Cultura, torna il 21 maggio Scrittura & Scritture con una nuova uscita: “Le quattro piume” di Alfred E. W. Mason

«Esistono molte cose irreparabili, Harry, ma non si può ma i sapere quali sono irreparabili e quali no finché non lo si scopre. E vale sempre la pena di farlo»

Dal 21 maggio per #VociRiscoperte
LE QUATTRO PIUME di Alfred E. W. Mason
nella nuova e bella traduzione di Mariachiara Eredia, con la quale siamo felici di iniziare una bella collaborazione di traduzioni dall’inglese.

1882. Inghilterra. Harry Feversham è destinato a seguire le orme di famiglia: arruolarsi nell’esercito e diventare un coraggioso soldato di Sua Maestà; ma l’arrivo di un telegramma in una fresca sera di giugno cambia il corso della sua vita, inducendolo ad abbandonare l’esercito. Ben presto, Harry è costretto a pagarne le conseguenze: mentre si trova a casa della sua promessa sposa, l’indomita e volitiva Ethne Eustace, il giovane riceve in dono dai commilitoni tre piume bianche, simbolo inequivocabile di codardia. Ethne rompe il fidanzamento e aggiunge una quarta piuma alle prime tre. A Harry non resta altro da fare che isolarsi dal mondo ed escogitare un piano per riscattarsi. Tra fughe nel deserto, rivolte e tradimenti, Harry si avventura fra l’Egitto e il Sudan travolti dalla guerra mahdista, dove si giocherà il suo destino e l’amore per una donna.
Il romanzo più polare e amato di Alfred E. W. Mason, ritorna ai lettori in tutta la sua bellezza in nuova traduzione e veste grafica. Dello stesso autore e nel catalogo di Scrittura & Scritture anche IL FIORE E LE SPADE
https://www.scritturascritture.it/prodotto/le-quattro-piume-alfred-w-mason/

Orgogliosa di essere italiana !ho

Testo e foto di Paola Msndozzi:

Vi dirò, quel post in cui si diceva che la seconda fase sarebbe stata come la prima ma con le maniche corte, un sorriso me l’aveva strappato.
Adesso però mi ci trovo a un passo e non la trovo per nulla divertente ( soprattutto se mi spingo un po’ piú avanti a immaginare la terza fase come la 2 però in ciabatte e costume…oppure col passamontagna 🔫🤔)
Prudenza
Distanziamento sociale
Rispetto delle regole sanitarie
E soprattutto
Tanta Responsabilità Individuale (… come se noi italiani fossimo affidabili… 🤔)
Ecco le regole sociali che siamo tenuti a rispettare pure in questa seconda fase.
Ecco le misure che dobbiamo osservare per guadagnarci una boccata d’aria e la pseudo libertà destinata al nostro desiderio .
A ben considerare i protocolli istituzionali (anticostituzionali? Si, no, boh 🤔) non sono poi cosí tanto diversi da quelli del lookdown della fase precedente.
– Un po’ discriminanti…forse…? Ma chi lo dice poi? Quelli che sono di parte ⁉️ 🤔 –
Perché noi italiani è risaputo siamo un popolo di viaggiatori si, ma pure di complottisti, d’irresponsabili. D’indisciplinati.
Perché tra noi e la nostra voglia di esistere, dentro la scatola del tempo oggi c’è Peppe e questo maledetto terrore del contagio.
E l’esigenza di contenerlo (ma chi Peppe o il contagio? 🤔Fate voi, tanto per me è lo stesso…)
E la necessità dei rinvii da parte del governo (con la promessa di allentarci le briglie ma con moderazione, perché bisogna educarla un po’ alla volta l’anima concupiscente e zotica della gente)
E allora zitti zitti buoni buoni tutti, perché la morte, che è sempre quella degli altri, stavolta ci riguarda.
Ci tocca da vicino.
Per davvero.
Ecco le cose come stanno!
Vanno cosí e non e che ci sia poi tanto da stupirsi
E non c’è manco da discutere
Neppure serve lamentarsi
Delle morti che si sarebbero potute evitare
Delle commissioni sanitarie che all’inizio hanno sottovalutato la gravità della questione
Delle RSA che c’hanno messo del loro nella diffusione del contagio e nel riempire i cimiteri
Delle scuole costrette a chiudere e della didattica a distanza ( degli esami online ne vogliamo parlare?Altro che laurea Cepu!)
Di tutti i tamponi che non sono stati fatti (perché costano troppo? 🤔) e che magari adesso ci avrebbero portati piú avanti….
Dell’ineguatezza delle strutture ospedaliere
Dei tagli alla sanità da tanti anni a questa parte
Della mancanza o dei costi dei presidi sanitari
Della crisi economica che ci sta pesando sul groppone
Delle briglie allentate troppo poco
Dell’integerrimo nocchiero dell’auriga
Dei politici che … ( Cavolo hanno pure aumentato di 200 euro l’aiuto mensile alle imprese a cui è stato fatto divieto di lavorare 🤔 ma a cui non è stato tolto l’obbligo di pagare le tasse)
Dei politici che … (Ma che ne sanno dell’ansia e dello stress degli italiani che come fanno a essere pronti a ripartire senza stipendi?)
Dei politici che… ( Ma se ci domandiamo come cavolo ci governano questi qui, stiamo facendo del populismo?)
Dei politici che….( Ma la regola dei 15 al funerale? Unduetrearestarefuoritoccaprecisamenteate 😜 )
Dei politici che….
Ok basta, mi fermo!
Noi italiani privati della nostra dignità di lavoratori, abruttiti da questi mesi di clausura coatta (usciranno solo quelli che… 🤔❗⁉️Ipse dixit) e dalla chiusura delle parrucchierie e dei centri estetici, divenuti cecchini dalle finestre e dai balconi contro lo spauracchio degli untori, dovremmo essere grati al momento e trarne giovamento per ritrovare noi stessi e la vera essenza delle cose ( rinunciando ovviamente alla vita sociale )dentro l’asettico silenzio delle mura domestiche, per mettere a fuoco e a frutto le potenzialità del nostro italico estro ( tutti musicisti e runner con il covid19), per creare slogan poeticissimi e non pensare alle nostre prigioni ( #distantimauniti #andràtuttobene).
Soprattutto dobbiamo fidarci di ‘Voi sapete Chi’ e credere all’efficacia delle ristrettezze messe in atto dal governo per salvare la Patria e servirla. (Poropopò l’Italia chiamò 🇮🇹🎶)
E non solo:
Per fare sì che noi italiani possiamo difenderci da noi stessi e dagli altri ( noi che siamo cosí poco coscienziosi…🤔)
Per proteggerci dal male che non vogliamo.
Ma che ci tocca
Ma che subiamo
E Amen
O Signore degli eserciti ( il papa ha detto che non dobbiamo dimenticarci di pregare… )non toglierci la convinzione che questo percorso di autoanalisi e di sofferenza fisica e mentale possa giovare a qualcosa
Perché la forza di negarci alla volontà di vivere passa attraverso le parole di Peppe (e a quel suo :Non ci sono le condizioni per il ritorno alla normalità…)
E a lui dobbiamo rimetterci
E sottometterci al potere dell’uno ( cit. 🤣)
E la libertà?
Quella parola cosí pregna di senso, di significante e di significato (quella sostanza preziosa che soltanto quando ti manca quantifichi che t’è necessaria come l’aria) di cui stoicamente la maggior parte dell’ Italia s’è provata oggi racconta la volontà e la voglia di chi osa pensare a un domani positivo (🤔) anzi no, diciamo a un buon futuro : non troppo vicino ma neppure eccessivamente distante.
Che sappia di riconquistata leggerezza
E davvero di lieto fine
E comunque di rinascita
Però per tutti. 🇮🇹
.

