Basket, A2M: Rimini corsaro a Chiusi

CHIUSIRIMINI 65-81 (13-19, 30-39, 45-60)

CHIUSI: Tilghman 14, Chiarello, Lorenzoni, Zani, Dellosto 4, Visintin 7, Chapelli, Stefanini 25, Bozzetto, Jerekovic, Raffaelli 2, Jonats 13. All.: Bassi.

RIMINI: Tassinari 9, Marks 7, Anumba 21, Grande 9, Tomassini 12, Scarponi, Masciadri 2, Johnson 21, Simioni, Abba. All.: Dell’Agnello.

ARBITRI: Puccini, Ugolini, Bertuccioli

CHIUSI – Il Barrio è con te, andiamo a vincere. Intonano a supporter dell’Rbr. E questa volta, con determinazione e continuità lungo tutti e i 40 minuti di gioco, la Rivierabanca può festeggiare: la squadra di coach Sandro Dell’Agnello si impone 65-81 sul parquet dell’Umana Chiusi e sblocca la classifica. Rimini chiude il 2023 con un ottimo segnale: si tratta della prima vittoria in trasferta di questa stagione. Ma gli spunti positivi sono molti: in primis il controllo senza mai sbandare di tutta la cronologia, poi l’impatto a rimbalzo e ancora i tanti attori protagonisti innescati durante la disputa. Alla fine mattatori risultano Johnson e Anumba entrambi autori di 21 punti, ma pesa l’impatto di Tomassini fino alla menzione per un Masciadri poco appariscente quanto granitico. Da segnalare la presenza in trasferta di circa 150 supporter riminesi, che hanno supportato il roster da dietro la panchina.

Visintin, Tilghman, Stefanini, Jonats e Bozzetto per l’Umana. Replica Dell’Agnello con il quintetto tipo: Grande, Marks, Anumba, Johnson e Simioni. Apre Johnson per Rimini e i muscoli dell’americano saranno un fattore nei primi minuti del match. Ancora Johnson per il 4 pari, poi è Grande a impattare 9-9 da tre per un inizio equilibrato. Johnson segna altri 4 punti, poi entra nella mischia Tomassini: il suo jumper vale l’11-15 a 2’42 per il +4 riminese. Coach Bassi si rifugia in time out, ma in uscita l’Rbr è più cinica: si segna a referto Tassinari, poi è Tomassini a chiudere il quarto per il 13-19. Chiusi male al tiro, 3/12 da due, 1/5 da tre. Un po’ meglio Rimini: 7/11 da due, 1/5 da tre. Ma gli ospiti hanno un controllo deciso dei rimbalzi 14-6.

A cavallo tra il primo e il secondo quarto l’Rbr completa un break di 9-0 che porta la Rivierabanca sul +13 (13-26) del momentaneo massimo vantaggio. Sono ancora Johnson e Tomassini gli uomini chiave. Grande va da tre per il 18-29. Poi la seconda parte del quarto diventa un Anumba contro tutti: Simon segna 10 punti in fila per i biancorossi dando lustro al suo repertorio. Canestro da due, poi due schiacciate in fila ed è massimo vantaggio +14 (21-35) a 2’44 dalla pausa lunga. Jonats con cinque punti in fila prova a dare una scossa ai suoi (28-37) e Dell’Agnello si rifugia subito in time out. Ancora Anumba 28-39, poi Dellosto consente ai toscani di andare negli spogliatoi con uno scarto inferiore alle dieci lunghezze (30-39).

Rimini riparte con il piglio giusto. Anumba più Grande: i cinque punti in fila valgono il nuovo +14 (30-44). Con solidità l’Rbr gestisce la cronologia di tutto il terzo periodo: Anumba sale ancora in cattedra e dopo il 36-50 infila anche la tripla del 38-53 che vale il +15. Nel finale di frazione il massimo vantaggio dei romagnoli si eleva fino al +18 (42-60) con Tassinari. Sullo scadere di tempo è Stefanini per l’Umana a infilare la tripla della speranza (45-60). Rbr in assoluto controllo a rimbalzo 33-23.

Negli ultimi 10 minuti la Rivierabanca questa volta non rischia praticamente mai. Fanno tremare una palla persa da Marks e un fallo in attacco di Tomassini, ma Rimini ritrova ben presto la direzione corretta: incidono il 2+1 di un Anumba in versione supereroe e una tripla della sicurezza di Tomassini che vale il 55-69. A ruota show di Johnson e i biancorossi toccano nuovamente il +15 (60-75). A mettere il punto esclamativo ci pensa Marks, per il 62-81. A chiudere il match una tripla di un ottimo Stefanini: 65-81. Rimini espugna il parquet di Chiusi.

Basket, A2M: LA SCALIGERA COMBATTE A TRIESTE MA CEDE IN VOLATA

TRIESTE – SCALIGERA VERONA 88-85 (23-23, 43-48, 63-68)

TRIESTE: Bossi 5, Filloy 10, Rolli ne, Reyes 12, Deangeli 7, Ruzzier 15, Camporeale ne, Campogrande 3, Candussi 10, Vildera 6, Ferrero 0, Brooks 20. All. Christian

SCALIGERA: Stefanelli 12, Morati ne, Gazzotti 7, Gajic 0, Devoe 22, Esposito 16, Murphy 13, Penna 5, Udom 10, Bartoli S. 0. All. Ramagli

ARBITRI: Nuara, Costa, Bonotto

Verona lotta con grande ardore sul campo di Trieste ma cede nel finale 88-85. Prima parte di gara dove i gialloblù conducono per larghi tratti, nel terzo quarto raggiungono anche il +12 sul 43-55 ma poi subiscono la pronta reazione della squadra di casa che rientra e poi sorpassa. Quattro gli uomini in doppia cifra guidati da Gabe Devoe che chiude a 22 punti. Prossimo appuntamento domenica 7 gennaio alle 18.00 contro Chiusi.

