Basket, W-EuroLeague: Il Beretta banchetta su un incerottato Lione

Beretta Famila Schio-ASVEL Lyon 84-58 (24-13, 46-32, 67-48)

BERETTA FAMILA SCHIO: Juhasz 6, Bestagno 0, Sottana 4, Sivka 3, Verona 9, Guirantes 20, Crippa 0, Chagas 3, Parks 20, Keys 12, Penna 0, Reisingerova 7

ASVEL LYON: Williams G ne, Fauthoux 17, Chery ne, Ciak 2, Risacher 0, Camara 3, Mouyokolo 4, Allemand 11, Davis 2, Myiem 19

ARBITRI: Mendoza, Güngör,  
Stan

SCHIO – Torna alla vittoria in Eurolega il Beretta che approfitta di un Lione ridotto ai minimi termini per infliggere alle transalpine la quinta sconfitta consecutiva con un pesante 84-58. Le orange giocano una gara di spessore, approcciata ad alta intensità e poi condotta con esperienza nel corso dei 40 minuti. Guirantes e Parks sono diventate definitivamente le bocche da fuoco del Famila (40 punti in due stasera) mentre la squadra sta sempre più trovando la propria dimensione, ognuna con il suo ruolo chiave.

L’ASVEL getta il cuore oltre l’ostacolo ma, con un roster ridotto veramente all’osso, è difficile in questo momento fare di più: assenti Johannes e Gruda (che non ha potuto quindi ricevere dal PalaRomare l’abbraccio dell’ex più attesa – applausi scroscianti arrivati invece per Miyem) e con Chery e Gabby Williams in panchina ad onor di firma, Lione è ancora la lontana parente della squadra che tutti si attendono di vedere all’opera.

Avvio travolgente del Beretta con un 8-0 di parziale, parzialmente tamponato solo dalla tripla di Miyem che trova la pronta risposta di una Parks spumeggiante: la 24 trascina infatti le compagne in attacco raggiungendo al 7’ già i 10 punti personali. Schio difende bene e attacca con fluidità mentre dalla panchina la giovane Camara riesce a smuovere il tabellone per Lione (21-12 a tre minuti dalla fine). Nel finale di quarto giro di valzer in lunetta per assestare il risultato sul 24-13.

Il Famila approccia male la seconda frazione con poca intensità e subisce il rientro delle ospiti che trovano coraggio con la tripla e i canestri in contropiede di Fauthoux e Davis (26-22). Coach Dikaioulakos chiama timeout ma la squadra fatica ancora a contenere le avversarie che arrivano ad un solo possesso di svantaggio con la conclusione pesante di Miyem. Dalla panchina rientrano allora Keys, Parks, Juhasz e Guirantes per cambiare il volto al Beretta: la portoricana ne segna cinque in fila, seguiti da due scorribande di Allemand, ma nel finale sempre Guirantes punisce dall’arco e, con i punti di Keys e Juhasz, Schio chiude sul 46-32.

Un secondo tempo controllato con esperienza.
Primi cinque minuti della ripresa straordinari delle orange che volano trascinate da Keys, Verona e Parks: 19 punti in cinque minuti malcontati e Lione costretto al timeout per arginare l’emorragia. Apice della performance scledense è la tripla con fallo di Parks e la risposta dall’arco di Verona alla conclusione pesante di Fauthoux. Poi cala fisiologicamente l’intensità del Famila e nei secondi cinque minuti segna appena 2 punti: 67-48.

Un break che prosegue nell’ultimo quarto, anche qui appena 3 punti in cinque minuti. Purtroppo il quintetto inserito dalla panchina non paga i dividendi sperati: non segna in attacco, fatica in difesa e apre il fianco alle incursioni transalpine. Le solite Fauthoux e Allemand riportano le ospiti a -16 ma il rientro di Guirantes e Parks cambia tutto: la portoricana è protagonista a suon di punti e palle recuperate e, assieme alla statunitense, ridà fiducia e linfa anche alle compagne. Grazie ad un paio di splendide rubate il Beretta realizza in contropiede e riacquista i 20 punti di vantaggio che diventano alla fine 24 grazie al canestro con fallo di Chagas che chiude la contesa sull’84-58.