Arrivederci alla prossima stagione per il mini volley del Cus Ancona

Di Claudio Comirato:

La diffusione del Covid19 non ha risparmiato la sezione del mini volley del Cus Ancona che proprio quest’anno ha mosso i primi passi riscuotendo un notevole successo come puntualizza Michele Pelosi responsabile dell’intero progetto« Siamo partiti in sordina con tanto lavoro dietro le quinte che in qualche maniera ci ha ripagato al punto tale che in pochi mesi siamo riusciti ad avere quasi 60 tesserati tutti bambini età compresa tra i 5 e i 13 anni. Un risultato clamoroso ma nessuno di noi poteva mai immaginare cosa sarebbe accaduto a causa della diffusione di questo virus. All’inizio in tanti hanno sperato in una sospensione momentanea della stagione poi con il trascorrere dei giorni è arrivata la decisione della Federazione di annullare l’intera stagione sportiva un provvedimento esteso anche ai settori giovanili». Come hanno reagito i bambini a questa decisione?« Fondamentale in questa fase è stato il sostegno da parte delle famiglie resta il fatto che in tanti ci sono rimasti male ma non c’erano alternative. Dopo tanto lavoro fatto in palestra era perfino iniziato il campionato under 13 dove il Cus Ancona si era regolarmente iscritto. All’inizio proprio a questi ragazzi avevamo dato un piccolo programma da fare a casa poi quando ci siamo resi conto che la cosa sarebbe sfociata in un provvedimento di annullamento della stagione da parte della federazione abbiamo deciso di sospendere il tutto, non avrebbe avuto più senso una cosa del genere». Una cosa è certa in pochi mesi di attività la sezione del mini volley del Cus Ancona era riuscita a ritagliarsi una bella vetrina con la società che aveva a disposizione tre palestre per effettuare gli allenamenti. Attività che veniva portata avanti al pallone geodetico del Pinocchio, alla palestra delle scuole Collodi e a quella di via Madonetta. Se la federazione ha deciso di annullare la stagione sportiva Michele Pelosi non esita a salutare questi bambini dando appuntamento al prossimo mese di Settembre« In questo momento dobbiamo essere bravi a rispettare tutte le restrizioni che ci sono state date per contrastare la diffusione del Covid 19. Serve un ulteriore sacrificio cosa che ci darà modo di venire fuori da questa situazione. Ai miei ragazzi posso solo dire che ci rivedremo quanto prima magari nel mese di Settembre quando mi auguro si potrà ripartire in completa sicurezza. Se poi sarà possibile fare qualcosa prima noi ci saremo con lo stesso entusiasmo con cui siamo partiti lo scorso anno».

Il DERBY del 25

Di Cristiana Matassini :

Mentre si consuma il solito derby del 25 aprile che ci vede schierati, as usual, fascistoni contro zecche rosse, e mentre si appendono bandiere tricolore e si scrivono post inneggiando le tante cose buone fatte dal Pelato, la nostra povera Italia è ancora infestata da quella gente piccola e con i paraocchi che non ha remore a dire/scrivere prima gli italiani, prima i marchigiani, prima i portorecanatesi.

In un paese che vive di turismo, e che quest’anno dovrà sopravvivere alle restrizioni da Covid da una parte e dalla crisi economica dall’altra, qualcuno si alza in piedi e dice “quelli del norde non ce li voglio”.
Inconsapevole dei danni economici incommensurabili per la quasi totalità delle famiglie portorecanatesi.
Inconsapevole dello sputo sopra la bandiera italiana che è simbolo di unione e non di federalismo.
Inconsapevole di quanto la reputazione di un Paese corrisponda al benessere di tutti i suoi cittadini.

Ora, quando sarà ora di uscire, e nel pieno rispetto delle norme che ci verranno proposte, il Paese proverà a fare turismo.
Un turismo che sarà di prossimità probabilmente.
O, in base alle evoluzioni del virus, più esteso.
Vedremo.

Intanto ci si prova. Ci si organizza. Si prova a tutelare gli operatori e chi troverà la voglia di partire.
E questo non a caso.
Ma con criterio. E non senza sforzi da parte di chi ci mette la faccia e parte dei propri risparmi.