Ramagli sceglie nei primi cinque Penna, Devoe, Udom, Esposito e Murphy, replica Christian con Brooks, Ruzzier, Deangeli, Reyes e Candussi. Il primo canestro del match lo mette a segno Deangeli dal centro area, risponde sul ribaltamento di fronte Devoe con un bel palleggio arresto e tiro contro il cambio di Candussi. Trieste parte forte con le bombe di Brooks e Reyes, Verona è lucida e trova in Esposito un ottimo punto di riferimento offensivo. 10-9 al 3’ con 7 punti del numero 20. Il primo vantaggio gialloblù lo mette a referto Devoe su assist di Murphy per il 10-11. Brooks riporta i suoi in vantaggio con la bomba del 15-13 ma è pronta la risposta di Capitan Penna che, con il fallo, riporta la gara in parità. 15-15 all’8’. Stefanelli entra bene dalla panchina e sigla i punti dalla lunetta che tengono Verona in vantaggio, il tap-in allo scadere di Vildera fissa il punteggio dopo 10’ di gioco sul 23-23.

Verona inizia il secondo quarto con l’inedita coppia di lunghi Gajic – Gazzotti, sono i biancorossi a partire meglio nel periodo con le iniziative di Campogrande e Candussi che portano Trieste al massimo vantaggio sul +7 del 32-25. Timeout Ramagli che deve fermare il parziale. In uscita dalla pausa Filloy porta i suoi a +10 con la tripla, è Esposito a fermare il break con la bomba dalla punta, 35-28 al 15’. L’italo-americano apre il controparziale gialloblù, lo completano Murphy e Devoe ed è 10-0. 35-35 al 18’. Gazzotti sull’ottimo assist di Devoe riporta la Tezenis in vantaggio e sull’azione seguente è Devoe a creare il mini-allungo gialloblù, 39-42 e timeout Christian con 1’43” da giocare. Verona prova a scappare nell’ultima parte del quarto con le triple di Stefanelli e Gazzotti ma è la conclusione dai 6,75 di Ruzzier a chiudere il primo tempo sul 43-48.

Il terzo periodo si apre con la tripla di Penna del +8 e con il fade away di Udom per il vantaggio in doppia cifra, è l’azione più bella del match conclusa dall’appoggio di Gazzotti ad obbligare Coach Christian al timeout sul 43-55 gialloblù. In uscita dalla pausa Ruzzier si carica la squadra sulle spalle e riporta i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio sul -7, Ramagli corre ai ripari e chiama il suo primo timeout del secondo tempo sul 52-59 con 5’ da giocare. Devoe e Brooks si scambiano le triple del 55-62, la gara prosegue sul filo dell’equilibrio, con Trieste che tenta la rimonta e Verona che mantiene un buon margine, anche grazie al buon impatto di Bartoli nella metà campo difensiva ed alle giocate dal post basso di Esposito e Murphy. Si va all’ultimo riposo sul +5 gialloblù, 63-68.

Murphy apre il quarto con il canestro del +7 ma sul primo attacco biancorosso commette il suo quarto fallo che lo costringerà a giocare tutto il periodo gestendo il suo impatto nell’area. Stefanelli con la terza bomba di serata porta i suoi al nuovo +8 ma Bossi e Reyes non mollano e piazzano il parziale che permette a Trieste di riaccorciare a -1. 72-73 e timeout Ramagli. Reyes ed Esposito ingaggiano uno splendido duello che porta le squadre negli ultimi 5’ appaiate, sono i liberi di Filloy a riportare Trieste in vantaggio 77-75. Trieste prova l’allungo decisivo con il tap-in di Vildera dell’81-77, Verona riaccorcia con la bomba di Devoe ma la tripla di Reyes obbliga Ramagli al suo ultimo timeout della gara. 81-77 con 2’32” da giocare. Filloy allunga a +6, Devoe ne mette un’altra per l’ 86-83 ma nei possessi successivi la Tezenis manca l’aggancio decisivo. Vince Trieste 88-85.

Basket, LBA: Shengelia guida la Virtus al largo successo sulla Vuelle

Polonara sfiora la ‘doppia-doppia’ tirando con il 100% dal campo

VIRTUS BOLOGNA – VUELLE PESARO 83-66

VIRTUS BOLOGNA: Cordinier 4, Lundberg 6, Belinelli 10, Pajola 4, Dobric 9, Mascolo, Shengelia 22, Hackett 6, Menalo 2, Polonara 11, Dunston 5, Abass 4. All. Banchi.

VUELLE PESARO: Bluiett 15, Visconti 10, Ford 7, Maretto, Tambone 5, Cinciarini 11, Stazzonelli, Mazzola 2, Fainke ne, Totè 16. All. Buscaglia.

ARBITRI: Bongiorni, Galasso, Valleriani

Bologna - Pesaro

BOLOGNA – La Virtus Segafredo Bologna regola la Carpegna Prosciutto Pesaro nell’ultima gara in programma della quattordicesima giornata di campionato. Parte con il piede sull’acceleratore la compagine felsinea che si lascia guidare da Belinelli (10 punti) per aprire un parziale di 11-4 a cui prendono parte Pajola e Dunston; gli ospiti riescono ad uscire dall’impasse grazie alla tripla di Bluiett (15 punti), da qui parte un break di 0-9 proseguito dall’assolo di Totè (16 punti e 10 rimbalzi), costringendo coach Banchi al time-out. Dobric (9 punti) muove la retina ed il punteggio per la Virtus Segafredo, però Visconti (10 punti) connette con un gioco da tre punti per mettere un possesso pieno di distanza tra le due rivali; Shengelia (22 punti, 5 rimbalzi e 4 assist) nel finale fa 2/2 dalla lunetta, ma è ancora il numero 9 di Pesaro a segnare con un tiro dai 6.75 metri e chiudere il primo quarto sul 15-19. I padroni di casa riordinano le idee e mettono palla in mano a Shengelia, abile prima a trovare Lundberg (6 punti e 6 rimbalzi) e poco dopo a mettersi in proprio per un break di 5-0 che ribalta il risultato; Totè in fade-away riporta avanti la Carpegna Prosciutto, i bianconeri però innestano le marce più alte: Dobric, Hackett e Shengelia si trasformano in cecchini e scrivono un parziale di 15-2 – chiuso dall’appoggio di Polonara (11 punti con il 100% dal campo e 9 rimbalzi) e da altri due tiri a cronometro fermo del georgiano – per il massimo vantaggio bolognese (35-23). I marchigiani arrestano l’emorragia con un jumper di Ford, i canestri di Belinelli e Cordinier restituiscono verve all’attacco della Virtus Segafredo, ma la tripla di Tambone – sul servizio ottimo di Cinciarini (11 punti, 9 assist, 8 rimbalzi e 3 recuperi) – forza la panchina felsinea a fermare il gioco; successivamente Polonara appoggia nella retina l’errore da dietro l’arco di Pajola, poi Cinciarini manda le due squadre all’intervallo sul 41-32.

