Calcio: la maturità sportiva di una tifoseria nonostante 15 anni di delusioni sportive e societarie

Di Massimiliano Serenelli:

Mi sono lasciato un pò di tempo per riflettere, prima di commentare il Comunicato della Curva Nord, per poter esprimere un parere sincero ma nello stesso tempo a prova di suscettibilità da parte di chi legge i miei pseudo-articoli.

“Curva Nord Ancona si ritrova oggi, a otto giornate dalla fine del campionato, a dover affrontare una situazione che nessuno si auspicava. Sono anni che sopportiamo molteplici delusioni e umiliazioni, sia calcistiche che societarie, e nonostante ciò non abbiamo mai mollato, anzi abbiamo sempre continuato a seguire la nostra amata Ancona con entusiasmo e fierezza spinti da quell’orgoglio che contraddistingue il popolo Anconetano. Ora ci troviamo di fronte a due scelte, la prima potrebbe essere quella di farci sovrastare dall’incazzatura e dallo sconforto generale che vive dentro ognuno di noi, oppure, visto che siamo in un punto di non ritorno e in un momento decisivo della stagione, prendendo piena coscienza che una contestazione adesso non porterebbe nulla, siamo fortemente convinti che la strada giusta da percorrere sia quella di stare uniti e compatti, squadra e tifoseria, come un’unica armata pronta alla battaglia, lottando fino all’ultimo minuto, noi sugli spalti con la forza del vostro calore e loro sul campo come 11 leoni agguerriti verso un unico obiettivo finale…la vittoria!”

Beh, leggendolo attentamente, parola per parola, non si riesce onestamente a trovare alcun motivo per sollevare critiche contro una decisione che ritengo personalmente, almeno in questa parte della stagione, doverosa sintomo di una non usuale, per la categoria “ultras” saggezza e maturità sportiva.

Sicuramente la frase di Liccardi, ascoltata al termine del match di domenica scorsa appare leggermente incompatibile con le esigenze di società e tifoseria, che non vogliono prendere minimamente in considerazione la malaugurata ipotesi di dover fare le congratulazioni a “qualcun altro” e, in altre realtà avrebbe potuto avere risvolti leggermente diversi da quelli indicati nel comunicato.

La Curva Nord Ancona al Mancini di Castelfidardo (Foto: Max Serenelli)

In questi ultimi ultimi tre anni, tra i motivi principali che mi hanno spinto a seguire la “maglia” (la società non è quella nata nel 1905), in categorie non consone anche ai miei ricordi degli anni ’80, oltre ai miei impegni fotogiornalistici, conclusi a fine anno per incompatibilità di vedute con l’editore, e sopraggiunti problemi famigliari, erano vedere e immortalare ogni volta la “muraglia umana biancorossa” che, in ogni campo della provincia hanno sostenuto la “maglia biancorossa” che Pietro Recchi importò da Liverpool all’inizio del secolo scorso.

Nel tempo, il mio modo di intendere lo sport, specialmente il calcio, si è diversificato rispetto al 1979, quando vidi Anconitana- Banco di Roma che decretò la promozione nel campionato di C1, al suo secondo anno di istituzione e, se a quel tempo improntavo la mia vita, specialmente sociale, “in totale funzione dell’Anconitana”, le successive esperienze sportive, da arbitro, prima da operatore dei media poi, portarono la mia visione, compresa quella della mia squadra del cuore, ad una sorte di tifo leggermente distaccato che potrebbe risultare come una “bestemmia” ma inevitabile.

Tralasciando gli attacchi ricevuti a causa di questa mia “trasformazione”, una critica alla tifoseria dorica mi sento di rinnovarla perciò, pur rischiando l’ennesimo insulto, sono costretto ad auspicarmi che, almeno una volta raggiunto l’obbiettivo da tutti sperato, me compreso anche se la maggior parte creda il contrario, si inizi già dall’estate ad una sorte controllo quotidiano di tutto ciò che riguardi il mondo Anconitana che vada oltre quello che succede sul rettangolo verde altrimenti, tutti i propositi nelle parole del comunicato rischiano seriamente, ovviamente non subito ma a medio termine, di risultare vani.

