Calate giù da quel pajaro! 

Di Massimiliano Serenelli 

Foto: archivio Max Communication 

Giampiero Boniperti, quando discuteva i rinnovi dei contratti a Villar Perosa, aveva una strategia particolare per tirare al ribasso la cifra ed era molto semplice. 

Quando il calciatore presentava richieste esose gli metteva di fronte la foto della squadra che l’anno prima toglieva la vittoria alla sua Juve e, a quanto pare, funzionava permettendo alla Famiglia Agnelli di risparmiare tantissimo, a quei tempi sugli ingaggi. 

Solo dopo la vittoria del mondiale di Spagna ’82, i giocatori bianconeri che facevano parte di quella spedizione, iniziarono a chiedere cifre fuori dalle abitudini juventine tanto che, complice anche l’anagrafe, non rimasero a lungo. 

Gigio Donnarumma con la maglia della nazionale maggiore

Ora mi piacerebbe essere al posto di Fassone quando si risiederà a tavolino con Gigione e “er pizzarolo”  per continuare la trattativa per il rinnovo del contratto del bambino capriccioso… 

Cari calciatori, che ancora non avete neanche “pisciato” nel calcio professionistico, pensateci molto bene prima di fare richieste consigliate da Agenti come il pizzaiolo… 

Il Parma torna in Serie B 

Di Massimiliano Serenelli 

Foto : Max Communication 

Con goal per tempo il Parma batte in finale dei playoff di Lega Pro l’Alessandria e raggiunge Cremonese, Venezia e Foggia in Serie B. 


L’undici di Mister D’Aversa, gioca la partita perfetta, realizzando un goal per tempo con Scavone e Nocciolini, senza far trapelare il minimo affanno durante tutti i 90 minuti che hanno portato al triplice fischio finale durante i quali gli Orsi Grigi di Pillon hanno dimostrato una condizione fisica ormai ai minimi termini dando vita al declino iniziato a gennaio. 

Il Parma era tra le favoritissime alla promozione anche diretta ma, sul loro cammino, i biancocrociati hanno incontrato un Venezia che ha sbagliato quasi niente e sono stati costretti a passare per i play off che in questa stagione equivalevano ad un altro campionato dato l’alto numero di partecipanti. 

Che dire dell’Alessandria? 

Era la strafavorita del girone A e, fino s dicembre, ha corso praticamente per conto suo poi il crollo fino ad arrivare all’ultima giornata con la Cremonese che la raggiunge a pari punti ma, in virtù dello scontro diretto favorevole, ha beffato i piemontesi. 

Capitolo a parte è il pubblico il cui spettacolo,  sarebbe potuto essere migliore se la partita si fosse giocata in casa di una delle due squadre anche se le due curve erano strapiene come la  Tribuna nel lato ovest ma, vedere tutto quel vuoto davanti le telecamere, non credo sia stato bellissimo da vedere. 


Sia chiaro, l’idea di questi playoff allargatissimi ci piace tanto, tra l’altro hanno visto prevalere forse la favoritissima di inizio stagione, perciò sono stati salvati gli investimenti ma, si sarebbe potuto continuare come gli anni scorsi e avantaggiare, a parità di posizione di classifica, con il passaggio del turno, chi avesse segnato più goals durante la regular season, e con il vantaggio del fattore campo. 

È stata comunque una bellissima giornata di sport senza incidenti che promuove notevolmente oltre terzo campionato nazionale,  in cui giocano squadroni di Antico e anche recente blasone,  come Lecce, il Catania e l’Alessandria finalista di oggi. 

Bye bye Gigio… 

Di Massimiliano Serenelli 

Foto : Max Communication 

Fare i moralizzatori su queste problematiche, in tempi di crisi economica, sembra abbastanza facile ma ad un certo punto qualche domanda bisogna farsela. 

Giampiero Boniperti, storico Presidente della Juventus pluridecorato, raccontava in un suo libro che, ai suoi tempi, i contratti si discutevano a Villar Perosa, durante il ritiro estivo, e, di fronte c’erano lui e il giocatore. 

I contratti erano quasi sempre annuali e l’importo che il Presidente scriveva era quasi sempre vangelo salvo alcune eccezioni come Dino Zoff con il quale la trattativa era meno facile. 