I ritmi nella ripresa si fanno più blandi: infatti, i canestri di Bluiett e Cincarini in risposta a Dunston e Hackett sono le uniche emozioni nella prima metà del terzo quarto; successivamente, Shengelia e Cordinier provano a far scappare Bologna, tuttavia Pesaro fiuta il momento di stanchezza avversario e affonda il colpo, così piazza un parziale di 1-7 – opera principalmente di Bluiett e chiuso da Visconti – accorciando a -7 il proprio passivo. La tripla di Abass interrompe l’abulia bianconera, Shengelia appoggia a canestro per il +11 della Virtus Segafredo, poi Bluiett straccia la retina dai 6.75 metri e Pajola sulla sirena dice 58-48 alla mezz’ora di gioco. La Carpegna Prosciutto è sulle gambe, perciò i padroni di casa azzannano e scappano via: Lundberg, Belinelli e Shengelia mettono a referto tre triple in 120” valide per il parziale di 9-2, Mazzola prova a fermare il flusso dell’attacco bianconero, ma Polonara schiaccia e costringe coach Buscaglia a fermare le ostilità. Il largo vantaggio permette a Bologna di viaggiare a velocità di crociera, Shengelia però vuole chiudere definitivamente la contesa, così segna ed ispira il +19 virtussino; l’asse Visconti-Ford fornisce al pubblico una giocata spettacolare, tuttavia è ancora il georgiano in maglia 21 a rispondere per le rime raccogliendo un rimbalzo offensivo e convertendolo in due punti prima della tripla di Ford (76-61). Gli ultimi 70” regalano qualche magia al pubblico pagante: Polonara trova il fondo della retina dai 6.75 metri, Cinciarini alza l’alley-oop per la schiacciata di Totè e poco più tardi anche Menalo finisce sul tabellino dei marcatori; infine, Polonara su assist di Lundberg e nuovamente Totè servito da Cinciarini sigillano sull’83-66 il risultato finale.

Basket, LBA: la Reyer sbanca il parquet di Sassari con Wiltjer e Brooks protagonisti

Bella prestazione anche di Tucker e Tessitori per gli orogranata che si confermano in testa alla classifica

DINAMO SASSARI – REYER VENEZIA 62-73 (18-18; 28-34; 46-53)

DINAMO SASSARI: Cappelletti 6, Pisano ne, Treier, Tyree 9, Kruslin 2, Raspino ne, Gentile 6, Diop 13, Gombauld, McKinnie 5, Jefferson 15, Charalampopoulos 4. All. Bucchi.

REYER VENEZIA: Spissu, Tessitori 11, Casarin 5, De Nicolao 6, O’Connell ne, Janelidze ne, Parks 9, Brooks 12, Wiltjer 15, Brown jr. 2, Tucker 13. All. Spahija.

ARBITRI: Giovannetti, Bettini, Gori

Sassari - Venezia

SASSARI – L’Umana Reyer chiude il 2023 da capolista e avrà nelle proprie mani il titolo di campione d’inverno nell’ultima giornata di campionato. De Nicolao e compagni espugnano con una prova di autorità il PalaSerradimigni: 62-73 il punteggio con cui gli orogranata battono il Banco di Sardegna Sassari. Ottima la prova difensiva a protezione dell’area, che costringe i sardi a prendersi ben 28 triple, segnandone solo 6, e netto il predominio a rimbalzo (46-32).
Recuperato Spissu, resta ai box Simms, con Spahija che conferma lo starting five delle ultime due uscite. Parte meglio (5-0) Sassari, De Nicolao sblocca gli orogranata con una tripla dopo 1’30”, quindi, dal 7-3 del 2′, l’Umana Reyer alza l’intensità difensiva e arriva un parziale di 0-11 per il 7-14 al 6′. Il Banco torna a segnare dopo oltre 4′, si riporta avanti 15-14 all’8’30”, con Wiltjer che si prende le ultime responsabilità offensive di un quarto che si chiude in parità a quota 18. Gli orogranata si bloccano in attacco in avvio di secondo periodo, con il break sardo di 9-2 che costringe coach Spahija a spendere il secondo time out al 12’30” sul 24-18, visto che, nonostante il 7/10 da 2, ci sono anche un 1/8 da 3 e 5 palle perse. Il primo canestro del quarto, al 13’30”, è proprio una tripla, di Wiltjer, per il 24-21, ma Sassari riesce ad allungare ulteriormente, fino al 28-21 del 16′. Dopo l’iniziale 2/12 dall’arco, parte però proprio da due tiri pesanti (di Casarin e Tucker) il break finale dell’Umana Reyer (0-13 in poco meno di 3′), che arriva così all’intervallo lungo sul 28-34.
L’approccio degli orogranata al secondo tempo è pressoché perfetto: il margine si allarga prima fino al 28-40, poi, dopo il libero di Tyree che torna a muovere il punteggio di Sassari dopo 5’30”, coach Bucchi deve chiamare time out sul 29-45 al 22’30”, riuscendo a fermare l’attacco dell’Umana Reyer, anche se il Banco si riavvicina solo in parte: a metà quarto è 33-45. Coach Spahija dà spazio alle rotazioni e Sassari ne approfitta per ricucire ancora un po’ (39-47 al 26’30”), anche se riesce a spostare solo parzialmente l’inerzia: Brooks è protagonista nel 39-51 al 27’30”, infine i padroni di casa chiudono il quarto sul 46-53. Si segna poco anche in avvio di ultimo periodo, con il Banco sul 48-53 al 32′, subito ricacciato indietro dalla tripla di Wiltjer, con l’Umana Reyer che poi riallunga sul 51-60 al 34′, portando al bonus gli avversari subito dopo e mostrando grande maturità nella gestione, con un ottima capacità di far circolare palla in attacco. Dopo il secondo time out sardo, al 36′, gli orogranata ritrovano la doppia cifra di vantaggio sul 53-64, quindi sul 53-67 al 37’30”, con il seguente antisportivo fischiato a Gentile che chiude virtualmente i conti sul 53-70 di Parks, poi, alla sirena, è 62-73.
Il 2024 degli orogranata inizierà con un doppio match al Taliercio: il 7 gennaio in campionato con Napoli e il 10 gennaio in EuroCup con il Besiktas, sempre con palla a due alle 20.

