Ci siamo salutati così

Di Marina Ballerini:

Ci siamo salutati così, dal vetro sporco di una finestra d’ospedale.
Ci siamo salutati così perché il mio abbraccio è diventato un pericolo per te.
Ci siamo salutati con le mani che si inseguono in un passo di danza che conosciamo solo io e te.
Ci siamo salutati così, mentre il vetro si appanna e invece sono i miei occhi.
Ci siamo salutati così, in questo tempo sospeso che riempio di attesa, perché è solo un saluto ed io
#iotiaspettoacasa figlio mio.
( So che in qualche modo ti arriverà)

Mandateci i tutorial per cuocerli, i vestiti.

Di Cristiana Matassini:

Cari Sociamediadestacippa, mi continuano ad arrivare mail per comprare abiti primaverili per me, i miei figli e il bellissimo papà; mail con le collezioni per il giardino con sconti del 9,9% a te che hai la tessera fedeltà; 30% di sconto sui vestitini estivi e visita il sito e compra adesso dai.
A parte che con sti chiar’ de luna fra un po’ toccherà farsi l’orto per sopravvivere, non vi sembra totalmente inutile chiedermi di comprare un abitino fiorito o un pantalone blu con abbinata t shirt stile navy per i miei bambini quando #restiamoacasa da qui fino a fine maggio se va bene?
E da qui a fine maggio, sai quanti ciambelloni avremo sfornato?

Non ce ne frega niente delle vostre mail.
Mandateci i tutorial per cuocerli , i vestiti.

Qualcuno sta vivendo in un altro pianeta… 

Di Max Serenelli:

Prima di tutto, a costo di risultare palloso, una precisazione di carattere socio/sportiva: una società di nuova affiliazione FIGC che inizia la propria attività sportiva dalla PRIMA Categoria invece che dalla TERZA come la MAGGIORANZA di quelle che iniziano, pur essendo in regola con le normative che favoriscono le stesse PSEUDO rappresentanti un  Capoluogo di Regione (perciò anche il Piano San Lazzaro avrebbe potuto rappresentare la città nel professionismo, È OGGETTIVAMENTE UNA PRIVILEGIATA come debbano sentirsi tali i suoi tifosi altrimenti, certe scene deplorevoli che si sono viste in questi due anni e mezzo, trovano, almeno nel MIO  concetto del Giuoco del Calcio, una giustificazione inevitabile 

Ora passiamo all’attualità

 

MA VI PAIONO  NORMALI QUESTE DUE PAGINE DI GIORNALE? 

Partiamo dal panorama calcistico nazionale per affrontare per l’ennesima volta l’argomento del calcio che, secondo alcuni, ORMAI FORTUNATAMENTE RIMASTI  POCHI, dovrebbe andare avanti.  NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO!  Per quanto riguarda invece il “nostro orticello” andiamo nel particolare.  Probabilmente, se non riesco a farmi capire da persone intelligenti e con capacità di analisi alta, il mio italiano non è così accettabile da darmi ancora speranze che io diventi giornalista.

NESSUNO credo sia felice che non si possano giocare queste ultime 7 giornate di campionato, specialmente con la prospettiva di vedere il lavoro di Lelli e Goldoni; NESSUNO !

NESSUNO ritiene aboninevole parlare in tutta di libertà di calcio, di tattiche, di calciatori, di possibili formule attraverso le quali poter riorganizzare i campionati nel momento che le circostanze lo consentiranno; NESSUNO !

Azzardo ribadendo il concetto secondo il quale NESSUNA delle 16 squadre partecipanti al campionato di Eccellenza,  Anconitana compresa,  ma vale per tutto il mondo del calcio dalla C in giù, proprio come si ipotizza per ragioni organizzative, in questi giorni stia ragionando su quale ALCHIMIA adottare per completare regolarmente questo CAZZO DI CAMPIONATO, dei quali responsi ormai interessa più a NESSUNO; a NESSUNO; a NESSUNO salvo una parte della tifoseria Dorica e una parte dei media che seguono i biancorossi in questo cazzo di campionato.

𝐋𝐞 𝐑𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐥𝐚𝐜𝐚𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨.