Volley, Supercoppa Italiana: Una Lube stellare piega Piacenza e raggiunge Perugia in Finale

PIACENZALUBE CIVITANOVA 0-3 (22-25, 16-25, 18-25)

PIACENZA: Brizard 0, Santos De Souza 7, Ricci 2, Romanò 3, Leal 3, Simon 13, Hoffer (L), Recine 5, Gironi 7, Alonso 0, Scanferla (L), Andringa 0. N.E. Caneschi, Dias. All. Anastasi.

LUBE CIVITANOVA: De Cecco 1, Zaytsev 9, Chinenyeze 7, Lagumdzija 9, Nikolov 17, Diamantini 6, Bisotto (L), Balaso (L), Anzani 0, Larizza 0, Yant Herrera 1. N.E. Thelle, Motzo, Bottolo. All. Blengini.

ARBITRI: Vagni (PG) e Cappello (SR)

Spettatori 3.400

BIELLA – Impresa da ricordare al Biella Forum. Nella seconda Semifinale di Del Monte Supercoppa 2023 una Cucine Lube Civitanova, perfetta o quasi, supera la Gas Sales Bluenergy Piacenza con il massimo scarto (22-25, 16-25, 18-25). Un successo che vale l’accesso alle Finalissima in programma sullo stesso campo alle 17 di domani, mercoledì 1 novembre, contro la Sir Susa Vim Perugia, che nel pomeriggio di oggi ha superato 3-1 in rimonta l’Itas Trentino nel primo match. Gli appassionati di pallavolo potranno così godere di due grandi sfide nel giro di pochi giorni. Prima l’imminente confronto per il trofeo, poi domenica alle 18.30 la sfida di SuperLega Credem Banca all’Eurosuole Forum valida per 3a giornata di Regular Season.

Eloquente il 65% in attacco dei cucinieri contro il 49% dei rivali e gli 8 muri vincenti a 2. Mattatore il top scorer Alex Nikolov con 17 punti e il 93%. Prezioso al servizio di Adis Lagumdzija nel secondo set, invalicabile Fabio Balaso, ma il contributo è di tutti. Tra gli ospiti in doppia cifra Simon (13).

Emiliani in campo con Brizard in cabina di regia e Romanò opposto, al centro gli ex biancorossi Simon e Ricci, sulla banda altri due ex, Leal e Lucarelli, libero Scanferla. Marchigiani schierati con De Cecco al palleggio e Lagumdzija finalizzatore, Chinenyeze e Diamantini al centro, Nikolov e Zaytsev laterali, Balaso libero.

In avvio Simon spezza l’equilibrio con due ace di fila per il 9-6 piacentino, ma la Lube non si scompone, rosicchia punti e acciuffa il pari con Nikolov a muro (12-12) per poi mettere il naso avanti con Lagumdzija (14-15). Si lotta punto a punto e Piacenza torna avanti col diagonale di Lucarelli (17-16). Il braccio di ferro torna a tingersi di biancorosso con l’ace di Lagumdzija (19-20) che spinge Anastasi al time out. Sul 21-21 Blengini inserisce Yant per Nikolov e il cubano firma la pipe del +1 (22-23), seguita dal tocco di Chinenyeze (22-24). Il set si chiude sull’infrazione di Brizard (22-25). Il 74% in attacco di Civitanova (Nikolov 5 punti, Zaytsev 4, entrambi col 100%) e i 2 muri valgono il parziale.

Buono l’impatto dei cucinieri nel secondo set, con Balaso che si supera e con le giocate di Chinenyeze e Lagumdzija che valgono il +3 (5-8). Piacenza prova a risalire, ma Balaso si guadagna una standing ovation e Lagumdzija fa il resto. Tra gli emiliani entra Recine, ma il canovaccio non cambia e la Lube vola con Diamantini e Nikolov (8-14). Sul 17-11 Anastasi inserisce Gironi, ma il secondo muro di Zaytsev in pochi scambi e il muro di Chinenyeze fanno il vuoto (12-20). Nel finale imprendibili gli attacchi di Nikolov (15-24). Come nel primo set Anzani dà una mano al servizio. Il set si chiude col muro biancorosso (16-25). A fare la differenza sono i 6 muri a 0 e la costanza in attacco, che vede i cucinieri sul 65% con un immenso Nikolov (6 punti con il 100% e un ace).

Nel terzo set Recine resta in campo. Tra i due team torna l’equilibrio (11-10). Anastasi si gioca anche la carta Alonso, ma le prodezze di Balaso mettono nelle condizioni il team marchigiano di invertire l’inerzia portandosi sul +4 (12-16) dopo un errore dei rivali. La giocata di un Diamantini determinatissimo e il successivo ace di Nikolov si concretizzano nell’allungo (15-21). De Cecco in formato de luxe si concede l’attacco vincente che infiamma il Biella Forum (16-22). Il match si chiude con il muro di Chinenyeze (18-25).

