tre campionati di serie A jugoslava. Quel campionato fu vinto dal Treviso, la Triestina nobile decaduta arrivò terza, la sorpresa Ponziana al quarto posto. Il primo dei due derby si giocò il primo dicembre 1974 e lo vinse il Ponziana per 1-0 con rete di Morandi.

Fu un evento per Trieste al punto che di recente gli è stato dedicato uno spettacolo audio visivo in suo ricordo. Quel giorno entrarono allo stadio non meno di 25.000 persone. Incredibile : 25.000 persone per una partita di serie D. Dopo quella partita il Ponziana si trovò addirittura al secondo posto ad insidiare il fortissimo Treviso.

Il derby di ritorno fu importante non tanto per la classifica perché ormai i biancoazzurri veneti mai sarebbero stati raggiunti, quanto per la supremazia cittadina. Ben 20.000 furono i presenti allo stadio per una partita di serie D che non aveva valore di classifica, 1-1 fu il risultato finale con gli alabardati in vantaggio con Vriz e pareggio all’ ultimo minuto del Ponziana con Veneri. Ritornando sul primo dei due derby disputati in quella stagione e che, come detto, fu vinto dal Ponziana, non si può non evidenziare come la Triestina scese in campo con la testa sicuramente non lucidissima. Il suo l’aitante stopper Paolo Pierbartista che ammirai anche a Ravenna quando indossava la maglia del Del Duca Ascoli e del Prato, era ricoverato in ospedale in condizioni assai gravi per una epatite virale che lo porto’alla morte pochi giorni dopo. Impossibile pensare che questa tragedia non abbia influito sul risultato.

Rimane il fatto che il derby fra Triestina e Ponziana nel campionato di serie D 1974-75 è rimasta nella memoria di tutti i triestini perché 20/25.000 persone per una partita di serie D non si erano forse mai viste, almeno fino ad allora.

Basket, serie B LNP: LE PAROLE DEL PRESIDENTE del Fabriano DI SALVO dopo i fatti di Cividale

“In merito ai fatti accaduti in occasione di gara 4 disputata a Cividale e relativi provvedimenti disciplinari, ci tenevo a precisare quanto segue:

Mi assumo in prima persona la responsabilità di aver ecceduto in alcuni comportamenti e reazioni a seguito di, in particolare, una chiamata arbitrale che a mio e a nostro avviso, riteniamo alquanto discutibile nei confronti della nostra squadra.

Purtroppo la delusione per la sconfitta, la rabbia verso alcune scelte arbitrali e alcune gravi provocazioni ricevute da alcuni addetti ai lavori hanno comportato in me una reazione fuori dal normale e da quello che è il corretto comportamento sportivo che ognuno di noi dovrebbe tenere.

È sbagliato, al tempo stesso, che per 2/3 soggetti si dipinga un’intera tifoseria e un’intera società come “nemica”.

Tengo a sottolineare la correttezza, la sportività e l’accoglienza mostrata da tutta la dirigenza della Gesteco Cividale, così come quella di tutta la tifoseria con la quale abbiamo condiviso momenti di aggregazione e di socializzazione prima di ogni gara, presso gli stand gastronomici allestiti all’esterno del palasport; persone con le quali abbiamo dialogato, confrontandoci su passato sul presente e futuro delle nostre società sportive e con la quale abbiamo vissuto attimi di vera condivisione e di vera “Amicizia” che possono nascere attraverso lo sport.

Per quanto concerne il provvedimento della squalifica del campo, abbiamo deciso di procedere con commutazione con ammenda perché mercoledì deve essere la nostra partita, la partita di tutti noi, di una città che è tornata protagonista.

Non mi sarei mai perdonato di aver rovinato e privato noi di un’emozione unica, altri 40 minuti insieme, 40 minuti di fuoco per un obbiettivo comune.

Mettiamoci tutti alle spalle quanto accaduto e, allo stesso tempo, colgo l’occasione per invitare tutti coloro che riusciranno a reperire il biglietto per la finale di gara 5 ad accogliere con un caloroso applauso, al momento della presentazione, la squadra ospite per ringraziarla della correttezza e ospitalità mostrata e a sostenere noi con mani, cuore e voce perché’ abbiamo sempre dimostrato che insieme siamo grandi.