Nel frattempo, FORZA ANCONITANA !


Una serata colorata di biancorosso

By Ufficio stampa Ancona Respect

Foto: Vanessa Signorini

Forti emozioni ieri sera presso la sede dell”ANCONA RESPECT diventata improvvisamente troppo piccola per contenere le oltre 200 persone intervenute alla presentazione dell”ALBUM DI FIGURINE presenti quasi tutti i 127 tesserati/e i loro.dirigenti educatori e molti genitori e sostenitori del progetto.

Ad arricchire la serata la delegazione della US ANCONITANA al quale siamo affiliati.
7 i giocatori dorici ( VISCIANO,LICCARDI,BARTOLINI,MANSOUR, MERCURIO.GHANAM E SEGASTIZABAL) presenti che.hanno raccontato la loro esperienza e risposto alle domande dei piccoli e grandi calciatori.

Molto significativi tutti gli interventi in particolar modo quello del Capitano Visciano che è rimasto molto sorpreso nn solo del tanto entusiasmo ma della validità del progetto dove il calcio e lo sport sono una delle tante attività.
“Lo stesso ha raccontato ai presenti che ha lasciato la.scuola per giocare a calcio dalla giovane eta errore a proseguito da nn fare e rivolgendosi ai ragazzi e ai genitori ha sottolineato la grandissima fortuna che questi ragazzi hanno nel stare in una società dove si pensa solo a giocare a calcio ma si fa comunità.

I tesserati della US Anconitana sono rimasti fino alla fine firmando centinaia di autografi com grande disponibilità. Anche il neo.acquisto il bomber LICCARDI ha detto.di.sentirsi come a casa trovando lo stesso calore e concretezza.

Tutti i mister presenti hanno presentato le loro squadre e il loro programma.

Poi è.stata la.volta del mister della prima .squadra Zacconi che ha ricordato l”esordio casalingo di domenica alle ore 11.15 al campo giuliani di Torrette per la prima di campionato regionale di Eccellenza contro la US MANDOLESE di Porto.S.giorgio.
Ce gran fermento per questo esordio e grandi preparativi.si prevede la presenza.di.circa 200 persone sugli spalti.
Cercheremo di dare il nostro massimo queste le parole del mister.

Abram Alessio invece ha presentato la neonata .squadra.under 15 che il prossimo settembre disputerà il campionato nazionale nel frattempo tante amichevoli come a jesi e macerata in pogramma a pesaro e gubbio per poi proseguire con altre esperienze.
Grande entusiasmo ed emozione negli occhi dei presenti nello.scartare le prime figurine e nello.scambiarsi le doppie,un ritorno al passato per.proiettarci nel futuro per portare avanti un progetto.sportivo sociale che lo ricordiamo ancora una volta.vive di.solo volontariato e volontari.
LUCA per Under 8
Diego.e.Gloria.per.Under.10
Alessio e Francesco per Under 12/15
Giacomo per 1 squadra.
Per i.maschi
Federico matteo
Piccoli amici e pulcini
nicola luca e spre per gli esordienti.
Un grazie di cuore a tutti e.tutte.
Un ringraziamento ulteriore alla US ANCONITANA e ai loro tesserati.
FORZA
ANCONA RESPECT E US ANCONITANA stessi colori.stessi ideali.