Volley, Supercoppa Italiana: Perugia batte il Trentino e vola in finale

TRENTINOPERUGIA 1-3 (25-20, 22-25, 23-25, 18-25) –

TRENTINO: Sbertoli 0, Lavia 13, Kozamernik 10, Rychlicki 16, Michieletto 13, Podrascanin 9, Pace (L), Nelli 2, Cavuto 0, Laurenzano (L), Acquarone 0. N.E. D’Heer, Berger, Magalini. All. Soli.

PERUGIA: Giannelli 2, Semeniuk 10, Resende Gualberto 5, Herrera Jaime 0, Leon Venero 9, Solé 8, Toscani (L), Held 0, Ben Tara 23, Colaci (L), Plotnytskyi 15. N.E. Candellaro, Russo, Ropret. All. Lorenzetti.

ARBITRI: Zavater, Caretti.


BIELLA – Vola in finale alla Del Monte Supercoppa la Sir Susa Vim Perugia. I Block Devils, dopo un avvio tutto in salita, superano in rimonta in quattro set l’Itas Trentino e si guadagnano la Finale della competizione in programma domani al Biella Forum alle ore 17.00.  Primo set come detto molto difficile per i bianconeri di Angelo Lorenzetti che pagano il 9-1 iniziale e non riescono a rientrare. Poi dal secondo set, con Ben Tara e Plotnytskyi subentrati dalla panchina, la squadra prende ritmo e sincronismi di gioco, alza il livello del servizio e della ricezione e consente a Giannelli (2 punti a referto per il regista bolzanino) di variare il gioco e di trovare soluzioni diverse in fase di sideout. Perugia conquista in volata secondo e terzo parziale, nel quarto invece alza subito i giri del motore e lo conduce con autorità fino all’errore finale al servizio di Michieletto che spedisce i Block Devils in finale. Con Trento a tratti spaventosa a muro (13 i vincenti alla fine), Perugia trova nella ricezione (58% di squadra con un Colaci strepitoso al 79% di positiva) e nel servizio i fondamentali vincenti. Dai nove metri in particolare arrivano gli strappi determinanti nel finale di terzo set con Plotnytskyi e Leon e nella fase centrale del quarto ancora con il capitano bianconero.

Miglior realizzatore per i Block Devils l’opposto Ben Tara che trova il ritmo giusto strada facendo e che chiude con 23 punti (54% in attacco). A supportarlo Plotnytskyi, l’uomo della scossa nel secondo set, con 15 punti. Doppia cifra anche per Semeniuk a quota 10 con Leon che alla fine scrive 4 nel tabellino degli ace.

Marko Podrascanin (Itas Trentino):

“Un grandissimo inizio da parte nostra, come nelle ultime due partite contro Taranto e Cisterna. Il nostro approccio alla partita è sempre di altissimo livello, con pochi errori e tante difese, poi quando l’avversario cresce e alza il ritmo di gioco, noi non riusciamo a tenere il passo. Dobbiamo avere maggior pazienza e grinta nei momenti importanti, come nel finale del terzo set. Se lo avessimo vinto, forse la partita avrebbe preso una piega diversa. Questa sera a Perugia i cambi hanno fatto la differenza, in particolare Plotnytskyi”.

Wassim Ben Tara (Sir Susa Vim Perugia):

“Era una partita molto importante, c’era in palio la Finale della Del Monte Supercoppa e siamo contenti da averla raggiunta. Trento ha iniziato molto bene nel primo set prendendo tanti punti di vantaggio, abbiamo provato a rientrare senza riuscirci. Poi la squadra dal secondo set ha avuto una bella reazione. Abbiamo preso il nostro ritmo ed abbiamo fatto il primo passo in questa competizione. Domani ci sarà il secondo e dovremo dare tutto in Finale”.