Basket, A2M: l’Urania Milano sbanca il PalaDesio

CANTÙ – URANIA MILANO 84 – 85 (15-16, 24-23, 22-20, 23-26)

CANTÙ: Baldi Rossi 25, Berdini 3, Nikolic 14, Nwohuocha, Tarallo N.E., Meroni N.E., Bucarelli 4, Hickey 22, Moraschini 9, Young 7, Tosetti N.E., Cesana.

URANIA MILANO: Anchisi N.E, Potts 16, Piunti 9, Amato 5, Luposor 6, Montano 13, Landi 9, Bonacini N.E., Beverly 16, Solimeno N.E., Severini 11, Cavallero.

ARBITRI: Moretti, Coraggio, Calella.

Spettatori: 3158

DESIO – Cantù non riesce a trovare la vittoria al PalaFitLine contro l’Urania Milano e incappa nella seconda sconfitta.

Nikolic sblocca la partita con una schiacciata nel traffico, ma dall’altra parte del campo risponde subito Beverly. L’Urania prova a spezzare l’equilibrio iniziale con i canestri di Luposor e Potts che consentono agli ospiti di andare avanti di due possessi pieni. Young e Baldi Rossi accorciano immediatamente lo svantaggio dei biancoblu. Gli ultimi due canestri di Piunti e Nikolic chiudono un primo molto combattuto sul 15-16 per gli ospiti.

Baldi Rossi firma la tripla del sorpasso, anche Hickey colpisce dall’arco e coach Villa è costretto a fermare il gioco con Cantù che passa avanti di due possessi. Gli ospiti reagiscono e Potts rimette subito l’Urania in scia dei biancoblu, Milano da lì in poi risponde colpo su colpo e Potts in penetrazione riesce a trovare il colpo del sorpasso. Dall’altra parte del campo risponde però Hickey, che sulla sirena manda le squadre all’intervallo lungo sul 39 pari.

Il copione della partita non cambia, con nessuna delle squadre capace di allungare in avvio di secondo tempo. Baldi Rossi colpisce da lontano a metà del quarto e lancia un tentativo di allungo della S.Bernardo-Cinelandia, che grazie alla bomba di Hickey tocca il massimo vantaggio a +6. Luposor e Montano riportano l’Urania a -1. Hickey si inventa un gioco da 3, ma di nuovo Montano risponde con una tripla. Nell’ultima azione Moraschini brucia la sirena con un jumper e consegna il vantaggio a Cantù prima dell’ultima pausa: 61-59.

Aaron Piunti pareggia ancora una volta la contesa, poi Moraschini e Amato duellano a distanza con due canestri consecutivi a testa. L’Urania prova la spallate e con l’appoggio vincente di Landi tocca sette lunghezze di vantaggio. Nel momento di difficoltà dei canturini sale in cattedra Baldi Rossi: due triple del capitano riportano la S.Bernardo-Cinelandia a contatto, con Hickey che dalla lunetta sigilla l’ennesima parità a 5 minuti dalla fine. Potts consegna il vantaggio all’Urania a 90 secondi dalla fine, ma Nikolic ai liberi è perfetto ed è di nuovo parità prima dell’ultimo giro di orologio. Da lì in poi il canestro lo trova solo Piunti, che con l’1 su due ai liberi, consegna la vittoria all’Urania 84-85.

Basket, A1F: Campobasso ha la meglio su Milano

La Molisana Magnolia Campobasso – Repower Sanga Milano 64 – 49 (20-15, 37-26, 55-32)

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO: Del Sole 3 (0/1, 1/1), Kunaiyi-Akpanah* 11 (3/4 da 2), Narviciute, Kacerik* 9 (0/1, 3/6), Vitali, Trimboli* 6 (1/5 da 3), Giacchetti 9 (0/1, 3/5), Quinonez Mina 8 (2/6, 1/4), Dedic* 8 (1/4, 2/2), Srot 2 (1/1, 0/1), Morrison* 8 (2/2, 1/3), Mistinova NE
Allenatore: Sabatelli

REPOWER SANGA MILANO: Toffali* 19 (8/11, 0/2), Guarneri* 4 (1/7 da 2), Beretta, Vintsilaiou 1 (0/2 da 2), Penz 3 (0/1, 1/4), Diallo Dieng NE, Bonomi*, Tulonen* 10 (2/5, 2/3), Madonna* 12 (4/7 da 3), Finessi
Allenatore: Pinotti

ARBITRI: Pazzaglia, Grappasonno, Tommasi.

CAMPOBASSO – Quinta vittoria consecutiva per la Magnolia Campobasso, che ha la meglio sul Repower Sanga Milano (senza Diallo e con la novità Turmel non ancora a disposizione) per 64-49.

È un primo periodo caratterizzato dal tiro dalla lunga distanza: Kacerik apre le danze, poi il Sanga risponde con Tulonen e con due triple consecutive della rientrante Madonna. Dedic si iscrive alla partita per Campobasso, che grazie all’appoggio di Kunaiyi-Akpanah impatta a quota 10. Le padrone di casa provano a scappare e grazie a un parziale di 9-2 si portano sul +7 (19-12) con il canestro di Srot. Penz segna la quarta tripla del quarto per le sue, e il primo parziale si chiude sul 20-15.