Calcio: Ancona Respect presenta l’album di figurine

By ufficio stampa Ancona Respect:

Fine settimana importante per la squadra dorica dell,Ancona respect. Infatti domani parteciperanno alla conferenza stampa della presentazione della rappresentativa marchigiana di calcio femminile 2 sono le nostre atlete convocate che con molta probabilita parteciperanno al torneo delle regioni che si svolgera a fine aprile.Domani alle 15.30 presso la sala della figc sara presentato anche il campionato femminile di eccellenza che torna nella nostra regione dopo tanti anni,dopo la prova positva della coppa marche ,domenica 19 si parte e ovviamente ANCONA RESPECT risponde presente e si presenta ai nastri di partenza con 3 nuovi innesti.

Ma prima del debutto venerdi 17 presso la sede della societa dorica affiliata alla US ANCONITANA si svolgera la cerimonia di presentazione dell’albun di figurine che gia l’anno scorso ha avuto un gran successo.

Quest’anno sara più ricco visto anche considerato che la societa conta oltre 120 inscirtti nel femminile con le UNDER 8,10 12, la neonata under 15 e la prima squadra,nel maschile con i piccoli amici,pulcini ed esordienti.

Quella di venerdi sarà quindi anche l’occasione per vederci e confrontarci tutti insieme ragazzi ragazze tecnici volontari operatori e genitori.

Alla fine il solito e immancabile terzo tempo una pratica che tutte le squadre della Polisporitva portano avanti dalla propria nascita.

Proprio in questi giorni la stessa Polisportiva antirazzista ASSATA SHAKUR compie ben 19 anni,sarà un modo ulteriore per festeggiare questo importante traguardo guardando al futuro sempre con piu ottimismo considerando gli eccellenti risultati raggiunti.

Alla serata siete tutti invitati

Futsal, amichevole: tra Falconara e Chiaravalle show di solidarietà al PalaBadiali

Di Marco Catalani, ufficio stampa Cdf :

Foto: Circolo Diaframma e Deborah Braga:

La solidarietà scende in campo e dà spettacolo al PalaBadiali. Una bella amichevole ieri pomeriggio al palas di via dello Stadio con Città di Falconara e Fiberpasta Chiaravalle sotto gli occhi di un buon pubblico che riempie la gradinata per assistere alla prima sgambata 2020. Gara dal fine nobile: l’ingresso gratuito era a offerta libera a sostegno della Ylenia Morsucci onlus, associazione molto attiva con donazioni a ospedali e progetti solidali.

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Per entrambe le formazioni, inoltre, un buon test dopo la pausa invernale e in vista della ripresa dei rispettivi campionati: domenica 12 per Chiaravalle c’è la trasferta contro il Prandone Futsal nel campionato di A2, mentre le Citizens saranno impegnate in casa domenica 19 contro il Montesilvano per la prima del girone di ritorno della Serie A. Giornata che inizia con Maurizio Morsucci, padre della compianta Ylena morta prematuramente 11 anni fa per leucemia, che ringrazia le atlete a centrocampo. Si tratta della terza volta che Falconara e Chiaravalle si affrontano per questo Memorial. Pronti via e il Città di Falconara passa dopo un paio di minuti con Dal’maz che sottomisura conclude al meglio un’azione articolata. Il diagonale di Isa Pereira al 5’ raddoppia mentre la doppietta di Sofia Vieira fa arrivare le Citizens avanti di quattro reti. Pizi, portiere delle chiaravallesi, è ottima nell’arginare le successive incursioni di Pascual e Vieira.

morsucci premia capitan Catena.jpeg

Dall’altra parte, la numero 1 delle Citizens, Dibiase, nega con un autentico miracolo la gioia del gol dell’ex all’insidiosa Magnanti. Il primo tempo termina così. Il secondo si apre con la rete numero 5 firmata da Sofia Luciani. Ancora Pizi è determinante su Ferrara e Ciferni. Magnanti salva sulla linea il tiro di Guti mentre Verzulli sfiora il palo con un bel diagonale. Brugnoni, chiamata a sostituire Dibiase, è costretta agli straordinari sui pericoli che arrivano dai piedi della svedese Jokisalo e di Pini nel finale. E alla sirena scatta la festa con i rispettivi capitani – Sofia Luciani e Claudia Catena – ad alzare le coppe ricordo della giornata tra sorrisi, gli applausi del pubblico, i complimenti reciproci e la soddisfazione per aver contribuito a dare una mano a iniziative lodevoli.

