Calcio, Coppa Italia-F: per la Roma è doppietta!

La squadra di Spugna rimonta due gol di svantaggio nei tempi regolamentari poi ringrazia la parata di Ceasar su Severini e la trasformazione decisiva di Troelsgaard.

ROMA-FIORENTINA 7-6 d.t.r. (3-3 al 90′, p.t. 1-1)

RETI: 11′ pt Hammarlund (F), 19′ Giacinti (R), 3′ e 27′ st Janogy (F), 31′ Minami (R), 45′ Viens (R)

ROMA (4-3-3): Ceasar; Bartoli (dal 1′ sts Valdezate), Minami, Linari, Di Guglielmo (dal 18′ st Sonstevold); Giugliano, Kumagai (dal 28′ st Glionna), Greggi (dal 15′ st Troelsgaard); Haavi (dal 1′ sts Feiersinger), Giacinti (dal 15′ st Pilgrim), Viens. A disp.: Korpela, Tomaselli, Kramzar. All. Spugna

FIORENTINA (4-2-3-1): Baldi; Færge, Georgieva, Agard, Toniolo (dal 35′ st Erzen); Severini, Johannsdottir (dal 16′ sts Cinotti); Janogy (dal 35′ st Longo), Boquete, Catena; Hammarlund (dal 14′ pts Lundin). A disp.: Schroffenegger, Spinelli, Parisi, Mijatovic, Tucceri Cimini. All. De La Fuente

ARBITRO: Marotta di Sapri. ASSISTENTI: Signorelli (Paola), Lo Calio (Seregno). QUARTO UFFICIALE: Gasperotti (Rovereto)

Note: ammonite Johannsdottir (F), Linari (R), Di Guglielmo (R), Kumagai (R), Troelsgaard (R), Severini (R)

Sequenza rigori: Agard (F) palo, Giugliano (R) gol, Cinotti (F) gol, Linari (R) gol, Boquete (F) gol, Sonstevold (R) parato, Longo (F), Valdezate (R) gol, Severini (F) parato, Troelsgaard (R) gol 

Doppietta Roma: dopo lo scudetto, le giallorosse alzano il trofeo. Fiorentina ko ai rigori dopo una finale bellissima. Gravina:

CESENA – Dopo lo scudetto, la Coppa Italia Femminile Frecciarossa. È una Roma insaziabile, quella che ha alzato il trofeo per la seconda volta nella sua storia, a distanza di tre anni dalla prima: quella di Cesena è stata una finale meravigliosa, per merito delle giallorosse ma anche della Fiorentina, che in vantaggio 3-1 ha dovuto fare i conti con il grande cuore della squadra di Spugna, che tra i pali ha una formidabile pararigori come Camelia Ceasar, decisiva al ‘Dino Manuzzi’ come era già accaduto in passato. La trasformazione di Troelsgaard (7-6) ha fatto esplodere la festa della Roma e dei tifosi arrivati dalla Capitale: quelli della Fiorentina, però, possono andare fieri delle loro ragazze.

Spugna ha scelto il tridente con Haavi, Giacinti e Viens; Janogy, Boquete e Catena dietro Hammarlund, invece, per la Fiorentina. Dopo l’inno di Mameli eseguito dalla Banda dell’Esercito Italiano, con la voce di Bianca Atzei, le viola sono partite bene, e all’11’ è arrivato il vantaggio: dopo un’indecisione tra Di Guglielmo e Ceasar, il portiere giallorosso ha regalato – dopo un tocco involontario di Janogy – il pallone a Hammarlund, che non ha fallito. Immediata e inevitabile la reazione della Roma, con l’affondo di Haavi e l’assist di Giacinti: destro debole e bloccato da Baldi. L’attaccante della Nazionale ha però trovato il pareggio di testa al 19′, sfruttando il cross ancora di Haavi e l’assist di tacco di Giugliano. Un gol, quello di Giacinti, che ha avuto l’effetto di dare fiducia alla Roma, pericolosa anche con un destro da fuori di Giugliano toccato in angolo da Baldi. E ancora la numero 10 pericolosa al 34′, stavolta dall’interno dell’area: illusione ottica del gol.