È ancora un tiro dalla lunga distanza di Madonna ad aprire la seconda frazione, ma Campobasso non lascia riavvicinare le avversarie e con un parziale di 8-3 si riporta di nuovo sul +7 (28-21). Giacchetti e Kacerik segnano due triple consecutive e a un minuto e mezzo dall’intervallo lungo la squadra molisana trova il suo primo vantaggio in doppia cifra, sul 34-23, che diventa il +14 nell’azione successiva quando Morrison mette la terza tripla di fila per Campobasso. Ancora Madonna da tre punti prova ad arginare le difficoltà offensive del Sanga, che fino a quel momento era a secco da ben quattro minuti, ma il quarto si chiude comunque con la squadra molisana avanti 37-26.

Dalla lunga distanza Campobasso trova un ottimo primo tempo da 7/14, ma anche in area fa la voce grossa: 22 i rimbalzi conquistati contro i 10 delle avversarie, con il 44% da due contro il 25% di Milano. Con 12 punti nati da quattro triple Madonna è la top scorer per il Sanga, che però fatica molto dal punto di vista realizzativo, mandando a segno solo tre tiri da dentro l’area. Dopo il canestro di Toffali che apre il quarto le padrone di casa piazzano un parziale di 7-2 che le riporta sul +14 (44-30) e qualche azione dopo, con l’appoggio di Quiñonez, arrivano anche a toccare il +16 (48-32). Campobasso in attacco non sbaglia più e continua ad incrementare il suo vantaggio: con il canestro di Morrison tocca per la prima volta i venti punti di vantaggio (53-32) e grazie a un parziale di 18-6 nel terzo periodo chiude i primi trenta minuti sul 55-32.

Al rientro in campo il Sanga prova a scuotersi con sei punti consecutivi, ma i punti da rimontare rimangono ancora 18 (58-40). Campobasso fatica in attacco trovando solo tre punti nei primi quattro minuti, ma Giacchetti scuote le sue con una tripla e negli ultimi minuti la squadra molisana riesce a gestire il suo vantaggio senza particolari difficoltà, chiudendo il match sul 64-49. Ancora una volta il fattore chiave è la difesa delle padrone di casa, che per il secondo match consecutivo tengono le avversarie sotto i cinquanta punti. Nonostante le 20 palle perse Campobasso trova una prova corale da 19 assist e chiude la serata con un ottimo 44% al tiro da tre punti. Il vantaggio nei rimbalzi a fine match è di 36-23 per le rossoblu, che mandano in doppia cifra solo Kunaiyi-Akpanah con 11 punti.

Per il Sanga vanno a referto invece solo sei giocatrici, con una Susanna Toffali da 19 punti: a fare la differenza nel match è stato infatti anche l’apporto della panchina, dato che quella delle ospiti ha trovato solo quattro punti contro i 22 delle riserve delle padrone di casa. Per Campobasso è la striscia di vittorie più lunga da quando è in Serie A, ed è una vittoria che le consente di agganciare la Virtus a quota 18. Resta invece fermo a due soli punti il Sanga Milano, ancora a secco di vittorie dalla seconda giornata.

Basket, A1F: il Derby veneto va alla Reyer

Alama San Martino di Lupari – Umana Reyer Venezia 55 – 70 (21-22, 32-29, 48-48, 55-70)

ALAMA SAN MARTINO DI LUPARI: D’Alie* 11 (1/7, 3/5), Guarise, Tau NE, Conte* 7 (2/7, 1/2), Turcinovic* 21 (4/6, 3/4), Soule*, Pilatone NE, Russo, Arado 4 (2/3 da 2), Diakhoumpa NE, Vente, Kostowicz* 12 (6/13 da 2)
Allenatore: Piazza

UMANA REYER VENEZIA: Logoh NE, Berkani* 13 (3/4, 2/9), Gorini, Villa M.* 12 (4/9, 0/1), Nicolodi, Pan 14 (1/1, 4/5), Meldere NE, Makurat, Cubaj* 10 (5/6 da 2), Fassina* 3 (0/1, 1/1), Shepard* 10 (4/7 da 2), Kuier 8 (1/4, 1/5)
Allenatore: Dall’Ora

ARBITRI: Bartoli, Morassutti, Bettini C

SAN MARTINO DI LUPARI – Un derby intenso e pieno di emozioni quello che hanno giocato l’Alama San Martino di Lupari e l’Umana Reyer Venezia, con quest’ultima che riesce a mettere in cascina la vittoria per 55-70 solo nell’ultimo periodo.

Il primo quarto inizia con alcune difficoltà offensive da una parte e dall’altra: San Martino parte forte con la tripla di D’Alie, ma poi perde tre palloni in due minuti, mentre la Reyer fatica dalla lunetta (2/4 per Shepard e Villa) e trova il primo canestro dal campo solo dopo tre minuti, con l’appoggio di Berkani. Una volta sbloccata la Reyer trova però una maggiore fluidità in attacco e piazza subito un parziale di 2-8. Anche San Martino però riesce a trovare un buon ritmo e grazie soprattutto a Kostowicz chiude il quarto a solo un punto di distanza, sul 21-22.

L’inizio della seconda frazione è piuttosto difficile per entrambe le squadre, poiché l’intensità e il nervosismo crescono: per oltre quattro minuti l’unico canestro realizzato è il jumper di Arado. Venezia si sblocca con Cubaj e con la tripla di Fassina ritrova il vantaggio (25-27), ma Kostowicz e Turcinovic confezionano un parziale di 7-2 che permette a San Martino di andare all’intervallo lungo in vantaggio per 32-29.

Le percentuali non sono entusiasmanti per nessuna delle due squadre: San Martino tira con il 36% dal campo, la Reyer con il 40% ma con il 30% da tre. A fare la differenza sono le 10 palle perse di Venezia, che fruttano ben 11 punti alla squadra di casa, che recupera anche sei palloni (3 per Anastasia Conte). Turcinovic segna 14 dei 32 punti delle Lupe, mentre per l’Umana nessuna giocatrice va oltre gli otto punti segnati. Venezia inoltre non riesce a trovare la sua esplosività in attacco e in un secondo quarto molto fisico e dominato dalle difese segna solo sette punti. D’Alie mette subito una tripla al rientro in campo e San Martino prova a scappare sul +6 (35-29), ma Venezia con un parziale di 0-5 si riporta subito a contatto (35-34). Kostowicz è un faro nell’attacco delle giallonere, ma il gioco da tre punti di Berkani permette alle ospiti di agguantare la parità a quota 39. La Reyer riesce a rimettere la testa davanti grazie al canestro di Shepard (43-45) e con la tripla di Pan si porta sul +5 (43-48). I ritmi però sono molto alti da entrambe le parti e San Martino risponde subito con la tripla di Turcinovic, a cui si aggiungono i due punti di Arado, che permettono di chiudere il quarto in perfetta parità a quota 48.