By http://www.portorecanatesi.it

Anno 1973 (?) Sul campo di Pallacanestro, con fondo in cemento, dell’Oratorio, le componenti la squadra femminile dell’Adriatica Basket di Porto Recanati fermano il ricordo di questa loro esperienza sportiva. In posa con loro c’è anche Pietro Montali che ne cura la preparazione tecnico-atletica, ma che è lui stesso “Cestista” in quanto componente della prima squadra maschile che associa alla propria denominazione anche il marchio dello sponsor “Fanini”. E’ proprio nel corso di questi anni che al Porto prende vita lo Sport al Femminile. Favorite da un generale miglioramento del tenore vita e dalla scolarizzazione di massa che introducono nel vivere collettivo nuovi stili di vita, anche le ragazze si propongono come protagoniste nel mondo dello Sport. A svolgere l’importante ruolo di promozione sportiva è soprattutto l’Oratorio Salesiano che in questi anni si apre alla partecipazione all’attività oratoriana anche delle ragazze.
Gli sport di squadra, per la loro visione di insieme, sono quelli che maggiormente attraggono le ragazze; il basket più della pallavolo, che pure viene praticata ma con finalità puramente ludiche.Anche l’atletica leggera, sulla spinta delle Olimpiadi dei ragazzi promosse a partire dal 1971 da un gruppo di ragazzi appena ventenni, riesce a coinvolgere il mondo femminile e vede protagoniste molte ragazze del Porto sia nelle fasi di atletica dei Giochi della Gioventù, che in eventi provinciali e regionali.Nella foto si possono riconoscere:
In piedi da sin.: Barbara PIGLIACAMPO – Maria SCALABRONI – Luisa GIORGETTI – Monica GUERRINI – Laura PIANGERELLI – Pietro MONTALI (Tecnico) Sedute da sin.: Angela FALASCHINI – Cinzia AGOSTINACCHIO – Marisa PIGLIACAMPO – Patrizia CANNUCCIA – Letizia MUNDO

Andrà tutto bene

Di Remo Galaverna:

Sei quasi alla fine del turno in rianimazione, suona il campanello.Vai alla porta e ti trovi un uomo con gli occhi lucidi e le pizze per il reparto. Gli chiedi perché siccome non le avevi ordinate e lui ti dice che “è un regalo per noi perché ce lo meritiamo”. L’emozione sale ma la trattieni come sei abituato a fare, lo ringrazi da parte di tutti e rientri. L’Italia è un bel paese perché ti fa sentire sostenuto e incoraggiato per quello che facciamo e abbiamo sempre fatto… GRAZIE! @pizzeriavesuvio.cuneo

#iorestoincorsia #turestaacasa #andràtuttobene

Volley: l’unica cosa corretta sia seguire le precauzioni che ci chiedono di rispettare

Di Silvia Fiori:

In questo periodo ognuno esprime il proprio pensiero. Si parla di cosa sia corretto fare, se allenarsi o meno, se terminare i campionati una volta che tutto questo sarà finito. E ancora stipendi, trasferte, professionismo, tutele e tanto altro. È normale che sia così, è comprensibile esprimere il proprio pensiero. Per quanto mi riguarda, uno è dominante su tutti, l’amore incondizionato verso quel piccolo oggetto, diventato nel tempo ragione di vita. Datemi una palla e io so cosa fare: non farla cadere per nessuna ragione al mondo. Datemi una squadra e io so cosa fare: lottare con le mie compagne per raggiungere un sogno. Datemi un campo e io so cosa fare: giocare. In questa situazione di emergenza io non so cosa fare. Credo che l’unica cosa corretta sia seguire le precauzioni che ci chiedono di rispettare e, soprattutto, per una volta, fidarsi del prossimo. Come un attaccante si fida del proprio libero quando lo copre in ricezione, come un libero si fida delle scelte del proprio palleggio, come un palleggio si fida del proprio attaccante. Ora ci chiedono di fidarci l’uno dell’altro in qualcosa di molto più grande di una partita di pallavolo. E allora sì, parliamo, discutiamo, confrontiamoci, proprio come si fa negli allenamenti e nelle partite, ma non dimentichiamoci mai che per vincere l’unica cosa da fare è giocare insieme.

Basket, Women Euroleague: un banale mal di pancia mette in Crisi L’USK Praga e la FIBA

Paradossale è forse il termine più calzante per ciò che è successo al Beretta Famila Schio nella vicenda “Praga” dove si sarebbe dovuto giocare il primo incontro dei quarti di finale. Il racconto in prima persona del direttore generale Paolo De Angelis per far chiarezza sull’accaduto ma soprattutto incentivare che episodi così non ricapitino in futuro ne’ a Schio ne’ ad altre squadre.

Paolo De Angelis:”Premesso che avevo suggerito alla FIBA dato il gravissimo momento che stiamo vivendo di cancellare i quarti di finale ed in via del tutto eccezionale di organizzare una Final Eight a fine aprile anziche una Final Four, non compromettendo dunque il cammino di nessuna squadra ed allo stesso tempo prenderci un mese e mezzo di pausa in attesa di tempi migliori. La FIBA ha apprezzato questo suggerimento non accogliendo però questa istanza.”

