Delusione!

Il CT Ventura durante la prima amichevole della sua avventura (foto: Archivio Max Serenelli)

Di Massimiliano Serenelli

Foto: Archivio Max Serenelli

Caro Gian Piero,

mi dicesti tu di chiamarti così quel giorno a Coverciano durante uno dei raduni della Nazionale nel percorso verso Russia 2018 ed io, onorato che il CT della Nazionale del mio Paese si fosse rivolto a me in quel modo, pensai che, prima di conoscere un allenatore, stavo conoscendo un grande sportivo e un grande uomo.

Purtroppo le cose non sono andate esattamente come gli sportivi italiani si aspettavano cosicché ti ritrovi costretto a preparare la “partita della vita” per non essere ricordato come il Secondo Commissario Tecnico della storia dell’Italia calcistica a non qualificarsi ad un mondiale dopo Foni nel 1958 (nel 1930 in Uruguay invece non si andò per scelta).

Non voglio soffermarmi sull’aspetto tecnico della partita di ieri sera in Svezia in quanto non sono un allenatore di calcio perciò non ho alcun diritto di criticare un Professionista che ha avuto oltre mandato non da “Pinco Pallino” bensì dal Presidente Federale ma vorrei tanto rivederti per chiederti PERCHÉ hai scaricato sull’arbitro la responsabilità di giocare la partita di ritorno in salita.

Sono rimasto molto molto molto deluso da questa tua “uscita mediatica” che non dimostra una grandissima sportività e rischia di non trasmettere poca serenità ai giocatori in vista di lunedì sera.

Ti auguro comunque di trovare durante questi tre giorni che rimangono la lucidità necessaria per smaltire la rabbia di venerdì e riuscire a capire chi saranno gli undici più consoni a ribaltare l’uno a zero subito e non passare così alla Storia.

FORZA ITALIA.