La Reyer parte subito forte e con un parziale di 0-7 firmato da Villa e Berkani trova per la prima volta tre possessi di vantaggio (48-55). San Martino prova a restare a contatto con Turcinovic, ma le ospiti trovano il canestro con più continuità e grazie alla tripla di Pan arrivano a toccare la doppia cifra di vantaggio sul +12 (53-65). Il massimo vantaggio è il +17 (53-70) ed è sul 55-70 che si chiude il match, con Venezia che prende il largo nell’ultimo periodo grazie a un parziale generale di 7-22. Alle Lupe non basta una Turcinovic da 21 punti, anche perché la Reyer manda ben cinque giocatrici in doppia cifra: la top scorer è Francesca Pan con 14 in uscita dalla panchina. Venezia risolleva le sue percentuali al tiro chiudendo con il 46% dal campo, mentre San Martino non va oltre il 36% nemmeno nel secondo tempo. È in area che il dominio veneziano si realizza: 36 i punti segnati contro i 28 delle avversarie, con il 56% da due contro il 34% delle avversarie. La Reyer si porta dunque a casa il ventesimo successo consecutivo, chiude il girone di andata da imbattuta e conquista i due punti al termine di un match fisico e molto intenso. San Martino sprofonda invece al settimo posto e perde l’occasione per superare Ragusa e il Geas.

Basket, LBA: Un glaciale Markel Brown trascina la  Napoli al successo contro il Derthona

Colbey Ross fallisce il tentativo da tre punti che avrebbe pareggiato la partita al termine dei regolamentari

NAPOLIDERTHONA 81-76 (16-15, 32-35, 63-53)

NAPOLI: Pullen 16, Zubcic 19, Ennis 9, De Nicolao, Owens 13, Brown 16, Sokolowski 8, Lever, Bamba ne, Mabor, Saccoccia, Ebeling ne. All. Milicic

DERTHONA: Zerini 2, Noua 4, Ross 11, Candi 3, Tavernelli ne, Baldasso 14, Straūtins 12, Severini 3, Obasohan 13, Weems 4, Thomas 5, Radošević 5. All. De Raffaele

ARBITRI: Paternicò, Paglialunga, Bartolomeo

Napoli - Tortona

NAPOLI – La Generazione Vincente Napoli Basket torna alla vittoria battendo la Bertram Derthona Tortona. Il debuttante Brown (16 punti e 5 rimbalzi) apre la sfida facendo subito volare Owens (13 punti, 11 rimbalzi e 2 recuperi), Ross (11 punti e 5 assist) ribatte scatenandosi in contropiede e combinando anche con Noua e Thomas per il 4-8 ospite. Con una bomba dell’inarrestabile Owens e il primo squillo di Zubcic (19 punti) dal post-basso, la Generazione Vincente prova a scuotersi ma Tortona attacca rapidamente e sia Obasohan (13 punti e 3 recuperi) dall’arco che Weems con un tap-in tengono avanti i piemontesi (9-15). Sul finire del quarto, comunque sia, Pullen (16 punti) si mette in partita con tripla e un centro dalla lunetta, prima che Ennis (9 punti, 7 assist e 6 rimbalzi) combini con Owens facendo chiudere i 10’ iniziali sul 16-15.  Al di là di un’incursione di Pullen, il secondo quarto comincia tutto nel segno del Derthona che sfrutta un Baldasso (14 punti e 6 rimbalzi) inarrestabile dal palleggio e la rapidità in contropiede di Strautins (12 punti) per volare sul 18-27. Dopo un timeout chiamato da coach Milicic, Zubcic pesca dall’angolo un coniglio dal cilindro, Baldasso gli ribatte con la stessa moneta e un volo di Brown accende anche la Fruit Village Arena, che vede i suoi beniamini accorciare sul 25-30 con anche il primo canestro di Sokolowski (8 punti e 6 rimbalzi). Dopo un botta e risposta dall’arco tra Owens e Baldasso, Weems segna un tap-in importante per la Bertram ma la penetrazione di Ennis non fa perdere terreno alla Generazione Vincente (32-35 dopo 20’).

Ad inizio ripresa, Obasohan realizza dalla lunetta e dall’angolo tenendo a bada Sokolowski e compagni e poi Noua a cronometro fermo fa allungare nuovamente Tortona sul +7. Proprio Sokolowski e Zubcic interrompono il momento di impasse partenopeo con due triple molto importante, il Derthona si affida comunque a un concreto Thomas sotto i tabelloni e un gran rimbalzo offensivo convertito in due punti da Weems tiene Tortona con un minimo di margine (42-48). Un’altra bella penetrazione di Brown ridà vita alla Generazione Vincente, che poi capitalizza in contropiede con Zubcic e Pullen scavalcando gli avversari e portandosi anche sul +4, prima che Severini sblocchi i bianconeri con la tripla del 52-51. Al termine del quarto, Brown continua nel suo show firmando due super triple, Ennis realizza in un paio di occasioni in avvicinamento e Napoli ingrana le marce alte per volare sul 63-53. Lo scatenato Brown appoggia anche a tabellone il +12 locale, l’ex Zerini in taglio scuote i bianconeri ma Pullen si incunea ulteriormente nella difesa avversaria realizzando i canestri nel pitturato del 71-58 a 6’ dalla fine. Tortona però non vuole alzare bandiera bianca, dato che Strautins realizza cinque punti consecutivi di grande carattere e una palla rubata di Obasohan, convertita in due punti, vale il -7. Nonostante un timeout di coach Milicic cerchi di fermare l’emorragia, Strautins sigla anche il 72-67, prima che Brown si carichi la Generazione Vincente sulle spalle e che una serie dei liberi finalizzati da Zubcic riportino Napoli sul +10. Una tripla a testa realizzata in un amen da Ross e Candi rimettono Tortona in scia sul 77-73, Owens fallisce nella replica e quindi Ross ne approfitta dall’angolo per firmare il -1 a 18” dal termine. La Bertram decide quindi di mandare in lunetta Brown, il quale rimette un possesso piano di distanza tra le squadre; Ross ha quindi la palla per mandare il match al supplementare ma il suo tiro da tre punti si spegne sul secondo ferro. Ennis sigilla così la vittoria campana con il comodo layup dell’81-76.