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Ozzano come Riad

By iamnobody2011:

Tutto di nascosto, come un ladro nella notte; non doveva sapere niente nessuno, sennò sarebbero stati guai grossi. La mia ultima domenica prima di Natale è stata così, vissuta nel silenzio più totale, perché se avessi detto a qualcuno che volevo andare a Bologna a vedere la Pieralisi, mi avrebbero preso per scemo. C’erano cose più importanti che una miserabile partita di volley femminile, per giunta di serie B2…

2019-12-27-12-41-45

In tv su Rai Uno c’era la finale della Super Coppa Italiana tra Juventus e Lazio; tutti i miei amici bianco-neri erano carichi, ero stato sollecitato, invitato al pub per vederla con loro. “Non so, forse la vedo a casa…” era stata la mia risposta sfuggente. Altri però, si erano messi in macchina in direzione Fabriano, perché tornava dopo undici anni di assenza il derby tra Fabriano ed Aurora Basket Jesi. “Vai a Fabriano?” mi aveva scritto qualcuno, io avevo gentilmente declinato l’invito: “Non me la sento…”. Erano oltre tremila gli spettatori al PalaGuerrieri, in quattrocento da Jesi. Io non ero tra quelli.

La mia scelta l’avevo fatta da tempo, da quando ero stato costretto a saltare per motivi di lavoro il viaggio a Porto Sant’Elpidio. “Vorrà dire che andrò a Bologna a fine dicembre!”. Lo avevo detto, l’ho fatto. A dire il vero sono stato indeciso fino all’ultimo, un po’ per il tempo, un po’ perché quello che avevo visto contro la Conero mi aveva lasciato molti dubbi. Mi ero preparato un programma: partenza al mattino, arrivo a Bologna per girare la città con calma (cosa che non avevo fatto a novembre) e dopo pranzo spostamento ad Ozzano, sede del match. Non avevo fatto i conti con la sveglia e la mia pigrizia, così anziché al mattino sono partito poco prima di mezzogiorno.

Questa variazione non mi ha impedito di fare un giro un po’ più rapido in centro a Bologna, tra via Indipendenza, via D’Azeglio, le due Torri e piazza Maggiore. Una marea di gente, impazzita per le ultime compere di Natale. Tutto filava lisco, troppo liscio. Ed infatti, una volta recuperata l’auto in un parcheggio a pagamento, appena entrato in tangeziale, ecco un tamponamento con annessa fila chilometrica.

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Foto: Pieralisi Volley

Dovevo arrivare alle 18 al palasport, sono arrivato alle 18.30. In pratica mi sono perso il primo set, finito 25-21 per Bologna. “Magari adesso si svegliano…” ho pensato ma il secondo è stato un monologo della VTB, che ha preso a pallonate una squadra senza anima e senza grinta, con Giombini inguardabile e la sola Paolucci ad animare l’attacco. Solo nel terzo ho rivisto in parte la Pieralisi delle nove vittorie consecutive e la vittoria in volata ha riacceso il mio entusiasmo, credevo davvero che la gara si potesse riaprire. Il 13-3 di inizio quarto set per la VTB ha archiviato i miei sogni di rimonta.

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Foto: Pieralisi Volley

A rendere meno amara la domenica della prima sconfitta stagionale della Pieralisi sono stati i risultati dagli “altri” campi: l’Aurora ha perso a Fabriano e la Juventus le ha prese dalla Lazio. Curioso proprio il risultato di Riad, 3 a 1, proprio come il finale di Ozzano. “E’ stata proprio una brutta sconfitta” ho commentato sulla chat dei miei amici bianco-neri mentre tornavo a casa…ma forse intendevo quella di Marcelloni & co. FORZA JESI! by Nessuno.