Alla palla a due abbiamo bisogno di 40 minuti di tifo infernale che ci devono portate dritti in paradiso.

INSIEME!

Il Presidente”

Basket, C Femminile: la Reyer Venezia ha vinto il campionato conquistando la promozione in Serie B!

Grande soddisfazione per le giovani ragazze, mix di under 16 e under 18 allenate dall’head coach Stefano Bonivento con Francesco Dalla Villa e Diana Skrastina assistant coach. Le giovani leonesse hanno dunque potuto scendere in campo per disputare partite agonistiche in assenza dei campionati giovanili. L’Umana Reyer ha ottenuto la promozione diretta vincendo il girone “est” all’italiana e la seconda fase “girone qualificazione oro” conquistando 5 partite su 6.

Foto – Carlo Silvestri

Il commento di coach Bonivento

“E’ stata un’annata difficile perché a causa del Covid non si sono disputati i campionati giovanili. Tuttavia la società si è dimostrata lungimirante e ha costruito una squadra di giovani per disputare il campionato di Serie C, iniziato a fine febbraio.
E’ stata certamente un’esperienza di crescita per le nostri giocatrici che con il lavoro in palestra hanno ottenuto risultati inaspettati. In questo periodo un’esperienza come questa è oro colato. Le cinque ragazze più grandi che hanno giocato la stagione a Ponzano hanno dato una mano a far crescere le più giovani che sono poi state determinanti per la vittoria. Complimenti a tutte!”.

Foto – Carlo Silvestri

Le ragazze campionesse della Serie C

Matilde Bianchi
Maria Rossi
Anita Carraro
Valentina Penna (sorella di Elisa, 2006)
Giorgia Festinese
Anna Matteucci
Caterina Rosar
Lisa Carrer
Giulia Gavagnin
Eleonora Feltrin
Milica Sekulic
Laura Orvieto
Viksne Enija
Katrina Ozola
Noemi Celani
Francesca Leonardi
Elena D’Este
Anna Brusò
Giulia Paludetto
Cecilia Siviero
Clara Rosini
Anna Rescifina
Chiara Camporeale

Gli Arcobaleni di Doha

Di Roberto Scorcella:

Vi racconto una storia.
Sapete dove si giocheranno i Mondiali l’anno prossimo?
Bene. Si giocheranno in Qatar.
Gli stadi in cui i nostri eroi, oggi indefessi paladini di diritti civili e lgbtqrs+, andranno a giocare sono stati e sono tuttora costruiti sui cadaveri di migliaia di lavoratori forzati pakistani e bengalesi, che costituiscono circa il 70% della popolazione. Questi lavoratori una volta arrivati in Qatar (spesso con l’inganno) sono impossibilitati a tornare in patria se non dopo aver sborsato impossibili penali esorbitanti, cosa che di fatto li costringe alla schiavitù.
I nostri eroi (e chi li sostiene con tanta sicumera e protervia di predicare il Giusto sempre e comunque) evidentemente non sono a conoscenza che in Qatar le relazioni omosessuali sono punite con la morte per fucilazione, così come i reati di apostasia e blasfemia. I paladini dell’arcobaleno illuminato per indispettire Orban probabilmente non sanno che il Qatar è un paese retto da una monarchia assoluta ereditaria in cui le donne dipendono dal permesso di un tutore legale per lo svolgimento di qualsiasi attività (anche solo per andare dal ginecologo).
Chissà se anche lì le eroiche nazionali dell’Europa occidentale avranno in serbo qualche sceneggiata da recitare in mondovisione.
Ve lo immaginate uno stadio in Qatar bardato con le bandiere arcobaleno?
Lo sappiamo bene, i nostri eroi terranno solamente un religioso, ipocrita, disgustoso e ben remunerato silenzio.
Come quello di chi oggi sostiene certe sceneggiate ed è ben a conoscenza di quanto avviene nel mondo e di quante volte bisognerebbe inginocchiarsi. In primis, restando a casa nostra, per la strage quotidiana di lavoratori che perdono la vita sul posto di lavoro in maniera atroce.
E allora, quanto vale un gesto, un simbolo, un uomo e la sua lotta? Semplice: quanto la sua coerenza.
Ps: notizie di Letta sul Qatar ne avete?