Così come era avvenuto nel primo tempo, anche nella ripresa la Fiorentina è partita meglio: dopo 3′, nuovo vantaggio firmato da Janogy, perfettamente servita da Hammarlund dopo una ripartenza da manuale. Al quarto d’ora, primi cambi per Spugna; fuori Greggi e Giacinti, dentro Troelsgaard e Pilgrim. Poi Sonstevold per Di Guglielmo. Ma è stata ancora Janogy (che con una doppietta aveva deciso il ritorno della semifinale in casa della Juventus) a trovare la via della rete al 72′, che sembrava aver chiuso la partita. Spugna ha provato a cambiare ancora: out Kumagai, dentro Glionna. Il gol che ha riaperto la finale è stato però di un difensore, Minami, che ha corretto in rete un calcio di punizione di Giugliano. A pareggiarla, e a portarla ai supplementari, una zampata di Viens, su assist di Giugliano, il terzo della partita della numero 10 giallorossa, nominata mvp della serata.

Il primo extratime è iniziato con un intervento miracoloso di Minami su Agard; straordinario, dall’altra parte, il riflesso di Baldi su Pilgrim, con il portiere della Fiorentina (ex di turno) prodigiosa sul colpo di testa ancora di Minami. Nel secondo tempo supplementare, invece, è stata Viens ad avere la palla della vittoria, ma Baldi nell’una contro una ha tenuto in vita la sua squadra, ipnotizzando la canadese.

Dal dischetto, la Fiorentina è stata la prima a sbagliare con Agard (palo), ma la parata di Baldi su Sonstevold aveva rimesso a posto le cose. Le viola, però, non avevano fatto i conti con Ceasar, che ha bloccato il tentativo di Severini, prima del gol di Troelsgaard. Con il capitano Elisa Bartoli che, in meno di una settimana, ha alzato al cielo due trofei.

Alessandro Spugna:

“Il risultato è bello, è un altro trofeo, quello che volevamo. Non è stata la nostra miglior prestazione, sono sincero e devo fare i complimenti alla Fiorentina perché ha fatto una partita importante. La nostra bravura è stata quella di recuperare una finale che ormai sembrava persa sul 3-1, non era così facile. Ai supplementari abbiamo avuto occasioni nitide, ma poi ha influito anche la stanchezza. Oggi siamo state brave nel calciare i ragazzi rigori, Camelia è stata brava nel pararli: bene così. Devo fare i complimenti alle ragazze per tutta la stagione, è stata di livello assolutamente alto. E’ normale arrivare all’ultimo impegno con un po’ di stanchezza, non solo fisica ma anche mentale. Personalmente questo trofeo mi mancava, quindi sono molto contento anche di questo”.

Sebastian De La Fuente:

“Fa molto male, è una delusione, queste ragazze non meritavano di perdere ai rigori perché avevamo fatto un’ottima partita ed eravamo avanti di due gol. Non ho niente da dire alle ragazze, solo complimenti: presentarci oggi così, nessuno ci dava favoriti e abbiamo dominato la partita per 90 minuti… Sono deluso dal risultato ma non da queste ragazze, che per l’ennesima volta hanno dimostrato di essere all’altezza di queste palcoscenici. Cosa dirò a Emma Severini? Che chi non tira non sbaglia…Lei si è presa la responsabilità di tirare ma è così, questo è il calcio e lo sappiamo. Per quello che abbiamo fatto ci aspettavamo un risultato diverso, ma questo è il calcio e noi siamo qui per continuare a crescere e la Fiorentina oggi ha dimostrato la grande crescita che ha avuto”.

Lascia un commento