Qualcuno potrebbe ricordarmi che sono passati circa trent’anni da Zoff e Boniperti e quella del procuratore  è diventata una  figura ormai riconosciuta  dal mondo del calcio nonché ufficializzata dalla F.I.F.A. ragione per la quale giocatori,  clubs e tifosi nostalgici debbono farsene una ragione. 

Ma, come si dice in certi casi : a tutto c’è il limite e molti protagonisti del mondo del calcio potrebbero anche fermarsi e riflettere se sia dovuto o meno quantificare questo limite. 

Da diversi giorni non si fa che parlare dell’offerta per il nuovo contratto che l’AC Milan ha proposto al suo portiere Gigio Donnarumma il quale a quanto pare, probabilmente consigliato dal suo agente, sta facendo il bambino capriccioso. 

Può un ragazzo di diciott’anni, titolare del Milan da quando ne aveva sedici, che in mondovisione ha sposato la maglia rossonera, tenere in scacco la società che gli ha dato fiducia non accettando IMMEDIATAMENTE un’offerta al di sopra dei TRE MILIONI DI EURO? 

La famiglia che consigli sta dando al ragazzo e che messaggio sta mandando a tutti i coetanei del loro adorato figlio.?

Ognuno è libero di gestire la sua vita come è meglio crede ma il Signor Rayola ha spiegato al ragazzo che ormai la sua immagine è definitivamente SPUTTANATA nel mondo del tifo rossonero? 

Due scenari si prospettano al futuro portiere della nazionale : se rifiuta l’offerta, andandonese ad accettandone una ovviamente superiore, si è giocato TUTTA LA STIMA dei suoi futuri ex tifosi e, non appena rimetterà piede al Meazza, i fischi di sentiranno fino in Svizzera ; se accetta, dopo questa manfrina, alla seconda o terza papera gli rinfacceranno il comportamento di questi giorni e i fischi, di cui sopra, rimbomberanno comunque per tutta la Lombardia. 

Così domando a me stesso e al lettore ; caro Gigio, sei sicuro che il pizzaiolo stia VERAMENTE facendo i TUOI interessi…? 

Cosa c’è di Diverso? 

Di Massimiliano Serenelli 

Foto: Max Communication 

È passata poco più di una settimana dalla tragica serata di Torino durante la quale un migliaio di persone sono rimaste ferite dai vetri, rimasti a terra dopo il fuggi fuggi generale dovuto al falso allarme terrorismo, e che hanno destato moltissime polemiche sul fatto che quelle bottiglie NON dovessero circolare in una piazza in cui erano presenti circa trentamila persone; polemiche che sono scaturite infatti dalla presenza di venditori abusivi presenti senza che la polizia locale, organo preposto al relativo controllo, secondo alcuni ex magistrati, facesse un che minimo passo per impedire la vendita, e conseguente circolazione, di tutto quel vetro. 

Bene, siamo così stati ad una classica serata di movida milanese di inizio estate e, passeggiando per i Navigli, l’occhio “giornalistico” non ha potuto esimersi dal notare alcuni particolari che, probabilmente di norma consueti fino a sabato scorso, lo sono rimasti a distanza di una settimana dal casino di Piazza San Carlo. 

Le vie che costeggiano il Naviglio Grande e i corsi d’acqua periferici, Darsena compresa, pullulano di milanesi e forestieri che, non potendo raggiungere le località costiere per vari motivi, si riversano in questi luoghi ugualmente accattivanti. 

Numerosi sono  anche i locali che offrono una vastissima varietà di prodotti enogastronomici compresi quelli s base alcolica ma probabilmente in regola con le norme vigenti ; non essendo titolati per verificarlo, siamo costretti a darlo per buono. 

Cosa succede però lungo le strade di cui sopra? 

Eccoli spuntare da ogni ponticciolo con le loro bici colorate, c’erano anche i risciò, i venditori “diversamente regolari”; fatto questo accertato da me poiché, provando a comprare una Birra per fare la verifica, mi sono sentito rispondere che non potevano farmi lo scontrino fiscale.  