Epica da narrare

Di Pier Marino Simonetti:

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La premessa alla grande emozione Viola di oggi pomeriggio, forse è nella cena Società di mercoledì scorso. Le cene d’abitudine nelle aziende che si svolgono alla vigilia della pausa natalizia, servono per trovare in comune, idee e “mission”, della propria attività, alla quale ognuno concorre nel suo ruolo.
La cena di mercoledì sera, ha avuto un effetto straordinario sul morale, per quanto si è visto in un pomeriggio appena passato. Devono essere stati serviti a tavola, piatti di fiducia e grinta. Bonacci e soci, Lattanzi ed i suoi collaboratori, hanno messo a punto un menu molto appetitoso.
Ne è venuto fuori, il pomeriggio emozionate, che i tifosi si sono trovati a partecipare dalla tribuna dello stadio di Senigallia.
Partita moto avvincente in un campo che nasconde le sue dimensioni in un ravvicinato perimetro di spalti, tribune e muro di recinzione, tale da trasformare la superficie di gioco in un catino, dove si sente il minimo respiro, ed il pubblico di tifosi fiata sui giocatori. Un clima che in certi momenti avrebbe potuto anche fiaccare la squadra Viola, in certo punto della gara, quando la pressione dei Rossoblu di casa era maggiore.
Arma in più per la Vigor, già squadra di notevoli possibilità. Ma non oggi pomeriggio. Di fronte, i giocatori di casa, si sono trovati i Viola, con dentro il corpo una buona dose dell’anima che sosteneva gli spartani, ogni volta che dovevano difendere la loro città stato.
E così è avvenuto allo stadio, che una squadra di geometrica potenza, disposta in campo con i tanti piedi buoni di cui è composto il proprio organico, contro un avversario schierato con il petto, la testa ed i garroni, ben serrato in tutti reparti, sia stato in grado di controllarla, e nel momento di maggior sofferenza inflitta, sul pericolo di soccombere, estrarre l’artiglio, con il quale l’ha graffiata.
Il succedersi delle segnature, sembrava ad un tratto concluso, avendo regalato già quattro goal. Sarebbe stato un ottimo risultato in trasferta, contro una delle prime in classifica. ma i Viola, abituati a non arrendersi, trovato un buco nella maglia che la Vigor cercava di cucirle addosso per stringerla, ci ha messo la lunga gamba di Latini. Qualche minuto per l’emozione di dovere passare il tempo in dieci, rischiando molto, dopo l’espulsione dello stesso Latini, e la partita finisce quasi al buio. Si accendono gli occhi di ognuno dei corpi dei giocatori Viola. Vittoria corale ed esaltante, come in questa avventura in Eccellenza ci hanno imparato ad aspettarci sempre, soprattutto quando il Córe Viola è opposto ai primi della classe.
Appuntamento al 5 di gennaio per la prima di ritorno. Oggi, dalle 15 alle 16,50, è stata epica da narrare; dalla domenica prima della befana ad metà aprile saranno mesi di lavoro duro da affrontare con i segno cosante e proficuo: a questo servono le cene Societarie.

Calcio: Engy Ehab convocata per la rappresentativa regionale Under 23

Oggi sul Comunicato Ufficiale della FIGC MARCHE n 95 sono stati comunicati i nomi dal selezionatore Antonio CENSI per la rappresentativa regionale Under 23 fissata per giovedi 19 dicembre presso il campo sportivo G. Paolinelli di Ancona.
Con grande orgoglio e soddisfazione apprendiamo che sono state convocate anche due nostre atlete
la Capitana GLORIA e la giovanissima Portiere ENGY ad entrambre un grosso in bocca al lupo.