Uscire, andare al mare, respirare e fare respirare i nostri bambini. Uscire, andare in montagna, vedere panorami diversi, camminare.
Di questo abbiamo bisogno
Perché i danni psicologici provocati dal coronavirus non sono tanto evidenti quanto il numero dei morti e degli ammalati, ma ci sono e ci circondano, interagiscono con noi.

State attenti, non fatevi contagiare. L’ignoranza è pericolosissima.

Calcio, amrcord: La prima volta del Catanzaro i serie A

Nella stagione 1971-1972 il Catanzaro disputa il campionato di Serie A, ottiene 21 punti in classifica piazzandosi in penultima posizione e retrocedendo in Serie B, con il Mantova sempre a 21 punti, ed il Varese con 13 punti. Lo scudetto tricolore è stato vinto dalla Juventus con 43 punti, seconde con 42 punti il Milan ed il Torino.

Il Catanzaro che si apprestò a esordire in massima serie subì, nella finestra estiva di calciomercato, alcune leggere modifiche nel reparto difensivo con l’arrivo di Sergio Zuccheri e Giampiero D’Angiulli; successivamente, a novembre, fu portato in squadra Luigi Maldera, ottenuto dal Milan in cambio di Monticolo. Per il reparto avanzato fu invece acquistato Alberto Spelta, capocannoniere della Serie B con il Modena Un ulteriore novità di inizio stagione riguardò il rinnovo delle strutture, con la capienza dello stadio ampliata a trentamila spettatori.

Dopo aver perso per un soffio l’accesso al secondo turno della Coppa Italia (dove le Aquile giunsero seconde a un punto dal Napoli che aveva prevalso nello scontro diretto), il Catanzaro esordì riportando una sconfitta a Torino contro la Juventus. Ottenuto il primo punto grazie a un pareggio a reti bianche a Cagliari[1] le Aquile, malgrado diversi tentativi, conclusero il girone di andata a secco di vittorie, restando tuttavia in corsa per la salvezza grazie ai nove punti ottenuti in altrettanti pareggi.

Con l’inizio del girone di ritorno le Aquile riuscirono a ottenere la loro prima vittoria stagionale sconfiggendo, con un gol di Mammì a pochi minuti dal termine, una Juventus in difficoltà. In seguito a questo risultato la squadra ebbe un sussulto e, grazie ad alcuni risultati utili consecutivi, risultò fuori dalla zona retrocessione quando mancavano otto gare da giocare. Tre sconfitte consecutive ributtarono indietro le Aquile che, arrivate alla vigilia dell’ultima giornata con un punto di ritardo su Verona (uscito indenne dallo scontro diretto della penultima gara) e Lanerossi Vicenza, non seppero approfittare delle sconfitte delle concorrenti perdendo contro un Milan ancora in corsa per il titolo. Miglior marcatore stagionale Alberto Spelta con 10 reti, di cui 3 in Coppa Italia e 7 in campionato.

Ricordi… Il mio disegno originale delle Villette.

Di Tonino Guazzaroni :
Stare chiuso in casa mi fa questo strano effetto di rincorrere i ricordi… È questo il disegno che feci credo in terza elementare, dove si vede chiaramente la fionda gigante che era stata piazzata sul balcone della villetta. In alto a sinistra avevo disegnato la Montecatini e a destra il glorioso campo sportivo Nazario Sauro, ora trasformato in un arido parcheggio. Ma si sa, panta rei… Quello azzurro nelle intenzioni doveva essere il mare… Quei pupazzi colorati sono veramente esistiti. Questo erano le Grotte!
E questo sono io, un bambino nato libero, un uomo diventato prigioniero.

La didattica on line non è adatta ai bambini.