Ovviamente,  non avevo titolo per chiedere la documentazione per fare quella vendita e,  avendo avuto la risposta che aspettavo, ho rinunciato all’acquisto di una bella Moretti fredda (erano attrezzati anche di borsa frigo con ghiaccio) da 66 cl alla modica cifra di €2.50.

Lascio al lettore qualsiasi deduzione… 

Ma il bello deve ancora venire :

Ora ci saremmo aspettati, alla luce dell’errore commesso dai loro colleghi di Torino, che gli agenti della Polizia municipale di Milano, ente  preposto alla verifica della documentazione inerente alla vendita al pubblico, avrebbero almeno fatto finta di fare anche il più semplice controllo della situazione e, magari anche solo a scopo diciamo di “consiglio”, fatto allontanare i vari venditori “diversamente regolari” dalla zona. 

Così, mi sono fatto una passeggiata per cercarli e finalmente li ho trovati. 

Avendo la situazione sotto controllo, io al posto loro dopo Torino sarei stato stressato sul come comportarmi, i nostri “verificatori erano impegnati in un breafing, il cui oggetto purtroppo, non avendo a disposizione un microfono a lunga gittata, mi è sconosciuto. 

Morale della favola…. Possiamo fare tutte le ordinanze comunali che vogliamo ; tutte le leggi di pubblica sicurezza che vogliamo ma, se non sono succedute da verifiche, dobbiamo aspettarci un’altra piazza San Carlo a prescindere dal pericolo di terrorismo che potremmo percepire. 

I rigori mandano l’Alessandria a Firenze 

Di Massimiliano Serenelli

Foto: Max Communication

Nicco esulta dopo il rigore terminale che da la qualificazione

Non sono bastati centoventi minuti per stabilire chi tra Alessandria e Lecce dovesse raggiungere le Final Four di Firenze mediante le quali uscirà la quarta squadra di Lega Pro che raggiungerà Venezia, Cremonese e Foggia in Serie B.

Le due squadre si sono date battaglie a viso aperto dimostrando di meritare entrambe la qualificazione ma, come è noto in questi casi, una sola si sarebbe qualificata.

Certamente, a Natale, l’Alessandria pensava che il cammino, da lì a maggio, sarebbe stato tutto in discesa ma, quando si è resa conto che la Cremonese si era fatta sotto, ormai era troppo tardi e i grigiorossi hanno beffato l’undici di Pillon al fotofinish.

Le squadre entrano sul terreno di Giuoco

Lo stadio Moccagatta si presenta come il palcoscenico delle grandi occasioni, con il sold out da giorni, degno di categorie superiori stracolmo di tifosi che hanno incitato i propri beniamini per tutta la durata del match fino all’ultimo rigore trasformato da Nicco mandando in visibilio i grigi.

Nicco esulta dopo aver trasformato il rigore della vittoria

La curva occupata dai tifosi salentini
La Gradinata Nord storico settore dei grigi di Alessandria

Primo tempo quasi tutto di marca leccese con gli uomini di Rizzo che, con ripartenze fulminee, impegnano Vannucchi in varie occasioni e, in un paio delle quali, l’estremo difensore dei locali si è esibito in interventi di pregevole fattura.

Il tecnico del Lecce Rizzo
Quello dei piemontesi Pillon
Vannucchi il migliore in campo

Nella ripresa sale in cattedra e cresce l’Alessandria che prova a scardinare la difesa ospite ma senza patire particolari problemi.

Ottima la direzione della gara da parte della quaterna arbitrale guidata dal Signor Guccini della sezione di Albano Laziale

L’arbitro Guccini di Albano Laziale mentre ammonisce Sosa

Nonostante il caldo, anche durante i tempi supplementari, le due compagini non smettono di attaccare ma le difese reggono cosicché si arriva ai famigerati, chissà poi perché, “tiri di rigore” di cui si necessita anche di quelli ad oltranza in cui Il Lecce sbaglia mentre l’Alessandria segna e vince la partita.

Momenti di tensione durante l’effettuazione dei tiri di rigori
Anche tra i leccesi regna la tensione
La disperazione di Costa Ferreira
L’esultanza finale dell’Alessandria

Ora tutti a Firenze dove la formazione piemontese incontrerà la Reggiana e si preannuncia un’altra battaglia apertissima.