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La geografia delle giacchette gialle

Di Massimiliano Serenelli:

Nel tardo pomeriggio di venerdì, durante la nota trasmissione “Punto biancorosso” condotta da Christian Camilletti, si è discusso della designazione arbitrale riguardo al match di domenica prossima di campionato tra San Marco Servigliano e Anconitana che il CRA ha affidato a Samira Curia della sezione di Ascoli mentre gli Assistenti, o segnalinee per dirlo alla Christian, saranno Marco Scarpetti di San Benedetto e Emanuele Bellagamba di Macerata il quale sostituisce il collega di sezione Mangiaterra.

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Samira Curia mentre arbitrava Castelfidardo-Anconitana di coppa Italia                                                (Foto: archivio Max Serenelli)

Durante la puntata di oggi però, che di solito è sempre un’impeccabile fonte di notizie, interviste, approfondimenti dal mondo biancorosso,  sono state detti una serie di “strafalcioni” nel campo della lingua italiana, della geografia e del regolamento del giuoco del calcio da parte di conduttore, ascoltatori/tifosi, e Presidente Marconi pur mantenendosi nella sua consueta e dignitosa signorilità.

Tralasciando gli aspetti linguistico e regolamentare dei quali mi sono soffermato  qualche giorno fa, mi preme precisare quello geografico in relazione alle dinamiche di designazione. che era l’argomento sul quale il conduttore aveva invitato al dibattito gli ascoltatori con un post su facebook dal quale successivamente mi ha bloccato dopo una mia precisazione a proposito degli aspetti n° 1 e 2.

Ora, posso capire che i giornalisti, i presidenti di società, per non parlare dei tifosi, possano ignorare i criteri secondo i quali i designatori affidano ad un determinato arbitro una gara oppure un’altra ma, la mancanza di conoscenza della geografia della nostra regione, faccio sinceramente fatica a capirlo.

Proviamo a fare un pò di chiarezza: l’arbitro dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere innanzitutto imparziale così, per facilitare questo stato, pur dando per scontate buona fede e professionalità, storicamente non proviene dai luoghi delle due contendenti al fine evitare possibili congetture.

In seno alla CAN (Commissione Arbitri Nazionale) vige la disposizione secondo la quale la sestina arbitrale, composta da Arbitro, Assistente n°1, Assistente n°2, Quarto Ufficiale, Var, Assistente Var non provenga da una delle due province da cui provengoono le squadre: questo sistema è usato anche dalle commissioni che operano nelle categorie inferiori fino ai campionati regionali dove però la differenza territoriale tra regione e regione complica non poco l’applicazione di questa disposizione.

Nel caso specifico delle Marche, composta da 5 province, riuscire a mandare gli arbitri di una provincia terza, rispetto a quella delle due contendenti, è relativamente facile perciò arriviamo al nocciolo della questione del dibattito proposto dal conduttore  per la puntata di venerdì e mi domando cosa ci sia di errato, poco opportuno, inappropriato, discutibile nel designare una terna composta da un arbitro della sezione di Ascoli,  il primo assistente di quella di San benedetto (provincia di Ascoli),   il secondo di quella di Macerata, per una gara tra una squadra della provincia di Ancona contro una della provincia di Fermo tanto da far irritare i tifosi dorici, nonchè iincuriosire persino il presidente di solito poco avvezzo a questo tipo di polemiche

PALAZZO FIGC MARCHE
 Il Palazzo della FIGC Marche dove si trovano gli uffici del CRA                                                  (Foto: archivio Max Serenelli)

La massima carica biancorossa ha anche affrontato un tema interessante anche se, in quindici anni di appartenenza all’AIA, mai ne ho capito l’utilità ma che invece pare sia la palestra migliore nella carriera di un arbitr:, la CAI, Commissione Arbitri Interregionale, quella che una volta era chiamata CAN D SCAMBI.