Basket, NBA: il PUNTO sulle Finali di Conference

Di Umberto Franchina:

Campionato NBA allineato alle finali di conference
Da una parte i Bucks che affronteranno gli Atlanta hawks di Danilo Gallinari
Dall’altra parte del tabellone,i suns affrontano I clippers
Bucks sulla carta,favoriti su Atlanta,ma si spera che il Gallo sia il secondo italiano a vincere l’anello
I suns ( privi di CP3) hanno un booker fantastico e un gioco spumeggiante
Giochi a 2 dei lunghi e il n 1 dei Suns da tripla doppia,con le sue giocate sta facendo ammattire tutti i suoi avversari
I clippers sono privi di Leonard ,e ovviamente la leadership della squadra ora,è tutta di George
I clippers giocano bene gara 1,ma Booker ed i suoi suns vincono al termine di una partita bellissima
Sarà una serie bellissima,e lunghissima,coach Monty Williams ha creato una macchina perfetta
I suns giocano bene,e booker ha preso in mano la squadra
I clippers nn sono da meno
Vedremo gara 2 a Phoenix cosa ci dirà,mentre Bucks e hawks devono ancora iniziare serie

Futsal: l’Italservice Pesaro è CAMPIONE D’ITALIA!

ITALSERVICE PESARO-META CATANIA BRICOCITY 3-2 (1-1 p.t.)

MARCATORI: 1’03” p.t. Josiko (M), 6’22” Taborda (P), 14’49” s.t. Baisel (M), 16’14” Cuzzolino (P), 17’54” Borruto (P)

ITALSERVICE PESARO: Miarelli, Tonidandel, Borruto, Canal, Jefferson, Ciappici, Ceccolini, Fortini, Salas, Taborda, Cuzzolino, De Oliveira, Vesprini, Guennounna. All. Colini

META CATANIA BRICOCITY: Mambella, Rossetti, Baldasso, Josiko, C. Musumeci, Messina, Silvestri, Kuraja, Suton, Fabinho, Baisel, Biagianti, Rinaudo, Dovara. All. Samperi

AMMONITI: Fabinho (M), Salas (P), Rossetti (M), Josiko (M), Suton (M)

ARBITRI: Angelo Galante (Ancona), Dario Pezzuto (Lecce), Stefano Parrella (Cesena)

CRONO: Lorenzo Cursi (Jesi)

PESARO – La sesta finale di fila porta in dote all’Italservice Pesaro il quarto titolo consecutivo, il secondo scudetto della sua storia. Forti del 7-1 dell’andata, i campioni in carica sconfiggono ancora la Meta Catania al PalaPizza nella gara di ritorno, stavolta di misura, rimanendo sul tetto d’Italia al netto della scorsa stagione non portata a termine, causa lockdown ed emergenza sanitaria da coronavirus. Colini entra nella storia del calcio a 5, con il sesto scudetto (per la prima volta due con la stessa società) eguaglia il Mago Velasco. Honorio sempre più leggenda con l’ottavo tricolore, nonostante una “vecchietta” di troppo lo metta fuorigioco.

Colini ritrova De Oliveira, al rientro dopo la squalifica, e rimette in campo Taborda: Marcelinho, l’uomo del primo scudetto è fuori. Samperi dà fiducia a Mambella, con Venancio, Josiko, Musumeci e Italo Rossetti nello starting five. Per la prima volta nella Final Four scudetto l’Italservice non segna nei primi minuti. Anzi, subisce la rete immediata di Josiko. Colini redarguisce subito i suoi per l’approccio molle. E le urla del tecnico biancorosso fanno effetto: Taborda riporta il risultato in parità. Italservice al piccolo trotto, Meta spigliato, combattivo e gagliardo: 1-1 all’intervallo.

Miarelli si distingue anche in apertura di ripresa, salvando su tocco ravvicinato di Venancio Baldasso. Il Pesaro si affida alle ripartenze ed è pericoloso con De Oliveira, Borruto e Cuzzolino. Samperi vuole vincere almeno la partita e si gioca la carta di Baisel portiere di movimento. Ed è proprio l’argentino a deviare in rete una conclusione di Rossetti. Ma il Pesaro non ci sta e la ribalta in 1’40”, col made in Argentina: Cuzzolino e Borruto. Miarelli nega il 3-3 a Rossetti. È un Italservice che non lascia nulla, si prende tutto. Stavolta a casa sua. E Michele Miarelli vince il titolo di MVP della finale scudetto.