Calcio, W-Nations League: Italia, capolavoro sfiorato

Una perla di Giacinti al 57′ illude le Azzurre che vengono raggiunte, dalla squadra che guida il ranking FIFA, all’ultimo istante dal colpo di testa di Sembrant. Prossimo appuntamento il 1° dicembre in casa della Spagna

SVEZIA-ITALIA 1-1 (0-0 pt)

Rete: 57’ Giacinti (I), 96′ Sembrant (S)

SVEZIA (4-3-3): Musovic; Bjorn (dal 46’ Lundkvist), Eriksson, Sembrant, Andersson; Angeldal, Seger, Asllani (dal 64’ Vinberg); Rytting Kaneryd (dall’80’ Jakobsson), Blackstenius (dal 64’ Anvegard), Janogy (dall’86’ Kafaji). A disp: Falk, Holmgren, Nildén, Kullberg, Rybrink, Bennison, Zigotti Olme. Ct: Peter Gerhardsson

ITALIA (4-3-3): Giuliani; Di Guglielmo, Lenzini, Linari, Boattin; Greggi (dal 64’ Galli), Giugliano, Caruso; Bonfantini (81’ Glionna), Cambiaghi (dall’89’ Girelli), Giacinti (81’ Bonansea). A disp: Aprile, Schroffenegger, Bergamaschi, Gama, Salvai, Tortelli, Dragoni, Tomaselli, Girelli. Ct: Andrea Soncin

ARBITRO: Frappart (FRA). ASSISTENTI: Soriano (FRA), Coppola (FRA). QUARTO UFFICIALE: Rochebiliere (FRA).

MALMÖ – Nella 4ª giornata del girone di Nations League l’Italia va a un passo dall’impresa contro la Svezia. Avanti al 12′ della ripresa con un gran gol di Giacinti, le Azzurre vengono riprese in pieno recupero dal colpo di testa di Sembrant. A Malmö è 1-1, con le ragazze di Soncin che cullano a lungo un colpaccio che sarebbe valso l’aggancio in classifica alla Svezia. L’Italia resta così al terzo posto nel girone con 4 punti, tre lunghezze dietro alla Svezia, a sua volta seconda alle spalle della Spagna che, nell’altra partita, superando 7-1 la Svizzera, resta in testa a punteggio pieno. Le Azzurre torneranno in campo il 1° dicembre a Pontevedra contro la Spagna, quattro giorni dopo allo stadio ‘Tardini’ di Parma andrà in scena l’ultimo match del girone con la Svizzera.

Italia, capolavoro sfiorato: a Malmö è 1-1 con la Svezia. Soncin: “Grandissima prestazione

Sono quattro le novità rispetto alla formazione che ha iniziato il match con la Spagna. A cambiare rispetto ai 90’ di Salerno è anche il modulo, con il Ct che torna alla difesa a quattro, dove accanto alla confermatissima coppia centrale formata da Linari e Lenzini trovano spazio Di Guglielmo e Boattin. Nella lista delle 23 non c’è invece Bartoli, alle prese con un leggero affaticamento muscolare. A centrocampo tornano dal primo minuto Giuliano e Greggi, in attacco esordio dal primo minuto per Cambiaghi, supportata per l’occasione da Giacinti e Bonfantini, schierata nell’undici titolare anche a Salerno. Rispetto alla gara d’andata nella Svezia si rivedono Seger, che con le sue 239 presenze è capitana e leader della squadra, e insieme a lei il portiere Musovic e nel tridente offensivo – vista l’assenza dell’ex Juve Hurtig – l’esterna dell’Hammarby Janogy.

Nonostante il terreno bagnato, l’Italia impone fin da subito il suo fraseggio, costringendo le padrone di casa a rintanarsi nella propria metà campo. Al 14’ le Azzurre sfiorano il vantaggio con un colpo di testa di Cambiaghi respinto in tuffo da Musovic, due minuti è Blackstenius a fallire – sempre di testa – l’unica occasione costruita dalle gialloblù nei primi 45’. Le scandinave soffrono le geometrie della squadra di Soncin e non riescono a frenare l’esuberanza di Greggi, sempre pronta a ribaltare con velocità l’azione e a servire le punte, che cercano con costanza il bersaglio grosso. Una superiorità confermata anche dai numeri: il primo tempo si chiude infatti con otto conclusioni italiane e una sola svedese.