“Fatte le premesse del caso partiamo dunque alla volta di Praga. Ciò che è accaduto in occasione è assurdo e quasi drammatico, Harold Pinter avrebbe preso spunto per un romanzo capolavoro.
Abbiamo fatto di tutto per essere in campo: rotte aeree allungate, costi di trasporto aumentati, e tutto ciò per il rispetto del Presidente, della pallacanestro, delle istituzioni e delle regole. L’atteggiamento di Praga è stato subito abbastanza evidente, “Benvenuti, ma non troppo”. Ma questo è nulla in confronto a quello che è successo dopo. Per un normalissimo mal di pancia che mi ha costretto a saltare la cena privata di martedì, e di cui Praga è venuta fortuitamente a conoscenza, è scattato il putiferio.
Il mercoledì mattina, seppur pienamente ristabilito e senza alcun problema, Praga ha minacciato di non giocare se non mi fossi fatto il tampone per certificare la mia negatività al Covid-19.
Cosa ancora più che stupefacente è che la FIBA in balia del vento come una barca senza vela e senza motore, anziché tranquillizzare gli animi, ha in qualche modo assecondato la richiesta di Praga, non obbligandomi, ma assicurandomi che dopo il tampone la partita si sarebbe giocata.
Ho accettato per i motivi di cui sopra e per rispetto del lavoro di Vincent e delle giocatrici che hanno lavorato come matti in questi giorni per preparare la partita.
Mi era stato detto che avrei fatto il tampone in ambulanza, sotto l’hotel, e che in hotel avrei aspettato i risultati di lì a poche ore; invece sono stato portato in Ospedale, dove in base al protocollo medico ceco, una volta fatto il tampone, non mi hanno permesso di lasciare il nosocomio fino alla conclusione degli esami di laboratorio, risultati arrivati dopo 24 ore!

Ho trascorso un giorno e una notte da solo, in una stanza di ospedale, in costante contatto con il mio staff, il Presidente Cestaro e il Presidente Petrucci che hanno a preso a cuore la mia situazione e mi sono stati sempre vicini.
Il Club di Praga non ha mosso un dito, ufficialmente i dirigenti hanno detto che, non essendo familiari, non potevano attingere a informazioni sul mio iter di analisi.
Potevano però almeno darci una mano nel portare la valigia del sottoscritto dall’hotel all’ospedale, ma purtroppo non avevano nessuno a disposizione e quindi con un taxi il dirigente accompagnatore ed il fisioterapista del Famila mi hanno portato tutto.
Ringrazio l’USK Praga per il trattamento riservatoci e riservatomi, avranno anche vinto l’Eurolega (Praga vinse nel 2015, ndr) ma, in quanto a fair play non sono degni di fare sport a nessun livello.
Ma possono stare tranquilli, nessun sentimento di vendetta mi o ci anima, non abbiamo il loro budget, ma un livello di dignità nettamente superiore e non ripagheremo mai con la stessa moneta, a Schio saranno sempre i benvenuti.

La povera FIBA ha dimostrato l’incapacità di prendere decisioni in momenti un po’ particolari. È bastata una email di un dirigente di Praga per mandarli in confusione. Nonostante avessi detto che stavo bene e che era soltanto un semplice mal di pancia hanno dato retta alla voce del più forte, ho chiesto più volte allora di far venire un dottore in hotel che verificasse le mie condizioni di salute e tutto sarebbe finito in 10 minuti. Mi dispiace, cara FIBA, ma per gestire la migliore competizione del mondo ci vuole una professionalità ed una competenza di altro tipo, cosa che purtroppo non ho visto.
In tutto questo, mentre ero “recluso” in ospedale in attesa del tampone, il Ministero ceco annuncia di sospendere le partite ed in particolare la nostra.
“Sogno o son desto”, sono in ospedale , ho accettato di fare il tampone quasi ad immolarmi purché si svolga la partita e ora non si gioca? Il tampone quanto meno è risultato negativo.
Speriamo almeno di tornare al più presto, voli permettendo, dai miei cari, nella mia amata Italia che, anche con il virus, resta sempre il più bel Paese del mondo.
A proposito #ioresteroacasa (quando riuscirò a tornare).”