ALBO D’ORO
1984 Roma Calcetto, 1984/1985 Roma Calcetto, 1985/1986 Ortana, 1986/1987 Marino, 1987/1988 Roma RCB, 1988/1989 Roma RCB, 1989/1990 Roma RCB, 1990/1991 Roma RCB, 1991/1992 BNL Roma, 1992/1993 Torrino, 1993/1994 Torrino, 1994/1995 BNL Roma, 1995/1996 BNL Roma, 1996/1997 BNL Roma, 1997/1998 Lazio, 1998/1999 Torino, 1999/2000 Genzano, 2000/2001 Roma RCB, 2001/2002 Prato, 2002/2003 Prato, 2003/2004 Arzignano, 2004/2005 Perugia, 2005/2006 Arzignano, 2006/2007 Luparense, 2007/2008 Luparense, 2008/2009 Luparense, 2009/2010 Montesilvano, 2010/2011 Marca, 2011/2012 Luparense, 2012/2013 Marca, 2013/2014 Luparense, 2014/2015 Pescara, 2015/2016 Asti, 2016/2017 Luparense, 2017/2018 AcquaeSapone, 2018/2019 Italservice Pesaro, 2019/2020 non assegnato, 2020/2021 Italservice Pesaro

Basket, playoff A2 LNP: Il Derthona sbanca Torino e porta la serie in parità

Reale Mutua Torino-Bertram Derthona 77-89

Torino: Clark 24, Alibegovic 13, Pagani, Penna, Cappelletti 7, Campani 2, Pinkins 11, Toscano 5, Origlia ne, Mortarino ne, Diop 13, Bushati 2. All. Cavina

Derthona: Cannon 13, Gazzotti 1, Ambrosin 8, Tavernelli 9, D’Ercole 5, Fabi 15, Mascolo 15, Severini 8, Sanders 15, Morgillo ne. All. Ramondino

TORINO – 1-1, è Gran Derthona a Torino! I Leoni giocano una partita solidissima per tutti e quaranta i minuti, comandando nel punteggio fin dalle battute iniziali e piazzando l’allungo decisivo nel terzo periodo. Una prestazione corale entusiasmante, con quattro giocatori in doppia cifra: Sanders, Mascolo e Fabi (15 p a testa), Cannon (13 p). Ora la serie si sposta a Voghera, al PalaOltrepò: gara 3 in programma giovedì 24 giugno alle 20.45

Avvio di grande intensità dei Leoni in gara 2, con attenzione in difesa e fluidità offensiva la Bertram chiude avanti 17-22 i primi dieci minuti. Nel secondo periodo il Derthona continua a produrre buone soluzioni nella metà campo d’attacco, costruendo tiri in ritmo e allungando il gap fino al 37-44 dell’intervallo. Al rientro dagli spogliatoi non cambia il leitmotiv della partita, con la Bertram, solidissima, a condurre le operazioni e a provare a dare la spallata decisiva all’incontro grazie alla precisione nel tiro da tre punti (4/5 nella frazione), con Agustin Fabi decisamente sugli scudi: al 30’ il punteggio è 56-72. Nell’ultimo quarto Torino prova a rientrare in partita, ma i Leoni mantengono la lucidità e trovano canestri pesanti, anche allo scadere dei 24”, per mantenere il controllo del punteggio. Nelle battute conclusive la Bertram resiste all’ultimo tentativo di rimonta ospite, grazie alla freddezza in lunetta, e si impone 77-89. Si torna a Voghera!

EuroBasket Women 2021, ottavi di finale: nonostante i 19 punti di Zandalasini, l’Italia cede di schianto alla Svezia ed esce dall’Europeo

Italia-Svezia 46-64 (11-19; 20-30; 37-45)

Italia: Keys 2 (1/1), Romeo 3 (1/3 da 3), Bestagno 5 (2/4), Carangelo 5 (0/2, 1/7), Zandalasini 19 (8/12, 0/3), Pan (0/1, 0/1), De Pretto ne, Andrè 1 (0/2), Cinili 2 (1/1, 0/1), Attura 2 (1/4, 0/2), Cubaj 5 (2/6), Penna 2 (1/3, 0/4). All. Lardo

