Di Massimiliano Serenelli
Foto: Max Communication
È passata poco più di una settimana dalla tragica serata di Torino durante la quale un migliaio di persone sono rimaste ferite dai vetri, rimasti a terra dopo il fuggi fuggi generale dovuto al falso allarme terrorismo, e che hanno destato moltissime polemiche sul fatto che quelle bottiglie NON dovessero circolare in una piazza in cui erano presenti circa trentamila persone; polemiche che sono scaturite infatti dalla presenza di venditori abusivi presenti senza che la polizia locale, organo preposto al relativo controllo, secondo alcuni ex magistrati, facesse un che minimo passo per impedire la vendita, e conseguente circolazione, di tutto quel vetro.
Bene, siamo così stati ad una classica serata di movida milanese di inizio estate e, passeggiando per i Navigli, l’occhio “giornalistico” non ha potuto esimersi dal notare alcuni particolari che, probabilmente di norma consueti fino a sabato scorso, lo sono rimasti a distanza di una settimana dal casino di Piazza San Carlo.
Le vie che costeggiano il Naviglio Grande e i corsi d’acqua periferici, Darsena compresa, pullulano di milanesi e forestieri che, non potendo raggiungere le località costiere per vari motivi, si riversano in questi luoghi ugualmente accattivanti.
Numerosi sono anche i locali che offrono una vastissima varietà di prodotti enogastronomici compresi quelli s base alcolica ma probabilmente in regola con le norme vigenti ; non essendo titolati per verificarlo, siamo costretti a darlo per buono.
Cosa succede però lungo le strade di cui sopra?
Eccoli spuntare da ogni ponticciolo con le loro bici colorate, c’erano anche i risciò, i venditori “diversamente regolari”; fatto questo accertato da me poiché, provando a comprare una Birra per fare la verifica, mi sono sentito rispondere che non potevano farmi lo scontrino fiscale.
Ovviamente, non avevo titolo per chiedere la documentazione per fare quella vendita e, avendo avuto la risposta che aspettavo, ho rinunciato all’acquisto di una bella Moretti fredda (erano attrezzati anche di borsa frigo con ghiaccio) da 66 cl alla modica cifra di €2.50.
Lascio al lettore qualsiasi deduzione…
Ma il bello deve ancora venire :
Ora ci saremmo aspettati, alla luce dell’errore commesso dai loro colleghi di Torino, che gli agenti della Polizia municipale di Milano, ente preposto alla verifica della documentazione inerente alla vendita al pubblico, avrebbero almeno fatto finta di fare anche il più semplice controllo della situazione e, magari anche solo a scopo diciamo di “consiglio”, fatto allontanare i vari venditori “diversamente regolari” dalla zona.
Così, mi sono fatto una passeggiata per cercarli e finalmente li ho trovati.
Avendo la situazione sotto controllo, io al posto loro dopo Torino sarei stato stressato sul come comportarmi, i nostri “verificatori erano impegnati in un breafing, il cui oggetto purtroppo, non avendo a disposizione un microfono a lunga gittata, mi è sconosciuto.
Morale della favola…. Possiamo fare tutte le ordinanze comunali che vogliamo ; tutte le leggi di pubblica sicurezza che vogliamo ma, se non sono succedute da verifiche, dobbiamo aspettarci un’altra piazza San Carlo a prescindere dal pericolo di terrorismo che potremmo percepire.