La ripresa si apre con lo stesso spartito e a controllare il match sono sempre le Azzurre, che al 57’ riescono meritatamente a trovare l’1-0. L’azione parte dai piedi di Giugliano, che da metà campo lancia in profondità l’altra giallorossa Giacinti, bravissima ad arpionare il pallone con uno stop volante di destro e a battere con un preciso tiro di sinistro l’estremo difensore del Chelsea. La Svezia accusa il colpo e cerca di rimettere il match sui binari che preferisce, iniziando a lanciare lungo e a crossare dalla trequarti per scavalcare il centrocampo e sfruttare la fisicità delle sue attaccanti. Tutto inutile. La retroguardia azzurra respinge qualunque tentativo avversario, Linari e Lenzini vincono ogni duello aereo e con la loro freschezza le nuove entrate – Galli, Bonansea, Glionna e Girelli – permettono alla squadra di non abbassare troppo il baricentro. Negli otto minuti di recupero concessi da Frappart la Svezia, però, prima va vicina al pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo – con Caruso che salva miracolosamente sulla linea – poi trova il gol del pareggio con Sembrant al 96′ con un colpo di testa che supera Giuliani per il definitivo 1-1. 

Andrea Soncin:

“Le ragazze hanno fatto una grandissima prestazione. Avevo detto che non ci dovevamo accontentare degli applausi, ma gli applausi vanno fatti davvero. Sta crescendo una squadra con un’identità precisa, con uno spirito chiaro: pur cambiando alcune interpreti, anche oggi abbiamo avuto un’interpretazione importante. Stiamo iniziando a capire che possiamo avere il controllo della partita: oggi abbiamo giocato, abbiamo creato e le ragazze meritavano una gioia, però ribadisco che questa è la strada giusta sulla quale insistere. Abbiamo la possibilità di giocarci partite alla pari anche contro squadre di altissimo livello, come la Spagna e la Svezia. Complimenti alla mia squadra, dobbiamo proseguire in questa direzione”.

Basket, A2M: la Sicilia si infiamma per il Derby!

Un derby non è mai una partita come le altre, la partita contro Trapani è sempre stata sentita e combattuta e la Fortitudo Agrigento non vuole tirarsi indietro contro una squadra più forte sulla carta ma proprio perchè un derby diventa impronosticabile. La squadra di coach Parente fin qui ha ottenuto 5 vittoria ed una sconfitta, grazie anche alle prestazioni degli ex del match Fabio Mian e Matteo Imbrò, in testa al girone verde insieme a Cantù e Torino, entrambe allenate da due ex coach della Fortitudo Agrigento come Devis Cagnardi e Franco Ciani. Un terzetto con tre squadre ben rodate e costruite per vincere, Agrigento fatica molto a trovare continuità, ha ottenuto due vittorie e tre sconfitte e l’ultima vittoria in casa contro la Luiss Roma sicuramente ha dato fiducia in più al roster che, finalmente, ha recuperato anche l’infortunato Dwayne Cohill, protagonista nel match casalingo.

Già in questa stagione il derby si è giocato ma era in Supercoppa a settembre ed il palcoscenico era il Palamoncada, domani nel turno infrasettimanale alle 20:30 al Palashark di Trapani andrà in scena la settima giornata di campionato ed un derby attesissimo dalle due tifoserie.

Ecco le parole di coach Pilot alla vigilia del match:

“Giochiamo contro una squadra fortissima, in un derby quindi una partita carica di emozioni ma sono tutti aspetti positivi perchè in partite come queste c’è poco da motivare, le motivazioni sono dentro di noi per la posta in palio e per l’ambiente caldissimo che ci sarà. Partiamo sfavoriti ma il bello di questo sport è che nessuno parte battuto e dobbiamo andare lì con il coltello tra i denti sostenuti dal nostro pubblico che verrà a Trapani, servirà l’attenzione al 200% ma dopo la vittoria sulla Luiss abbiamo ritrovato l’entusiasmo che ci serviva e ci faremo trovare pronti per una bella sfida maschia, muscola dove mi auguro che ognuno dei ragazzi trovi la miglior prestazione dall’inizio dell’anno, serve la partita perfetta”.

Daniele Parente

“Arriviamo a questo derby dalla vittoria di Latina ed è ovvio che lo affronteremo con l’intenzione di proseguire il nostro cammino con un successo. Attenzione, però: affrontiamo un’avversaria molto ostica. Agrigento ci ha già battuti in Supercoppa, dimostrando di poterci mettere in difficoltà. A loro piace correre e sono in grado di piazzare dei break consistenti a loro favore. Esistono i presupposti affinché questa sia una sfida più fisica che tecnica. E poi, è sempre un derby, e, come tale, una gara più sentita delle altre. Dobbiamo essere pronti a giocare quaranta minuti difficili e a farlo con il giusto piglio”.

MEDIA

Piattaforma LNP: diretta in streaming con Lnp Pass, a partire dalle 20.20 circa. Telecronista Dario Gentile, commento tecnico Salvatore Barraco.