Volley, SuperLega: Il 2023 biancorosso si chiude con il blitz da tre punti in Brianza

La Lube espugna Monza e vola al quarto posto

VERO MONZA – LUBE CIVITANOVA 1-3 (27-25, 21-25, 22-25, 23-25)

MONZA: Visic, Loeppky 6, Comparoni ne, Maar 22, Mujanovic, Morazzini (L) ne, Galassi 13, Takahashi 7, Beretta, Kreling 2, Di Martino 10, Gaggini (L), Szwarc 17. All. Eccheli

LUBE: De Cecco 1, Zaytsev 1, Chinenyeze (L) ne, Lagumdzija 15, Nikolov 23, Anzani 2, Bisotto ne, Motzo, Balaso (L), Diamantini 3, Bottolo, Yant Herrera 20, Thelle ne, Larizza 1. All. Blengini.

ARBITRI: Pozzato (BZ) e Lot (TV)

MONZA – La Cucine Lube Civitanova, trainata da Nikolov e Yant, arresta in rimonta la serie negativa nei faccia a faccia con la Mint Vero Volley Monza e chiude con un sorriso il 2023. Dopo tre sconfitte di fila contro il Club brianzolo in SuperLega Credem Banca, gli uomini di Chicco Blengini centrano un exploit esterno in quattro set (27-25, 21-25, 22-25, 23-25) all’Opiquad Arena nella 1a giornata di ritorno della Regular Season, con tanto di sorpasso in classifica in quarta posizione (22 punti) a +2 sul Club lombardo, che scivola al sesto posto alle spalle di Milano (21 punti).

Con il centrale Chinenyeze tenuto a riposo precauzionale, Blengini sprigiona il potenziale offensivo inserendo in banda entrambi gli stranieri: il bulgaro Nikolov, best scorer con 23 punti e nominato MVP a fine match, insieme al cubano Yant, 20 punti con il 59% di efficacia in attacco e nel quarto set a lungo in campo stringendo i denti per un fastidio alla caviglia. Importanti anche i 15 sigilli dell’opposto Lagumdzija dopo una partenza senza acuti. Tra i padroni di casa sono in quattro i giocatori in doppia cifra: Maar (22), Szwarc (17), Galassi (13) e Di Martino (10). Simili le percentuali in attacco e in ricezione, identico il numero dei muri vincenti. A colpire è il divario negli errori al servizio, con i brianzoli che commettono 24 sbagli contro i 7 dei biancorossi, capaci di imporsi 5 a 4 in trasferta nella sfida degli ace.

Marchigiani in campo con un sestetto a sorpresa per l’indisponibilità last minute di Chinenyeze. La squadra si dispone con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Anzani e Diamantini centrali, Nikolov e Yant laterali, Balaso libero. Padroni di casa schierati con Kreling al palleggio e Szwarc opposto, Di Martino e Galassi centrali, Maar e Takahashi di banda, Gaggini libero.

Il primo parziale, tirato, si chiude al fotofinish e vede Monza che forza la battuta nei momenti clou. La Lube sbaglia poco e parte bene a muro (2 vincenti per il 2-5). Eccheli chiama il time out risvegliando Monza (5-5). Tornato l’equilibrio, si procede punto a punto. Unica eccezione i due errori di fila dei padroni di casa (10-12), ma i brianzoli ritrovano subito la parità (12-12) e mettono il naso avanti sull’attacco out dei biancorossi, allungando subito dopo con Takahashi e Maar (17-14). Il turno al servizio di Yant rimette tutto in equilibrio (17-17). L’attacco lombardo (57%) e un’incertezza biancorossa rilanciano il team di casa (20-18). Sul 24-22 Civitanova annulla due palle set con un attacco e un block di Lagumdzija (24-24). Poi Yant (6 punti nel set) replica a Galassi (25-25), ma sbaglia dai nove metri, prima della chiusura di Takahashi, autore dell’ace finale (27-25). Tra i monzesi sono 6 i punti di Maar.

Nel secondo set Civitanova comanda a lungo, subisce l’aggancio, poi prende il largo con uno Yant strepitoso nel finale (7 punti nel set con il 75%). La Lube prova subito a rientrare nel match (4-7). Monza non molla e aggancia gli ospiti con l’attacco di Maar (10-10), ma ritrova il break sull’attacco out di Di Martino (10-12). La Mint Vero Volley è tenuta a galla dai punti di Szwarc, che però stecca il servizio (16-18). Civitanova continua a sbagliare poco e mantiene il break fino al pari targato Loeppky (20-20). Sul 21-21 l’ennesimo errore al servizio nel set per i monzesi e tre prodezze consecutive di Yant consegnano il parziale ai marchigiani (21-25), con la partita che torna in equilibrio.

Nel terzo atto Yant attacca con il 71% (5 punti) e Civitanova prende il largo molto presto toccando il +8, ma vince con il brivido per la rimonta di Monza. Il botta e risposta in apertura di terzo set vede la Lube arcigna a muro e sul +2 dopo un errore dei rivali (7-9). I cucinieri prendono il largo grazie a un’offensiva sbagliata da Monza e al successivo ace di Lagumdzija (8-12). La Lube non si ferma grazie al grande turno in battuta del turco, coronato dal +6 firmato da un Nikolov in crescita (8-14) e capace di mandare in tilt la ricezione brianzola anche dai nove metri (10-16). I biancorossi salgono in cattedra e volano sul +8 dopo il muro di Lagumdzija (12-20). L’orgoglio dei padroni di casa li porta a reagire e a riavvicinarsi sulla serie al servizio del nuovo entrato (per Takahashi) Loeppky (20-23), ma è troppo tardi. L’attacco di Nikolov (7 punti nel set) frutta 4 set point per Civitanova (20-24). Gli uomini di Eccheli si riavvicinano, ma vengono traditi dal servizio di Galassi (22-25).