Di Cristiana Matassini :
Non va bene.
Non fa bene.
Dopo 2 mesi siamo ancora qui a portare avanti il programma. Noi mamme soprattutto. Qualche papà. I genitori insomma, quelli che contemporaneamente lavorano o cercano di non perdere il lavoro.
A dipendere dal buon senso o meno delle maestre che a loro volta dipendono da un sistema lontano anni luce dalla vita familiare.
A rivestire un ruolo non nostro giorno dopo giorno come se l’emergenza fosse diventata quotidianità.
Il problema qual è? Dotare il bambino di tablet o computer?
E chi ci sta con il bambino davanti al tablet?
E vi mando un video.
Un tutorial.
Un webinar per la fabbricazione di…
L’esperimento.
Poi stampi, tagli, incolli.
Ci vediamo alle.
Ci incontriamo su zoom.
A me zoom non va bene perché ho letto che non è sicuro e non autorizzo.
A me il file non si apre.
A me la connessione non funziona.
Ho perso le schede di.
Sei in ritardo con la consegna.
Figlio 1.
Figlio 2.
Figlio 3.
Gruppo classe.
Gruppo compiti classe.
Figlio 1.
Figlio 2
Figlio 3.
È tutto sul registro.
Scarica.
Me lo inoltri.
Me lo rimandi.
Mamma non voglio.
Non mi va, sono stanco.

Sono stanca.
E la didattica online va bene 2 settimane, non due mesi.

Francescangeli del Cus Ancona applaude alla Federazione Italiana Pallacanestro.

Di Claudio Comirato

Tra le prime federazioni che in Italia hanno deciso di annullare la stagione sportiva facendo subito chiarezza in materia c’è la Fip Federazione Italiana Pallacanestro. Ora la stessa federazione ha deciso di varare una serie di provvedimenti per aiutare le società sportive a causa della crisi legata alla diffusione del Covid 19. Un particolare che di certo non è sfuggito a David Francescangeli presidente del Cus Ancona« La Federazione Italiana Pallacanestro ha fatto il primo passo stanziando 4 milioni di Euro che abbatteranno i costi federali per le associazioni sportive dilettantistiche  che passeranno dal 35% al 70%. eliminando costi di affiliazione, iscrizione ai campionati, tesseramento gare Cna e  costi di tesseramento per atleti in età compresa tra i 5 e 20 anni. Provvedimenti quelli varati dalla Fip che daranno una mano alle società sportive, fatti concreti ora mi auguro di vedere esempi analoghi anche da altre federazioni per risollevare lo sport a livello nazionale». Se da una parte la Fip ha deciso di venire incontro alle società sportive mettendo sul piatto della bilancia 4 milioni di euro lo stesso numero uno del Cus Ancona non esita a ricordare quali potrebbero essere gli altri provvedimenti per aiutare le società sportive« Serve il credito d’imposta per chi sponsorizza le società sportive, riduzione dei costi per impianti pubblici, le risorse stanziate dallo stato devono arrivare alle società sportive cosi come occorrono maggiori agevolazioni fiscali per le famiglie i cui figli fanno sport introducendo anche sgravi per i maggiorenni. Il tutto senza dimenticare che lo sport in genere è anche volano per l’economia. Dall’altra parte le società sportive devono assumere un atteggiamento virtuoso e responsabile verso i propri tesserati con una programmazione analitica, rigorosa e con investimenti oculati ma sopratutto realistici».