Basket, U14F: tutto facile per il Derthona contro il Novara

DERTHONANOVARA 91-11 (20-2, 38-6, 70-9)

DERTHONA: Muciaccia 7, Angeleri 6, Penna 30, Triches 6, Barisone 2, Mognaschi 2, Casella 14, Makroum 18, Cuniolo 6. All. Marchino

CASTELNUOVO SCRIVIA – Ancora un successo per le formazioni giovanili dell’Allianz che continuano il loro percorso netto, per ora solo costellato di vittorie; ad iscriversi all’elenco arrivano oggi anche le under 14 di Marchino, al debutto in campionato. Vittima di turno è il Novara Basket, battuto nettamente al termine di un match senza storia con le padrone di casa a dominare fin dalle primissime battute; negli anni scorsi le novaresi erano tra le squadre più competitive a livello regionale e le giraffe spesso avevano dovuto soccombere negli scontri diretti per cui è da accogliere sicuramente con favore questa inversione di tendenza. Match, come già detto, a senso unico, con il Derthona a comandare fin dalla palla a due e con il punteggio del primo quarto che testimoniava in modo eloquente il divario tra le due compagini. Divario che andava progressivamente ad ampliarsi anche nelle frazioni successive, nonostante le ampie rotazioni effettuate dal coach locale; il 38-6 del 20′ ed il 70-9 del 30′ mettevano ulteriore distanza tra le contendenti con il Derthona che poteva così festeggiare un esodio da ricordare.

Basket, B-F: troppo Derthona per la Biellese

DERTHONABIELLESE 91-38 (17-4, 46-22, 64-33)

DERTHONA: Ferrari, Farabello 2, Tibaldi 14, Catto 18, Mambretti 12, Bernetti 19, Cocuzza 6, Melucci A. 4, Sangan 4, Bassi 5, Melucci G. 4, Imuentinyan 3. All. Martinelli Ass. Bolognesi

BIELLESE: Ceria, Habti 6, Senesi, Peretti, Raga 10, Guzzon, Trucano 3, Tombolato 18, Strobino, Di Carlo, Rabbachin 1, Bonacci. All. Bertetti

ARBITRI: Pittatore, Napoleone

Foto – Luigi Bloise

CASTELNUOVO SCRIVIA – Vince e convince la formazione di Martinelli che sbriga con un certo agio la pratica Biella, superando le laniere con ampio margine ed al termine di una partita che ha avuto poca storia; se infatti nel match precedente il Derthona aveva sofferto in avvio per poi prendere il largo nella seconda parte di gara questa sera invece le giraffe hanno preso il controllo della sfida dopo pochi minuti, con il vantaggio che toccava la doppia cifra già al 10′ (17-4). Agevolata da buone percentuali di tiro, specie da 3 (52% totale), la squadra di casa prendeva il largo nella seconda frazione, toccando il +24 (46-22) alla pausa lunga per allungare ancora dopo l’intervallo, con il 64-33 del 30′ che chiudeva il discorso con largo anticipo; ultimo quarto che non aveva più molto da dire ai fini del risultato ma che vedeva ancora sugli scudi la squadra di casa che nonostante le ampie rotazioni sperimentate da Martinelli metteva ulteriore distacco nei confronti delle avversarie chiudendo con un roboante 91-38.

Foto – Luigi Bloise

Successo che assume ancora maggiore rilevanza se si considera il fatto che ben 9/12 della formazione di questa sera era composta da under 17; da segnalare, inoltre, l’esordio stagione di Aurora Farabello, new entry classe 2007 dalla doppia cittadinanza (italiana ed argentina) e figlia d’arte visto che il padre è Daniel Farabello, visto in Italia nella prima decade del 2000 con le casacche di Varese e Ferrara.