Nel quarto set Eccheli tiene dentro Loeppky al posto di un altalenante Takahashi. In campo si lotta su ogni pallone (10-10). Larizza entra per Anzani, poi l’attacco di Nikolov e l’errore di Maar si traducono nel 10-12, ma Monza si riscatta (12-12). Con il passare degli scambi Yant accusa il fastidio legato a un colpo alla caviglia e Blengini inserisce Zaytsev. Si procede in equilibrio (17-17). Due punti di Maar mettono nei guai Civitanova (20-18), ma Nikolov e Lagumdzija non ci stanno (20-20), poi Monza attacca out (20-21) e la Lube centra il sorpasso. I cucinieri volano sul 22-24 grazie all’errore al servizio di Maar e alla giocata di Zaytsev. Alla seconda palla match la Lube passa con Lagumdzija (23-25).

Prossimi impegni

La Lube tornerà in campo mercoledì 3 gennaio 2024 (ore 20) sempre in Brianza per i Quarti di finale in gara unica della Del Monte® Coppa Italia SuperLega contro la Mint Vero Volley Monza, mentre sabato 6 gennaio (ore 18), nel giorno dell’Epifania, i biancorossi saranno di scena all’Eurosuole Forum per la sfida interna del 2° turno di ritorno della Regular Season.

Basket, LBA: Massinburg e Bilan decisivi, la Germani Brescia emerge nella ripresa e batte l’Olimpia

Anche Christon e Della Valle vanno in doppia cifra per i biancoblu

GERMANI BRESCIA – OLIMPIA MILANO

GERMANI BRESCIA:

OLIMPIA MILANO:

ARBITRI: Rossi, Lo Guzzo, Nicolini

Brescia - Milano

BRESCIA – La Germani Brescia torna alla vittoria conquistando il big match contro l’EA7 Emporio Armani Milano. Avvio di partita spumeggiante, con Christon (12 punti e 5 assist) che si mette in proprio per sé e il tiratore Gabriel, ma Napier (18 punti) e soprattutto Melli (13 punti) ribattono immediatamente per l’Olimpia (5-7). Lo show del capitano biancorosso prosegue ancora sulle due metà campo e anche aprendo la strada al layup di Napier del +7, Petrucelli scuote i padroni di casa con un canestro di potenza in penetrazione e poi Christon in 1vs1 trova il modo di accendere anche il PalaLeonessa A2A (11-14). Dopo il gioco da quattro punti del sorpasso di Della Valle (14 punti), Hines si prende il proscenio con una super schiacciata e l’ex Bortolani sigilla il primo quarto con i liberi del 15-18. Grazie alle combinazioni tra i lunghi Hines e Poythress (11 punti), Milano riallunga di nuovo sul +7, Della Valle dalla lunetta e il primo squillo di Massinburg (18 punti e 5 rimbalzi) non fanno comunque perdere la Trebisonda ai padroni di casa e poi un post-basso di Caruso vale il 20-24. Successivamente, Hall realizza in step-back, Voigtmann concretizza un ottimo attacco bianconero con un tap-in ma Brescia è brava nel trovare Bilan (13 punti e 11 rimbalzi) sotto i tabelloni per tenere lì i padroni di casa (26-28). Petrucelli completa poi il riaggancio biancoblu con una penetrazione, Voigtmann ribatte dal post-basso e Hines in contropiede ribadisce il +4 EA7 Emporio Armani capitalizzando da un’ottima difesa biancorossa. Il termine del tempo è tutto nel segno della Germani, dato che Della Valle guadagna e segna tre tiri liberi e firma il tiro dalla media che manda le squadre negli spogliatoi sul 33-32 locale.
L’Olimpia comincia comunque la ripresa con il giusto piglio trovando bene i lunghi Voigtmann, Melli e Poythress sotto i tabelloni, Christon ferma l’impasse biancoblu con la potente penetrazione del -3 ma Melli, stavolta da oltre l’arco, ribadisce l’inerzia in direzione meneghina (35-41). Dopo un botta e risposta dalla lunetta tra Della Valle e Kamagate, Christon realizza un bel tiro in virata e poi Della Valle regala a Bilan un gran assist per il 42-43. I botta e risposta continuano poi con Burnell dal post-basso e il canestro e fallo di Poythress, prima che Massinburg dalla lunetta firmi il 47-46. Al termine del quarto, Petrucelli e Napier si scambiano colpi dalla lunetta, Burnell e Cobbins puniscono ancora la difesa Olimpia in transizione per il 52-48 dopo 30’ di partita.

Massinburg inaugura l’ultimo periodo con il suo classico jumper dalla media, Cournooh appoggia un gran layup in virata per il +8 locale e un appoggio di Massinburg vale il 58-48. Napier interrompe la lunga emorragia ospite con i liberi del -7 a 6’ dal termine, Massinburg prosegue nel suo show e poi Napier si prende il proscenio con lo spettacolare gioco da tre punti che tiene tutto vivo (60-54). Dopo una bella combinazione tra Melli e Poythress, Della Valle regala a Christon un bell’appoggio per il nuovo +6 Germani e una magia di Massinburg spegne gli effetti di un attivo Poythress sulle due metà campo (65-58 a 3’ dalla fine). Napier si carica ancora l’EA7 Emporio Armani con le sue incursioni in area, Christon combina con Bilan per ribattere e poi Poythress corre bene il campo per il nuovo -5 a meno di 120” dal termine. A seguito di un errore di Christon dall’arco, Napier vola in transizione, fa proseguire la risalita biancorossa ma poi fallisce il tiro da tre punti che sarebbe valso il riaggancio. Dall’altra parte, perciò, Bilan segna dalla punta la bomba che fa volare Brescia sul +6 e un errore di Bortolani chiude la contesa. Finisce 72-64.