I mezzi pubblici al tempo del Covid 19

Di Eliana Corrado

Io penso che chi ha stabilito le “norme” sull’uso degli autobus e i mezzi pubblici in generale, e le relative restrizioni previste non ha MAI e dico MAI preso un autobus o una metro in generale, ancor meno per andare al lavoro, ma non lo ha nemmeno atteso alla fermata.
Ora: un vagone della metro che da 200 persone ne potrà contenere 30; che sugli autobus solo posti a sedere e nemmeno tutti (si stima uno sì e uno no); che per attendere un autobus bisognerà mettersi in fila, distanziati di un metro; che per salire su un mezzo pubblico si debba, nell’ordine, mettersi i guanti, disinfettarli, e poi dopo, solo dopo, salirci (nel mentre, ovviamente, si presuppone che il biglietto o l’abbonamento, lo si tenga in bocca, infilato tra i denti? E nemmeno, perché si dovrà indossare la mascherina…)
Ora io dico: ma pensate che sia veramente fattibile tutto ciò?
La teoria è un conto, la pratica un altro.
Potete anche abolire l’ora di punta (come si faccia, non so… perché per me anziché un’ora di punta si creeranno 3 fasce di ora di punta!) ma 30 persone 30 in un vagone della metro, significa che dovranno esserci corse una dietro l’altro, tipo nastro trasportatore; significa che il conducente dell’autobus (e anche di questi ce ne dovranno essere centinaia) dovrà a ogni fermata stabilire quanti ne possono salire… roba che con i movimenti di prima che devono fare i passeggeri significa che l’autobus riparte dopo 5 minuti da ogni fermata… e col traffico in aumento (che sicuramente aumenterà, mica ci sarà il deserto come ora per le strade) io dal punto A al punto B impiegherò una eternità.
Cari ministri e tecnici vari, voi state belli comodi nelle vostre auto, magari anche col conducente, ma la gente NORMALE, come farà? Che ci debbano essere nuove regole, è giusto e sacrosanto, ma che siano FATTIBILI, non teoriche!
Forse forse, sareste stati più credibili se aveste detto “a tutti verrà fornita l’Astronave di Star Trek”… io, nel dubbio, quasi quasi vedo se su Amazon la trovo… e nel mentre immagino lo scenario ai treni della Circumevesuviana – Cumana – Metropolitana… e figuriamoci l’R2…

Futsal: Cus Ancona under 19. Aspettiamo notizie anche per il futuro dei ragazzi

Di Claudio Comirato

Il campionato nazionale under 19 di calcio a 5 è stato sospeso nel momento in cui il Cus Ancona era ad un passo dal conquistare la griglia playoff. In poche parole ai ragazzi guidati da Michele Riste nelle due partite che restavano per terminare la stagione regolare sarebbe bastato vincere contro il Cobà Porto San Giorgio o in alternativa pareggiare la gara successiva con la la formazione ascolana dell’Askl. Tabella di marcia finita inesorabilmente nel cestino con lo stesso tecnico che si dice convinto che la stagione sportiva sia da annullare« Chiedere alle famiglie dopo due mesi di fermo di rimandare i ragazzi ad allenarsi è pura utopia. Per il momento non ci sono le condizioni per rimettere in piedi l’intero movimento sportivo basti pensare a quello che accade in mezzo al campo, ai contatti fisici senza dimenticare lo spogliatoio dove cosi come in campo è praticamente impossibile mantenere le distanze di sicurezza ». Lo stesso tecnico del Cus Ancona pone poi l’attenzione su un problema più grande che riguarda la questione dei fuoriquota. Un tema calda che interessa tante società sportive« La federazione per prima cosa deve annullare la stagione ma sopratutto deve comunicare alle società come intende muoversi per quello che riguarda la questione dei fuori quota. Nel campionato nazionale under 19 il prossimo anno potranno scendere in campo i 2002 e i 2003 anche se nelle ultime settimane era circolata la voce di un probabile inserimento dei 2001 già impiegati quest’anno. La federazione ci deve far sapere quanto prima se questi ragazzi potranno giocare in questa categoria o meno. Se una società disputa un campionato under 21 i ragazzi potrebbero finire in questa categoria ma se l’under 21 non viene disputata come avviene da tante parti ogni singolo club può scegliere se allestire questa formazione o dare un futuro a questi ragazzi con un prestito o un trasferimento altrove. Per questi motivi mi auguro che la federazione sia piuttosto sollecita nel prendere questa decisione anche per il rispetto dei ragazzi delle famiglie e delle stesse società che avranno cosi modo di organizzarsi come meglio credono». Fuoriquota a parte come ha reagito la squadra alla sospensione del campionato« Da una parte c’è la delusione per come sono andate a finire le cose dall’altra il dolore per quello che sta accadendo. Nell’arco della stagione abbiamo avuto parecchi infortuni nonostante ciò nelle ultime giornate eravamo riusciti ad agganciare la zona playoff. Gli scontri diretti ci mettevano in una situazione favorevole poi è arrivato il blocco del campionato. Per i ragazzi la stagione è finita, si sono messi il cuore in pace quello che gli preme è sapere se potranno disputare sopratutto quelli nati nel 2001 un altro campionato nazionale».