Basket, U19F: il Derthona cala il tris con il Vercelli

DERTHONAVERCELLI 81-51 (25-12, 46-27 e 64-33)

DERTHONA: Farabello 12, Catto 17, Mambretti 4, Espedale 12, Bassi, Torlaschi 4, Casella, Melucci A. 9, Sangan 6, Melucci G. 5, Imunetinyan 12. All. Cerini

VERCELLI: Dikrane 6, Dipace, Chillini 10, Barbero, Francese A. 6, Francese E., Valle, Cafasso 2, Prinetti 18, Carrozza 5, Bari, Rizzato 4. All.re Gianfranco Anastasio

ARBITRO: Ceratto

CASTELNUOVO SCRIVIA – Terza vittoria in altrettante gare per la formazione di Cerini che batte abbastanza agevolmente una Pallacanestro Femminile Vercelli che pur sconfitta in maniera piuttosto netta non ha affatto demeritato, uscendo comunque a testa alta dal PalaGiraffe. Se è vero infatti che la vittoria dell’Allianz, e la sua superiorità, non è mai stata in discussione è altrettanto vero che le ospiti comunque hanno lottato con grande caparbietà cercando di non sfigurare nei confronti di una squadra oggettivamente di maggiore caratura. Castelnovesi che mettono in discesa la partita già nella frazione iniziale con il 25-12 del 10′ che permette al coach di casa di sperimentare nuovi quintetti e di effettuare ampie rotazioni; ne consegue che i due parziali successivi si rivelano i più equilibrati della sfida, e sebbene siano sempre le locali a condurre il divario si incrementa in misura minore (46-27 al 20′ e 64-43 al 30′). Nell’ultimo quarto il Bcc torna a far valere in maniera più marcata la propria superiorità, allungando ancora e toccando il +30 in prossimità della sirena che sancisce la fine delle ostilità.

Basket, U19-ECC: IL CAB STAMURA SUPERA LANCIANO E RIMANE IMBATTUTO

CAB STAMURA – UNIBASKET LANCIANO 65-63 (12-16, 21-14, 17-11, 15-22)

CAB STAMURA: Zanotto 6, Kumer 2, Virgili, Filippetti 2, Piccionne 5, Tamboura 10, Bora 4, D’Agnano 7, Barletta 5, Franco 4, Paoletti 20, Balducci n.e. All.Petitto. Ass.Ruini

UNIBASKET LANCIANO: Vehocek 2, Matera 22, Stefanov 7, Di Battista 3, Facciorusso n.e, Latorre n.e., Jokanovic, Del Prete 2, Picherri 1, Serrapica n.e., Kamate 16, Cisse 10. All.Cinquegrana

ARBITRI: Antimiani, Menicali

ANCONA – Non capita certo tutti i giorni vince due partite nel giro di poche ore. E’ capitato all’Under 19 Eccellenza del CAB Stamura che vince sul campo contro l’Unibasket Lanciano poco dopo essere venuta a conoscenza dello 0-20 a tavolino assegnatole dal Giudice Sportivo nella gara non disputata di sette giorni prima a Bologna. I ragazzi di coach Petitto avanzano in un colpo solo di 4 punti in classifica rimanendo imbattuti da soli in testa alla classifica in attesa del recupero del derby pesarese tra Bramante e Victoria Libertas rinviato perchè i biancorossi sono impegnati in questi giorni nel primo concentramento della Next Gen a Varese.

Al Palascherma è sfida vibrante contro Unibasket Lanciano, una squadra forte, fisica, intensa e che i biancoverdi avevano già affrontato nella 2a giornata della Serie B Interregionale (stessa formazione con l’aggiunta di un paio di senior). Abruzzesi che partono bene e sono sul 12-16 al suono della prima sirena. Il CAB Stamura sorpassa nel secondo periodo aperto da quattro punti in fila di Bora e che prosegue con la verve a tratti inarrestabile di Gallo, la tripla di Paoletti per il sorpasso (23-21) e sei punti in fila di Tamboura che mandano le squadre all’intervallo separate da tre punti (33-30).

Nel secondo tempo Lanciano si affida con insistenza alla coppia di lunghi Kamate-Cisse e non sempre le cose vanno per il verso giusto. Il CAB Stamura serra le maglie in difesa e in attacco trova i punti per andare anche sul +11 (45-34) prima del 50-41 del 30′. Gli ultimi 10′ si inaugurano con il terzo e quarto fallo di Tamboura, tra gli ospiti si mette in evidenza un ottimo Matera che inizia a martellare la retina dorica accorciando le distanze fino al 52-51 a -7’08” dalla fine costringendo Petitto al time out. Adesso è Ancona che soffre in attacco ma rimane ugualmente avanti. La schiacciata di Tamboura fa sobbalzare dai seggiolini rossi il pubblico presente (57-51). Poco dopo arriva il 5°fallo del maliano che prende anche tecnico uscendo dal campo. Lanciano segna soltanto un libero e poco dopo Matera segna di nuovo da tre punti per il -2 (59-57), ma sistematicamente il CAB riesce a rispondere. Stavolta è Gallo a segnare il 63-59 a -3’08”, Paoletti e Piccionne falliscono i tiri che poteva dare ancor più slancio e allora c’è l’incontenibile Matera che a -1’19” realizza la tripla del -2 (64-62). Corre il cronometro tra l’errore di Piccionne e quello di Matera che poteva dare la parità. A 12″ dalla fine Paoletti viene mandato in lunetta. Lo jesino sbaglia il primo e segna il secondo per il 65-62. C’è il time out della panchina ospite e quando si riprende c’è il fallo di Gallo su Matera. Il migliore tra gli abruzzesi segna il primo e sbaglia il secondo il rimbalzo è degli ospiti che si trovano in mano l’ultimo tiro. Palla a Stefanov che trova la linea per penetrare. Tiro appoggiando al tabellone ma c’è l’errore mentre suona la sirena finale. 65-63 per il CAB Stamura che assapora due punti molto importanti.