Svezia: Fontaine ne, Loyd 11 (1/3, 3/6), F. Eldebrink 22 (8/11, 2/7), Lundqvist 3 (1/5, 0/2), A. Nystrom 5 (1/1), E. Eldebrink 6 (3/5), Drammeh (0/1, 0/2), Ekh 3 (1/2 da 3), Visscher ne, Johansson 5 (2/4), Hersler ne, E. Nystrom 9 (3/6 da 3). All. Crespi

Tiri liberi: Ita 8/11; Sve 5/9.
Rimbalzi: Ita 30; Sve 43.
Palle perse: Ita 14; Sve 16.
Palle recuperate: Ita 10; Sve 6.
Assist: Ita 8; Sve 16.
Falli: Ita 16; Sve 15.

Arbitri: Ozlem Yalman (Turchia), Geert Jacobs (Belgio), Martin Horozov (Bulgaria).

VALENCIA – Niente da fare per le Azzurre, sconfitte oggi a Valencia dalla Svezia (46-64) nello spareggio per accedere nelle prime otto e quindi eliminate dall’EuroBasket Women 2021. La miglior marcatrice Azzurra è stata Cecilia Zandalasini con 19 punti, per la Svezia 22 di Frida Eldebrink.

La Svezia ha allungato fino al 30-16, poi l’energia di Cubaj ci ha consentito di tornare due volte a -8 e all’intervallo lungo si è andati sul 30-20.

Le Azzurre hanno continuato a litigare col canestro non riuscendo così a ricucire lo strappo: la Svezia è tornata a +13 in un paio di occasioni, sul finire del terzo quarto Zandalasini ha provato a rispondere riportandoci a -6 (37-43). L’Italia ha prodotto il massimo sforzo nella prima metà dell’ultimo periodo (39-46) ma il successivo 6-0 della Svezia ha di fatto chiuso la partita perché da quel momento la squadra di Lino Lardo non è più tornata sotto la doppia cifra di svantaggio e anzi ha visto allontanarsi le scandinave fino al conclusivo -18.

Una bruttissima partita e un’eliminazione che fa male. Domani la delegazione Azzurra farà ritorno in Italia.

Questa l’analisi di coach Lardo:

“Congratulazioni alla Svezia, per la grande partita che ha giocato. Mi spiace per l’eliminazione e per il modo in cui è maturata perché abbiamo completamente smarrito la nostra identità in tutte e due le metà campo, fallendo anche tanti tiri aperti. Non sembravamo noi, quelli delle prime tre partite. L’impegno delle ragazze è stato comunque totale, sia durante il raduno che in questi giorni a Valencia: voglio ringraziare loro e tutto lo staff tecnico e sanitario che mi ha supportato. Dispiace molto uscire così”.

Le parole del capitano, Sabrina Cinili.

“C’è grande amarezza, non siamo mai riuscite a trovare il ritmo partita e col passare dei minuti il nervosismo ci ha ulteriormente condizionato. Nello spogliatoio c’è tanta delusione ma vorrei chiedere a tutti gli appassionati di basket femminile di non smettere di seguirci. In questo gruppo ci sono tante giovani, che impareranno dagli errori e cresceranno”.

Coach Lardo non ha cambiato lo starting five utilizzato con la Grecia (Carangelo, Pan, Zandalasini, Andrè, Bestagno) ma già dai primi minuti le difficoltà delle Azzurre sono apparse evidenti. La Svezia si è affidata alle gemelle Eldebrink e ha subito trovato il +8 sul 15-7. Il terzo fallo di Bestagno, fino a quel momento la migliore con 5 punti, ha ulteriormente spuntato l’attacco Azzurro (0/8 da 3 dopo 20’, 2/21 alla fine), incapace di trovare delle contromisure all’aggressività della difesa scandinava.

Mercoledì 23 giugno si giocheranno, a Valencia e Strasburgo, i Quarti di finale tra le vincitrici dei quattro gironi (Bielorussia, Serbia, Belgio e Francia) e le squadre che si sono imposte oggi negli spareggi.

Le prime sei dell’EuroBasket Women 2021 si qualificano al torneo pre-Mondiale che si giocherà a febbraio 2022 e che consente l’accesso alla FIBA Women’s Basketball World Cup in programma a Sydney (Australia) dal 22 settembre all’1 ottobre 2022.