Basket: anche Anguillara sospende l’attività

Non abbiamo fatto in tempo a finire di gioire per un primo posto in classifica, che è arrivato il rompiscatole. A questo punto non siamo più noi a decidere, ci sono altri. Ma in accordo con tutti abbiamo deciso di sospendere l’attività, e questo anche prima che venisse chiesto, anche per andare incontro al dovere civico chiesto dal governo e alle indicazione che costantemente ci vengono ripetute. In ogni caso noi ci siamo, pronti a ripartire in tutti i settori nello stesso momento in cui qualcuno, dall’alto, ci dirà: potete e fate.

A quel punto rientreremo nella routine e cercheremo, ove possibile, di ripetere quello che siamo riusciti, in tutte le categorie, di buono a fare fino ad ora, con il solito perpetuo obiettivo di migliorarsi sempre.

E anche se l’invito, oggi, è ancora per tutti quello di restare a casa, rimane il grido di battaglia, perlomeno quello della prima squadra, pronto a riecheggiare non appena sarà possibile: GUERA!!!!!!

Calcio amarcord: Emiliano Mascetti

Di Giovanni Manenti:

“La più amata “bandiera gialloblù” …..!! …Emiliano Mascetti”

Tanti Auguri ad Emiliano MASCETTI, nato a Como l’11 marzo 1943, e che, pertanto, festeggia quest’oggi 77 anni …

Cresciuto nel Como, con cui si mette in luce nel biennio 1964-’65 nel ruolo di centravanti – realizzando 11 e 9 reti rispettivamente in Serie C – Mascetti si trasferisce nell’estate ’65 al Pisa dove il Tecnico Lucchi lo imposta come centrocampista, ruolo che ricopre per il resto della carriera, venendo ceduto nell’estate ’67 al Verona nello scambio che porta Joan in nerazzurro, affare proficuo per entrambe le Società che, l’anno seguente, ottengono la Promozione in Serie A …

Massima Divisione, in cui debutta alla prima giornata nel pari esterno per 1-1 al San Paolo contro il Napoli a fine settembre ’68, che vede Mascetti dirigere da par suo il centrocampo scaligero, prima di essere ceduto al Torino nell’estate ’73 …

Anche nel biennio in maglia granata, Mascetti riesce a farsi apprezzare in un centrocampo di cui fanno parte anche Agroppi, Ferrini, Claudio Sala e Rampanti (poi rimpiazzato da Zaccarelli …), per poi far ritorno al Verona – di cui detiene tuttora il record di partite giocate in Serie A con 232 presenze – e con il quale, ad avvenuta retrocessione in B nel ’79, conclude, l’anno seguente a 37 anni, una Carriera da 456 presenze e 56 reti in sole gare di Campionato, con un’ultima Stagione tra i Cadetti, per poi ricoprirvi il ruolo di Direttore Sportivo, contribuendo alla conquista dello “storico” Scudetto nel 1985 …

Senegal, passeggiata nella brousse al tramonto

By Storie Ingarbugliate:

Prima del tramonto andando verso il villaggio di Cap Sikring, in Casamance, dal campament Keour Sambà, una sorta di ostello. Cercando un posto dove mangiare ci siamo incamminati nella brousse, incontrando gruppi di persone al rientro dal lavoro nei campi (la Casamance è il “granaio” del Senegal). Colonne di donne con i loro vestiti variopinti, con i neonati legati sulla schiena, masserizie di ogni genere portate sulla testa, andatura ondeggiante e tranquilla tipica delle donne africane… Portavano lunghi tronchi d’albero! Canestri con panni, cesti con viveri appena raccolti nei campi, cisterne piene d’acqua e quant’altro. Ognuna di queste persone incontrandoci e incontrandosi, scambiava lunghi saluti, ciao, buona serata, come stai come sta la tua famiglia e auguri per la salute (santè), mi ricordo” nangadief dieredief manguifirek”…È bellissimo questo rito del saluto, un saluto a te alla tua famiglia, un ciao allargato.

Quando inizia ad imbrunire l’atmosfera è ancora più magica perché gli uccelli iniziano a cinguettare, gli insetti notturni a rumoreggiare, gli animali notturni iniziano a rianimarsi, risultato un frastuono che dura fino al calare della luce e al buio totale. Buio quasi denso da quanto è nero perchè è la completa assenza di luce, poi lentamente i tuoi occhi si abituano a questa oscurità e iniziano a distinguere qualcosa con l’aiuto della luce delle stelle, sei fortunato quando c’è luna piena e allora riesci a vedere bene…a distinguere immagini, persone delle quali vedi occhi e dentatura perché sono di pelle scurissima ed è un “flash” vederli nella notte! Sembrano tanti fantasmi…