Gli arbitri a disposizione di questa commissione, presieduta da Andrea Gervasoni della sezione di Mantova, vengono chiamati a dirigere quelle gare dei campionati regionali (Eccellenza, Promozione, e seppur raramente, Prima Categoria) che il designatore CRA ritiene di particolare difficoltà o delicatezza tanto da necessitare, oltre che un’abilità tecnica elevata, quella “verginità geografica” che un arbitro della regione di appartenenza di una delle due contendenti non può averev suo malgrado.

 

Il presidente della CAI Andrea Gervasoni (Foto AIA)

Allo stesso tempo ai direttori di gara viene offerta quella palestra di cui sopra, cioè la possibilità di dirigere gare della stessa categotia di uno o due anni prima ma di comitati regionali diversi, persino da sud a nord del Paese, prima di tuffarsi, coloro i quali saranno idonei, di passare alla CAN D e arbitrare partite di serie D appunto.

Nella mia esperienza, da Assistente in Eccellenza prima, da fotografo a bordocampo ora però, salvo le dovute eccezioni, e per il mio modesto metro di giudizio, ho visto che i CAI che vengono ad arbitrare i nostri campionati regionali non sono così tecnicamente migliori dei nostri CRA i quali, pur conoscendo per forza di cose le dinamiche del nostro calcio,  mancando della “verginità geografica” di cui sopra, mai ne avessi visto uno condizionato dal nome Atletico Alma o Anconitana; benchè al Presidente Marconi sia risultata poco opportuna la designazione della terna della gara di ritorno di coppa del Ciarrocchi, i due Assistenti, Galieni e Ascarini, entrambi della sezione di Ascoli, hanno operato con la massima professionalità intervendo dove il regolamento lo richiede a prescindere dal blasone o dalla geografia.

Cocludo col rivelare un “segreto” a tutti coloro i quali pensano che un arbitro di Ascoli dovrebbe sfavorire l’Anconitana o uno di Ancona sfavorire il Porto D’Ascoli: ad ogni associato AIA che abbia un briciolo di speranaza, avvalorata dalle prestazioni  ovviamente, di poter fare carriera all’interno dell’associazione, per poter inseguire il sogno, seppur aleatorio all’inizio, NON GLIENE IMPORTA NIENTE della squadra, anche fosse, del cuore perchè, a quel punto della sua vita, tiferà solo per SE STESSO/A.

Questione di stile numero 3: adrenalina o prepotenza?

Di Massimiliano Serenelli:

Di tattica, di mercato, di cambio allenatore se ne è parlato a sufficienza nel post partita di coppa mentre faccio fatica a trovare accenni a ciò che è successo verso la metà della ripresa. Anche se L’Anconitana avesse fatto quel goal che sarebbe valsa la qualificazione, per me, per il mio personalissimo concetto di sport, avrebbe perso comunque.

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William Bordi in azione

È possibile che chiunque di trovasse al Ciarrocchi mercoledì sera, non si sia accorto di nulla, comprese terna arbitrale e telecamere televisive?

Beh, trovandomi a bordocampo io si ed ho assistito ad un episodio vergognosamente riprovevole che con l’agonismo sportivo c’entra poco.

Una rimessa laterale veloce non vale quanto un bambino:
William Bordi, da poco subentrato, nel tentativo di recuperare velocemente il pallone dal campo per destinazione per effettuare la rimessa dalla linea laterale, ha letteralmente travolto un ra raccattapalle, un bambino dell’età non superiore ai dieci anni colpevole secondo il numero 20 dorico, di trovarsi tra il calciatore e la sfera.
Recuperata la stessa Bordi si è preoccupato esclusivamente di riprendere in tutte fretta il gioco per tentare di lanciare i compagni senza preoccuparsi minimamente di chiedere scusa al ragazzino che, fra l’altro, non ha fatto una piega d ha ripreso prontamente la sua funzione. Per molti sarà un fatto normale, per me ASSOLUTAMENTE NO.