Basket, LBA: la Virtus passa a Napoli nel posticipo

NAPOLI – VIRTUS BOLOGNA 75-88

NAPOLI: Pullen 5, Zubcic 20, Ennis 16, Jaworski 12, De Nicoalo 4, Fusaro, Owens 12, Sokolowski 2, Lever 4, Grivo ne, Biar, Ebeling.
Coach: Milicic

VIRTUS BOLOGNA: Cordinier 2, Belinelli 14, Pajola 11, Smith 3, Dobric 8, Mascolo 3, Shengelia 12, Hackett 3, Menalo, Mickey 17, Dunston 4, Abass 11.
Coach: Banchi

ARBITRI: Lanzarini, Quarta, Capotorto

Napoli - Bologna

NAPOLI – La Virtus Segafredo Bologna vince contro la GeVi Napoli nel posticipo della quinta giornata e resta ancora imbattuta. Pronti via e i campani sfruttano lo scatenato Ennis (16 punti e 9 assist) dal palleggio per creare anche per Jaworski (12 punti) ed Owens (12 punti e 12 rimbalzi), mentre Dunston sblocca la Segafredo con il layup del 7-2; dopo una super uscita dai blocchi di Belinelli (14 punti) e un taglio per Shengelia (12 punti), Zubcic (20 punti e 7 rimbalzi) si mette in partita con una bomba e realizzando i liberi del +4 GeVi. Successivamente, Hackett e Shengelia realizzano le triple in transizione che valgono il sorpasso Virtus ma Owens in schiacciata e ancora il cecchino Zubcic rimettono Napoli avanti (17-14). In seguito, Lever inizia a farsi sentire sotto i tabelloni, Pajola (11 punti, 4 assist e 4 rimbalzi) e soprattutto Belinelli alzano metaforicamente la voce con dei centri dalla distanza e poi Ennis mette la tripla del 22-21. Il quarto si chiude con un’altra accelerata di Pajola che vale il 22-23. Il secondo periodo si apre nel segno di Bologna, dato che Pajola si fa ancora sentire a rimbalzo in attacco, Mickey (17 punti e 14 rimbalzi) si prende il pitturato e insacca una tripla così come Abass (11 punti e 5 rimbalzi), prima che Dobric (8 punti) realizzi una coppia di liberi e Smith punisca ancora Napoli con la bomba del 22-38. Dopo un appoggio in contropiede di Pajola, il terrificante break di 0-19 viene fermato da una tripla di Jaworski ma Abass e Dobric continuano a premere sul pedale dell’acceleratore e un post-basso vincente di Shengelia sigla anche il +20 a tabellone. Successivamente, Jaworski viene pescato in backdoor da Ennis e sigilla il primo tempo sul 28-46.

Proprio Ennis inaugura la ripresa con un tris di penetrazioni che scuotono la GeVi ma Belinelli spegne l’entusiasmo locale con la bomba del 34-50; successivamente, il capitano bianconero piazza un’altra tripla e anche un concretissimo Pajola dalla lunga distanza risponde immediatamente a Zubcic (39-57). A seguito di un super recupero di Cordinier, Napoli cerca di arginare gli avversari con due triple filate di Zubcic e Jaworski ma Mickey realizza un canestro e fallo e Pajola mette in ritmo Abass dall’angolo e da sotto per il 48-67 dopo 30’. Proprio Mickey e Abass, successivamente, chiudono anticipatamente la contesa lanciando ulteriormente in alto i bianconeri. Finisce 75-88.