Ovviamente non mi aspetto provvedimenti da parte della società verso il suo tesserato e ribadisco il concetto secondo il quale mi stupisce anche come la terna arbitrale non si sia accorta di niente o, peggio,  abbia valutato di poco conto l’episodio che, se l’avesse fatto un tifoso l’avrebbero sanzionato col DASPO.

Sono profondamente avvilito e non mi importa neanche del risultato sportivo negativo.

Ora mi auguro che, nelle prossime ore, il calciatore cerchi egli stesso un’intervista per spiegare e scusarsi ma, a quanto pare, non dovrebbe rimanere a lungo dalle nostre parti

Calcio femminile: weekend intensissimo per l’Ancona Respect

Di Silvana Pazzagli:

Partiamo dalla fine per raccontarvi una storia di una societa che in solo 2 giorni venerdi 22 e domenica 24 ha messo in campo tutto quello che c’è dietro l’essenza di questa Polisportiva ma andiamo con ordine.

Venerdi con la nostra UNDER 12 FEMMINILE giochiamo a jesi contro l,ALMA JUVENTUS FANO(JESINA),sappiamo che l’avversario è di quelli tosti sicuramente uno dei migliori della nostra regione,ma le nostre ragazze stanno crescendo e andiamo a giocarci la partita,

 

Infatti sfoderiamo la nostra miglior partita e mettiamo in difficoltà le avversarie andando in vantaggio sia nel primo tempo e sia nel secondo tempo raggiunti sempre nel finale,nel terzo tempo sono loro che vanno in vantaggio ma questa volta nel finale pareggiamo noi e coi la partita sul campo finisce 3 a 3(mente gli shootout finiscono 4-3), un risultato che sa quasi dell’incredibile ma meritato per il percorso che stiamo appunto intraprendendo,purtroppo mentre le ragazze stavano giustamente festeggiando una nostra avversaria offende con la piu classica delle frasi razziste la nostra giocatrice con NEGRA DI MERDA,ovviamente la giornata cambia colore e ci è poi difficile pensare alla prestazione sportiva sfoderata la societa sul suo profilo face ha diramato un comunicato sull’accaduto e ovviamente di denuncia e di grossa condanna per quanto accaduto.( sul profilo face potete trovare comunicato integrale)
La domenica comincia bene con le piu piccole le under 10 che anche loro riescono in casa a torrette a pareggiare con le loro coetanee sempre dell’Alma Juventus Fano

l,altra squadra delle UNDER 10 le piu piccoline della loro categoria non sfigura a Sirolo trovando come sempre un ambiente accogliente e famigliare,

 

Ma sul campo centrale di torrette torna protagonista la UNDER 12 che vince 2 tempi su 3 pareggiandone uno contro la stella doro fissando il risultato sul 4 a 0 immortalando una storica vittoria la prima da quando alla fine dell’anno scorso abbiamo partecipato al torneo Regionale UNDER 12,la giornata è stata suggellata da un grandissimo gesto di FAIR PLAY compiuto dal tecnico ABRAM ALESSIO che dopo il secondo infortunio delle ragazze in maglia gialla rimaste in 6 a disposizione ha tolto una sua ragazza dal campo continuando a giocare la gara in parità numerica,lo stesso ha spiegato il gesto al pubblico che lo applaudito e la squadra avversaria ha segnato un punto nella speciale casella FAIR PLAY.

Tutte le squadre UNDER 10 E 12 ospiti e locali hanno concluso con il solito 3 tempo.

 

La prima squadra alle prese con diversi infortuni dopo le belle prestazioni delle ultime settimane torna sconfitta da macerata dalla YFIT, 8 a 0 (entrambe le squadre hanno partecipato alla giornata contro la violenza sulle donne colorandosi la faccia con una striscia rosa) il risultato finale,ma siamo certi che anche qua il lavoro quotidiano e la serietà del progetto alla fine arriveranno i risultati cosi come nel settore giovanile.